Re:
Limfjorden, 06/11/2008 19.31:
ma dici Fred Vargas???
...vedi lei mi manca, il giallo l'ho abbandonato da un po'!...comunque non ho capito a quale titolo di lei ti riferisci!
brava !!! e' proprio Fred Vargas, il "giallo" per lei è una scusa per scrivere, in realtà lei narra personaggi, ti scrivo un pezzo di Camille che vive nel sud della francia facendo l'idraulica e la musicista:
" ...Tirò fuori l'acqua, il pane, il catalogo. Era un catalogo molto ricco, con inserti su: l'aria compressa, la saldatura, i ponteggi, il sollevamento e un sacco di allettanti rubriche del genere. Camille leggeva tutto, comprese le tavole piu dettagliate .... Informazioni come queste, che in quei cataloghi abbondavano, le procuravano un vivo piacere intellettuale - capire l'oggetto, il suo congegno, la sua efficacia - oltre a un'intensa soddisfazione lirica. A ciò si aggiungeva il sogno latente di risolvere tutti i problemi planetari con il Tornio combinato con fresa o la Chiave mandrino universale. Il catalogo era la speranza di contrastare tutti casini della vita con la forza abbinata all'astuzia. Speranza fallace, certo, ma comunque speranza. Sicché Camille attingeva la propria energia vitale a due fonti: la composizione musicale e il Catalogo del/'utensileria professionale. Dieci anni prima faceva anche conto sull'amore, ma da allora aveva ridimensionato parecchio la vecchia solfa logora dell'amore. L'amore ti mette le ali per segarti le gambe, perciò alla fine si rivela un bidone. Mentre per esempio un Cric idraulico 10 tonnellate non era affatto un bidone. Volendo semplificare, con l'amore se non ami uno, quello rimane, e se lo ami, se ne va. Un sistema semplice, privo di sorprese, che genera immancabilmente una gran noia o una catastrofe. Il tutto per venti giorni di incantesimo, no, è proprio un bidone. L'amore che dura, l'amore che fonda, l'amore che fortifica, nobilita, santifica, purifica e ripara, insomma tutto quello che uno immagina dell'amore prima di averlo provato davvero, è una baggianata. Ecco a quali conclusioni era giunta Camille dopo lunghi anni di tentativi, dopo non pochi smacchi e un grande sconforto. Una baggianata, un inganno per ingenui, una trovata per narcisisti. Ecco perché, riguardo all'amore, Camille era diventa una mezza dura e non provava né rimpianto né soddisfazione. Essere una mezza dura non le impediva di amare Lawrence con sincerità, a modo suo. Di apprezzarlo, persino di ammirarlo, di scaldarsi addosso a lui. Senza aspettarsi un bel niente. Camille aveva conservato dell' amore solo i desideri immediati e i sentimenti a breve gittata, murando qualsiasi ideale, qualsiasi speranza, qualsiasi velleità di grandezza. Non si aspettava quasi nulla da quasi nessuno. Ormai sapeva solo amare così, in una disposizione mentale predatrice e benevola, che sfiorava i limiti dell'indifferenza...."
tiè ti ho acculturata un po'?