smemorato62
00mercoledì 15 giugno 2011 09:49
essendo passato quasi un'anno dalla sua pubblicazione sulla rivista di razza, posto qui un mio articolo in tema di alimentazione, spero sia di aiuto per togliere qualche dubbio.
L’ora della pappa…croce e delizia…forse più croce!
Premesso che l’unico deputato a poter determinare se il tipo di alimentazione scelta per il ns amato sia corretta e non pregiudichi la sua salute è il veterinario, vorrei fare quattro chiacchiere sul tema che so essere più croce che delizia per molti possessori di Bulldogs, specie per chi affronta per la prima volta l’esperienza di vita con un cane.
Quello che leggerete è afferente ad un cane in salute, senza patologie per cui debba necessitare di alimentazioni particolari che solo il veterinario può consigliare.
La materia credo che sia stata sviscerata più e più volte ed alcuni potrebbero tranquillamente saltare questo articolo ma ritengo opportuno che ogni tanto si riprenda il discorso perché la salute del nostro cane inizia proprio da qui, l’alimentazione e gli errori ad essa correlati, errori, il più delle volte, determinati dalla voglia di dare al nostro bulldog un’alimentazione varia, questo accade spesso a chi è alle prime armi e tiene il proprio cane in casa.
Il cane ha bisogno di una razione alimentare completa che abbia le seguenti caratteristiche:
• deve essere bilanciata, ossia tutti i principi alimentari, che vedremo dopo, devono essere presenti nella giusta misura.
• deve essere di giusta quantità, rapportata al fabbisogno energetico del cane, se vive in casa piuttosto che all’aperto, se sia inverno piuttosto che estate.
• deve essere rapportata anche in funzione dell’età ed al movimento che fa il cane od al suo particolare stato (crescita, gestazione etc etc)
Principi alimentari:
I Protidi (proteine)
Le proteine possono avere origine sia animale che vegetale; dal punto di vista alimentare le proteine di origine animale sono molto più valide e sono contenute in grande quantità soprattutto nella carne.
La digestione delle proteine dura circa 12 ore dal suo ingresso nello stomaco (dove vengono aggredite dai succhi gastrici) per terminare poi nell'intestino.
Le proteine hanno una percentuale di digeribilità differente a seconda se sono di origine animale (90%), proveniente da cereali (70%) o vegetale in cui è molto scarsa (sfiora il 20%).
Le fonti più comuni di proteine impiegate per l'alimentazione del cane sono:
La carne;
Il tuorlo d'uovo;
La farina di soia;
La farina di carne;
La farina di pesce;
La farina di latte.
I Glucidi (carboidrati).
I glucidi che, come per l’uomo, sono una grande fonte di energia, se non vengono smaltiti tramite l’utilizzo immediato portano all’ingrassamento del cane.
La cottura ne aumenta notevolmente la digeribilità, specialmente se molto lunga.
Tutti i carboidrati sono adatti all'alimentazione del cane ma l’importante che siano sempre ben cotti;
Una somministrazione eccessiva di carboidrati può far sì che questi vengano accumulati sotto forma di lipidi (grassi).
Le fonti più comune di carboidrati per l'alimentazione del cane sono:
patate bollite;
riso bollito;
pasta alimentare;
farine di cereali.
Tutti somministrati ben cotti od in fiocchi.
Lipidi (grassi)
I lipidi hanno nel metabolismo il ruolo di costituire sostanze energetiche di riserva.
Sono anche veicoli di essenziali vitamine, oltre a svolgere anche molte altre funzioni minori.
La digestione avviene nell'intestino e viene conclusa dopo oltre 21 ore dall'ingestione.
In una dieta a base di alimenti che già ne sono ricchi non occorre aggiungerne altri; la necessità giornaliera, infatti, è molto bassa, 1,3gr per kg di peso vivo.
I cani sono molto ghiotti e voraci nei confronti di grassi rancidi, ma il loro effetto è dannoso:
distruggono le vitamine liposolubili del tubo ingerente: hanno azione irritante nell'apparato gastro-intestinale e possono causare diarrea e disturbi epatici.
Le Vitamine
Le vitamine sono indispensabili nella dieta di qualsiasi animale, e quindi anche in quella del cane.
La necessità di integrare la dieta del cane con delle vitamine varia molto a seconda del tipo di alimentazione abituale e dello stato del cane (cucciolo cane in accrescimento, fattrice, malato, da lavoro).
Facciamo ora una rapida carrellata sui tipi di alimentazione possibili:
la pappa casalinga, riportata in ogni libro di cani e che attira molto i proprietari neofiti; ognuno di essi riporta la “mistura consigliata”, riso, olio di oliva o di semi, carne (cruda o scottata) e via discorrendo con le inevitabili raccomandazioni a non far mancare al cane tutti gli apporti vitaminici/proteici etc. etc. e qui si scatena, specie nel neofita, la ridda di domande e dubbi e di inevitabili errori con ciotole che assomigliano più a formule chimiche che cibo, e giù di calcio, vitamine, integratori per pelo, pelle, orecchi, naso, gola…
viepiù gettati a casaccio e senza la minima consapevolezza di quanto l’eccesso possa essere dannoso quanto la carenza, però questo soddisfa il neoproprietario che sente il proprio Bulldog ancora più facente parte della famiglia perché “gli prepariamo il pranzo”.
Poi ci sono le scatolette, il cibo umido per intenderci; appetitose, profumate, succulente, se provate a darle una volta al vostro cane è difficile che non pulisca la ciotola in quattro e quattr’otto ma specie in estate sono facilmente deperibili e comunque hanno l’effetto di creare scarto molle e quindi ad impattare nello svuotamento delle ghiandole perianali.
Contengono molta acqua e la razione deve essere sempre molto abbondante con tutte le conseguenze del caso di cani con lo stomaco strapieno ed il rischio di torsione dello stesso dietro l’angolo.
Le crocchette, qui si apre un discorso che potrebbe riempire un volume della Treccani, tra i contenuti delle crocche in proteine (pollo, agnello, manzo, cervo,pesce, soia ed ultimamente anche maiale) e i contenuti di glucidi (riso, mais, patate e chi più ne ha più ne metta) ma la crocchetta, e di questo ne siamo tutti consapevoli, è comoda, completa e se di buona marca (che non è necessariamente la più costosa) ci darà come ritorno un cane con un bel pelo lucido, assenza di dermatiti, eczemi, cisti interdigitali ma, soprattutto, ci toglierà dall’impaccio di avere duemila vasetti di integratori che il più delle volte iniziamo ma non terminiamo mai di usare. Personalmente presto sempre molta attenzione al tipo di cereali contenuti e, soprattutto alla quantità presente, nei cani alimentati con eccesso di glucidi si notano flatulenze e feci non formate.
Un modo particolare di alimentazione del cane è la BARF, che sta prendendo piede anche in Italia, di cosa si tratta?
“BARF” significa: Bones And Raw Foods (Ossa e cibo crudo).
Molto semplicemente significa “alimentazione a crudo” e che non deve essere confuso con uno specifico piano di dieta. Così “BARF” sta a significare che l’alimentazione verrà fatta dal proprietario con ingredienti freschi e crudi. In questo modo si vuole tentare di imitare il più possibile l’alimentazione dei canidi selvaggi, come per esempio quella del lupo. E quindi carcasse di pollo, viscere, teste di agnelli, pesci dati interi ed aggiunte di verdure varie crude frullate; chi segue questo tipo di alimentazione solitamente ne rimane soddisfatto o forse chi non ne è rimasto soddisfatto non ne parla; ma di sicuro, se volete dare la BARF al vostro Bulldog credo sia necessario vi compriate un bel congelatore capiente; personalmente ho provato ma non mi sono trovato bene ma devo ammettere che sarebbe l’alimentazione più “da cane” che si possa adottare.
Fatta questa necessaria panoramica veniamo al punto dolente, al momento in cui iniziano gli errori e si entra in un circolo che tutto è meno che virtuoso; il cibo, è la leva più grande che abbiamo per interagire con il nostro cane, il capobranco è quello che pensa a procurare il cibo, il capobranco ne gestisce la tipologia e l’ordine dei pasti e se volete vivere bene con un cane dovette essere un ottimo capobranco.
Troppo spesso sento di persone che sono portate ad umanizzare il rapporto del cane con il cibo, pensando che sia necessario integrare/variare/insaporire la razione quotidiana; personalmente sto sempre molto attento all’alimentazione perché sono convinto che per i cani, così come per gli umani, come scriveva Il filosofo Ludwig Feuerbach, “noi siamo quello che mangiamo”; tralasciando gli aspetti etici ma concentrandoci solo su quelli che sono gli impatti che ha sulla salute quello che mangiamo.
Parlando anche con i vari proprietari di cani che frequentano il centro cinofilo dove opero, sento tirare in ballo problemi di inappetenza, di vizi dati al cane, la ricerca della crocca perfetta…per carità nelle cose c’è sempre un fondo di verità e non esiste e non può esistere un valore assoluto ma se una persona ormai esperta del settore può in qualche modo “giocare” con l’alimentazione passando al proprio peloso qualche ghiottoneria nei tempi e nei modi giusti (p.es. come premio o per integrare un particolare momento del cane stesso) penso e raccomando sempre di evitare di farsi prendere la mano ed entrare in un circolo vizioso che ci può portare a mettere su qualche capello bianco di troppo.
Le regole fondamentali che tutti conosciamo; dare pasti agli stessi orari, suddividere in due pasti la razione giornaliera, non sovralimentare il cane, non dare aggiunte inutili, togliere la ciotola dopo dieci/quindici minuti dalla somministrazione etc. etc., sono oramai cose sentite e risentite ma, chissà perché, sono regole che vengono puntualmente disattese quando invece dovrebbero essere la nostra Bibbia, lo ripeto e non mi stancherò mai di farlo, sono, in primis, regole di salute, c’è da chiedersi quindi quale sia la molla che fa scattare in noi l’impossibilità di attenersi a questi comandamenti, per non parlare poi dell’imboccare il cane correndogli dietro con la ciotola.
Dobbiamo avere la forza di evitare tutti quei comportamenti che scombinino il cane, sia fisicamente che psicologicamente, se il cane vive in casa con voi ed inizierà ad assaggiare cibo dalla tavola, oltre che trovarvi un cane potenzialmente inappetente, vi troverete un cane sempre al fianco della vostra sedia, magari con un eccesso di salivazione in corso, tutte cose che non fanno sicuramente bene alla sua salute; ricordate che abbiamo detto che il cibo è una forte leva che serve per stabilire chi è il capobranco, chi ha in mano la leadership ed anche per gratificarlo quando occorre ma occorre solo se fa qualcosa, il premio va guadagnato, allungare cibo dalla tavola ad ogni sua richiesta lede inevitabilmente la vostra leadership, non a caso uno degli esercizi che meglio stabiliscono le gerarchie all’interno della casa è proprio quella del pasto rituale, ma di questo parleremo magari un’altra volta.
Tra i comportamenti da evitare direi di sottolineare con forza la lotta, immane e perdente in partenza, per convincere un cane a mangiare quando basterebbe tenere un comportamento inflessibile e magicamente il tutto si risolve, non mangi ora? Va bene, mangi stasera e via di seguito, vedrete che alla fine il cane, che ricordo ha un istinto importante che è quello della sopravvivenza, si deciderà a mangiare quello che gli proporrete senza tante storie ma non dovete demordere, anche ci volessero tre/quattro giorni, il cane non muore di fame ma forse sono i suoi grandi occhi umidi che ci spezzano il cuore che ci inducono all’errore e quindi anziché riproporre la ciotola al pasto successivo gliel’allunghiamo dopo dieci minuti con magari l’aggiunta di parmigiano o di olio o di sugo!
Questo problema si presenta spesso a chi alterna nei due pasti le crocchette ad un pasto casalingo, oppure esagera con le integrazioni al secco che, se proprio la vogliamo dare deve essere giusto un velo; il cane tenderà poi ad aspettare la ciotola più gustosa rifiutando senza indugio quella meno appetitosa.
Un altro errore che spesso sento commettere è il cambio frequente della crocca alla ricerca di quella perfetta ma perfetta per chi? Tutti noi abbiamo “testato” le varie crocche disponibili sul mercato ma dobbiamo dare il tempo al cane di abituarsi alla stessa per vedere i primi risultati, evitando un passaggio troppo drastico, passando da un tipo all’altro almeno in una settimana e ci vuole almeno un mese per vedere qualche risultato (motivo per cui avremmo dovuto decidere di cambiare il tipo di mangime) che sostanzialmente va identificato nello scarto (feci troppo molli o di quantità eccessiva), nella lucentezza del mantello e vari arrossamenti della cute o altri problemi di natura dermatologica.
Insomma, la raccomandazione che mi sento di dare è quella di non giocare con il cibo con il vostro cane, che qualsiasi delle alimentazioni sopra indicate voi usiate, è una vostra scelta, siate attenti in primis alle sue esigenze, evitando comportamenti che poi vi porteranno ad avere un cane viziato ed inappetente.
Riassumiamo velocemente come comportarsi:
• Scegliere una tipologia di alimentazione e proseguire su quella strada, assicurandosi, evidentemente, che non ci sia l’insorgenza di patologie all’apparato digerente, al derma, al pelo, ma anche che il cane sia brillante, in forma, tonico, assolutamente non grasso.
• Cercate di essere abbastanza puntuali nella somministrazione del pasto, sia esso unico o diviso in due razioni quotidiane.
• Evitare di allungare cibo dalla tavola, prendete l’abitudine di mangiare prima voi e poi il cane, non pensiate che, facendo mangiare prima lui sia talmente sazio da evitare che venga ad elemosinare al vostro desco.
• Evitate aggiunte varie per cercare di insaporire la razione quotidiana, questo porta il cane ad attendersi sempre un cibo saporito.
• Non imboccate il cane, non sono bambini, mangerà quando avrà fame.
• Se incappate nell’errore di viziare il vs cane, siate inflessibile nel rimetterlo in riga, allungate la ciotola e dopo 10/15 minuti la togliete, che abbia consumato, o meno, il suo pasto e lo riproponete la volta successiva, senza cedere alla tentazione di passargli la ciotola dopo pochi minuti; ricordate che voi siete il capobranco e come ogni capobranco decidete anche quando si mangia.
• Premi e golosità varie, vanno utilizzati solamente se il cane fa qualcosa e non vanno elargiti tanto per gratificare il cane; avete piazzato il vostro bulldog, è stato bravo? Bene, premio! Avete fatto della condotta e vi ha seguito con buona enfasi? Bene, premio! Risponde prontamente al vostro richiamo, anche se è lontano da voi? Bene, premio!