liberati i beagle della Green Hill allevati per la vivisezione

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rossijack
00mercoledì 18 luglio 2012 14:55
Buona notizia:sequestrata la Green Hill,la struttura che alleva cani beagle per la sperimentazione e la vivisezione che serve alle case farmaceutiche.Al solo pensiero delle sevizie a questi animali sto male,meno male che noi animalisti le battaglie le perseguiamo e tante volte si riesce a salvare poveri animali vittime di violenza!
La Brambilla,del PDL,a onor del vero,si da' da fare per la protezione degli animali ed ha anche fatto approvare una legge....


Da Leonardo.it






MONTICHIARI (Bs) – Circa 2700 beagle, fra fattrici e cuccioli, stipati a Green Hill messi in salvo poche ore fa dal corpo forestale dello Stato. L’azienda americana di Montichiari, nel Bresciano, è sotto sequestro e 30 dipendenti della “fabbrica della morte” risultano indagati per maltrattamento di animali. I cani, nonostante la liberazione “morale”, restano a Green Hill sotto custodia giudiziaria dei suoi rappresentanti che, da oggi, sono obbligati alla loro cura fino a nuove disposizioni. A coordinare l’operazione disposta dalla Procura della Repubblica del tribunale ordinario di Brescia, agenti dei comandi provinciali di Brescia e Bergamo, Nirda, Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli animali e agenti della Questura locale.

UNA TELEFONATA SALVA LORO LA VITA - Nonostante le proteste, le manifestazioni di animalisti, e non solo, degli ultimi mesi, è stata una telefonata a far scattare gli ultimi eventi. Un operaio dell’azienda, durante una conversazione telefonica registrata a sua insaputa, ha parlato della soppressione dei cani prima del controllo veterinario dell’anagrafe canina per verificarne lo stato di salute. Soppressione ingiustificata che fa pensare a cani uccisi non solo dai veterinari, ma anche da comuni lavoratori.

COS’È GREEN HILL - Green Hill 2001 è uno stabilimento che alleva beagle destinati ai laboratori di tutta Europa. La struttura, di 5 capannoni, è inadeguata alle necessità etologiche e fisiche degli animali e qui, i beagle vengono allevati in massa e cresciuti senza vedere la luce del sole o poter passeggiare all’aria aperta, stretti all’interno di gabbie di dimensioni esigue. Vengono liberati solo per il trasferimento alla loro destinazione finale. Da questa escono cadaveri.

LA PROPRIETA’ - Da alcuni anni Green Hill è di proprietà della Marshall Farm Inc., nome noto in tutto il mondo in quanto più grande “produttore” di cani da laboratorio che esista e Green Hill è il suo unico baluardo in Italia, nonché l’ultimo stabilimento allevatore di cani da sperimentazione presente a casa nostra.

PERCHE’ I BEAGLE? - Ma perché tra tanti cani, proprio i beagle? «Si tratta di un cane docile, mansueto, che non si ribella all’operatore a cui è affidato – spiega Michela Kuan, biologa, responsabile nazionale settore vivisezione Lav, lega antivivisezione – Per prassi è la razza canina che meglio si presta a simili sperimentazioni, sebbene non vi sia una conferma scientifica in tal senso. È a pelo corto e ispido, il che facilita le operazioni di iniezioni e prelievi sul suo corpo. È un cane resistente, anche da punto di vista cardiaco, vive bene in gruppo, per questo viene scelto per la sperimentazione, ovvero per tutte quelle procedure pseudoscientifiche su animali vivi. Animali che possono subire ogni tipo di maltrattamento in quanto non c’è limite a quanto si può fare. Si può spaccare il cranio di un animale per studiarne i neuroni. Lo si può costringere a nuotare in maniera forzata in una piscina senza appigli, fino alla morte. Insomma, tutto». Le applicazioni sui beagle sono numerose: studi di tossicità per le sostanze industriali, per le sostanze d’abuso, come alcol e stupefacenti, trapianto di organi e tessuti, cancro, test bellici, ricerca di base in qualsiasi settore, compresi quelli sulla deprivazione materna e sull’erezione, prodotta fisicamente, tramite scosse elettriche e impianti odontoiatrici per testare nuovi apparecchi sulla dentatura del cane con estrazioni e trapianti negli alveoli.

LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE - Secondo la Lav la sperimentazione animale è un fenomeno che coinvolge 150 milioni di animali ogni anno, allevati, utilizzati e uccisi per fini scientifici. Né la direttiva europea 2010/63Ue, né il decreto nazionale vigente 116/92 pongono reali vincoli alla vivisezione. In Italia, infatti, si contano quasi 900mila animali uccisi in 600 edifici specifici, senza calcolare il numero di invertebrati e animali utilizzati già soppressi. La legge italiana limita l’utilizzo di cani, ma nonostante il vincolo, sono ancora tantissimi gli stabulari che utilizzano questa specie. In Italia, circa 1.200 cani all’anno, secondo le statistiche della Gazzetta Ufficiale n.53, sono sottoposti ai più disparati test che causano dolore, sia durante le prove, sia dopo.

LE AZIENDE CHE USANO I CANI - Nel nostro Paese, secondo le autorizzazioni concesse nel 2008 sono molte le aziende che usano i cani: Wyeth Lederle Spa di Catania per lo studio sulle tossicità a 1, 3, 6, 9 e 12 mesi, senza anestesia; la ditta Sigma Tau di Pomezia, Roma, sperimenta nuovi farmaci, via orale e parentale, sulle funzioni cardiovascolari, senza anestesia; Research Toxicology Center Spa, sempre di Pomezia, verifica l’innocuità di farmaci, prodotti chimici, biocidi, additivi alimentari e dispositivi medici, senza anestesia; Recordati Industria Chimica e Farmaceutica Spa di Latina sperimenta molecole farmacologicamente attive su disfunzioni dell’apparato urogenitale e cardiovascolare; l’Università degli studi di Milano usa cani per attività moxidectina iniettabile contro Dirofilaria repense senza anestesia; l’Università degli studi di Bari valuta innocuità ed efficacia stipite attenuato di canine coronavirus; la società Abiogen Pharma Spa di Pisa testa la tossicità tramite somministrazioni sui cani per la terapia dell’enfisema, antiossidante, ansiolitico, antidepressivo, sempre senza anestesia. Dopo le autorizzazione del 2009 si aggiungono l’Istituto Ricerche P. Angeletti Spa di Pomezia per i composti candidati preclinici senza anestesia; di nuovo l’Università di Bari per la prova clinica di campo efficacia dell’imidacloprid e permetrina relativa alla prevenzione di malattie da artropodi (zecche e flebotomi); ancora la ditta Wyeth Lederle Spa per l’ aumento di numero di animali da utilizzare per i propri fini aziendali.
(Miss Piggy)
00giovedì 19 luglio 2012 12:37
Eh,appunto ross: perchè hai messo la faccina triste, questa è un'ottima notizia!! Era ora!!
rossijack
00giovedì 19 luglio 2012 14:35
Perche' al di la' di questo sapessi quante volte si portano cani randagi verso l'estero per esperimenti,tempo fa fu scoperto un furgoncino che andava in Germania...gli animalisti hanno notizie in merito che a voi non arrivano neanche,quindi e' un fenomeno che non ha fine,ecco il perche' della faccina!Comunque e' importante il sostegno di tutti e la diffusione di un modo di pensare agli animali con rispetto ,a tutti i livelli!Grazie,Ale!! [SM=g27823]
mimma58
00giovedì 19 luglio 2012 15:08
Al di là di quello che succede...Questa mi sembra una bellissima notizia!
Hanno finalmente liberati i beagale! [SM=g27823]
Modesty
00giovedì 19 luglio 2012 16:24
Green Hill: decine di cani senza microchip
E sul web è corsa all'adozione dei Beagle
Aidaa raccoglie adesioni di chi vorrebbe un cagnolino. Pioggia di mail alla Procura per chiedere la revoca dell'affido all'allevamento


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La Forestale a Green Hill (Ansa)La Forestale a Green Hill (Ansa)
Ulitmo aggiornamento dopo i sigilli al canile lager di Montichiari (Bs): gli agenti del corpo Forestale dello Stato e della Polizia di Brescia hanno trovato decine di beagle senza microchip. Per questo le indagini proseguiranno. Mentre sul web tutti vorrebbero adottare un cane beagle di Green Hill. E l'associaizone Aidaa ha già aperto una mailing list per raccogliere pre adesioni all'adozione. Ma finchè i 2500 cagnolini saranno sotto sequestro non sarà possibile. La rete però si è mobilitata per chiedere che i circa 2.500 beagle vengano dati dalla procura della Repubblica di Brescia in affido giudiziario ad un associazione animalista riconosciuta, o ad un gruppo di persone esperte di «provata fede animalista» e che comunque venga revocato l'affido giudiziario dei cani ora affidati agli stessi dirigenti della società proprietaria dell'allevamento lager ed al sindaco di Montichiari. Blitz della Forestale a Green Hill, sigilli al canile lager Blitz della Forestale a Green Hill, sigilli al canile lager Blitz della Forestale a Green Hill, sigilli al canile lager Blitz della Forestale a Green Hill, sigilli al canile lager Blitz della Forestale a Green Hill, sigilli al canile lager Blitz della Forestale a Green Hill, sigilli al canile lager

ADESIONI PER L'ADOZIONE -Inoltre, sempre l'Aidaa, da oggi ha aperto una casella di posta elettronica appositamente dedicata dove vengono raccolte le pre-adesioni di persone disponibili ad adottare o semplicemente avere in affido uno o più cani dell'allevamento Green Hill. «Non dobbiamo farci trovare impreparati- ci dice Lorenzo Croce presidente di Aidaa- in caso la procura decidesse di dare in affido o rendere adottabili questi meravigliosi beagle, sono 2.700 creature che potrebbero aver bisogno di una casa, da qui la nostra iniziativa che va oltre la semplice protesta ma che ha come obbiettivo la creazione di una lista di possibili futuri affidatari, che ovviamente a tempo debito sarà vagliata caso per caso».

DOVE MANDARE LA EMAIL -Per aderire alla lista pre-affido basta scrivere una e-mail con le proprie generalità e dando la disponibilità del numero di cani da adottare o avere in affido, specificando quale delle due opzioni si sceglie, a sportelloanimali@libero.it specificando nell'oggetto «Adozione cani green hill».

Beagle liberi, la gioia de manifestanti Beagle liberi, la gioia de manifestanti Beagle liberi, la gioia de manifestanti Beagle liberi, la gioia de manifestanti Beagle liberi, la gioia de manifestanti Beagle liberi, la gioia de manifestanti

CHI RECUPERA I BEAGLE DA LABORATORIO – il 18 luglio l’associazione «Vita da cani» ha mandato un fax al comune di Montichiari e all’Asl per chiedere l’affido giudiziario dei cani di Green Hill. O, almeno, di collaborare con il comune e con l’Asl per la gestione quotidiana di questi cani. «Si tratta di cani complessi», cresciuti in ambienti asettici e per anni sottoposti a interventi chirurgici sperimentali. C’è una difficoltà soprattutto psicologica», racconta Sara D’Angelo, responsabile di «Vita da cani». L’associazione ha l’esperienza necessaria perché nel 2009 ha già coordinato il recupero dei 380 cani di un altro allevamento simile a Green Hill.

PROGETTO GIA’ PRONTO - «Quello di «Vita da cani» è «l’unico progetto nazionale di recupero dei beagle da laboratorio», racconta Sara. Si chiama «DL-4» per ricordare il DL-50, cioè il test di tossicità più diffuso al mondo. Test che lasciano un segno nel corpo e nella mente degli animali. I laboratori fanno infatti fatica a consegnare questi animali perché dimostrano la loro crudeltà. Eppure qualcuno sopravvive e Sara è riuscita a salvarli.

PIOGGIA DI MAIL IN PROCURA - Dal 18 luglio, su iniziativa di Aidaa e di decine di animalisti indipendenti, «la casella mail della procura di Brescia - spiega l'associazione italiana a difesa degli animali e dell'ambiente -è stata sommersa da migliaia di e-mail con le quali si chiede appunto di dare in affido giudiziario i cani di Green Hill direttamente agli animalisti o alle associazioni protezionistiche e comunque di toglierli dal lager di Montichiari».

brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_luglio_19/green-hill-migliaia-mail-per-adottare-cani-20110838113...

rossijack
00giovedì 19 luglio 2012 16:36
Grazie,Modesty!!
Dayna87
00giovedì 19 luglio 2012 17:43
E' una bella notizia questa ma per qualche migliaio salvati tantissimi altri fanno una fine terribile .
Speriamo che tutti i cagnolini trovino una famiglia amorevole al più presto.
Mi si spezza il cuore pensare che anche il mio cane avrebbe potuto fare una fine simile...
Grazie per tenerci aggiornate ragazze !
darKside87
00giovedì 19 luglio 2012 21:49
Hanno mai pensato a vivisezionare i politici? [SM=x47979]
Scherzi a parte, è una splendida notizia!!!!!!!! Queste barbarie dovrebbero cessare una volta per tutte, e non perpetuarsi su NESSUN animale quale esso sia!
rossijack
00sabato 21 luglio 2012 14:03




dal fattoquotidiano.it



Che destino avranno i beagle trovati nell’allevamento Green Hill di Montichiari dopo il sequestro del centro da parte del Corpo Forestale? La Procura di Brescia sta valutandola possibilità di portare altrove i 2700 cani trovati nella struttura sequestrata nell’ambito dell’indagine che ipotizza il maltrattamento di animali. Il procuratore aggiunto Sandro Raimondi e il pm Ambrogio Cassiani stanno infatti studiando “rimedi giuridici” per individuare forme di affidamento le quali consentano che tutti i cani possano essere affidati a una diversa struttura e, in questo senso, stanno valutando alcune ipotesi. Sull’eventuale destinazione dei segugi è mantenuto riserbo in quanto la questione appare complicata sia da un punto di vista giuridico che logistico. Le indagini, nel frattempo proseguono e si attendono le relazioni di cinque veterinari, consulenti dei pm, incaricati di verificare le condizioni e la destinazione dei beagle allevati in altrettanti capannoni. Accertamenti sono stati disposti anche su quasi cento carcasse trovate nelle celle frigorifere di Green Hill. Celle che, di prassi, servono a conservare le carcasse in attesa del loro smaltimento.

Già nel provvedimento con cui il gip aveva disposto l’archiviazione una prima volta un’inchiesta sull’allevamento, il giudice annotava il rinvenimento di carcasse di cani deceduti ma spiegava che il 24 ottobre dell’anno scorso, “le carcasse erano state dissequestrate dal pm dal momento che gli accertamenti svolti avevano consentito di accertare che i cani deceduti rientravano statisticamente nella naturale mortalità che caratterizza un allevamento di dimensioni di quello gestito dalla Green Hill 2010 srl”. Ora, alla luce di nuovi elementi acquisiti dalla Procura si accerterà anche la causa della morte di questi cani.

Intanto lunedì prossimo il “ComitatoMontichiari contro Green Hill“, formato da cittadini del paese della Bassa bresciana, spedirà alla XIV Commissione del Senato 138.014 firme, raccolte tra il 28 marzo ed il 15 luglio, per chiedere la chiusura dell’allevamento di cani beagle per la sperimentazione. Già il 27 marzo scorso, fa sapere il Comitato, erano state consegnate alla stessa Commissione 91.257 firme. “Il numero complessivo di firme che abbiamo presentato al Senato – scrive in una nota il Comitato – è 229.271. L’invio, già programmato per il 19 luglio è stato posticipato per poter aggiungere altre migliaia di firme. Firme che continuano ad arrivare incessantemente alla nostra casella di posta. Chiudere Green Hill è un dovere. I nostri sforzi per ottenere questo importante risultato sono stati fatti con il cuore da persone che credono in un mondo migliore, con meno crudeltà e più rispetto per tutti gli essere viventi”. Lo scorso aprile un blitz di animalisti contro il centro, che aveva portato alla liberazione anche di cuccioli, era finito con dodici arresti. Gli ambientalisti erano poi stati liberati dal giudice per le indagini preliminari.

”La prima volta che, riferendomi a Green Hill, ho utilizzato pubblicamente le espressioni ‘lager’ e ‘fabbrica di mortè , le mie parole furono accolte con stupore e in certi casi liquidate come manifestazione di estremismo animalista. Oggi, con i particolari agghiaccianti che emergono dalle indagini in corso, tra cui la scoperta dei cento cadaveri congelati, si dimostra che avevo ragione, così come avevano ragione i milioni di italiani che manifestavano contro quell’orribile attività”. L’ex ministro Michela Vittoria Brambilla rivolge quindi un appello ai colleghi senatori “affinchè vogliano accelerare l’iter di approvazione della mia norma, così che l’Italia non ospiti mai più fabbriche di morte come Green Hill”.



AntonellaP85
00lunedì 23 luglio 2012 15:52
I cani potranno essere adottati a breve! lav.it/index.php?id=1954
rossijack
00mercoledì 25 luglio 2012 22:13
Da venerdi' cominciano le adozioni per i beagle sequestrati,cuccioli,femmine gravide e cani adulti...oggi al telegiornale hanno dato un servizio,gli animalisti avevano in braccio dei cuccioli,dei bambolotti bellissimi,come si possa fare a fargli del male con quelle faccine e quegli occhi non lo so!! [SM=x47958]




dal fattoquotidiano.it




Per ottenere l'affidamento basta compilare un modulo on-line che si trova sull'home page dei siti di Legambiente e Lav, oppure dei Comitati e delle altre associazioni coinvolte. E' preferibile la residenza al centro nord per evitare lo stress da trasporto agli animali


di Redazione Il Fatto Quotidiano | 25 luglio 2012Commenti (25)

Più informazioni su: beagle, Brescia, Green Hill, lav, legambiente.

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Liberi i primi beagle da venerdì. Per ottenere l’affidamento basta compilare un modulo on-line che si trova sull’home page dei siti di Legambiente e Lav, oppure dei Comitati e delle altre associazioni coinvolte ovvero Apnec- Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili, Avcpp – Associazione Volontari Canile Porta Portese, Comitato “Montichiari contro Green Hill”, Coordinamento “Fermare Green Hill”, Enpa, Leidaa, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Libertas, Occupy Green Hill, Oipa, Vita da Cani. I cani, rinchiusi nell’allevamento di Montichiari sequestrato dalla Forestale, sono circa 2.400: il 50% sono cuccioli da 3 a 8 mesi, ma ci sono anche cani adulti fino a 3 anni e molte femmine gravide. Viene richiesta anche la possibilità di affidare più cani alla stessa famiglia e, inoltre, per limitare lo stress del trasporto la residenza nel centro-nord.

L’operazione “Sos Green hill” parte venerdì e sabato, il 27 e 28 luglio, con la consegna dei cani da parte della Forestale di Brescia nella sede del comando provinciale. “L’obiettivo – affermano Forestale, Legambiente e Lav-Lega antivivisezione – è quello di far star bene tutti i beagle, cuccioli, cani adulti, fattrici gravide, che fino a qualche giorno fa vivevano all’interno dell’allevamento di Montichiari”. “L’operazione ‘Sos Green hill’ è una sfida sociale e culturale, questa vicenda apre una nuova riflessione su una ferita ancora aperta” osserva Antonino Morabito, responsabile fauna di Legambiente. Per Gianluca Felicetti, presidente della Lav, “venerdì inaugureremo a Brescia una vera e propria Piazza della Libertà, frutto delle battaglie di Comitati e attivisti”. Sulla base di quanto stabilito dalla procura di Brescia, rileva il direttore della divisione di polizia ambientale della Forestale, Giuseppe Persi, il Cfs “si occuperà del supporto logistico e della consegna degli animali alle associazioni affidatarie”. Inoltre “provvederà ai controlli a campione tra i cittadini” affidatari dei cani, “per verificare lo stato di benessere”.

Le associazioni ricordano che i beagle verranno dati in affido temporaneo fino a altre disposizioni della Magistratura. I quattro zampe di Green Hill in cerca di una casa, “di amore e tanto affetto sono davvero tanti”. L’obiettivo di Lav e Legambiente è quello di trovare per ogni beagle, a seconda dell’età, del sesso e delle condizioni dell’animale, la famiglia o le persone più adatte a loro. Al momento viene chiesta anche la possibilità di affidare più cani alla stessa famiglia. Viene richiesta la residenza nel centro-nord ciò non esclude da parte dei residenti di altre parti d’Italia di inviare la propria candidatura. Infine per chi avesse a casa già altri animali, si ricorda che debbono essere vaccinati, sterilizzati e docili con gli altri cani.






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