Re: Re:
unforgiven, 01/07/2008 11.32:
Non sono d'accordo.
E' un dato di fatto che le scoperte più importanti siano state fatte da uomini ma la storia dell'uomo non è matematica.
Secondo me non si può fare questo ragionamento senza tener conto della condizione sociale della donna nel corso dei secoli.
Fino ad un secolo fa le donne non potevano neppure votare,in Italia possono farlo solo dal 1945.
Bisogna ammettere che la società maschilista non ha permesso alle donne di fare studi di alto livello e di acquisire credibilità in vari campi.
Secondo il ragionamento tuo e di Xone, visto che i grandi uomini da voi citati erano tutti bianchi,anche gli uomini di colore avrebbero capacità inferiori a quelli bianchi
P.S. Sei stato fortunato perchè il tuo topic non è stato letto dalle femministe del forum,le famose Moca's angels
mi rendo conto che ci muoviamo su un terreno che dire minato è dire poco....però c'è da sottolineare che le donne in occidente hanno raggiunto la piena partà da svariati decenni. in paesi come la scandinavia ormai da secoli. pero'non è emersa alcuna personalità femminile veramente significativa con l'eccezione di margaret thatcher che effettivamente è stata determinante nel suo ruolo, ma che è un eccezione e, a mio avviso, non si può nemmeno definire donna.
la teoria della sottomissione maschile non mi convince per diverse ragioni, la prima è che raggiunta la parità le donne non hanno espresso i grandi geni che hanno espresso gli uomini. la seconda è che gli ebrei, per fare un esempio, pur essendo discriminati e limitati perennemente hanno espresso una spaventosa quantità di geni e pensatori in tutti i campi dello scibile umano, dalla filosofia, alla psicanalisi, alla fisica, alla politica...e chi più ne ha piu' ne metta, nonostante vivessero, come le donne, in condizioni sfavorevoli.
ma soprattutto a non convincermi è il fatto che le donne di oggi,libere e determinate, mostrano grandi capacità nel proprio ambito lavorativo ma tendono a disinteressarsi di questioni astratte o estremamente filosofiche, o di tutto ciò che non le riguarda in qualche modo.
mia sorella ad esempio è avvocato, anche molto brava, quindi è una giovane donna colta e emancipata, ma se si esce dall'ambito legale e del suo lavoro tutto cambia. parlare con lei, per fare un esempio, della questione se il capitalismo sia ormai l'unica forma possibile di economia o se, come è avvenuto in passato nella storia, è destinato a lasciare il posto a qualcos'altro è come pretendere che io parli il coreano. non ne sa nulla, non ne capisce nulla, non ne vuole sapere nulla perchè è una questione astratta completamente lontana dalla sua vita di tutti i giorni.
forse quello che distingue l'uomo e la donna è questo, l'uomo è portato a teorizzare, a astrattizzare, a trasporre, la donna no. è più concreta ma, proprio per questo, infinitamente piu' superficiale.
una ragazza di 20 anni che avesse la profondità, la logica, gli interessi e la complessità di pensiero di luca, ad esempio, è una chimera.