nelle ore più buie

Maredinotte
venerdì 5 dicembre 2008 15:46


E nelle ore più buie ti sento
quando nell’anima
si affaccia un temporale,
quando frusta la palma il vento
e quella rosa, nel suo esile corpo
pur orgogliosa, si piega.

Nel filo d’erba il tuo sorriso
che rado resiste all’inverno
e che intriso gocciola ricordi
sul terriccio zappettato dei giorni.


(12.11.2007)


è un po' vecchiotta, ma oggi mi rappresenta tanto...


Rebby.
venerdì 5 dicembre 2008 21:04
Dolcissima

Che carina...ma che vuol dire " vecchiotta??????''"

Se un pezzo da' tanto, non ha tempo.
Mi piace tantissimo!

La rosa che si piega...sento il dolore del ritrarsi.

Il " sorriso zappettato dei giorni".
Ahhhhhhhhhh..................

Adoabilmente soft


Rebby
filodiseta--
sabato 6 dicembre 2008 07:42
Re:


Ebbene Roberta è la coferma di quello che di buono era già in te e di come in un anno (avendo sott'occhio la tua nuova produzione), lo hai saputo palasmare. Eppoi quel gocciola(o) mi pare eeeeeestremamente attuale [SM=g27987]

anumamundi
lunedì 8 dicembre 2008 18:21
Questo è il genere di poesia che prediligo quando non ho voglia di pensare e voglio abbandonare la mente ad immagini che si adattano al mio contesto di vita.
Senza ricercatezze che la “impreziosiscano” di leziosità, è una lieve poesia d’amore.

Per la parte tecnica devo dire che l’aver invertito l’ordine fra soggetto e predicato nel :

"quando frusta la palma il vento"

mi rende la lettura classicheggiante, non essendo abituato ad utilizzare tale tecnica e prediligendo il più normale soggetto-predicato.
Forse avrei eliminato il secondo “quando” nel quarto verso e quello “zappettato” che, a mio avviso sminuisce leggermente la ricercata solennità del finale.
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