mai

non sono sicuro di riuscire a esprimermi
e ci saranno sempre solo scheletri
davanti ai vostri occhi.
ciò che davanti a me si accende
per voi è già una perdita
quanto è amaro, quanto è indispensabile
gioirne da soli
per avere tutto il tempo,
farsi entrare dentro quei quattro fuorimura,
dove la viSta è un attimo per sempre

-un attimo da parte, mi misuro,
fiero in un angolo
perché di fronte al mondo da lontano
non c'è un passo più lungo
della gamba-
quanto è amaro, quell'inarrivabile
pegno d'amore tra presente e vita
come una scena languida

dove aspettando un bacio,
che non arriva mai

proverò io a esprimermi
partendo dal fondo, dove le chiuse
sono sfrondate d’arie di diniego
sottomesse alla notte, o
agli incontri del giorno sui davanzali
o ai cori
da raccontare nelle voci di un verde
che s’alza per strada

chi marcherà i contorni del mare, sarà
una folla morta di binari
una dilatazione sui vapori, senza
mai che sbuchi una rosa
neppure finta
un guanto rosso, messo da bocciòlo
tra rotoli di siepi e fisarmoniche

e proveremo almeno a togliere il coperchio
ad aprirgli il cielo, ché il passo
lo allunghino di danza
senza esser visti in abiti borghesi
con bende
agli occhi e la lanterna
di una zucca ch'è passa
in cantina

intanto un bacio, giusto per
sentire
i chiodi di garofano

Se non aveste messo i post, ognuno col proprio nick, avrei a vuto difficoltà a distinguere dove finiva la mano dell'uno e dove iniziava quella dell'altra.
Giuro, sono rimasto a bocca aperta.
Anche se il post è stato iniziato da Francesco non riesco a commentare solo lui, tanta è la bellezza del controcanto che ne scaturisce.

il_complice ha un tocco inusuale, ogni sua poesia è uno spillo piantato da qualche parte del corpo di chi legge.
Mi piace la sintesi con cui riesce ad affrontare concetti e situazioni certamente non facili da esprimere.
E' una lettura sempre interessante.

filodiseta ha una capacità di immedesimazione straordinaria. Trovo che in questo controcanto abbia dimostrato a che livelli si possa arrivare quando "senti dentro" la poesia che leggi.

Ragazzi siete fantastici.

(avete visto che avevo ragione? Senza musica di sottofondo avete un chè di magico che vi unisce poeticamente)

Grazie mamundi

la poetica di Francesco, in questo momento, la sento come il nuovo che c'è dentro di me. Un nuovo super partes che inneggia alla poesia, con un linguaggio di comunicazione un po' funambolo, un po' complice che sorvola i temi personali o dell'umanità. Ma entra a pescare il proprio io poetico ed esce, in punta di dita.

concordo pienamente con anumamundi! E' magica questa poesia, magico è come filodiseta continua quasi mimetizzandosi in il_complice.
Tutto fluido, liscio, per quanto lunga (e io di solito non leggo quelle lunghe) non ho potuto fare a meno di apprezzare la bellezza e semplicità di questa poesia e la lineare armonia che lega filodiseta alla poesia.
Complimenti ad entrambi!!!
Francesco

eccomi qua, con finalmente un computer tra le mani per più di 10 minuti.. che soddisfazioni che mi dai fil0diseta..quella notte avevo giusto bisogno di un po di Complicità, e un ora dopo eccoti lì..

e proveremo almeno a togliere il coperchio
ad aprirgli il cielo, ché il passo
lo allunghino di danza

che questo sia il nostro secondo 4 mani.. quello che accontenta le folle e che per merito tuo è così omogeneo e completo..

grazie a tutti, abbraccioni

il_complice, 08/12/2008 17.15:

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eccomi qua, con finalmente un computer tra le mani per più di 10 minuti.. che soddisfazioni che mi dai fil0diseta..quella notte avevo giusto bisogno di un po di Complicità, e un ora dopo eccoti lì..

e proveremo almeno a togliere il coperchio
ad aprirgli il cielo, ché il passo
lo allunghino di danza

che questo sia il nostro secondo 4 mani.. quello che accontenta le folle e che per merito tuo è così omogeneo e completo..

grazie a tutti, abbraccioni

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Noto una leggera punta di sarcasmo nel tuo post, ma va bene lo stesso. Con la poesia che ci hai regalato ti si può perdonare tutto (o quasi) .