ci riprovo.
i capi e le così dette "brigate", come le definisce j. king, tendono a non bere e a seguire tecniche e tattiche abbastanza precise, che si sono affinate nel corso degli anni per contrastare gli sforzi della polizia per individuare, identificare e quindi portare in giudizio i responsabili delle violenze e dei disordini legati al football.
tali tattiche consistono nella totale mimesi con l'ambiente circostante, ad esempio, ottenibile con comportamenti non riconducibili allo steoreotipo hooligans corrente. quindi abbigliamento sobrio, quasi elegante (il "casual" lo hanno inventato loro, anche per questo), poche bevute (le classiche due pinte), atteggiamento non aggressivo se non al momento dello scontro, nessun segno esteriore riconducibile al tifo (sciarpe, spille, bandiere, etc.).
tali gruppi, che perseguono lo scontro fisico fine a se stesso con i tifosi della parte avversa, ricercano come qualificante solo lo scontro con avversari omologhi della squadra avversaria, ovvero altri hooligans ugualmente organizzati e definiti in "brigata". si riconoscono tra loro, si trovano, si picchiano. fine. lontano da telecamere, polizia, giornalisti.
questo oggi, che il fenomeno è stato ridimensionato e ridotto ai minimi termini.
le grandi crews organizzate del chelsea, del west ham, del millwall, oppure di liverpool o di manchester..o dei clubs del nord hanno espresso una stagione di devastazione e violenza, partita dagli anni sessanta circa, culminata nei settanta, con un picco negli ottanta ed un calo fisiologico nei novanta. oggi il fenomeno è distillato, concetrato e fuori dalla portata di media e controlli.
finiti i tempi degli headshunters, della intercityfirm, dei bushwakers, degli zulus, degli scousers che si muovevano sui treni speciali o sugli intercity.
i casuals che ho conosciuto sono così. esattamente così. basso profilo e massimo danno. e i casuals inglesi, in particolare, non cercano affatto nessun tipo di problema con polizia o media.
adidas ai piedi, spesso in lacoste o in fred perry..burberry's, acuascutum, o altri capi sportivi ma firmati (anni ottanta passati a colpi di top tacchini e cerruti, ma anche di stanley ben affilato oppure la classica spruzzata di ammoniaca, dopo gli anni d'oro dei doc marten's dalla punta rinforzata -cherry red - e dei pettini affilati (!) )
che poi un inglese qualunque, con la pancia gonfia di birra, i tatuaggi "britannia rules" e i leoni e croci di S. Giorgio..possa spaccare le vetrine di un bar oppure rovesci una macchina è un altro discorso. non si parla di hooligans.
altrimenti leggiamo i giornali e stiamo bene così.