la casa-rifugio di monica

11 cani e 25 gatti in casa, otto cani presso una pesnsioni a prezzi...politici e disparate colonie feline, cui si aggiungono cani randagi ma stanziali.
E' la vita di Monica Eymann, vegetariana, una delle molte persone che in Italia cercano di far fronte al'assoluta insufficienza delle strutture pubbliche.
Monica opera in una realtà purtroppo nota alle cronache per una situazione di ordine pubblico tutt'altro che idilliaca: racket della prostituzione e traffico di stupefacenti imperano nella zona, quindi ci si può immaginare quanto si pensi agli animali. Tanto più che nella zona passa la Domiziana, una strada "ultraveloce" che provoca una vera strage di animali.
Quattro volte alla settimana Monica fa il giro delle "sue" colonie a Napoli, la sera tardi quando non si viene contestati per la propria opera (ma si corrono anche rischi non indifferenti).
Più di due anni fa, il 19 settembre, Monica torna stanca morta da un lungo giro per sfamare le colonie verso mezzanotte, quando vede due palline verdi che la guardano dal ciglio della strada: inchioda la macchina con una frenata e si precipita a vedere se si tratta di un riflesso o di un essere vivente: purtroppo il "riflesso" è una cagnolina investita, completamente paralizzata, tanto da muovere in pratica solo gli occhi e la bocca.
La raccoglie e il giorno dopo la porta dai veterinari per vedere in che condizioni si trova: dopo la radiografia il responso è "eutanasia", perchè il cane sarebbe rimasto per sempre in quelle condizioni; Monica pensa però che forse un ultimo tentativo si può e si deve fare e sottopone "Gennarina" (in quanto trovata nel giorno di San Gennaro) a una terapia intensiva di massaggi: dopo un mese muove la prima zampa, dopo un altro la seconda e infine le anche dopo 6 mesi, tanto da riuscire a spostarsi autonomamente seppure a fatica. Immaginatevi la sorpresa (e lo scorno!) dei veterinari quando vedono smentita la loro previsione.
L'arrivo di Michè permette a Gennarina di superare la naturale depressione che subentra dopo qualche tempo in quelle condizioni. Michè è un cucciolo trovato abbandonato in condizioni pietose nel parcheggio di un supermercato dove Monica si reca per i suoi acquisti.
Gennarì diventa l''involontaria "baby-dogsitter" del cucciolo, tutto contento di aver trovato una conpagna di giochi...sempre disponibile.
Ora il cucciolino è diventato grande ma è ancora attaccatissimo alla sua Gennarì.
Le storie dei cani e dei gatti salvati in casa di Monica grondano sofferenza (ad esempio c'è il gatto Rosario, un micio a cui è stato dato il nome del ristoratore di Napoli che lo diede a Monica in pessime condizioni, ritratto in foto mentre tiene compagnia a Serafina, lasciata temporaneamente in un catino durante le pulizie del giardino.
Come sempre capita a coloro che vengono risucchiati dalla loro sensibilità nel vortice dell'assistenza agli animali, ben presto Monica si è ritrovata a trasformare la casa in un rifugio e a rinunciare a tutto per pagare il cibo e le cure agli animali; su ogni cosa si arrangia per risparmiare e cerca di sfruttare ogni oggetto, che viene "spremuto" fino all'incredibile (come l'auto ormai divenuta "storica" con 330.000 km sulle spalle).
Monica ha un carattere forte, ma le difficoltà e i rischi (viste le distribuzioni notturne di cibo) che deve affrontare ogni giorno sono veramente tanti.
Possiamo anche noi farle sentire la nostra solidarietà, indicando anche lei come destinataria di una parte dei fondi del 5 per mille.

(dal Notiziario Animalista, periodico per la solidarietà globale n.108-109 settembre-dicembre 2007 - Comitato Europeo Difesa Animali onlus)

Queste sono le persone che vanno aiutate, non gli enti di ricerca contro le malattie o altre associazioni di tipo magari religioso...
Ovviamente è un parere personale...
In ogni caso grande Monica!!!