BEN BOSTROM 155!
00mercoledì 9 luglio 2003 19:49
Ecco cos'hanno in serbo le Case giapponesi:
Honda:
La Fireblade lascerà il posto alla CBR 1000 RR dall'estetica molto simile, ovviamente, alla RC-V della MotoGP e quindi alla CBR 600 RR. I tecnici hanno lavorato molto nella direzione del risparmio di peso (si parla di 165 kg a vuoto) e dell'equilibrio ciclistico, posizionando il serbatoio sotto la sella.
Il telaio perderà la caratteristica del forcellone infulcrato sui carter per riprendere un disegno tradizionale simile a quello della 600.
Gli scarichi saranno probabilmente due sottosella e per i freni pinze radiali Tokico anziché Nissin. Il motore sarà un evoluzione dell'attuale 4 cilindri con interventi più sulla qualità dell'erogazione per l'aumento della potenza.
L'evoluzione della Superblackbird 1100, la CBR 1200 XX con distribuzione V-Tec, non è sicuro che la vedremo a settembre, il suo debutto potrebbe essere rinviato al 2004.
Dopo che la KTM ha risvegliato l'interesse per la maxi-enduro vere con la Adventure 950, Honda ha in serbo la nuova Africa Twin, sempre di 750 cc ma con iniezione elettronica e grande attitudine al fuoristrada.
La piccola CB 500 che ha fatto la felicità di tanti neofiti potrebbe ricevere una nuova estetica e l'iniezione elettronica mantenendo, a livello di ciclistica, i due ammortizzatori.
A Milano difficilmente vedremo la Honda Rune, mega cruiser con motore boxer 6 cilindri di 1.832 cc della Gold Wing. Design da concept bike, forcella a parallelogramma e prezzo di oltre 25.000 dollari.
Kawasaki:
La Casa di Akashi proseguirà nel rinnovamento della gamma.
Il buon successo che stanno incontrando la naked Z1000 e la supersport ZX-6R porterà all'ampliamnento della gamma, verso il basso per la naked, verso l'alto per la supersport. Partiamo da quest'ultima.
Si chiamerà ZX-10R l'erede della ZX-9R e riprenderà i concetti guida già visti sulla media supersport. Si parla di un rapporto perso potenza di 1kg/1CV, ipotizzabile quindi un peso di 168 kg ed una potenza di 168 CV! Il motore sarà tutto nuovo, con alternatore dietro ai cilindri per la maggiore compattezza possibile.
Alla Z1000 sarà affiancata una Z600 o una Z750. Non è ancora sicuro per quale motore ha optato la Casa di Akashi. Si tratterebbe o del 636 o del 750 della ZX-7R, opportunamente rivisti per dare maggior corposità ai medi regimi, sacrificando quindi qualche CV. Rispetto ai 4 scarichi della Z1000 si dovrebbe passare ad un più tradizionale 4-in-1. Obiettivo del progetto, far concorrenza alla vendutissima Hornet 600.
Nonostante lo scarsissimo successo commerciale della W650, criticata per essere un evidente copia delle vecchie Triumph Bonneville, Kawasaki "ci riprova" aumentando la cilindrata a 750 cc e la potenza di circa 10 CV. Visto il rinnovato interesse per le scrambler, alla versione stradale potrebbe esserne affiancata una con doppio scarico rialzato e rapporti accorciati.
Suzuki:
La Casa di Hamamatsu allo scorso Salone di Monaco è andata controcorrente. Mentre tutti presentavano le nuove "bombe" di 600 cc nello stand Suzuki era la nuova GSX-R 1000 ad attirare sguardi ammirati. La piccola GSX-R 600 ha quindi dovuto vedersela con le rinnovate concorrenti contando sulle buone qualità del progetto iniziale. Ma l'ora della riscossa è arrivata e probabilmente vedremo una GSX-R 600 più piccola e leggera dell'attuale e con estetica molto simile alla "sorellona" di 1000 cc.
Nonostante il successo della serie GSF Bandit in tutta Europa è previsto un aggiornamento anche per questa serie che oggi monta i 4 cilindri raffreddati ad aria+olio da 600 a 1200 cc.
Di una possibile V-Strom 650 se ne parlava anche l'anno scorso ma quest'anno dovrebbe essere quello "buono". Il motore sarebbe l'ottimo bicilindrico ad iniezione della SV 650 e l'estetica dovrebbe riprendere i temi delle linee tese già visti sulla V-Strom 1000. Ci auguriamo che diventi realtà anche perché da troppi anni nessuno fa concorrenza diretta a quella che è per forza di cose una "sempre verde", la Honda Transalp.
In ambito scooter la novità dovrebbe essere rappresentata da un modello a ruote alte.
Yamaha:
Se la Honda "esibirà" la sua CBR 1000 RR, Yamaha da par suo avrà nella nuova R1 la sua reginetta. Sulla nuova creatura non è trapelato nulla di preciso ma è molto probabile una stretta parentela con la M1 della MotoGP.
Tra le naked riceveranno alcuni aggiornamenti di motore e ciclistica le Fazer 600 e 1000, con qualche migliorìa anche a livello estetico.
Il più sportivo dei maxi scooter, il T-Max, salirà di cilindrata fino ai 700-750 cc ed avrà l'iniezione elettronica per una potenza che dovrebbe attestarsi sui 60 CV. E' la scelta della Casa di Iwata che agli ultra comodi concorrenti Suzuki e Honda preferisce contrapporre una serie molto sportiva. La linea sarà più moderna ed aggressiva.
La custom Wild Star 1600 sul modello 2004 beneficerà di una nuova trasmissione a cinghia e di un impianto frenante con pinze anteriori a 4 pistoncini anziché 2. Il bicilindrico a V di 48° dovrebbe avere anche maggior potenza grazie a modifiche a livello di aspirazione e distribuzione.
Sulla Road Star Warrior 1700 model year 2004 ci saranno manubrio sella e pedane nuovi per migliorare il comfort.
Ducati:
999 e Multistrada. Due grosse novità in un solo anno. A Borgo Panigale si augurano che la Multistrada 1000 DS abbia il successo su cui contano in modo da poter ampliare la gamma sia verso il basso, con le versioni 620 e 800, sia verso l'altro con una motorizzazione a 4 valvole. Di sicuro al Salone di Milano vedremo una serie ST rinnovata nell'estetica ma anche nella tecnica, con un nuovo motore con distribuzione a 3 valvole per cilindro e raffreddamento ad aria.
Moto Guzzi:
Ci sarà senz'altro la sportiva MGS-01 con kit racing in veste definitiva mentre per la stradale bisognerà aspettare la seconda metà del 2004. Di sicuro vedremo invece la Griso 1000 che sarà posta in vendita nei primi mesi del 2004. Ci sarà anche una naked turistica con il 1100 2 valvole, molto simile alla Breva nell'estetica.
Aprilia:
In dirittura d'arrivo la nuova RSV Mille, più compatta, leggera, potente e molto diversa anche esteticamente. Aggiornamenti estetici dovrebbero interessare l'incompresa Futura 1000 e la Pegaso 650, best seller tra le moto Aprilia. L'Atlantic 500 riceverà un restyling.
Laverda:
La SFC 1000, Laverda del rilancio presentata allo scorso Motor Show di Bologna, sarà proposta in due versioni (carenata e mezza carena) ad un prezzo vicino ai 17.000 euro. Sul sito web Laverda si può contribuire ad indirizzare le scelte dei designer del gruppo Aprilia per quanto riguarda il gruppo ottico anteriore.
MV Agusta:
La produzione della gloriosa Casa italiana è ricominciata e finalmente gli appassionati potranno entrare in possesso anche della Brutale, vista, sognata ma finora mai prodotta. Al centro dell'attenzione però la nuova F4 con motore di 1000 cc e potenza in linea con la migliore concorrenza giapponese a 4 cilindri.
Accanto alla versione standard ci sarà un serie limitata dedicata al suo creatore, Massimo Tamburini.
Moto Morini:
La Morini Franco Motori è proprietaria del marchio Moto Morini, famosa Casa bolognese la cui produzione è cessata diversi anni fa. Le trattative con alcuni finanziatori stanno portando alla definizione di un programma che prevede una prima nuova Moto Morini entro il 2005-2006. Il responsabile tecnico non poteva che essere Franco Lambertini, "papà" degli apprezzatissimi bicilindrici 350 e 500 cc a V degli anni '70 e '80. Il nuovo motore, già allo studio, dovrebbe avere archiettura modulare per consentire l'adozione di cilindrate diverse. Al Salone sarà con molta probabilità annunciata la rinascita del marchio.
Piaggio:
Mentre a livello di proprietà sono in corso le trattative per l'ingresso nel capitale di maggioranza del finanziere mantovano Colaninno, la Casa di Pontedera prepara le novità per il 2004.
E' attesa la nuova Vespa ET4 con i motori 125 e 150 cc, ovviamente a 4 tempi e con un leggero restyling estetico.
La presentazione della Vespa PX con cambio sequenziale a 4 rapporti e motore a 4 tempi è invece slittata alla primavera del 2004.
Dovrebbe esserci il Nexus 500, lo scooter sportivo con marchio Gilera che va al top della gamma nel segmento sportivo inaugurato con il Runner.
Triumph:
La Casa di Hinckley lavora senza sosta ai nuovi modelli. Vedremo a Milano la "Twenty-two" con il tricilindrico longitudinale di 2.300 cc da 140 CV ed una coppia mostruosa.
La Bonneville 800, bicilindrica in linea di 790 cc, dovrebbe ricevere un nuovo allestimento Café Racer. Per l'occasione, "ritoccato" anche il motore con 10 CV in più.
Triumph prosegue anche sulla strada del 4 cilindri. Allo studio ci sono la Hurricane 1300, concettualmente concorrente della Suzuki Hayabusa e la Trophy 1300 per il segmento delle maxi sport-tourer, quindi una concorrente della Yamaha FJR. Potenze rispettivamente di 180 e 150 CV. Debutteranno probabilmente per la fine del 2004.
KTM:
Dopo lo scossone dato al segmento delle maxienduro con la Adventure, vedremo la versione definitiva della Duke 950, naked bicilindrica a V "anti-Monster".
La Casa di Mattighofen ha anche allo studio un nuovo monociclindrico 620 per le fuoristrada. Debutto previsto per il 2005.
BMW:
L'adozione della doppia accensione sui boxer baveresi diverrà completa con la rinnovata gamma delle cruiser, tra cui anche la nuova R1200 C Montauk.
A Monaco stanno studiando anche il nuovo 4 cilindri della serie K, il cui debutto è però previsto per la fine del 2004.
Harley Davidson:
La serie Sportster 883-1200 verrà profondamente rinnovata anche se nel primo periodo andrà ad affiancarsi a quella esistente.
Ci sarà anche un nuovo motore, ovviamente bicilindrico a V longitudinale derivato dal 1000/1200 della Buell.
Il bicilindrico 4 valvole raffreddato a liquido della V-Rod andrà ad equipaggiare anche un altro modello dalle caratteristiche "europee".
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