ma come non mi piace!!!

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michigan
00mercoledì 2 gennaio 2002 12:07
innanzi tutto, Buon anno a tutti
secondo: apprezzo gli sforzi di chi cerca di fare qualcosa di buono per il football
terzo: non mi piace la stagione 2002

Vorrei fare solo una personale (ma direi più che personale) richiesta:
non si può ricominciare a fare i campionati A, B, C ecc....con lo stesso numero di giocatori in campo?
Cioè...perchè la Golden viene chiamata serie A e la silve serie B?
Non ha senso...una si gioca a 11, l'altra a 9...e la C?
A cinque!
Non possiamo evitare questo sistema ridicolo?
Se le chiamiamo con i nomi e le definiamo come A, B, C (come è GIUSTO che sia) allora giochiamole tutte a 11.

E non venitemi a dire che non tutte possono giocare a 11....si può...si può....e chi è scarso o comunque poco competitivo può sempre giocare in serie B o C....ma sembra che tutti si sentano come i Lions...e invece di squadre competitive io non ne vedo più di 7-8...perchè le altre non si fanno una bella serie B?
SENZA STRANIERI PERO'...e senza play off per accedere al SB ma solo playoff per passare alla serie A (e le ultime due di A vanno in B..chiaro no?).
Da quello che ho sentito in questi giorni, sono molte le squadre (da nord a sud) che giocherebbero volentieri a 11 anche in un campionato di Serie B o C (SENZA STRANIERI...al massimo 1 in B).
Ma forse ho capito male...in Italia siamo tutti da serie A.

Saluti

Enrico Bertorello
00mercoledì 2 gennaio 2002 20:48
Assolutamente no!! E te lo dice il presidente di una squadra che si è presentata alla riunione decisa a voler fare la Serie B. Poi si è parlato di un possibile unico Campionato di Serie A con tutti dentro il calderone.
Ed io mi sono dichiarato daccordo solo perchè l'alternativa era un Campionato a 9 in primavera che proprio non mi interessava, dato che ho abbandonato per mia scelta quella formula che ho accettato per necessità ma non mi ha mai entusiasmato (opinione personale).
Ho giocato in periodi in cui era tanto bello sentirsi in A quanto lo era sentirsi in B o in C, ogniuno lottava per qualche cosa e tutti eravamo orgogliosi del posto che ricoprivamo.
Lavoriamo tutti per ritornare ai tempi di una Serie A, B e C, magari con in aggiunta Campionati Cadetti a 8 come anche a 8 una Lega Minore di Arena Football riservata ai meno esperti ed una di Flag Football riservata ai ragazzini, mentre gruppetti di amici sportivi più o meno giovani potrebbero cimentarsi in 5 contro 5 veramente entusiasmanti.
Questo sogno potrà avverarsi quando le squadre saranno il triplo di oggi, temo.
Ma non mi venire a dire che tutti se vogliono possono tirare su una squadra a 11!!! Perchè non è così!!!
Te lo dice uno che non dorme la notte dalla paura di aver fatto il passo più lungo della gamba!!!
Tiri su venti ragazzi e dici "...dai, con i doppi ruoli possiamo fare una degna figura!!.." poi però noi giocatori non siamo infrangibili, alle volte ci rompiamo, le cose non girano come dovrebbero, alcuni mollano, altri litigano perchè i nervi sono alle stelle, si mandano in campo ragazzi inesperti oppure, diciamolo, scarsi e.... patatrak, altra squadra sciolta in meno di una stagione, con ripercussioni anche all'interno di campionati resi monchi da improvvise defezioni o resi privi di competitività.
Auguro a tutti il bene che auguro alla mia squadra, perchè non c'è futuro se si è in pochi.
Comunque sia, buon football a tutti.

Un saluto
Enrico Bertorello
rat-man
00mercoledì 2 gennaio 2002 21:21
La terra dei cachi...
Come diceva Elio a proposito dell'Italia. Magari la situazione attuale è solo figlia della schizofrenia che ha investito il football italiano di recente, dove ognuno tira il carro nella sua direzione e poi i buoi si perdono nei campi. Mi pare cmq che gli sforzi della FIAF stiano per l'appunto tendendo a tornare ad una situazione tipo campionati AIFA, con serie A-B-C (anche se poi i nomi sono diversi) e relative retrocessioni/promozioni. Ma se i Tigers TO ed i Bengals BS p.e. si iscrivono alla serie B a 9 significa che non è così semplice per tutti giocare ad 11 e subito, anche se sarebbe bello. Per cui abituiamoci ad un po' di sfasamento tra i campionati per qualche anno e magari più avanti si riuscirà ad ottenere la "riunificazione" con la formula ad 11. Gli stranieri: siccome io sono un puro ed innocente dico, prendetene quanti vi pare (che sono anche belli da veder giocare), basta introdurre una regola di fair-play che ne limiti l'uso ad 1/2 in caso di *interdivisionale* (chi se li ricorda gli interdivisionali?) con squadra di conference "italiana" che ne ha di meno a roster. Esempio: Frogs-Lions 10 stranieri totali in campo, OK. Frogs-Falcons 2 totali, OK. Lo sò che è una cazzatona inapplicabile, ma ormai le abbiamo sparate tutte per cui ho detto anche la mia... Invece non li vieterei del tutto come qualcuno vorrebbe, anche perchè bene o male insegnano anche agli italiani se ben usati/dosati e l'autarchia totale non è un rimedio. Oh, che fine ha fatto Flagfive? E come mai Fiveman s'è ridotto ad un torneo tra pochi? Ultima sparata: non parliamo più di arena-football, che in Italia non si è *mai* giocato. Noi quì si gioca a football ad 8/9, mentre l'arena è quella dell' "ironman-football" dove, tranne pochi specialisti, si gioca tutti in sia attacco che in difesa, roba da averci due 00 di ferro per arrivare alla fine. Senza contare che l'arena è al 90% gioco aereo mentre il f.a.8 italiano è più bilanciato (per non dire ground-oriented). BYE! - ora e sempre: W Riders Sesto S.Giovanni! [SM=g27801]
Enrico Bertorello
00giovedì 3 gennaio 2002 10:17
Concordo con tutto quello che hai scritto, compreso l'appunto sull'Arena Football che non ha nulla a che vedere con il nostro Football a 8/9 giocatori.
Io stesso mi sono pentito di averlo scritto ben sapendo che sono due cose totalmente diverse.
Ma se ti ricordi fin dall'inizio è stato erroneamente chiamato Arena da tutti.
Comunque ribadisco che
NON E' FACILE TIRARE SU E MANTENERE A LIVELLI DECOROSI UNA SQUADRA A 11!!!

Un saluto
Enrico Bertorello
michigan
00giovedì 3 gennaio 2002 13:23
Si Enrico, so che non è facile e non voglio sminuire il lavoro di chi ci riesce.
Guarda però la situazione di oggi, andiamo indietro invece che andare avanti (da 11 a 8 a 9 a 5...e fra un po' a 3).
Tu e altre squadre che crescono in una piccola realtà non vi dovete sentire tirati in causa...semmai siete quelli da seguire come esempio (anche se giocaste a 9).
....[cut] avevo scritto una email corposa....ma forse troppo lunga...vi dico solo di dare un'occhiata ai siti delle altre leghe europee (francia, austria e svizzera su tutti) e fatevi un'idea.
La prima categoria non deve essere troppo affollata (a meno di avere delle sotto categorie affollatissime).
Tutti hanno una serie A di poche squadre (8 di media) e una serie B di parecchie squadre (20 in Francia) e tutti hanno una buona cultura delle giovanili (under19 e under16).
Noi siamo tutti in A e solo poche hanno una giovanile
Se fosse obbligatoria come lo era un tempo forse avremmo qualche giocatore in più, qualche squadra giovanile in più, qualche categoria in più (e magari sempre a 11 che è più bello).
Enrico, tu e La Rocca siete forse due esempi da seguire visto quello che fate in realtà molto piccole (Sarzana e Novi), le trombe devono squillare per i capoccia nelle grandi città.

Un saluto
Fabio

PS: ad esclusione di Roma e Torino...che insieme ad Ancona e Bergamo sono i lidi del football di oggi
Pile25
00giovedì 3 gennaio 2002 15:29
Michigan concordo con te anche se è una spirale viziosa: la giovanile dovrebbe essere obligatoria, ma per sostenere una giovanile ci vogliono soldi e struttura che vengono da una prima squadra forte e ben organizzata che per mantenersi ad alti livelli a bisogno di ricambi provenienti dalla giovanile (????).
La verita è che si sta invecchiando (a Barcellona m'han detto che ormai ero a fine cariera...a 27 anni[SM=g27795] [SM=g27795] [SM=g27795] ) e dalle giovanili arrivano poci atleti degni di questo nome. Un esempio lampante e il ns caso: quest'anno, dopo non mi ricordo quanto, verranno in prima 9 ragazzi della giovanile, beh alcuni di loro hanno disputato una sola stagione di football. Purtroppo non si ha tempo per "tirar su" un giocatore: arrivano dei 16enni che non conoscono nemmeno le regole di questo sport, fanno un campionato di 4 partite e dopo tre anni dovrebbero esser pronti per la prima squadra (???). Secondo me se non si risolve il problema alla radice l'albero del FA sarà destinato a morire.


Pile25
Enrico Bertorello
00giovedì 3 gennaio 2002 15:32
Grazie Fabio
Concordo con te sull'obbligatorietà di una formazione junior almeno per le squadre a 11. Ci vorrebbe proprio e non capisco come, tra mille annunciati ribaltoni e decolli, non si sia ancora provveduto ad approvare una tale norma.
Io, ripeto, per ora ho una squadra a 11 "da serie B" (e non me ne vogliano i miei ottimi giocatori, io intendo come potenziale societario), una squadra junior che non ha mai vinto nulla ma esiste e vuole crescere ed una squadra flag under 16 che ora vedrò dove collocare. Ma sappiamo tutti con quali sacrifici si ottengono questi risultati..... per ora ancora mediocri.
Non è facile fare football ed è ancora più difficile organizzarlo.
Io sogno una seria A a 12 squadre che siano "colossi" del football Made in Italy, una serie B (sempre a 11) con 24 squadre che abbiano voglia di crescere, almeno 12 squadre junior (meglio se 36 formate da serie A e B) e due leghe minori di Flag Football (30 squadre) e Fivemen Football (30 squadre) riservate ai giovanissimi, a noi vecchietti, agli amici che proprio non riescono a star lontano dai campi ed a chi crea nuove realtà ed ha bisogno di tempo per rodare.
Totale 132 squadre tra tutte le categorie, 4.000 atleti, 500 tra allenatori, dirigenti e collaboratori che sappiano il fatto loro, migliaia di tifosi!!
Sogna Enrico sogna finchè puoi..... che poi ci pensa la tua squadra a farti star sveglio la notte dalle preoccupazioni.
Buon Football a tutti noi.
Un saluto
Enrico Bertorello
michigan
00giovedì 3 gennaio 2002 18:16
a metà...strada
Pare che più o meno siamo d'accordo tutti...peccato però che il regolamento non sia come ci auspichiamo.
Spero che queste siano materia di future discussioni in sedi più appropriate e che la FIAF diventi un po' più presente e pesante nella vita delle società (in positivo però) e quindi ponga e faccia rispettare delle regole che servono a tutti e non solo ad alcuni.
Per quanto mi riguarda non sono del tutto concorde con Pile sulla spirale...ovvero, sono d'accordo a metà, infatti come dicevo, se non si ha una giovanile non si può pensare di vivere all'infinito con una sola prima squadra (a meno che non siamo nella NFL...) perchè servono i ricambi.
Non concordo però sulla qualità dei ricambi, cioè, se elimini il fatto che si possano acquistare stranieri o italiani, la squadra la fai unicamente con i tuoi giocatori (giusto?) e quindi se non porti i giovani (anche scarsini) in prima squadra, come giochi?
Questo incentiverà sicuramente a curare meglio il settore giovanile (base di tutto) e questo è il nostro obiettivo.
Noi non abbiamo una struttura economicamente forte (credo), siamo partiti in 5 un anno fa giocando a flag e oggi con un po' di sacrifici siamo riusciti ad ottenere due campi per allenarci e sfioriamo i 30 giocatori (compresi noi 5).
Non abbiamo una prima squadra (ovvero...faremo un po' di fivemen per ora e quindi l'avremmo visto che gli over 20 sono 12 tutti attrezzati da tackle), ma non è questo il nostro obiettivo primario.
L'obiettivo infatti è una squadra under16 e magari anche una under14, poi se riusciamo una under20 (tackle) e se i ragazzi continueranno il loro percorso andranno a formare la VERA prima squadra.
Secondo me rimane tutto lì...obbligare la Federazione ad obbligarci (questa si è una spirale eh [SM=g27789]) ad avere tutti una giovanile ... anche solo flag, perchè comunque è un modo come un altro per iniziare a giocare.
Spero solo che ci si sbrighi...sono ottimista, non credo siamo alla fine, secondo me siamo ad un secondo (o terzo) inizio.

ciao
Fabio
Il Conte
00giovedì 3 gennaio 2002 18:23
caro Michigan,
ad onor del vero nelle intenzione della federazione una prima divisione c'è eccome: da una parte abbiamo la super6, dall'altra la Italian Conference. Il fatto che sia teoricamente possibile , partendo dalla IC, di vincere il SB, non è una contraddizione e neanche una novità: verso la fine degli anni 80' nel basket le migliori squadre di A2 accedevano ai Play-offs della A1; ed anche nel football, nel 94' (credo, am potrei sbagliare l'anno) le due migliori squadre dell'allora Silver League (a tutti gli effetti una A2, senza stranieri) accedevano ai Play-Offs per il SB. Come dice Enrico la tua idea deve essere intesa come un obbiettivo da raggiugere: quando ci saranno abbastanza squadre, solo allora sarà possibile realizzare dei campionati "distinti", con una massima serie ristretta, composta solo da squadre (8/10) di ottima levatura).
michigan
00giovedì 3 gennaio 2002 18:47
vero Conte, non è una contraddizione ma quasi.
Mi ricordo benissimo quando le prime due di A2 incontravano quelle di A1, mi ricordo Rhinos-Pharaones 61-21 (mi pare) e devo dire che comunque per come siamo oggi, sarebbe più auspicabile che le categorie ci siano per un motivo preciso, cioè quello di far giocare insieme delle squadre di simile (o quasi) livello.
Detto questo non chiedo che si faccia ora ma sarebbe giusto programmare e visto che tutti diciamo la nostra magari qualcosina di "più" buono viene fuori.
Io penso che una serie B senza stranieri sia optima per far crescere il movimento e magari poi ci ritroviamo in serie A con 18 squadre (come era una volta) mica devono essere solo 5-6, anzi, in Francia sono 8 e in Germania 12 (in Germania e in Francia oltretutto ci sono anche campionati senior e junior di flag...e il movimento aumenta).
Gli stranieri (americani) van bene per allenare e insegnare ai nostri ragazzi a giocare e magari anche il livello delle varie serie B,C,D...aumenterà un pochino.
Tutto il resto vale quel che si vuole, una squadra di B avrà sul campo la possibilità di guadagnarsi il merito di andare in A e di concorrere per il superbowl, altrimenti (come accadeva in passato) non saranno poche le squadre che preferiranno giocare in B per poter andare più facilmente ai play off.
Per chi segue da tempo queste sono storie vecchie...se faccio fatica a qualificarmi per i play off allora mi retrocedo in B così mi costa meno, vinco facile e vado ai playoff...poi li si vedrà.
Questo purtroppo è uno dei motivi per i quali io non farei andare ai playoff del Superbowl le squadre di B...loro faranno il Silver Bowl (ve lo ricordate?).
Prima con 14-18 squadre in Serie A non andavano ai play off in 14...questo si credo sia una cosa antipatica di questi ultimi anni...tutte (e soprattutto le americane) vanno sicure ai playoff.....ma allora che giocano a fare???
Se la serie A fosse da 8 (per esempio) ai play ci mandiamo le prime due dei due gironi....chiaro che se la serie A la facciamo da 6..................
E poi a che servono i play out?
Tu credi che una squadra di serie B possa battere (oggi come oggi) una delle super6?
Alla fine rimane tutto uguale, nessuno retrocede, nessuno viene promosso, tutte le buone vanno ai playoff, qualcuna meno buona anche, non abbiamo una serie A e B ma Serie A1 e A2 e tutti,per tornare al discorso di prima,CI SENTIAMO DA SERIE A.

saluti
Fabio
Gian Luchena
00giovedì 3 gennaio 2002 22:49
Non piace a nessuno, ma io credo che allo stato attuale delle cose l'unica possibilità sia avere due conference indistinte, anch'io ho auspicato da queste pagine il ritorno alla A ed alla B, la chiarezza e l'onestà alla fine (ma anche prima) pagano sempre, molti si nascondono dietro a fantomatici sponsors per giustificare la necessità di dichiararsi da A, e mascherare la propria smodata ambizione, poi quando il gioco si fa pesante e si comincia a parlare di stranieri, immagini TV professionali, meid in genere, e tutto quanto riguarda un impegno economico "rilevante" gli sponsors spariscono come la nebbia al sole, e si riapre il "tiro alle tre sorelle". Bertorello, Brena, i Kings (mi scuso non ricordo il nome del loro rappresentante, Ganci si è dichiarato accompagnatore)e Pironti sono le persone a cui tocca fare tanto di cappello, persone che pubblicamente dichiarano di voler rimanere in una dimensione, senza volersi far risucchiare in un'altra per soddisfare le ambizioni di pochi, dei FURBI, vedo che ve ne siete accorti, di quanti vogliono la moglie ubriaca (i playoff per il titolo) e la botte piena ("comodo" campionato di A2). E, vi prego di credermi, il discorso giovanili può essere sfruttato meglio da chi gioca in A2 (o come vi va di chiamarla) che per le super6 ( odio questa definizione). Ancona da 3 anni produce giocatori che non riesce poi ad inserire in squadra, non certo per snobbismo, ma per un abisso di esperienza che divide giovani sempre più giovani ed inesperti, da "senatori" sempre più esperti. Ed i giovani che riescono ad inserirsi, o sono dei fenomeni, o si ritrovano a giocare, anche bene, ma sono fatalmente destinati a riassaggiare la side line, e maldigeriscono la cosa. Per questo penso che l'errore più grave che abbia commesso la Federazione, sia stato quello di lasciar perdere la Nazionale Maggiore, che se gestita "bene" può ancora assestare la zampata vincente, e dare visibilità a tutti, (il Rugby ha cominciato a far parlare di sè quando la Nazionale ha inanellato una serie di successi prestigiosi), per favorire un programma che programma non è, sulla U19. Apriamo gli occhi: in questo momento abbiamo bisogno del campionato U21, con deroga ad U23/24 per i QBs. E chi ha una Squadra giovane e fa la Winter deve essere obbligato e dirottato sulla U21. OK Bergamo vince anche i campionati giovanili, poi (fortuna per loro che sono a 50Km) manda la givanile a fare esperienza a Brescia, noi abbiamo giocato la finale nel '99 (sembra un secolo!) ma abbaimo perso quasi tutti, credetemi fa bene vincere, ma tirare su giocatori per poi perderli è la vera sconfitta,(ma non per questo smetteremo con le giovanili). Civitanova è a 50Km. da Ancona, noi ci abbiamo provato, e tanto, ma non c'è modo di collaborare. Si accusano le "grandi" di superbia, ma la vera superbia, la vera chiusura viene dalle "piccole", vorrei avere la fortuna di avere gente come Bertorello & C. a 50Km, sicuramente la mia e la sua squadra potrebbero sviluppare delle sinergie gratificanti per entrambi. Per favore, non andiamo dietro ai teorici, ascoltiamo chi le cose le fa, non le sa, o, meglio, crede di saperle,(Vierucci docet) le grandi ed illuminate idee si rivelamente fatalmente per quello che sono: pure utopie!

Enrico Bertorello
00venerdì 4 gennaio 2002 00:36
Però quì siamo tutti, o quasi, daccordo (almeno tra noi).
Il casino si verifica quando ci ritroviamo in riunioni che decidono poco o niente!! Oso dire di più!! Alle riunioni noi dovremmo decidere poco o niente, perchè tutto dovrebbe già essere scritto ed approvato in formula almeno triennale dalle persone che noi abbiamo messo al tavolo della Fiaf e che secondo me non sanno lavorare affatto male!!
Vedi giovanili di tackle football obbligatorie per tutti (ed è vero anche secondo me che seppur esigendole per tutti i vantaggi maggiori li trarrebbero le squadre di B), nazionale maggiore e nazionale junior in attività, Campionati di A, B e compagnia bella, limitazione eventuale degli stranieri (servono se vogliamo imparare qualcosa e dare spettacolo per attirare pubblico), formule di Campionato classiche e senza tanti fronzoli strani, ecc.
Io direi di non criticare troppo chi lavora e perde tempo per il nostro movimento.
O ci andiamo noi al posto loro, proponendoci, oppure rispettiamo quello che fanno.
Critiche si ma costruttive, discussione anche animate ma con rispetto.
Vi ricordate cosa ho detto alla riunione di Reggio emilia nel finale dell'unico e breve mio intervento?
"...io così la penso, ma se proprio la strada sarà un altra vorrei che le cose per il prossimo anno si sapessero al più presto, che non fossero più cambiate e che ogni provvedimento restasse in vigore almeno per un triennio..."
Io ancora ci spero ma intanto il tempo passa!!!

Un saluto
Enrico Bertorello
mario19
00venerdì 4 gennaio 2002 09:27
Anche io mi chiedo come mai su queste pagine siamo in molti ad essere d'accordo sui punti fondamentali della riorganizzazione del nostro football e personalmente ho scoperto che anche altre squadre non rappresentate su questo forum in quanto non intervengono almeno ufficialmente, sono d'accordo. Poi, però, come d'incanto in riunione, alle quali premetto non ho mai partecipato e di ciò faccio ammenda, altri interessi ed esigenze personali vengono anteposte a quello che dovrebbe essere l'obiettivo principale verso cui puntare tutti. Quest'anno forse ancor più degli altri anni ha segnato una netta separazione tra le squadre e il gap è destinato sempre più ad accrescersi. Allora le colpe non vanno individuate in questa o quella squadra in quanto ognuna di esse è portatrice di un proprio interesse, ma nel fatto che questi interessi sono diventati inconciliabili tra loro per una serie di motivi di cui è inutile discutere in questa sede. Per cui non serve a nulla che ad esempio Dolphins e Seagulls litighino tra di loro sulle regole del campionato o peggio ancora che le stesse due squadre finiscano col competere nello stesso campionato. Una volta per tutte promettiamoci di andare alla prossima riunione col precipuo intento di riorganizzare tutto e di darci regole certe e durature. Abbiamo ormai capito che alcune squadre hanno fatto per meriti propri un grosso salto di qualità: allora creiamo per queste squadre un campionato idoneo alle loro ambizioni coronato dal superbowl, magari senza limiti di stranieri e quanto altro possa venir in mente. La domanda è questa: quante squadre ci sono di questo tipo? Io non sono la persona adatta per dare un risposta non fosse altro perchè la maggior parte di queste squadre non le ho mai viste giocare, ma da quello che leggo mi pare certo che Lions, Dolphins, Giants siano dentro. Nel vecchio progetto di superlega dovevano esserci anche Marines, Ducks e non ricordo chi (Frogs ?). Sarebbero 6 cui aggiungere chi si sente pronto per tale salto di qualità. E qui le dolenti note: dovremmo accettare chi è pronto ed offre garanzie non chi, come qualcuno ha giustamente sottolineato, si sente da serie A o ha manie di grandezza o peggio ancora finalizza la propria partecipazione alla massima competizione esclusivamente al raggiungimento di propri tornaconti economici. Alla fine potranno essere tra 6 ed 8 le squadre allineate ai nastri di partenza. Dopodichè si dovrebbe passare alla riorganizzazione della serie B o A2 come preferite da concludersi ugualmente con un bowl. Sull'accesso al tabellone della serie A non ho le idee chiare ma al momento sarei per il no. In questo campionato penso, e da un piccolo sondaggio molti condividono il mio pensiero, che dovremmo accorpare in unico campionato tutte le squadre che oggi si trovano per errore in serie A, quindi 7 o 9, alle squadre della winter league. Questo assetto porterebbe a sacrificare il football a 9 ma penso che per il bene di tutti sarebbe il male minore. Questo garantirebbe un campionato a 20 squadre o forse più come non se ne vedono da anni, con un maggiore equilibrio geografico, dato che non guasta affatto perchè la mancanza di tale equilibrio va a riverberarsi inevitabilmente sui costi del campionato stesso. Andrebbe, poi, completamente rivista la regolamentazione sugli stranieri: io sarei per 0 ma 1 forse è una decisione più equilibrata. Ma diventa fondamentale non consentire l'utilizzo di comunitari e soprattutto oriundi. Tale obiettivo andrebbe raggiunto attraverso un accordo scritto tra le parti in causa cioè le società, accordo che avrebbe valore tra le stesse e che consentirebbe di non aggirare il limite posto al tesseramento degli stranieri e garantirebbe un maggior equilibrio tecnico. Poi bisognerebbe ragionare sui costi del campionato stesso: questo è il punto sul quale la federazione dovrebbe attentamente esaminare la questione. Tra gli sports minori ed amatoriali penso che siamo quello più costoso. Quindi riverificare i costi d'iscrizione, di tesseramento, della fidejussione (perchè non più quella assicurativa che costava molto meno?), a fronte di una diminuzione dei costi di gestione della federazione stessa. Ad esempio i costi di corrispondenza si sono completamente abbattuti con l'utilizzo di internet e forse si potrebbe tagliare qualcosaltro. Alla riunione inviterei anche Pierattelli o chi per esso perchè un'altra nota dolente è costituita dai costi egli arbitri. Ebbene ritengo che a fronte di tali cambiamenti molti dubbi ed incertezze delle squadre della winter sarebbero fugati e penso che da questo percorso passa anche il potenziale recupero di quelle squadre del nord-est che per motivi che in parte conosciamo hanno mollato tutti per andare in Austria. Penso che sia inaccettabile queata cosa e deve essere nostro orgoglio "riappropriarci" delle nostre squadre. Un tempo il nostro campionato ospitava gli altri (Seagulls Lugano), oggi invece a cosa ci siamo ridotti! E non meravigliamoci poi tanto perchè son sicuro che se a Dubrovnik o a Tirana ci fosse un campionato e non ci fosse l'adriatico in mezzo le squadre pugliesi sarebbero lì e se a Tunisi o ad Algeri ci fosse stato un dignitoso campionato le siciliane le avremmo perse lo stesso.
Da discutere la faccenda legata alle promozioni-retrocessioni o ai playout oppure agli scontri tra le promosse e le retrocesse. Io sarei per questi ultimi ma se poi chi vince non è in grado economicamente di andare in serie A come la mettiamo? Per cui dobbiamo ponderare e valutare la migliore soluzione. Io sarei per le garanzie: una squadra passerebbe nella serie A solo a patto di garantire di aver raggiunto determinati standard che ovviamente andrebbero individuati e fissati.
Infine il fiveman potrebbe rappresentare la serie C e penso che ben regolamentato potrebbe costituire la fucina del nostro football unitamente ai campionati giovanili (Junior, flag etc.). Sulle giovanili secondo me dovremmo discutere a lungo sull'opportunità dell'obbligatorietà, sull'organizzazione, sui costi perchè un discorso sulla giovanile non può prescindere dal discorso sull'incidenza di tali campionati e dei costi relativi sul contesto generale di ogni singola squadra. In conclusione auguriamoci di avere un'unità di intenti forte e di conservarla intatta fino alla prossima riunione. Non sarebbe male affidare a qualcuno tra noi la stesura di alcune di queste regolamentazioni magari dividendo i compiti per comparti, ma in modo da far sì di arrivare alla riunione con delle proposte concrete e dei punti fermi su cui discutere.
Tanto mi auguro e spero che qualcuno tra voi condivida almeno in parte il mio pensiero. Buon football a tutti.

mario19
Alberto Sardo
00venerdì 4 gennaio 2002 10:39
Intanto Auguri a tutti.
Credo che alla fine il tanto bistrattato Luchena, (spero di conoscervi tutti personalmente un giorno) abbia centrato un poco di problemi.
Per quanto riguarda il campionato penso che sia giusto avere una serie A vera con squadre che la rendano sempre più equilibrata. Il lavoro deve essere impostato a medio-lungo termine per dar modo alle squadre maggiori di rinforzarsi si badi bene se possibile senza troppi “esterni” che fanno lievitare i costi per rimborsi spese e fanno automaticamente finire le strisce vincenti delle squadre quando i soldi finiscono, favorendo strisce vincenti di altre squadre che si possono permettere il lusso di averli…è già successo in passato e non solo nel nostro football, è stata una delle cause del PUF del nostro movimento.
Quindi campionato di serie A (con due o tre stranieri per aumentare lo spettacolo, magari con clausole da studiare per permettere l’utilizzo anche di elementi italiani in ruoli come Qb anche se ci fossero starter QBs americani) e campionato di serie B con 1 o 2 stranieri al massimo per formazioni con potenzialità minori con roster bloccato a 30 35 elementi e che permettesse alle prime due , che si giocherebbero il silverbowl, di competere il play out con le ultime due del campionato di A, quindi con retrocessioni possibili(solo se chi deve venire su ha le necessarie risorse..vedi sotto). (per esempio se mi si garantisse una B a 11 con roster bloccato a 30 elementi e es 1 americano potremmo pensarci in un prossimo futuro, fatto salvo il trovare un campo adeguato e risorse sufficienti. per evitare i famosi 100 a zero o squadre decimate..)
L’accesso al campionato di A deve essere necessariamente esclusivo di squadre che dal punto di vista economico-societario-parco giocatori, diano prova di solidità.
Campionati a 9 , junior estesa agli u 22 ( se così fosse forse ci sarebbe la possibilità per noi di accedervi dando la possibilità ad atleti che vengono sfruttati meno in altri campionati di poter giocare e pensando che qui in Italia reperire giocatori under 17.18 è ancora un poco difficile anche per la difficoltà dell’avvallo dei genitori e per renderli competitivi si rischia di avere un giocatore valido a 19 anni e mezzo …), a 5 (magari qui anche under 16) ancora mantenuti.
Il problema delle nazionali è giustamente uno dei più importanti.
Naz maggiore deve essere il traino del sistema, giocare oggi con i senatori e i migliori in assoluto, qualunque età abbiano purchè si garantisca spettacolo e vittorie o quasi..
Naz giovanili: fare una naz under 19 iniziando un programma con una idea precisa e uno schema preciso che traini poi il movimento nel futuro preso come schema di base per tutte le nazionali. Poi fare una nazionale under ? (22 –23 ) che dia la possibilità a quelli che hanno fatto parte delle passate U19 e non siano ancora pronti per la naz maggiore di avere stimoli sufficienti a migliorarsi anche in squadre ..di periferia come possa essere la mia.
Questa nazionale potrebbe allenarsi unitamente agli stages della u19 per creare anche qui già un ricambio generazionale per la naz maggiore iniziando però già a ragionare con il modulo di gioco che si prevede di usare in seguito. Allo stesso tempo questa ulteriore nazionale potrebbe essere usata da Scout team per le altre due.
Utilizzare quanto più possibile i raduni della nazionale per migliorare la qualità degli allenatori e arbitri italiani, con inviti a turno per gli head coach o per gli assistent per seguire gli allenamenti sul campo .
Purtroppo un’altra triste realtà del football italico è che molti giocatori finito di giocare…spariscono, disperdendo così un patrimonio di allenatori arbitri dirigenti che permetterebbero al foot di trovare nuove risorse. E’ impensabile che si abbiano in una stessa società persone sufficienti a dare vitalità ad una squadra senior ed a una Junior se bisogna basarsi sempre su quei due o tre che lavorano.
Ho appena aperto un librone che ci farà lavorare a lungo…disponibile..


Alberto Sardo

[Modificato da Alberto Sardo 04/01/2002 10:40]

mario19
00venerdì 4 gennaio 2002 13:54
Dimenticavo!
Non ci sono solo squadre come quelle del nord-est che si trasferiscono in un'altra nazione ma ci sono già altre squadre che stanno pensando seriamente di creare un'altra federazione sul nostro territorio (cosa che non condivido affatto). Anche per questo abbiamo tempi strettissimi se vogliamo che le energie non si disperdano.
Inoltre mi pare di capire che il Consiglio federale sia composto essenzialmente se non esclusivamente da rappresentanti di squadre di fascia A. Anche le squadre di fascia B dovrebbero essere assolutamente rappresentate. Infine perchè non pensare di affidare la carica di Presidente ad un personaggio importante, magari un tecnico conoscitore delle nostre problematiche. A me viene in mente solo Bebo Nori che non conosco personalmente ma che mi è sembrato via e-mail una persona squisita e ovviamente competente. E' solo un'idea che non mi viene perchè Cantù ha bistrattato in malo modo la mia squadra quest'anno, ma solo perchè penso che andrebbe cercata una persona super partes, che conosca benissimo la nostra realtà, che conosca anche quella americana per rubare qualche buona idea ai maestri e che soprattutto ci aiuti a ritornare ai fasti degli anni '80. Andrebbe pagato bene ma alemno avremo qualcuno che quasi a tempo pieno si dedicherebbe a tutti noi.
Ciao a tutti.

mario19
Enrico Bertorello
00sabato 5 gennaio 2002 11:06
Presidente super partes e giovane General Manager statunitense con buona conoscenza di politica gestionale sportiva finalizzata specificatamente all'American Football, Consiglio Federale formato da 50% rappresentanti classe A e 50% rappresentanti classe B e minori, programma almeno triennale, sponsor esclusivi per la Federazione (e per quallo avrei giusto giusto un'ideina che ho fatto trovare sotto l'albero del nostro presidente. Tutto da definire ma se ne potrebbe ricavare qualcosa di molto buono).
Ecco altri punti su cui discutere.

Ps : Il Presidente super partes è anche una mia idea che però prescinde dalla più o meno confacenza dell'attuale in carica, che reputo in ogni caso più che valido.
Un saluto
Enrico Bertorello
rat-man
00sabato 5 gennaio 2002 12:09
Con tutti i suoi ENORMI difetti ed anche se ogni tanto spara delle cazzatone pazzesche, il Pres. Cantù è sicuramente molto meglio di un personaggio qualunque anche se rappresentativo, pure del suddetto Bebo Nori che è solo un professionista che, ricordiamolo, viene pagato da Tele+ per offrire un servizio (commentatore), mentre la FIAF non può permettersi di stipendiare chicchessia e bene o male Cantù lavora *aggratis* e ciò già mi basta a preferirlo ad altri. Oltretutto, candidamente, dov'era Nori nei tempi *bui* del football italiano (quando ci si vergognava a parlarne anche nelle cronache TV)? E si è rivisto ora che il grosso della merda (licenza poetica) è stato spalato, e la strada è stata riaperta da Huddle Magazine ed altri. Lasciamo i professionisti TV e/o giornalisti come lui, e Leopizzi al loro lavoro, dove sicuramente potranno ottenere maggiori risultati in termini d'immagine anche per il football italiano. Gente, ci sono dei giorni in cui leggo i comunicati di Cantù e mi vengono i crampi allo stomaco, ma dopo un paio d'anni ho imparato che almeno lui la passione mi pare ce la metta, a suo modo. Speriamo arrivino anche i risultati prima o poi... [SM=g27789] [SM=g27799] [SM=g27790] [SM=g27801]
brazilero
00sabato 5 gennaio 2002 17:10
il cf della fiaf comprene: il presidente hogs a2,
martinetti tigers b, borgatti aquile a2, tisma a1, rende a1,
vierucci dragons c, benassi virtus ? e due politici superpartes,
credo equilibrati i POSTI di comando tra le leghe?
mario19
00sabato 5 gennaio 2002 18:29
Chiarimento:
la proposta di Nori era solo e semplicemente un esempio. In secondo luogo, rat-man, per dire le cose che hai detto si vede che non hai dato un'occhiata al girone sud della golden league, nè conosci la genesi dello stesso (dalla riunione del 1° dicembre alla presentazione del campionato). Se rivedi un pò tutta la storia ti renderai conto che non sempre la grande passione del presidente risulta funzionale all'intero movimento. Ad esempio in questo campionato ci sono state grandi ingiustizie e grandi promesse non mantenute. Però forse è proprio perchè non lo paghiamo che a Cantù non si può chiedere di più. Ma non è solo quello: c'è chi dice che c'è il problema dei debiti finora contratti che condiziona tante decisioni; c'è chi dice che a comandare nella sostanza sono solo poche persone o squadre. Insomma c'è malumore e questo è indiscutibile. Devo dire però che se si dovesse cambiare bisognerebbe cambiare in meglio altrimenti non esiste alcun discorso. Per cui occorrerebbe professionalità e quindi soldi, stipendio, mezzi etc. Riguardo poi ai momenti bui del nostro football forse sarebbe il caso di prendercela con chi ci rappresentava all'epoca pensando ai viaggi faraonici a New Orleans per il Superbowl che più di qualcuno si faceva coi nostri soldi.
Chiudo dicendo che se ciò che è successo a noi quest'anno fosse capitato ad una delle big (ma a loro non sarebbe mai successo nonostante la composizione del Consiglio snocciolata da Brasilero, composizione che è solo virtuale), ebbene si sarebbe scatenato il finimondo. Di Cenerentola, invece, chi se ne frega: è facile approfittarne e neanche il principe Azzurro Cantù ha potuto nulla, anzi....!
mario19
brazilero
00sabato 5 gennaio 2002 20:53
caro mario io credo che il problema sta nel prendersi delle responsabilita, sono alcuni anni che molti dopo averla bucata la barca hanno fatto l'ONDA INVECE DI BUTTARE FUORI COPERTA LA MERDA, e cosi ci cucchiamo il cantu, io alle riunioni spesso ci sono, e devo dire che a parte le distanze per alcuni per i piu vicina alla sede non e'CHE FREGHI MOLTO, anzi.
MENO male che tu sei uscito allo scoperto, non ti ho mai sentito fino a pochi mesi fa,comunque hai capito che a parte pochissimi che hanno interessi diversi e ne vogliono fare un problema GENERALE tutti o quasi vivacchiano bene, alcuni per menefreghismo, altri per limiti operativi e altri ancora con loro programmi a lunga scadenza.
IO collaboro anche con il settore giovanile e da mesi chiediamo ai team info, ti assicuro che le risposte sono minime( ottimista sono)certo se si pagasse una persona....
io ho dipendenti e ti ragguaglio del costo di un dirigente(inquadramento minimo per un rilievo del genere) stipendio + ferie+ indennita+permessi retribuiti+accantonamento+contributi circa 100 milioni (sono convinto che tu non sia un imprenditore, non parleresti in questi termini)
Mi ricordo dell'ultimo professionista in fiaf, ci si lamentava che non c/era mai e che niente andava bene(vero o falso che le lamentele fossero)ci si lamentava di tutto(io compreso)
Oggi appena si tocca línteresse personale di uno si invoca il professionista(un vero professionista prima di accettare líncarico effettua uno screening, poi decide e sono certo che un vero professionista direbbe "non ci sono le condizioni ripassate tra due anni e lavorate sodo da adesso"
Altra constatazione amico mario, vista la tua dimestichezza con il mezzo elettronico e il tempo che puoi dedicare(parlano i post a tua candidatura) perche non collabori con la fiaf, io quel poco che posso lo faccio, se anche tu.... e poi altri chissa che miglioriamo.
questo invito e indirizzato a tutti noi che siamo attratti dal rugby americano come ancora qualche zuccone lo chiama.
diamoci da fare.
ciao a tutti

mario19
00domenica 6 gennaio 2002 11:05
Caro amico Brazilero,
innanzitutto pur con tutto l'amore che ho per il Brazil mi piacerebbe sapere con chi sto parlando anche perchè condivido molte delle cose che dici. Io, per il lavoro che faccio, probabilmente ho molto meno tempo di te, ma ti assicuro che quando ho 5 minuti ed ho per lavoro il pc acceso, corro qui su huddle. Non so tu da quanto tempo sei nel mondo del football italiano: io ci sono dal 1984 e ti assicuro che questo mezzo offerto penso da giovanni ganci o chi per esso è davvero straordinario. Io l'ho definita la grande piazza virtuale del nostro piccolo football. Ed a tratti sembra davvero di incontrarsi in molti nello stesso posto e nello stesso momento. Questa è un'opportunità che un tempo non c'era e che va sfruttata alla grande. Io mi auguro che sempre più appassionati partecipino e dicano la loro. E' importante lo scambio di opinioni ed è altresì importante uscire allo scoperto. Per cui se io potessi davvero fare qualcosa per la Fiaf non mi tirerei indietro, così come dovrebbero fare tutti.
Non è che prima fossi trincerato dietro un inutile silenzio, ma scrivo da più di 1 anno (per me internet è una scoperta abbastanza recente) e ti assicuro che più di qualche remora ho avuta prima di iniziare a scrivere. Questo perchè io, ed ormai da 11 anni, sono solo un semplice allenatore. Un tempo mi interessavo di tutto in seno alla mia squadra: oggi per motivi di tempo e personali preferisco curare solo l'aspetto tecnico e tattico che sono poi le cose che più amo di questo bellissimo sport. Per cui ritenevo che ci fossero persone più accreditate di me. Poi ho cambiato idea ricoscendomi il diritto alla parola, alla libera opinione.
Riguardo al fatto di quanto possa costare pagare un professionista purtroppo ti do ragione: anche il mio lavoro mi porta a sapere quale onere dovrebbe sobbarcarsi la federazione. Ma nel contempo esistono anche forme di collaborazione esterne, si potrebbero studiare formule che ci consentano di limitare costi eccessivi. Se poi nel passato chi era pagato si rendeva latitante, ciò non deve farci concludere che è un sentiero mai più percorribile. Piuttosto sono le persone a determinare la riuscita o meno di un'idea, di un progetto. In passato si è sbagliato: oggi dovremmo concentrarci nel trovare la persona giusta. Ovviamente se qualcuno è in grado di farlo gratis sarò il primo ad appoggiarlo anche perchè la rinascita del movimento secondo me passa anche attraverso la revisione dei costi: aggiungerne altri potrebbe essere contraddittorio o forse no perchè ottimizzando i costi i risultati potrebbero essere diversi. Comunque tanti paroloni per dire solo che la soluzione è quella di restituire il football a chi lo ama davvero ed affidarlo a chi sia in grado di garantire equidistanza da tutto e da tutti. Terzietà assoluta, ecco ciò che occorre.
Saluti a tutti.
mario19
Massimiliano Cervetti
00mercoledì 9 gennaio 2002 16:47
Per Alberto Sardo
Ciao Alberto,

senza nessuna polemica, ma trovo che una parte del tuo discorso non stia in piedi.
Tu dici:

"...e campionato di serie B con 1 o 2 stranieri al massimo per formazioni con potenzialità minori con roster bloccato a 30 35 elementi e che permettesse alle prime due...di competere il play out con le ultime due del campionato di A, quindi con retrocessioni possibili(solo se chi deve venire su ha le necessarie risorse..vedi sotto).
L’accesso al campionato di A deve essere necessariamente esclusivo di squadre che dal punto di vista economico-societario-parco giocatori, diano prova di solidità. "

Provo a mettermi nei panni di quello che vuole fare la squadra che dalla tua serie B viene promossa in serie A: io dovrei giocare fino all'ora X con al massimo 35 giocatori e due stranieri. Poi, come d'incanto, ecco che dovrei tirar fuori un roster doppio, una giovanile obbligatoria, garanzie economiche, ancora e ancora soldi per prendere almeno 5-6 stranieri per rimanere in serie A, etc. E se dopo un anno torno in B? Agli altri trenta che non potrei mettere piú a roster che gli dico? Che li taglio e vanno a giocare a duecento chilometri? Le ipotesi sono tre: a) sono un mago, b) sono un pazzo, c) ci rinuncio in partenza. c) mi tiene in serie B in eterno, b) mi fa fallire, per a) temo si tratti di eccezioni.
Io sono per consolidare il movimento dando spazio a chi sta in cima di farlo senza troppe limitazioni, peró se anche pensiamo al calcio e al basket in prima divisione mica sono tutti squadroni che lottano per lo scudetto...
Ci sono la Juve, il Milan, la Roma, etc. ma ci sono anche il Venezia, il Chievo (citazione per nulla casuale), il Piacenza, etc., e a nessuno viene in mente di fare la serie A di calcio a 6 per un migliore spettacolo (tra parentesi: lodevole proposito, quello delle partite equilibrate. Ma diciamoci la veritá, una volta tanto: se lo facciamo per attirare spettatori, sia ben chiaro che alle partite non vengono 100 persone perché non sono equilibrate, vengono in 100 perché, soprattutto nelle grandi cittá, NESSUNO CI CONOSCE).
Io credo che non siano giusti i limiti per le squadre d'elite, ma nemmeno ha senso dire che loro possono entrare nella NFL e gli altri devono fare giocoforza il torneo del baretto. Non puoi togliere ad una squadra di dilettanti armati soprattutto di passione la prospettiva in tempi possibilmente accettabili di un miglioramento, e non solo perché arriva lo sponsorone di turno che per un paio di anni ti risolve tutto e poi ti lascia a chiudere la porta e spegnere la luce quando "termina la collaborazione". La formula di quest'anno ricalca proprio questo modello: alcune squadre di vertice, altri che giocano a 9 per limiti loro (roster, soldi, etc.), e poi un gruppetto di squadre intermedie. Non riconoscere l'esistenza di almeno tre livelli significa schiacciare alcuni in campionati troppi difficili da una parte e per nulla stimolanti dall'altra, non credi?
D'altro canto, tutto il problema nasce dalla pochezza attuale del nostro movimento: se ci fossero cento squadre anziché 40, ognuno troverebbe la sua collocazione naturale e potremmo usare tante formule diverse tutte ugualmente accettabili. Invece, visto che sempre noi siamo, ecco che qualcuno rimane comunque scontento.
Intanto peró, piano piano, le squadre sono diventate 40, cosa che non era vera qualche anno fa. Se tra un paio di anni ne avremo 40 che giocano tutte a undici e reggono l'impatto organizzativo di campionati regolari, giá avremo fatto un passo avanti.
Detto questo, rimbocchiamoci le mani visto che il campionato, bello o brutto che sia sulla carta, nella realtá lo possiamo rendere bello solo noi che, a vario titolo, lo facciamo.

Massimiliano

michigan
00mercoledì 9 gennaio 2002 18:21
problemino
oggi ci si deve orientare verso un ripopolamento.
bisogna comunque tenere a mente che le formule 8,9,5 e varie non possono essere cancellate del tutto per alcuni semplici motivi:
- anche negli sport maggiori (calcio?), esistono forme monche calcio a 7, calcetto
- tutto fa brodo

certo sarebbe auspicabile che le squadre cercassero comunque di arrivare a poter giocare a 11 ma non credo possa essere umanamente possibile (salvo rare eccezioni) se non si ha almeno un settore giovanile.
Se arriveremo ad avere 100 o più squadre e il movimento sarà stratosferico dovremmo comunque continuare a sostenere TUTTE le formule (del resto più squadre=più soldi alla FIAF per gestire il tutto).

Un solo consiglio:
riportiamo il football a 8, usiamo le regole dell'Arena (VERA) e facciamo che sia Arena (per esempio eliminerebbe i problemi dei campi), portandolo a 9 e cambiando TUTTI i parametri (porte, dimensioni campo, ecc...) lo abbiamo fatto diventare il fratello monco del FA 11...e in più tagliamo le gambe a chi non soddisfa i nuovi requisiti.

ciao
Fabio


Massimiliano Cervetti
00mercoledì 9 gennaio 2002 19:24
Tutto fa brodo
Ciao Michigan,

é vero, tutto fa brodo.
Solo che negli ultimi anni si era verificato un tale prevalere delle formule "monche", come le chiami tu, che il FA in Italia é sembrato a lungo un po' tutto "monco", se mi passi l'espressione...
Riconduciamole a forme alternative residuali, divertenti per chi le gioca e di impatto promozionale. Possibilmente rafforzando il FA a 11 e non indebolendo quelli a 5/8/9 (ho dimenticato qualcosa? Sembra un prefisso...). Ci sará anche il calcetto, ma nessuno si abbona a Stream/D+ per vedere quello, no?

Massimiliano
bear51
00mercoledì 9 gennaio 2002 22:11
propongo......................
Secondo il mio modesto parere,si dovrebbe continuare con una massima serie,per ovvi motivi,piu' pubblicita'si spera piu'
gioco,piu'americani,e piu' spettatori.Ed una serie di mezzo che sia a 8/9,chiaramente con questa formula e' piu'facile per un team passare poi a 11,il veroFA.Dal football a 5,passare di colpo
ad un FA a 11,diventa un'impresa,pensate agli schemi,quelli da 5 e quelli da 11.Nel caso dei bears56 passare a 5 e' molto
riduttivo continuare a 11 per ora impossibile,8/9 piu' fattibile-
Quindi piu'formule da selezionare in base alle proprie esigenze
e possibilita',piu'possibilita' di far vedere ai propri cittadini
che il FA nella propria citta' esiste,se poi si evolve verso l'olimpo ben venga.
Quello che mi preoccupa e' l'organizzazione FIAF,e i costi di
tesseramento e di iscrizione.Dato per scontato che la FIAF esiste
perche'e' il FA che rende possibile cio',E' altrettanto vero invece che, il FA potrebbe tranquillamente esistere senza la FIAF.Mi spiego,un giorno i bears56,un team Emiliano,uno Veneto
uno Lombardo e uno Austriaco decidono di farsi un torneo e
chiamarlo Vincent Lombardi trophy, cosa potrebbe evitare cio'?
Sono 4 partite in casa,quattro fuori,playoff,finale per la
prima posizione,finalina per la terza.
Trasferte nel raggio di 300 km,nessuna iscrizione,ogni team si paga gli arbitri,una cauzione o fideiussione nel caso un team
non si presenti in modo da coprire le spese,In pratica il tutto
si potrebbe fare con 10/12 milioni.Nessuna federazione,cinque
presidenti che si incontrano stabiliscono date e regole e basta.
Alla fine il risutato sono una decina di partite giocate esperienza per i giocatori,pubblico neofita che si avvicina,
tutta pubblicita,anche a favore del FA italiano.Se poi il tutto
prende il team che ha ottenuto piu' consensi nella propria zona,non fa altro che fare il salto e passare in Fiaf o Afbo.
Gli altri possono ripetere il tutto nuovamente,che dite???
Mi piacerebbe sentire vari pareri .

Un salutone da bear#51 :o :o :o :o :o
Alberto Sardo
00giovedì 10 gennaio 2002 10:57

Caro Massimiliano
Niente di meglio di un sereno confronto, mica siamo in Bulgaria..

Cerco di risponderti punto per punto
La cosa che condivido del tuo discorso è che proprio la possibilità di passare dalla serie B alla A, per parlare semplice, che provoca i problemi maggiori su come farlo e lì sono aperte tutte le possibilità. Io te ne darò qualcuna nel corso della trattazione.
Alla base poi del tuo ragionamento ci sono squadre di 60 giocatori tutti bravi allo stesso modo….ti sembra possibile o è un sogno..comunque
Roster bloccato: non penso che le squadre di serie B debbano avere nel parco giocatori “solo “30-35 giocatori, la mia idea è che “a roster” nelle partite ci debbano essere max 35 giocatori così la serie B può essere affrontata da:
1) squadre che hanno parco giocatori maggiore di 35(diciamo 60?), con giovanile, con la possibilità di pagare solo due americani e con garanzie economiche che permettano un buon campionato di B con meno spese. (in questo caso potranno far ruotare volta a volta nel roster i giocatori che hanno a disposizione oppure se avessero giocatori con gap tecnico evidente rispetto agli altri potrebbero mettere su una squadra a 9 giocatori che garantirebbe loro un miglioramento certo delle loro potenzialità tarpate invece in un campionato da “panchinari”).
2) Squadre che hanno max 30 -35 giocatori in tutto come base, senza giovanile, e che anche con possibilità economiche illimitate avrebbero un impatto minimo sulla serie A, magari imbottiti di comunitari e italo americani potrebbero anche competere ma non garantirebbero una continuità nel tempo e se venissero a mancare i soldi svanirebbero nell’aria.
3) Squadre con 30 35 giocatori con giovanile senza soldi, destinate a divenire squadre dette al punto 1) nel tempo quando quelli della giovanile andassero a far parte dei senior.
4) Squadre con 30 35 giocatori max senza giovanile senza molti soldi che però garantirebbero un campionato di seconda serie decente (potrebbero nel tempo far venire su una giovanile e divenire squadre dette al punto 3).
Probabilmente le Squadre che vincerebbero un campionato di serie B così strutturato sarebbero sempre quelle con maggior numero di giocatori in tutto con la possibilità di farli ruotare in roster ed avere perciò giocatori sempre freschi. ( se hai molti giocatori poi le convocazioni evitano anche l’appiattimento delle motivazioni in allenamento…chi viene all’allenamento viene convocato etc )
Si avrebbero probabilmente quasi sempre al Silver bowl così squadre strutturate da A ma con possibilità economiche da B.(capisci che muovere 30 giocatori è un’altra cosa che muoverne 50 60!)
La formula per i Play Out poi la si trova o rendendo obbligatorio un roster a 40 giocatori e es tre- quattro tra americani e stranieri in genere o in un altro modo.
Se l’ultima di A fosse una squadra come quelle dette prima con potenzialità solo date da stranieri, questo appiattirebbe le disparità e darebbe la possibilità alla prima di B di fare una partita alla pari.
L’eventuale vincita di una squadra di B dovrebbe poi portare tale squadra a dare prima del campionato futuro le necessarie garanzie economiche.
Con l’andare del tempo tutte le squadre di serie B potrebbero diventare squadre 1) e magari entreranno altre squadre 2) 3) 4) ed aumentando il numero con lo stesso metodo si potrebbe arrivare ad una serie A allargata ad una B corposa e con squadre ..solide ed una C…..ma questi sono sogni.
Aperta la discussione




Alberto Sardo
Enrico Bertorello
00giovedì 10 gennaio 2002 11:01
Non sò se vi ricordate dell'IFL (Italian Football League).
Anche noi Red Jackets arivammo ad un passo dall'aderire, poi mio padre che era l'allora presidente si tirò indietro perchè poco convinto.
Ebbene l'esperienza pare che non andò malissimo, ma durò poco.
io dico che tutto questo non deve essere visto come una lotta contro la FIAF, semmai come una iniziativa pro football nel nostro Paese.
Organizziamo Tornei, se possiamo, piccoli campionatini nazionali o internazionali, manifestazioni, ma non abbandoniamo la FIAF, che deve essere l'organo principale a gestire il nostro movimento.
Non perchè DEVE esserlo, ma perchè abbiamo bisogno di un organo centrale di coordinamento col quale collaborare in sintonia.
Altrimenti finiremmo nello sbando più totale, peggio di certi momenti bui spero passati.
Chiamiamola FIAF, Tizio, Caio o Sempronio ma che esista sempre e si rafforzi sempre più.
Così la penso, con rispetto di tutti e soprattutto dell'amico bear che non ci sbaglia mai quando interviene.

Un saluto
Enrico Bertorello
Giuseppe Marongiu
00giovedì 10 gennaio 2002 12:49
Sono d'accordo con Enrico: la presenza di un organismo come la Fiaf è imprescindibile e non impedisce certo il verificarsi di occasioni come quelle descritte da Bear, anzi dovrebbe favorirle.

Il problema è capire il ruolo e la funzione della Federazione; mi spiego: per quanto meritevole trovo assurdo che il Presidente della Fiaf debba preoccuparsi personalmente della compilazione del calendario dei vari campionati passando le proprie giornate al telefono cercando di accontentare questo e quello.
In questo ha ragione Bear: per organizzare tornei non serve una federazione.
Il ruolo di una Federazione, e dei suoi organi direttivi, deve essere quello - istituzionale - di rappresentare il movimento presso le altre istituzioni: Coni, Governo, Enti locali, Sponsor, Media ecc. promuovendo il movimento e garantendo presenza, visibilità e, soprattutto, autorevolezza.

Questa non vuole essere una critica alle persone che gestiscono ora la Fiaf, ripeto meritevoli, ma va inteso come un modello al quale tendere per la crescita.
Alberto Sardo
00giovedì 10 gennaio 2002 16:39
Si potrebbe allora creare un qualcosa simile alla Lega Calcio che lavori in simbiosi con la federazione per la gestione dei campionati?
Speriamo che ci sia più gente che dia la propria idea.
Alberto Sardo
LORDLUTORTITUS
00giovedì 10 gennaio 2002 18:23
A me non pare proprio( E IL PARAGONE NEANCHE MI PIACE)
Che il CALCETTO Abbia a che vedere con il calciotto o con il calcioa 11!!!
Tutti chiacchieroni!
Mi sembra che un bel passo avanti si sia anche fatto!
ma allo stesso tempo accontentando le solite[SM=g27799]ALERMO CALGIARI GROSSETO FIRENZE ANCONA ROMA che chiedevano un raduno al centro,solo poche societa' hanno risposto,mandando in malora le altre quello che la societa' DUCKS e riuscita a fare in maniera egregia ed efficace!!
Sul forum dite una cosa alle riunioni ne dite altre!!!
Sembrate tutti che andate d amore d accordo ma alla prima occasione ve le buttate nel culo!!!!!
IO L anello al naso ancora non c'e l ho!
Adesso si sta costruendo un altro progetto,il primo che critica vado a cosa sua e lo prendo a bastonate!
Alla fine del progetto( CHe e una sorpresa e chie coinvolto non deve fiatare),renderemo conto a tutti di tutto e del perche'!
L unico che in questo momento capisco e moralmente appoggio e il POVERO MARIO coinvolto suo malgrado in una diatribba non sua!
Adesso volete cambia il nome della federazione domani i consiglieri!
L anno scorso c'era un unico candidato e si chiama GIOVANNI CANTU' com 'e adesso tutti criticoni,potevate candidarvi voi!
Lo sapete perche' non l avete fatto?
Perche' non c avete i coglioni per farlo!!!!
Questo abbiamo questo ci teniamo e su di lui c'e tocca lavora'!!!!
CHE SPACCA PALLE!!!
LORDLUTORTITUS
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