la finanza degli enti locali snobbata ancora una volta dal governo del "federalismo" fiscale

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 09:20
I comuni rivendicano la leva fiscale



PADOVA. Dal nostro inviato
L'arrivo del maxiemendamento alla legge di stabilità, con l'alleggerimento da 400 milioni prospettato sul patto di stabilità dei comuni per il 2011, è una buona notizia. Il "patto civile" lanciato ieri da Padova dal presidente dell'Anci Sergio Chiamparino, alla sua ultima assemblea nazionale alla guida dei sindaci (Torino è fra le città chiamate al voto amministrativo nella prossima primavera), pone però a governo e parlamento richieste più sostanziose, a partire dallo sblocco della leva fiscale congelata nella lunga attesa del federalismo. «La riforma – sottolinea Chiamparino – potrà andare a regime solo nel 2014, e siamo d'accordo perché i tempi per una svolta così profonda non possono essere più brevi. Ma che senso ha dire ai comuni che si sta preparando l'autonomia fiscale e nel frattempo bloccare in modo centralista ogni possibilità di azione sulle aliquote locali?».
Lo stop al fisco comunale è stato previsto per tre anni dalla manovra estiva 2008, e l'intenzione del governo è di mantenere inalterata la situazione anche per il prossimo triennio. Niente incrementi all'Irpef comunale (con l'eccezione di Roma, impegnata nel rientro dal megadebito) o all'Ici superstite su immobili di lusso e seconde case, e manovrabilità possibile solo sulla Tarsu, per arrivare progressivamente alla copertura integrale dei costi del servizio necessaria per introdurre la nuova tariffa. In cima alle richieste Chiamparino mette invece un cambio di rotta: «Con dei limiti, naturalmente, e solo per chi non ha raggiunto i tetti di legge: ma l'autonomia fiscale va ricostruita subito».
Un'autonomia che i sindaci giudicano colpita su più fronti: «Si parla tanto di federalismo – accusa Flavio Zanonato, sindaco di Padova – e poi la manovra contiene norme che, per esempio, impongono ai comuni di tagliare dell'80% le spese per la cultura. La contraddizione è evidente», e l'esperienza di regole analoghe del passato insegna che anche il rischio di bocciature alla Corte costituzionale è concreto.
La questione aliquote è solo uno dei punti con cui il presidente dell'Anci costruisce il "patto civile" da proporre a governo e parlamento. Sempre nel capitolo bilanci, il presidente dell'Anci torna a insistere sulle modifiche al calendario previsto per i tagli ai trasferimenti, spostando sul 2012 una parte della sforbiciata da 1,5 miliardi prevista per il prossimo anno. Il nodo dei tagli va a braccetto con il patto di stabilità. Il "bonus" da 400 milioni va ovviamente nella direzione delle richieste dei sindaci; solo oggi si vedrà l'accoglienza della notizia, che ieri sera non era arrivata nei dettagli ai sindaci impegnati nella giornata inaugurale dell'assemblea nazionale, ma è scontato pronosticare una soddisfazione "parziale".

Le richieste degli amministratori si orientano su una ristrutturazione radicale del patto di stabilità, che Chiamparino ha liquidato ieri come «un anacronismo privo di senso economico». A motivare la bocciatura senza appello dei vincoli attuali di finanza pubblica è la questione eterna dei residui passivi, cioè delle risorse che servirebbero a pagare le imprese fornitrici, che sono presenti nelle casse dei comuni ma sono bloccate dal patto. Il tema è stato rilanciato nei giorni scorsi dai costruttori, che hanno indetto per l'inizio di dicembre gli stati generali dell'edilizia per lamentare i ritardi ormai insostenibili dei pagamenti pubblici; le province hanno già manifestato la loro adesione nel corso dell'assemblea annuale di Catania e anche l'alleanza dei comuni è ovvia. Per quest'anno la manovra correttiva ha sbloccato lo 0,75% dei residui, cioè circa 300 milioni, ma la richiesta dei sindaci è di tornare almeno al miliardo e 600 milioni liberato l'anno scorso dal decreto anti-crisi di luglio.
Nel "patto civile" proposto ieri dall'Anci tutto si tiene, e dagli snodi della manovra dipendono anche le sorti del federalismo. Ieri in commissione alla Camera ha ottenuto un primo via libera il decreto attuativo sui fabbisogni standard, ma l'attenzione degli amministratori è puntata soprattutto sul provvedimento che contiene cedolare secca sugli affitti e imposta municipale sugli immobili. Proprio da Padova, secondo gli annunci delle scorse settimane, dovrebbe arrivare la linea ufficiale dopo che il provvedimento ha mancato l'intesa in Conferenza unificata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RICHIESTA DEI COMUNI
Sblocco delle aliquote di addizionale Irpef e Ici da subito, per i comuni che non applicano già i livelli di prelievo massimo previsti dalle leggi nazionali
PROGETTO DEL GOVERNO
Conferma, fino all'attuazione del federalismo fiscale (2014), delle regole introdotte per tre anni nel 2008, che congelano il fisco comunale e lasciano libertà d'azione solo sulla tassa rifiuti

RICHIESTA DEI COMUNI Riscrittura delle regole per liberare i pagamenti tramite i residui passivi in conto capitale
PROGETTO DEL GOVERNO
Alleggerimento di 400 milioni della richiesta per il 2011
RICHIESTA DEI COMUNI
Definire l'aliquota base della nuova imposta municipale sugli immobili in modo da garantire il riequilibrio integrale con i trasferimenti soppressi, prima di procedere all'approvazione del decreto attuativo
PROGETTO DEL GOVERNO
Confronto tecnico paritetico con i comuni per individuare le forme di riequilibrio mentre il decreto procede nell'iter parlamentare
RICHIESTA DEI COMUNI Slittamento al 2012 di una parte dei tagli (1,5 miliardi) previsti per il 2011
PROGETTO DEL GOVERNO
Conferma per un triennio della possibilità di destinare al finanziamento di spese correnti il 75% degli oneri di urbanizzazione; nuovi limiti all'indebitamento per i comuni sopra i 5mila abitanti (impossibilità di accendere nuovi mutui se gli interessi, sommati ai vecchi prestiti, superano l'8% delle entrate tributarie, extratributarie e dei trasferimenti)
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 14:42

Chiamparino fa giustamente il suo mestiere. Se e quando andrete voi al potere vedremo come riuscirete a tenere i conti pubblici in ordine accontentando tutti. Non e' facile.

DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 14:46
stiamo parlando di enti locali e stato centrale. Prodi è riuscito a trovare i soldi senza centralizzare ulteriormente il fisco, come invece ha fatto tremonti. L'ici, unica imposta federale, è stata fortissimamente ridotta e sostituita da un trasferimento dallo stato centrale, proprio il contrario del federalismo e questo non da un governo qualunque ma dal governo di pdl e lega.
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 15:06
Re:
DarkWalker, 11/11/2010 14.46:

stiamo parlando di enti locali e stato centrale. Prodi è riuscito a trovare i soldi senza centralizzare ulteriormente il fisco, come invece ha fatto tremonti. L'ici, unica imposta federale, è stata fortissimamente ridotta e sostituita da un trasferimento dallo stato centrale, proprio il contrario del federalismo e questo non da un governo qualunque ma dal governo di pdl e lega.



Prodi ha fatto tanto bene da perdere le elezioni ... Le scelte non sono mai facili. L'ICI sara' stata anche federalista, ma era un'imposta da molti percepita come odiosa. Per questo e' stata eliminata. Quando andra' a regime il federalismo fiscale le cose si aggiusteranno.




DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 15:21
Re: Re:
Brennos1509, 11/11/2010 15.06:



Prodi ha fatto tanto bene da perdere le elezioni ... Le scelte non sono mai facili. L'ICI sara' stata anche federalista, ma era un'imposta da molti percepita come odiosa. Per questo e' stata eliminata. Quando andra' a regime il federalismo fiscale le cose si aggiusteranno.





ma io non ho detto che prodi ha fatto bene o ha fatto male. Nemmenoho giudicato Tremonti. Io dico che il centro sinistra ha fatto federalista. Il centro destra no. Decidi tu se il federalismo è "tanto bene" o "tanto male".
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 15:28
Re: Re: Re:
DarkWalker, 11/11/2010 15.21:



ma io non ho detto che prodi ha fatto bene o ha fatto male. Nemmenoho giudicato Tremonti. Io dico che il centro sinistra ha fatto federalista. Il centro destra no. Decidi tu se il federalismo è "tanto bene" o "tanto male".



Aspettiamo che vada a regime il federalismo fiscale, poi giudicheremo. Bisogna avere un po' di pazienza.


DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 15:58
Re: Re: Re: Re:
Brennos1509, 11/11/2010 15.28:



Aspettiamo che vada a regime il federalismo fiscale, poi giudicheremo. Bisogna avere un po' di pazienza.






capirai sono 9 anni che lo si sta attuando. Per me è una mezza bufala, se volessero fare una riforma vera sicuramente si saprebbe già qualcosa sulle sorte delle maggiori imposte come l'irpef.
Il punto però non è la pazienza, è anzitutto che i comuni sono senza soldi, secondariamente il punto politico è che a optare per la soluzione meno federalista è il governo di centro destra.
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 16:05
Re: Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 11/11/2010 15.58:




capirai sono 9 anni che lo si sta attuando. Per me è una mezza bufala, se volessero fare una riforma vera sicuramente si saprebbe già qualcosa sulle sorte delle maggiori imposte come l'irpef.
Il punto però non è la pazienza, è anzitutto che i comuni sono senza soldi, secondariamente il punto politico è che a optare per la soluzione meno federalista è il governo di centro destra.



Il governo di centro-destra sta attuando il federalismo fiscale, per il quale pero' occorre aver pazienza. Che sorte ha avuto l'irpef negli anni del centrosinistra? Il centrosinistra la ha attribuita a qualcuno diverso dallo stato centrale?

DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 16:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Brennos1509, 11/11/2010 16.05:



Il governo di centro-destra sta attuando il federalismo fiscale, per il quale pero' occorre aver pazienza. Che sorte ha avuto l'irpef negli anni del centrosinistra? Il centrosinistra la ha attribuita a qualcuno diverso dallo stato centrale?



nessuno ha toccato o sta toccando l'irpef, il centro destra però ha toccato l'ici impoverendo i comuni. Al contrario del centrosinistra che per altro il federalismo fiscale l'ha inserito nella costituzione.
DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 16:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Brennos1509, 11/11/2010 16.05:



Il governo di centro-destra sta attuando il federalismo fiscale, per il quale pero' occorre aver pazienza. Che sorte ha avuto l'irpef negli anni del centrosinistra? Il centrosinistra la ha attribuita a qualcuno diverso dallo stato centrale?



nessuno ha toccato o sta toccando l'irpef, il centro destra però ha toccato l'ici impoverendo i comuni. Al contrario del centrosinistra che per altro il federalismo fiscale l'ha inserito nella costituzione.
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 16:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 11/11/2010 16.08:


nessuno ha toccato o sta toccando l'irpef, il centro destra però ha toccato l'ici impoverendo i comuni. Al contrario del centrosinistra che per altro il federalismo fiscale l'ha inserito nella costituzione.



Ma il federalismo fiscale andava attuato. la sinistra non lo ha attuato, il centro destra sta facendolo. Diamogli tempo, poi giudicheremo.


DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 16:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Brennos1509, 11/11/2010 16.11:



Ma il federalismo fiscale andava attuato. la sinistra non lo ha attuato, il centro destra sta facendolo. Diamogli tempo, poi giudicheremo.






la sinistra non ha più governato dal 2001, altrimenti lo avrebbe attuato. L'ultimo governo prodi è stata una parentesi troppo instabile, per farlo.
Tu come al solito mischi i discorsi. Un conto è l'approvazione finale del federalismo fiscale. Su cui possiamo solo fare delle ipotesi.
Un altro discorso è l'ici che si può affrontare subito in quanto è già stata tagliata e non c'è bisogno di alcuna pazienza perchè quello che doveva succedere è giù successo. Tagliarla è contro l'autonomia degli enti locali? Sì. Chi l'ha tagliata? Il centro destra.
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 16:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 11/11/2010 16.23:




la sinistra non ha più governato dal 2001, altrimenti lo avrebbe attuato. L'ultimo governo prodi è stata una parentesi troppo instabile, per farlo.
Tu come al solito mischi i discorsi. Un conto è l'approvazione finale del federalismo fiscale. Su cui possiamo solo fare delle ipotesi.
Un altro discorso è l'ici che si può affrontare subito in quanto è già stata tagliata e non c'è bisogno di alcuna pazienza perchè quello che doveva succedere è giù successo. Tagliarla è contro l'autonomia degli enti locali? Sì. Chi l'ha tagliata? Il centro destra.



L'ICI appariva, e a mio parere era, una tassa odiosa.


DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 16:38
immagino che molti la pensino come te. Infatti immagino che non siano poi molti a volere un maggior federalismo.
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 19:02
Re:
DarkWalker, 11/11/2010 16.38:

immagino che molti la pensino come te. Infatti immagino che non siano poi molti a volere un maggior federalismo.



Avremo un maggior federalismo senza l'ICI. Sempre che Fini lo permetta, ma questo non e' colpa della Lega. Certo ne avremo meno di quanto piacerebbe a me e alla Lega, ma questo ancora non e' colpa della Lega ma di un sistema centralista molto difficile da scardinare.


DarkWalker
00giovedì 11 novembre 2010 19:41
Re: Re:
Brennos1509, 11/11/2010 19.02:



Avremo un maggior federalismo senza l'ICI. Sempre che Fini lo permetta, ma questo non e' colpa della Lega. Certo ne avremo meno di quanto piacerebbe a me e alla Lega, ma questo ancora non e' colpa della Lega ma di un sistema centralista molto difficile da scardinare.





Io so che ora come ora abbiamo meno federalismo rispetto a prima, proprio perchè manca l'ici. Sul futuro non ci si può pronunciare perchè ancora deve venire. Tra l'altro la lega ci teneva così tanto all'attuazione del federalismo che voleva far cadere il governo già a settembre, ricordi?
Che poi secondo te non è mai colpa della lega ma del "sistema" troppo duro. però altri partiti la costituzione l'hanno riformata convincendo anche gli elettori. Eppure al governo ci sono stati meno che la lega.
Brennos1509
00giovedì 11 novembre 2010 19:50
Re: Re: Re:
DarkWalker, 11/11/2010 19.41:



Io so che ora come ora abbiamo meno federalismo rispetto a prima, proprio perchè manca l'ici. Sul futuro non ci si può pronunciare perchè ancora deve venire. Tra l'altro la lega ci teneva così tanto all'attuazione del federalismo che voleva far cadere il governo già a settembre, ricordi?
Che poi secondo te non è mai colpa della lega ma del "sistema" troppo duro. però altri partiti la costituzione l'hanno riformata convincendo anche gli elettori. Eppure al governo ci sono stati meno che la lega.



Grazie al cavolo, la devolution andava a toccare gangli fondamentali del sistema come la scuola o la polizia. Il sistema ci ha scatenato addosso tutte le sue armi. I sindacati, la gran parte dei giornali e delle televisioni che fanno opinione sono dalla vostra parte. Voi avete sobillato il sud contro la devoluzione e ci si e' aggiunta anche la parte meridionalistya dei nostri "alleati". Poi Bossi sta facendo l'impossibile per non far cadere il governo, trattando con Fini, nonostante gli insulti ricevuti domenica da taluni dei finiani, e questo proprio per portare a casa l'attuazione del federalismo fiscale.




Vota DC
00venerdì 12 novembre 2010 12:47
Re:
DarkWalker, 11/11/2010 14.46:

stiamo parlando di enti locali e stato centrale. Prodi è riuscito a trovare i soldi senza centralizzare ulteriormente il fisco, come invece ha fatto tremonti. L'ici, unica imposta federale, è stata fortissimamente ridotta e sostituita da un trasferimento dallo stato centrale, proprio il contrario del federalismo e questo non da un governo qualunque ma dal governo di pdl e lega.



Ha cominciato Prodi a ridurre l'Ici. Anche per questo Berlusconi l'ha promesso in campagna elettorale: il lavoro era quasi finito, semplicemente Prodi non voleva spingersi oltre e lasciare qualche briciola ai comuni, mentre Berlusconi no perchè è come nella canzone di Benigni di lunedì.
DarkWalker
00venerdì 12 novembre 2010 12:57
non sono d'accordo, prodi ridusse l'ici è vero ma non a livello di briciole. Infatti i comuni non si fecero sentire (anzi nessuno si accorse del taglio ICI di prodi fino a quando venne quello di berlusconi)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com