no comment

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
mauri!
00martedì 23 novembre 2010 21:08
basta leggere

luciedue
00martedì 23 novembre 2010 21:16
[SM=g27816] [SM=g27812] [SM=g27825]
vittorio zanon
00martedì 23 novembre 2010 22:29
sarebbe da stampare e appendere in tutti i nostri uffici! [SM=g27825]
Limfjorden
00mercoledì 24 novembre 2010 11:42
per chi non lo sapesse è la finanziaria 2011 (legge di stabilità come la chiamano da qualche tempo).

UN MINUTO DI SILENZIO!
ugo.albano
00mercoledì 24 novembre 2010 13:16
Beh, ma è risaputo, non deve sorprendere mica.

Piuttosto: è pure normale che lo Stato disinvesta su competenze che, dal 2001, sono delle Regioni.

Ciò significa costringere questi Enti a fare scelte, anche di Finanza locale, se vogliono mantenere certi servizi.

Insomma, piaccia o no, è il federalismo. Lo vuole la destra, lo voleva la sinistra. Nè credo che col prossimo Governo (di sinistra, come spero) cambi il vento.

Il welfare si fa con i soldi delle Regioni. Sempre più Mamma-stato diminuisce i trasferimenti (su politiche costituzionalmente non sue).

Ora io penso che noi professionisti dovremmo "vedere oltre".

Ugo Albano
Limfjorden
00mercoledì 24 novembre 2010 15:46
Ugo il suo realismo mi fa paura!
Voglio però sottolineare: 1) non mi sembrano poi così tante le regioni che possiamo dire innovative dal punto di vista che sollecita lei; 2) gli enti locali ricevono sempre meno soldi da stato e regioni; 3) vogliamo fare un discorso di "PRIORITA'"?? cioè voglio dire, siamo sicuri che i tagli siano legati effettivamente alle competenze riviste dopo la riforma del tit. terzo della costituzione? o sociale e cultura non sono priorità per i nostri governanti? io credo che la sua lettura non sia altro che un alibi per i nostri politici!
ugo.albano
00mercoledì 24 novembre 2010 19:02
Caro/a,

il realismo non deve fare paura. Serve per capire ed essere efficaci.

Non facciamo così con i nostri utenti?

Parlare in generale e lamentarci non ci aiuta a capire.

Ripeto: siamo in un trapasso politico ed istituzionale, dobbiamo anche comprendere cosa ci succede addosso per meglio fronteggiarlo.

Questo non significa condividere ciò che ci propina il Potere.

Lo so che ci sono scelte politiche che subiamo. Pensi, per esempio, alla spesa polarizzata sulla previdenza e non sull'assistenza. Ma pensi pure agli sprechi venuti alla luce in questi anni. Per non parlare l'investimento sull'Ordine Publico (siamo lo stato con quattro corpi di polizia paralleli....) e non sulle politiche sociali.

Mi permetto però di dire: "ragazzi, guardiamo oltre". Intendo oltre il lamento, oltre la "ridondanza comunicativa politica".

Quindi una cosa è il giudizio politico (ed io sono di sinistra e prendo chiaramente posizione), altra cosa è il pragmatismo nel leggere tra le righe.

E noi, tra le righe, ci leggiamo ogni giorno.

Ma scusate, cari colleghi, ma secondo voi andava meglio quando lo Stato mandava soldi alle Regioni? Io, nel mio piccolo (vivo in Emilia-Romagna) ho visto tanti sprechi e la provocazione di questo post la prendo con le pinze.

Ma scusate: ma sono i soldi che fanno il welfare? Io credo proprio di no.

Però, viva Dio, possiamo parlarne? Possiamo essere più proattivi?

Non so se esprimo bene il mio pensiero.

Ugo Albano

mauri!
00giovedì 25 novembre 2010 15:36
Ciao Ugo
“mi consenta” di fare alcune precisazioni:
1) è vero che si va verso il federalismo fiscale, ma non ci siamo ancora , i decreti attuativi sono fermi alle commissioni e con questi chiari di luna non so se e quando si vedrà qualcosa;
2) quindi le regioni NON possono, in questa fase, spendere soldi (che non possono avere) semplicemente perché non è stata ancora resa esecutiva la fiscalità regionale. In pratica – sempre in attesa del federalismo fiscale - l’amministrazione centrale trattiene i soldi della fiscalità generale (in pratica le nostre IRPEF) senza fare la redistribuzione alle regioni per le funzioni loro attribuite all’epoca e per le quali fu una scelta governativa quella di creare i “fondi” (le regioni non avevano autonomia impositiva),
3) quindi, ancora, non è che lo stato “da i soldi alla regioni” come fosse la paghetta di un adolescente sprecone, ma sono soldi che quella regione ha dato allo stato tramite i gettiti fiscali dei propri cittadini.
4) ma anche ammesso che l’intenzione di Tremonti sia di “educare” le regioni a non sprecare risorse in previsione del federalismo prossimo venturo, rimane il fatto che nulla o quasi è stato tolto – per esempio - dal fondo per le imprese (il quale eroga i cosiddetti “contributi a fondo perduto” alle società di capitale) il cui sviluppo è anch’esso una competenza regionale, quindi 2 pesi e 2 misure se l’analizziamo come “educazione al federalismo”?

Ma tutto questo discorso si schianta contro un dato che smentisce qualsiasi pur criticabile buona intenzione federalista: il taglio al Fondo Nazionale Politiche Sociali viene segato del 120% tra il 2008 e il 2011 (passa da 929 milioni a 75 milioni) cioè in un periodo di “federalismo zero”

Dopodichè Ugo concordo con te che ci sono sprechi a non finire, ma non mi sembra una motivazione per cancellare le politiche sociali. Come non concordo con la tua affermazione: Ma scusate: ma sono i soldi che fanno il welfare? Io credo proprio di no”.
I soldi non fanno il welfare ma ci si pagano i servizi, e non parlo solo dei servizi sociali per “sfigati”, penso ai vari progetti 285 che hanno carattere universalistico, al fondo per gli asili nido ecc…, a agli altri servizi sociali generalmente intesi che alla fine elevano la qualità della vita e del senso di cittadinanza delle persone.
ugo.albano
00giovedì 25 novembre 2010 17:54
Ciao, Maurizio.

Diciamo la stessa cosa, anche se con angolazioni e sensibilità diverse. Il "mi consenta" lasciamolo da parte, che è meglio.

Siamo nel bel mezzo di un trapasso istituzionale e chi ha "potere di cassa", i paletti li mette, o meglio li impone.

Richiamo però il fatto che le Regioni i Fondi Regionali li finanziano non solo con i trasferimenti, ma pure con proprie entrate. La nostra Regione, per esempio, fa così. Non sono un esperto di Finanza locale, ma le Regioni, per certo, certe imposte già le incassano da anni.

E' logico che, in questo gioco, le regioni più ricche se la cavano meglio di quelle più povere (o con deficit), ed infatti il rischio di un federalismo non perequativo ci sono, eccome.

Ma non è solo un problema di fondi. Si tratta anche di politiche più generali che producono i loro effetti solo ora. Pensa alla politica della casa (liberalizzata....ti ricordi l'equo canone?) o alla politica dei redditi (ti ricordi il blocco della scala mobile, e......i nostri contratti aumentati sotto l'inflazione ed ora, di fatto congelati?)o alla barzelletta degli assegni familiari o degli sgravi fiscali (per cui non bisogna sorprendersi se non si fanno più figli?....).

Insomma, le politiche "riparative" (p.e. il fondo per l'affitto) hanno fatto spendere, ma non hanno per nulla risolto i problemi della gente.Possiamo un pò rivedere criticamente le "politiche sociali" (che non vuol dire che non siano stati utili)?

Io non sto dicendo di essere d'accordo con Tremonti, nè di essere contento dei tagli, sto solo dicendo di "guardare oltre". Io, dopo anni di servizio, se mi penso ancora come un "distributore", senza alcunchè da distribuire andrei in crisi. Forse è più saggio accettare di stare in dinamiche economiche (che vanno capite e lette) e cercare di dare senso al quotidiano e alle persone che da noi vengono. Forse l'assenza di risorse può essere l'occasione per le persone di attivarsi, e per noi di inventarci nuove competenze.

Possiamo ipotizzare un "welfare senza soldi"? Cioè un welfare in cui non si dà (perchè non c'è una lira) e si cerca di sostenere percorsi di autonomia? Io penso al microcredito in Bangladesh: non si danno soldi "a perdere", ma "soldi a progetto". Non so se mi si comprende. Io sto ragionando sul "notro ambito", ma con un occhio al trend generale.Anche accettando il costo sociale derivante da scelte che, inevitabilmente, taglieranno le gambe ai ceti più poveri.

Insomma, la crisi può essere ANCHE un'occasione di rivedere in chiave critica servizi assistenzialistici? Ed ANCHE per aprire il welfare stesso a logiche di mercato (per cui, p.e. la gente certi servizi se li compra)?? Invito a riflettere: in campo sanitario è già così da anni.

Concludo riprendendo il tuo titolo "no comment". Tra gli anglosassoni, come sai, esso non vuol dire "vorrei dire, ma non lo dico" (questo è ciò che pensiamo noi italiani). Il "no comment" significa: "non so che dire". Allora il "vuoto comunicativo" riempiamolo. Non esiste chi ha ragione e chi ha torto. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo. Un forum può aiutare pure a questo, e non solo a "cercare lavoro".

Io mi sono permesso di passare dal "piove, Governo ladro!" al "ma che ci sta dietro?".

Sarebbe bello confrontarci su ciò.Evitando le "trappole comunicative" della comunicazione informatica.

Ciao, Maurizio!

Ugo Albano

schiuma.roma
00domenica 28 novembre 2010 15:35
Re:
Limfjorden, 24/11/2010 11.42:



UN MINUTO DI SILENZIO!




[SM=g27816]
bettina.j
00lunedì 29 novembre 2010 12:50
Ugo, concordo con il suo post di risposta a Maurizio..

ma mi chiedo anche come si farà a garantire servizi universali in tutta l'Italia e con poche differenze tra loro!!? in fin dei conti la 328/00 prevedeva la definizione dei LEA...

è preoccupante il federalismo per tutte le regioni non solo per quelle del Sud, che sono più povere...si realizzano festeggiamenti in pompa magna per celebrare l'Unità d'Italia, e c'è chi mina al fondamento della Carta Costituzionale e della stessa Repubblica...dov'è il senso di tale agire?

suni@
00lunedì 4 aprile 2011 20:04
caro Maurizio
ho visto il prospetto sui fondi statali di carattere sociale molto interessante e altrettanto allarmante. Ti chiederei la fonte di questo dati. Pensi di potermeli dare?
Tiringrazio fin d'ora a presto
suni@
mauri!
00lunedì 4 aprile 2011 21:17
certo
l'analisi completa la trovi in in questo articolo
ciao
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com