libro fotografico

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ciosa20
00domenica 28 dicembre 2003 12:53
Cari appassionati di John Kennedy,
vi scrivo per esprimere la mia soddisfazione ed apprezzamento su uno dei libri più belli mai pubblicati sulla storia di John Kennedy, e parlo più precisamente del LIBRO fotografico pubblicato da PHAIDON intitolato " John Fitzgerald Kennedy A Life in Pictures".
Tutta la su vita racchiusa in immagini,di vita
quotidiana,storiche( es. Kennedy a Berlino o a Napoli )e drammatiche che vivono ogni qualvolta si sfogliano queste pagine e ci danno un John Kennedy sempre più eroe dei suoi tempi.
Un grande libro per onorare UN GRANDE UOMO!!!!
Grazie
ciosa20
Diego Verdegiglio
00domenica 28 dicembre 2003 14:19
Grazie per la bella segnalazione,caro (cara?) Ciosa, e auguri per il nuovo anno. DV
Diego Verdegiglio
00sabato 1 ottobre 2005 14:09
Segnalo un bell'articolo di Calamandrei su L'Espresso del 1à dicembre 1963, riportato a p. 379 nel volume sui 50 anni de L'Espresso in questi giorni allegato al settimanale in edicola. Calamandrei riporta tutti i pasticci fatti a livello locale e federale nel corso del weekend più tragico del Novecento, pasticci che indussero più di un sospetto in merito alla copertura di un inesistente complotto. La chiusura dell'articolo dice esattamente ciò che sostengo nella mia opera: Oswald non faceva parte di una congiura, ma "nuotava" in un "acquario" denso di violenza e di acceso antikennedismo, brodo di coltura ideale per far detonare la sua psiche già compromessa.DV
carmelo pugliatti
00sabato 1 ottobre 2005 14:33
Ottima segnalazione,grazie.
!presidente!
00sabato 1 ottobre 2005 17:41
Cercando in varie biblioteche, avevo già avuto modo di legere quell' articolo, anche se non lo ricordo alla perfezione. In effetti le Agenzie in quei gg ne combinarono di tutti i colori. E' facile confondersi, soprattutto negli omicidi politici: x questo ho sempre sostenuto che non tutti i complottisti possono essere considerati matti. Comunque basta ravvedersi...
Federico Ferrero
00lunedì 3 ottobre 2005 12:54
Il problema non è nemmeno tanto "ravvedersi". Il problema è non capire, o non voler capire, che gli errori sono parte quotidiana del nostro vivere. Quando chiamarono Pertini a Vermicino in occasione della disgrazia del bambino caduto nel pozzo ricordo che qualcuno (politico o giornalista, non saprei) disse che il poverino sarebbe stato certamente tirato fuori in giornata, e spiegò perché e percome (un tunnel parallelo, un operaio nano che si calava nel pozzo) e dava per scontato l'esito felice della vicenda, garantendo che laggiù il bimbo stava bene, mangiava, beveva da un tubo, parlava. I tentativi sono falliti, tutti, e il bimbo è morto.

Ce ne sono a milioni di questi episodi: quando scoppia un palazzo si diffondono cinque versioni (attentato, incidente per bombola a gas, cedimento strutturale, terremoto, tentato suicidio) e poi, via via, si tolgono le scemenze (quando si può) e si spiega cosa è successo. La smania di voler dare la notizia SUBITO, prima degli altri, meglio degli altri scatena gli istinti peggiori di certi cronisti che, a volte, non si fanno problemi a INVENTARE DI SANA PIANTA particolari per rendere più credibile una versione dei fatti o ingigantire le parole di una vechietta che passando dice "ieri sera ho visto un tipo strano con un tubo in mano".
La colpa è in massima parte di chi lavora nei mezzi di informazione. L'ingenuità o la credulità della gente è solo una debolezza sfruttata da chi informa, non una responsabilità in sé. C'è poi chi, pur non rivestendo ruoli riconosciuti nell'informazione, sfrutta l'innato desiderio di "scoprire misteri e inganni" che ognuno di noi coltiva, chi più chi meno, per mettere insieme mezze verità, fatti presentati in maniera tendenziosa, un po' di pseudocompetenza da fumo-negli-occhi (c'è chi parla di quanti, pulsar, neutrini e fotoni senza nemmeno sapere di cosa si tratta ma i "paroloni" spesso ingannano chi non ha preparazione specifica) e diffonde falsi scoop, flsi miti, falsi crimini, falsi... falsi.

Questo, ripeto alla noia, non significa affatto negare a priori la fallacia e a volte la dolosa malafede delle "autorità": ma fare dell'anti-ufficiale un mestiere è di per sé dimostrazione di pregiudizi e di parzialità che mettono immediatamente al bando, prima ancora di entrare nel merito, l'attendibilità di certe "teorie".

Saluti
FF

[Modificato da Federico Ferrero 03/10/2005 12.55]

!presidente!
00lunedì 3 ottobre 2005 19:00
In effetti se si vede ciò che ha combinato Chris Plummer, con quel filmato che riproduce 6 colpi nella Dealey Plaza, non si può che esser d'accordo con lei.
Saluti.
Federico Ferrero
00lunedì 3 ottobre 2005 19:04
Sì, Chris Plumley. Su questo signore ho cercato varie volte di trovare documentazione ma non ho la più pallida idea, a tutt'oggi, di chi sia, di cosa faccia né di chi si sia avvalso per parlare di operazioni chirurgiche sul cranio di JFK durante il volo o di altre amenità sul fucile, sui testimoni e sul fumo.

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