medaglie e onorificenze di mio nonno

Paolo Torriani
00domenica 14 febbraio 2016 11:44
Buon giorno a tutti, come vi ho già accennato nella mia presentazione sono qui per cercare informazioni sulle onorificenze di mio nonno Mario Torriani, deceduto nel 1966 quando io avevo un anno.
Di lui non è rimasto nulla se non tutte le medaglie della grande guerra una croce al merito di guerra, una medaglia guerra per l'unità d' Italia (coniata nel bronzo nemico), una grande guerra per la civiltà con altre due medagliette cucite sopra, una medaglia d' argento del ventinovesimo corpo d'armata ventiseiesima e trentaduesima divisione , quarto gruppo alpini ventinovesimo gruppo d'assalto 14esima cavalleria Alessandria. una medaglia d'argento proclama 24 maggio, bene o male tutte medaglie abbastanza comuni credo della grande guerra poi ho una medaglia al valor militare di bronzo al S. tenenete Torriani Sig.Mario Conca laghi 25 settembre 1918, con altre due medagliette piccole cucite sopra sarà possibile reperire info in merito a questa onorificenza? Presumo che mio nonno fosse un alpino forse impegnato con Giovanni Piovesana in conca laghi nel 1918? Oltre a queste medaglie ho diverse medaglie del nemico come mai? Era usanza recuperarle in guerra? Grazie a chiunque potrà aiutarmi buona Domenica a tutti
unfalcovolava
00domenica 14 febbraio 2016 11:49
Prima domanda.....ma il ruolo matricolare di tuo nonno l'hai recuperato???? é il primo passo per capire.....
Paolo Torriani
00domenica 14 febbraio 2016 11:58
A parte le medaglie non ho nulla
michel.g
00domenica 14 febbraio 2016 12:30
Re:
Paolo Torriani, 14/02/2016 11:44:

.. ho diverse medaglie del nemico come mai? Era usanza recuperarle in guerra? Grazie a chiunque potrà aiutarmi buona Domenica a tutti




si era un usanza moldo diffusa "collezionare" distintivi del nemico..
in particolare i Kappenabzeichen , le placchette da berretto Au incuriosivano molto i soldati italiani .
Spesso i sopracitati Ka. venivano scambiati dai prigionieri in cambio di cibo .Talvolta studiati dagli uff . perchè ;essendo essi a volte di reggimento ,potevano farsi un idea su chi fossero i reparti che avevan difronte . Più o meno .

Se hai delle foto non sarebbe male darci un occhiata tutti assieme.

ciao
Paolo Torriani
00domenica 14 febbraio 2016 13:47






Paolo Torriani
00domenica 14 febbraio 2016 13:49








Hunold
00domenica 14 febbraio 2016 19:32
Ciao
il IV Gruppo Alpino ha fatto parte sia della 32a che della 26a Divisione:
nella 32a dal 26 giugno 1918 al 1 novembre 1918
nella 26a dal 4 gennaio 1919 al 1 febbraio 1919
In quei periodi il Gruppo era composto da 3 Battaglioni Alpini:
Batt.Monte Arvenis
Batt.Monte Pavione
Batt.Feltre

Poi, si può trovare la motivazione della medaglia al valore di tuo nonno sul sito del Nastro Azzurro:



I Battaglioni Alpini Feltre e M.Pavione facevano parte del 7° Regg. Alpini, il M.Arvenis dell' 8°.

Dai riassunti storici dei reggimenti alpini nell' archivio di Cimeetrincee si può leggere che il Batt. Feltre "[...] il 12 luglio (1918) è in trincea prendendo posizione tra M.Gamonda, Ca della Forcella e Velo, ove rimane sino al 20 ottobre, partecipando ad una serie di colpi di mano contro le posizioni nemiche in conca Laghi.[...]" (posizioni in Val Posina-Ca della Forcella-Monte Gamonda).

Poi, volendo entrare nei dettagli della storia militare e di guerra di tuo nonn, come ti ha detto unfalcovolava, è necessario richiedere il foglio matricolare (in questo caso per un sottotenente, lo stato di servizio).

Belle medaglie, sia del nonno che austro-ungariche.

Ciao - Enrico



Hunold
00domenica 14 febbraio 2016 21:36
Re:
Paolo Torriani, 14/02/2016 11:44:

Presumo che mio nonno fosse un alpino forse impegnato con Giovanni Piovesana in conca laghi nel 1918?



La data del fatto e il luogo, sulla medaglia di tuo nonno e su quella d'argento di Piovesana, sono gli stessi...


unfalcovolava
00domenica 14 febbraio 2016 22:00
Già Hunold...

non avevo fatto caso che era sottotenente.... [SM=g2467356]

quindi richiedere lo stato di servizio...anche perchè non è detto che sia rimasto nello stesso battaglione per tutto il periodo del conflitto...
epocadellamemoria
00domenica 14 febbraio 2016 23:26

Veramente un bel medagliere. Oltre alle 'classiche' Bronzo Nemico, Interalleata e Unità d'Italia, noto anche tra le mignon una medaglia per i Volontari di guerra ed una commemorativa della marcia su Roma.
Dei nastrini da giubba compare quello delle fatiche di guerra con tre anni ed un Ordine della Corona d'Italia con la rosetta da Ufficiale.
Interessanti le Austroungariche. Tra quelle al valore Tapferkeit ed al merito spicca il distintivo 'Unire le forze' degli Imperi con i profili dei regnanti. I nastrini austriaci andrebbero riaccoppiati alle rispettive medaglie.
Paolo Torriani
00lunedì 15 febbraio 2016 23:50
Sono senza parole, non so come ringraziarvi e le medaglie non sono finite qui, ci sono quelle della marcia su Roma e quelle dell'Africa orientale che ho appositamente evitato di postare in quanto ritengo non siano in tema. Adesso cercherò lo stato di servizio, non so come fare ma troverò sicuramente info nel forum cercando bene.
Per par condicio è giusto anche che vi dica che anche il mio nonno materno Gaetano Gnudi fù cavaliere della repubblica italiana e cavaliere di Vittorio Veneto classe 1999, deceduto nel 1978 era un uomo di poche parole e non gradiva parlare della grande guerra, perse l'udito da un orecchio per le granate e le bombe, una cosa che mi è sempre rimasta impressa del nonno è che qualsiasi cosa gli arrivava nel piatto lui la mangiava, avendo patito la fame in guerra se nella minestra gli cadeva una mosca dentro lui mangiava anche quella. Diverse volte sono stato nei luoghi di battaglia, sul Grappa e in trentino sulla Marmolada e in val travenanzes, quando penso alla grande guerra mi viene ogni volta il magone, un groppo in gola indescrivibile per tutte quelle persone che hanno perso la vita o sofferto, fame, freddo, paura devono avere visto cose atroci, capisco che molti sono i decorati e gli eroi di questa guerra che giustamente almeno una medaglia al petto se la sono portati a casa, ma per me avere tra questi i miei nonni mi rende orgoglioso del nome che porto e della mia famiglia tutta. Poi quando penso al degrado della vita attuale e alla classe dirigente, mi passa tutta la poesia e mi chiedo ma chi gli la fatto fare ai nostri nonni di combattere per gente così? meglio restare attaccati ai ricordi e a quel poco che ci hanno lasciato o forse, leggendo la storia è molto di più di quello che ci si poteva aspettare anche se sono passati 100 anni
epocadellamemoria
00martedì 16 febbraio 2016 23:49

Anche il mio prozio (pure lui toscano) era nel 7° Alpini ed ha combattuto in zona Marmolada, Falzarego/Val Travenanzes ecc. Chissà... forse si conoscevano.
Come dice giustamente Federica sarebbe importante richiedere lo Stato di Servizio alla Direzione Generale del Personale Militare.
Tuttavia non si dovrebbero trascurare eventuali documenti ancora in possesso della famiglia. Spesso non si sa neanche di averli.
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