manifestazione di Vicenza

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Lux-86
00sabato 21 ottobre 2006 13:36
Vicenza, 21 ottobre 2006 - Tutti in piazza contro 'Prodi Pinocchio'. Non è lo slogan ufficiale della manifestazione del centrodestra contro la Finanziaria, ma poco ci manca. E' invece la scelta grafica che Forza Italia, An e Lega hanno scelto per portare in piazza il popolo del centrodestra. Sul palco, infatti, spunta una figura di Prodi vestito da Pinocchio, immagine corredata da una frase pronunciata tempo fa dal premier: 'Torno a ribadire che non aumenteremo le tasse'.

Sotto la pioggia battente piazza dei Signori è infatti un unico grande slogan contro il presidente del Consiglio, Padoa-Schioppa, Visco e Bersani. Tra gli ombrelli spuntano le bandiere di Fi, An e Lega nord, mancano invece quelle dell'Udc rappresentate dall'ex ministro Carlo Giovanardi.
Sulle note dell'inno di Mameli stanno arrivando i leader del centrodestra: il primo ad arrivare è stato Gianfranco Fini, quindi Roberto Calderoli e tra poco Silvio Berlusconi.

A mezz'ora dall'inizio ufficiale, già qualche migliaio di sostenitori del centrodestra stanno aspettando l'arrivo di Silvio Berlusconi e degli altri leader della Cdl. ,

Sotto la loggia del Comune sono già arrivati alcuni esponenti della Casa delle Libertà, tra gli altri Niccolò Ghedini, l'ex sindaco di Padova, Giustina Destro, Elisabetta Casellati e il presidente della Confartigianato del Veneto, Vendemiano Sartor.

SILVIO BERLUSCONI
«Mandiamo a casa Prodi, il gran bugiardo pericoloso per tutti noi». Così Silvio Berlusconi ha concluso il suo intervento dal palco di Piazza dei Signori a Vicenza durante la manifestazione della CdL contro la finanziaria del governo.
Berlusconi ha rivolto al pubblico una serie di domande chiedendo chi sia il premier che «ci accusò di criminalità politica, disse che non avrebbe mai aumentato le tasse e invece ha fatto tutto il contrario?». La piazza ha risposto più volte 'Prodì e Berlusconi ha quindi sottolineato: «è lui il gran bugiardo, mandiamolo a casa al più presto».

UMBERTO BOSSI
Anche il numero uno della Lega, Umberto Bossi, ha raggiunto gli altri leader della CdL sul palco di Vicenza per la manifestazione del centrodestra contro la finanziaria. Bossi, applaudito dalla folla, ha più volte urlato al microfono: «Veneto libero».

GIANFRANCO ROTONDI
"La Dc è presente a Vicenza con il responsabile degli enti locali e segretario veneto onorevole Franco De Luca per testimoniare contro una Finanziaria che mette in ginocchio l'economia e lo sviluppo del Paese, e per recepire le istanze di tante categorie rispetto ad una manovra killer".
Lo dichiara il segretario della Democrazia Cristiana Gianfranco Rotondi."La protesta della Cdl - aggiunge - è l'occasione per spiegare in piazza le alternative che abbiamo proposto in queste settimane.Da oggi inizia davvero il conto alla rovescia per il governo Prodi&Visco".

GIANFRANCO FINI
«Vicenza è diventata oggi idealmente la capitale dell'Italia che lavora: qui ci sono i lavoratori italiani, senza divisioni,ed è quel che la sinistra non ha ancora capito. Perchè, questo Nord-Est, caro Umberto, ti assomiglia: è un leone ferito, ma che combatte».
Così il presidente di An Gianfranco Fini si è rivolto al Senatur dal palco dei Piazza dei Signori e alla piazza gremita che lo ha applaudito. «Nel Nord-Est non ci sono divisioni fra lavoratori e imprenditori -ha ribadito con forza Fini- la sinistra non lo ha capito. Qui in piazza c'è la gente che lavora. Perchè le tasse devono essere pagate con equità».
E il presidente di An ha quindi detto «Vicenza spesso viene indicata come capitale dell'evasione. Ognuno di noi lavoratore autonomo o dipendente per far finanziare la cosa pubblica deve pagare le tasse, ma devono essere tasse che corrispondono a dei servizi. E devono essere tasse eque».

FISCHI A MAMELI
Qualche fischio all'Inno di Mameli nella piazza dei Signori di Vicenza: l'Inno nazionale e l'Inno alla Gioia hanno aperto l'avvenimento prima che i leader del centrodestra salissero sul palco, ma mentre suonavano le note dell'Inno italiano sono partiti dalla piazza alcuni fischi e qualche coro 'Veneto liberò. Silenzio e applausi invece quando gli autoparlandti hanno trasmesso 'Il va pensierò.

In realtà l'inno nazionale è stato fischiato per ben sei volte, è ripugnante vedere due partiti che si chiamano Alleanza nazionale e Forza Italia a manifestazioni del genere.

Per la manifestazione in sè non saprei, qualcuno sà quanti erano?

[Modificato da Lux-86 21/10/2006 14.00]

Maru
00venerdì 10 novembre 2006 19:48
Purtroppo il problema è a monte, a me fa rabbrividire trovarmi in una coalizione a fianco della lega e di chi, durante quella manifestazione, ha fischiato l'inno...Ma le esigenze politiche, più o meno giustamente, vengono prima...

La manifestazione è stata comunque un bel segnale, il fatto che nonostante la pioggia la destra sia riuscita a mobilitare un buon numero di persone (cosa che purtroppo, storicamente, è prerogativa della sinistra) significa che la gente inizia ad interessarsi, a compattarsi e a voler dare il proprio contributo... [SM=x751640]
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