nuova vita...

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corax
00sabato 1 marzo 2003 01:04
in alcuni periodi della nostra vita veniamo messi di fronte alle nostre scelte, da esse decidiamo come proseguire.....
cosa accade se le scelte che si prendono ci allontanano da quelli che erano i nostri ideali?
Si inizia una nuova vita..... nuovi interessi, nuove ambizioni, nuovi scopi.... come si può far amalgamare tutto questo con la nostra coerenza?...
baci
Fabio
artemisia 17
00sabato 1 marzo 2003 09:17
I nostri ideali sono nostri per sempre...Le scelte che si prendono non portano per forza ad allontanarsi dai propri ideali...si può averne di nuovi...e quelli nuovi possono completare quelli che già si avevano possono essere in contrasto possono metterci in discussione ...ma è una crescita
Forse è più il timore che le nostre scelte ci portino a non soddisfare gli ideali di chi ci sta accanto
Es. Ho fatto una scelta...mi sono avvicinata all Wicca... ha significato per me una nuova vita...nuove ambizioni...nuovi scopi...ma non mi ha allontanato da quelli che sono i miei ideali di vita e di religione...ne ha portati di nuovi con sè...per me è stata una crescita...ma per chi mi è accanto ha significato un allontarsi da quelli che erano gli ideali comuni...le mie scelte e i miei più completi ideali non soddisfano più gli ideali di chi mi e vicino...
La mia coerenza e un mio amico mi dicono...
Sei la persona più importante della tua vita...un pò di sano egoismo non ti farà mai male...anche se è più elegante chiamarlo amor proprio
Un abbraccio e un bacio
Artemisia
derwid
00domenica 2 marzo 2003 00:54
Felicità e Zen
"Un uomo che camminava per un campo si imbetté in una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto a un precipizio, si afferrò alla radice di una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l'orlo. La tigre lo fiutava dall'alto.
Tremando l'uomo guardò giù, dove, in fondo all'abisso, un altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L'uomo scorse allora vicino a sé una bellissima fragola.
Afferrandosi alla vite con una mano sola, con l'altra spiccò la fragola.Com'era dolce!"
(da "101 storie zen" ed. Adelphi)

A volte cose che fino a ieri erano senza importanza assumono di colpo un significato particolare...
Far finta di non sentire questi stimoli in nome della coerenza significa negare una parte importante di noi stessi.
Concordo pienamente con Artemisia, ogni cosa che sentiamo importante e che ci porti ad un benessere interiore è una crescita.
In fin dei conti nessuno ha mai dimostrato che la coerenza sia un pregio o una virtù... proprio tramite il mettere in discussione sè stessi, i propri ideali e il proprio modo vi vedere la vita si può raggiungere un completamento interiore.
Se così non fosse dovremmo avere molta più ammirazione per chi basa la propria coerenza su ideali scritti più di duemila anni fa...
derwid
00domenica 2 marzo 2003 00:57
Un dubbio...
Non è che vuoi davvero farti prete???[SM=g27828]
corax
00lunedì 3 marzo 2003 00:04
credo che se ..
... prima non mi volevano come prete adesso manco come chirichetto mi assumono![SM=g27818] [SM=g27824] [SM=g27822]
Baci
Fabio
ilfalco
00lunedì 3 marzo 2003 10:22
Una amica una volta ha scritto “difendo le mie posizioni con coerenza perché so che domani non saranno più mie”, è coerente anche vivere la vita partendo dal presupposto che, col tempo, cambiano gli ideali, i nostri interessi, gli amici, gli scopi e le ambizioni.

Benedizioni
Falco
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