l'educazione del cane

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
ciuteina
00lunedì 18 febbraio 2008 15:05
Questo articolo è tratto dal Corriere del Trentino, mi sembra interessante vedere come ci siano scuole di pensiero differenti per l'educazione del cane....perchè non dite la vostra? Come avete educato il vostro cane?


CANE BRAVO? NON SERVONO LE MINACCE
Perché con la dolcezza si ottiene tutto.

18 febbraio 2008 - Sonia Sembenotti
Vari anni fa, quando ho iniziato ad occuparmi di cani, ho sentito e letto varie cose sulla dominanza. La questione era del tipo “tu proprietario o comandi il cane o il cane comanda te”; il proprietario Alfa per conquistare o mantenere il suo status doveva applicare una serie di regole:
1. mangiare prima del cane;
2. entrare/uscire dalle porte prima del cane;
3. non permettere al cane di salire su letti e divani;
4. avere il controllo dello spazio e decidere lo spazio del cane;
5. vincere i giochi tipo “tira e molla”; ecc…
In realtà, la “faccenda branco” è un po’ più complessa perché noi non siamo cani e quindi non possiamo pensare di applicare alcune cose in quanto sostituti di lupi Alfa, questo è semplicemente ridicolo! Nel libro “Dominanza: realtà o mito?” di Barry Eaton Edizioni Haqihana si mette in discussione tutta la teoria della dominanza e si spiega finalmente che gli studi che la supportavano erano stati fatti sui lupi in cattività: “La ricerca di Mech dimostra che un branco di Lupi allo stato libero non ha un soggetto Alfa che domina sugli altri. I suoi studi indicano che tra i lupi sono rare le lotte per la dominanza, forse addirittura inesistenti; al contrario essi si comportano come una famiglia, dividendosi i compiti.” L’autorevole istruttrice norvegese Turid Rugaas, famosa in tutto il mondo per il suo studio sui segnali di calma, sottolinea “Smettiamo di usare la parola Leader e sostituiamola con quella di Genitori; è esattamente così che funziona. Un branco di lupi ha origine da una coppia che genera cuccioli. I cuccioli vengono cresciuti dai più pazienti e amorevoli genitori che si possa immaginare, e in cambio i cuccioli amano i propri genitori e portano loro rispetto per tutta la vita….. Scordatevi di dovere essere il leader del vostro cucciolo. Siate per lui un papà o una mamma…” Che ne dite di smettere di minacciare i nostri cani? Siamo in guerra con i nostri cani? I problemi di convivenza tra cani e persone non hanno origine da “cani dominanti” ma da inesistente cultura sul cane: impariamo a conoscere i cani in quanto tali, impariamo a vivere con loro ed a rispettarli. Guardiamo le cose anche dal loro punto di vista, e pensiamo come farci capire al meglio. Abbiamo deciso noi di vivere con i cani, e la responsabilità di come vanno le cose è solo nostra.
www.soniasembenotti.it
tratto dal Corriere del Trentino/Corriere dell'Alto Adige

Metto anche il link di un sito che suggerisce alcuni comportamenti da tenere per educare al meglio il cane, secondo me è fatto molto bene e da dei suggerimenti in caso di insperienza del padrone o problemi comportamentali da part del cane
www.dallapartedelcane.it/
Marina.celta
00martedì 19 febbraio 2008 18:27
E' vero. Personalmente non ho un cane ma più persone di competenza mi hanno riferito che è opportuno seguire questa condotta di "educazione". Sono un po' perplessa sul fatto di non imporsi come capobranco, diciamo così. E' vero che a un cane bisogna portare rispetto, ma è anche vero che conosco vicende di cani che sono stati abituati a sottomettere i padroni e in casa hanno preso a fare quel che diavolo volevano. Questo non lo trovo giusto nei confronti dei cani stessi, perchè con questa mancata educazione i cani sono soggetti ai cattivi giudizi degli ospiti, ma è il padrone a doversene fare un bel mea culpa, ahimè. Ma questo è solo il mio parere.
ciuteina
00mercoledì 20 febbraio 2008 16:15
Re:
Marina.celta, 19/02/2008 18.27:

E' vero che a un cane bisogna portare rispetto, ma è anche vero che conosco vicende di cani che sono stati abituati a sottomettere i padroni e in casa hanno preso a fare quel che diavolo volevano. Questo non lo trovo giusto nei confronti dei cani stessi, perchè con questa mancata educazione i cani sono soggetti ai cattivi giudizi degli ospiti, ma è il padrone a doversene fare un bel mea culpa, ahimè. Ma questo è solo il mio parere.

[/
Sono d'accordissimo con questa tua frase, Marina celta.
Io ho un cane da 10 anni, prima non ne avevo mai avuti, non ne sapevo nulla. Non pensavo fosse così problematico, invece...Avevo pensato che portare a spasso un cane in città fosse rilassante, invece...
Non mi ero posta il problema di come si educa un cane, pensavo bastassero l'affetto e il rispetto.
Poi, portando a spasso la mia bestiola, mi accorsi che i proprietari di cani quasi costituivano una categoria a parte: quasi tutti degli esperti, pronti a darti consigli non richiesti, a correggere i tuoi errori di comportamento, a riprenderti e darti raccomandazioni ecc. All'inizio ritenni di dover prendere coscienza della mia inesperienza, tenevo conto di tutte le informazioni che ricevevo e mi procurai anche manuali sull'argomento. Prendevo tutto per buono, mi convinsi che per tenere un cane occorresse preparazione ed esperienza, in pratica una certa competenza: quasi che fosse necessario un corso. (Però ho sempre avvertito una certa perplessità di fondo...)
Dopo un po' di tempo, forse a causa del mio spirito fondamentalmente ribelle e forse particolarmente "animale", nel senso di "istintivo", cominciai a diventare critica verso l'approccio di molti "padroni" di cani col mondo canino... Forse ho acquisito un po' la capacità di immedesimarmi in un quattro zampe peloso, di considerare le cose dalla sua ottica: questo è già di per sè un assurdo, ma per lo meno mi sforzo di farlo. Così sono arrivata alla convinzione che l'uomo anche in questo caso non riesce a scrollarsi di dosso il condizionamento, frutto di un retaggio plurisecolare, di essere il dominatore su tutta la natura, ovviamente compresi gli altri animali. Sono d'accordo con quell'educatrice cinofila: anche a mio avviso alcune certezze in voga tra i proprietari di cani e tanto strombazzate su riviste dedicate, articoli con consigli comportamentali di esperti ed etologi, a ben guardare, alla fine risultano un po' ridicole...Su di me, almeno, hanno finito per sortire quest'effetto. D'altra parte capisco che è molto difficile spostare il proprio modo di vedere dall'imperante visione "antropocentrica" a quella, più evoluta, secondo me, del "biocentrismo" (scusate se insisto troppo con questi termini, ogni tanto ci cado!): la società non è matura per questo, se mai ci arriverà, e molti proprietari di cane sono in perfetta buona fede, impregnati come siamo tutti della convinzione di dover fare i "leader", di dover essere il "capobranco" col nostro cane. L'importante comunque è che chi scieglie di prendere un cane non lo faccia solo perchè spinto dal bisogno di dominare qualcuno ma che provi anche affetto: pretendere di capire gli animali fino in fondo no, voler spiegare a tutti i costi il loro comportamento, no: non ci riusciremo mai. Evidentemente così deve essere.

Ho riscritto qui la mia risposta ad una discussione in un altro forum sull'argomento. La moderatrice mi ha invitato giustamente ad un atteggiamento un po' più equilibrato. Riporto qui sotto la sua risposta.


ciuteina
00mercoledì 20 febbraio 2008 16:23
Beh certo, l'articolo offre una prospettiva di educazione del cane completamente diversa da quella tradizionale, che si può ritrovare in un certo senso nel link che ho messo di seguito.
Però secondo me dipende moltissimo dalla situazione. Purtroppo a volte i manuali e le regole di educazione del cane servono non tanto all'animale, quanto al padrone, che altrimenti non sarebbe in grado di gestirlo...
Per molti padroni ci vorrebbe sì un corso per l'educazione e il mantenimento del cane... alcuni, magari anche ben intenzionati, si ritrovano con animali che pensano di poter fare tutto quello che vogliono, ma dal momento che viviamo in presenza anche di altri individui e altri animali un minimo di educazione è necessaria, se non altro per rispetto. (vale lo stesso anche per i bambini secondo me, e molti mi manderebbero alla gogna per quello che ho detto, ma ultimamente prevale moltissimo la teoria del lasciar fare, e poi ci si meraviglia di quanti ragazzini delinquenti ci sono...ma questo è un discorso a parte...)
Però in un modo o nell'altro i cani vanno educati, anche per evitare spiacevoli inconvenienti, e se i padroni sono in grado di farlo con le buone ben venga, meglio anche per il cane, altrimenti vanno bene i corsi di addestramento o i semplici comandi da isegnare fai-da-te, purchè non si mortifichi il cane e non lo si punisca se non obbedisce, anche in questo caso si deve trattare secondo me di un gioco! Per divertirsi entrambi, altrimenti si prenda un robot che esegua ogni comando in maniera perfetta! (Ho il consenso della scrivente.)
ciuteina
00mercoledì 20 febbraio 2008 16:46
Lo scambio di idee tra me e lei è continuato ancora un po', con me che assumo posizioni che suonano un po' estremiste e provocatorie e lei che mi "frena"; ma alla fine ci troviamo d'acordo. Forse sarebbe interessante se riportassi anche il resto, ma non so se è regolare e non voglio annoiare oltre. Mi sembrano comunque spunti che potrebbero interessare proprietari di cani e non.
(comunque Marina se vuoi dare un'occhiata al sito di cui sopra, forse troverai qualcosa di valido)
Marina.celta
00mercoledì 20 febbraio 2008 20:39
Volentieri.Il link è quello sopra, vero?.

La tua posizione è molto aperta, ma non estremista e questa è una cosa molto positiva. Non so sinceramente perchè la mod ti abbia invitata a un altro atteggiamento. Chi ha un forum sa accettare le idee di tutti, l'importante è che si dicano in modo educato. Secondo me ha solo temuto qualche obiezione degli altri utenti, sai, quelli che pretendono a tutti i costi di aver ragione sempre, ma non credo fosse un giudizio contro di te.

Forse non è giusto dire che un cane vada educato, è una parola troppo forte che suona come una sottomissione. Sarebbe più giusto magari dire che un cane va "aiutato" a comprendere il suo ruolo, per meglio interagire con il padrone e con gli altri. Da questo punto di vista vi trovereste d'accordo entrambe. E' chiaro che però un cane non è un robot, nè uno schiavo da comandare a bacchetta, come facevi giustamente notare. Non è un oggetto da esposizione, come molti purtroppo pensano. E' una creatura profondamente senziente e vivente come noi.Non c'è differenza. per questo l'adestramento non dev'essere un modo per tirare fuori un burattino, ma l'esatto suo contrario. Cioè l'animale dev'essere rispettato e soprattutto valorizzato, così che anche ogni sua iniziatva personale venga intesa e incanalata nel modo giusto.

Sono contenta del modo che hai di pensare. [SM=x1169411]
Quel po' che so, lo so grazie agli amici. C'è il blog di un ragazzo che addedstra i cani e ti assicuro che è una persona dalle ampie conoscenze e di ottima sensibilità verso gli animali. Se vuoi visitarlo,clicca qua
ciuteina
00giovedì 21 febbraio 2008 22:41
Grazie Marina x il link, ho dato un'occhiata veloce ma ho già visto che è pieno di cuore, di vero amore per gli animali...mi sono già commossa, devo guardarmelo meglio, con più calma. E' confortante vedere che ci sono in giro persone con tanta sensibilità...per me la prova più grande di una sensibilità autentica è constatare che è rivolta anche ai nostri fratellini, e lì ce n'è davvero tanta, oltre che vera conoscenza.
La mod di quel forum è molto brava e gentile e svolge ottimamente il suo compito, non è che mi abbia ripreso apertamente ma ovviamente ha riportatato il suo punto di vista, che è più vicino al "senso comune", ma non è che non sia aperta e comprensiva; credo piuttosto di essere stata io a scrivere troppo d'impulso le mie opinioni che nascono dalla mia esperienza personale, e nell'esporla non ho potuto nascondere una certa animosità riguardo ai rapporti tra cani e umani
nonchè tra umani e umani coi cani come pretesto, nelle nostre città a misura (forse!) d'uomo, non di cane. Essere protagonista o assistere a tanti episodi sgradevoli mi ha provocato alla lunga una certa esasperazione! E se mi capita l'occasione di farlo, se mi chiedono un parere in merito, questa traspare.
Beh, per farti meglio capire, se vuoi leggerle riporto qui di seguito l'intero nostro scambio a due su quella discussione. Sì, non c'è stato alcun diverbio tra noi due, anzi lo scambio è civilissimo, tuttavia...le mie idee leggermente rivoluzionarie tendono talvolta ad affiorare in ciò che scrivo, o almeno a me così pare...

--------------------------------------------------------------------------------

Per conto mio, nella mia immensa ignoranza in materia canina, posso affermare che...il mio cane non l'ho affatto educato! Ripeto: per ignoranza in materia. Ho seguito il mio istinto, mi limitavo a volergli bene e a seguirlo come potevo (non come si fa con un bambino, però! I cuccioli non-umani sono molto, molto più autosufficienti. E il confronto non è possibile, ovvio.), poi ho cominciato a vedere intorno a me tanti esperti che impartivano comandi come "resta","seduto", "al piede"... Mah, non mi veniva istintivo apprendere queste cose, mi suonavano un po' come una forzatura, non erano per me. Di conseguenza, il mio cane queste cose non le conosce (non sa neppure fare il riporto e dare la zampa!), ma non mi rammarico: non è minimamente aggressivo nè con gli umani nè con gli altri cani, in casa non fa mai bisognini (ma non per merito mio: il suo primo anno di vita l'ha trascorso in giardino), in passeggiata non è certo disciplinato, però è bendisposto all'amicizia verso chiunque (soprattutto se gli molla un biscottino ... ma il "ruffianismo" non gliel'ho insegnato io!), è molto guardingo e diffidente verso altri cani e abbaia a certi umani (però non ci vuole molto per vincere la sua diffidenza e conquistarla): non ho mai
capito i criteri in base ai quali decide di diffidare di qualcuno, e sento che le interpretazioni che tutti tendiamo a dare sono troppo semplicistiche, per cui non tento di capire troppo e dare spiegazioni. Io prendo la condotta dei cani come un dato di fatto.
Secondo me la loro vita psichica è complessa quanto la nostra, e per quanto facciamo noi riusciremo mai a sondarla fino in fondo: siamo ben lontani dal conoscere e spiegare la complessità della psiche umana, se non per sommi capi, come possiamo pretendere di esserne capaci nei confronti di un'altra specie?
Ad ogni modo, io penso che non occorra una grande documentazione per tenere con sè un cane, solo applicare due semplici parole: rispetto e naturalmente buon senso...per chi proprio non riesce a provare affetto!
L'articolo di cui sopra, comunque, a mio parere è molto valido e dice tutto, infatti temo che ad alcuni possa sembrare addirittura un po' rivoluzionario.
Il discorso è lunghissimo, e anch'io invito a dire la propria sull'argomento.


Anche il mio cane, come nel tuo caso, non ha ricevuto un'educazione anche se per motivi totalmente diversi, però posso affermare tranquillamente di avere un cane educato, nel senso che ha imparato che ci sono dei limiti, e lo ha fatto naturalmente senza imposizioni, con il tempo ha trovato il suo posto nella famiglia. Io non mi sento certo il suo capobranco, anche secondo me questi atteggiamenti non sono necessari se si riesce a creare un rapporto con il cane, però questo non accade sempre, certe persone si lasciano "mettere le zampe in testa" e in questi casi forse un pò di educazione vecchio stampo non sarebbe mele, se non altro per insegnare al padrone ad avere un pò piu di carattere e al cane che in una vita in cui deve convivere con altri individui pelosi e non bisogna anche ubbidire ogni tanto.


Sì, certamente, questo è fuori discussione ed è ciò che sostiene chiunque sia provvisto di buon senso.
E' che quell'articolo un po' "controcorrente" rispetto alle idee diffuse sul modo di gestire un cane e le linee di condotta generale in merito, ha stimolato un po' il mio senso di ribellione verso certi atteggiamenti che vedo troppo autoritari e impositivi.
Poi, data la mia impulsività, finisco x assumere posizioni che suonano un po' troppo estremistiche, forse troppo polemiche e quasi provocatorie: diciamo che in questi casi mi viene da rappresentare il "contradditorio"!
Ma è scontato che il buon senso è sempre e comunque fondamentale.


Non so se hai dato un'occhiata anche al sito di questa educatrice... è davvero preparata e le sue metodologie mi sembrano molto valide, su questo mi trovi pienamente d'accordo!!
Però credo sia un metodo che solo chi ha già una buona predisposizione nei confronti degli animali potrebbe applicare...purtroppo ci sono ancora molti padroni che effettivamente si sentono tali nei confronti del cane...e non compagni, come dovrebbe essere,secondo me... per queste persone e anche per quelle un pò impacciate, che non sono in grado di gestire un animale, forse il metodo tradizionale avrebbe più risultati... però ogni caso è differente, e tanto dipende proprio dalla disponibilità delle persone!
Comunque dai un'occhiata al sito, è proprio interessante!!
www.soniasembenotti.it/homepage.html


Effettivamente non avevo ancora guardato il sito. Lo sto facendo ora, mi sembra davvero interessante.
Ma bisogna che spieghi che certe mie affermazioni nascono dall'esaperazione: molto spesso, passeggiando tranquillamente col mio cane, mi sono sentita aggredire verbalmente solo perchè non era al guinzaglio. Cane di taglia piuttosto piccola, stava fiutando nell'erba per conto suo, non guardava nessuno...a chi poteva dar fastidio? E' vero, c'è l'obbligo di tenerli al guinzaglio anche al parco, ma io non potrei tenerla sempre al guinzaglio: come si può, proprio con loro, provvisti di vitalità e bisogno di sgambare e correre come sono? Io non ce la faccio. E sono stata spettatrice di tanti episodi sgradevoli e ingiustificati, sempre con i cani come pretesto x attaccar lite. Purtroppo c'è tanta gente insofferente, alla quale soltanto la vista di un cane dà fastidio, pesasse anche solo un kg e fosse al guinzaglio.
Allora, di fronte a certi atteggiamenti ingiustificatamente aggressivi (da parte di umani, non di cani!) io sono portata a trasgredire più che mai anche alle ordinanze comunali, che tengono ben poco conto delle esigenze dei quattro zampe e generalizzano il problema...ammesso che si tratti di un vero e proprio problema!
(Sia chiaro che trovo più che giuste le multe a chi non raccoglie i bisogni del proprio cane su strade e marciapiedi.)

Come si vede, lei è molto sensata e ragionevole, come darle torto?
Chiedo scusa per la lungaggine, forse non occorreva fare un post così lungo, ma questo scambio d'idee potrebbe essere interessante. [SM=g27987]
Marina.celta
00venerdì 22 febbraio 2008 00:14
E lo è, infatti. Credo che la tua mod abbia ragione, sai? La differenza sta proprio qui: tra il sentirsi compagno e il sentirsi padrone. Tu ti senti talmente tanto compagna da accettare che il cane abbia uno spirito d'iniziativa assolutamente libero e spontaneo, mentre in tanti vogliono fare i padroni soltanto per addestrare un robot, come dicevamo prima. E' giusto che si prenda una posizione così netta e io la condivido.
E' solo che si può trovare una via di mezzo. La parola addestramento è brutta da sentire, sa di trincea, di forze armate, di violenza, a volte. Come parola io personalmente la odio. Quello che però so è che si può integrare (parola che uso al posto di addestrare) un cane nella nostra vita comune continuando ad essergli compagni. Senza, cioè fare i padroni.
Ma capisco anche la tua esasperazione, dettata da tanti segnali di insofferenza e che ti porta verso un atteggiamento di assoluta tolleranza verso il tuo amico. Lo capisco; io lo faccio come mamma, perchè un cane, come ti ho detto, non ce l'ho. So però che anche qui sul forum abbiamo smpre fatto un gran cattivo sangue, soprattutto per queste maledettissime museruole, accidenti a loro!
Per farla breve quello che penso è che non esista una scelta giusta o sbagliata sull'addestramento, a patto che l'aniamle si valorizzi e si rispetti. Sia chi sceglie di addestrare un cane, sia chi sceglie di non farlo, ha le proprie ragioni. Nessuno dei due sbaglia. L'articolo ha ragione. per me sono solo due modi diversi di essere padrone.
ciuteina
00venerdì 22 febbraio 2008 19:37
Ti sei espressa perfettamente, hai colto l'essenza di tutto il discorso.
Io appaio bonacciona e paccioccona di carattere, in realtà dentro sono in perenne "ebollizione", di conseguenza, di fronte ad aggressività verbale assolutamente ingiustificata, salta fuori la mia vera indole "sanguigna" e viscerale. [SM=g27996]
Così mi è accaduto molto spesso di reagire piuttosto malamente a persone che mi apostrofavano per...nessun motivo: stavo facendo tranquillamente "pascolare" il mio cane nell'erba. Mi è accaduto anche di sentirmi infamare pesantemente, magari perchè il cane abbaiava (ma senza far cenno di avvicinarsi, ferma dove si trovava, e senza darmi il tempo di mettere il guinzaglio: io so che è buonissimo e se ogni tanto abbaia, beh..dovrà pur far sentire la sua voce, ogni tanto, no?...Ma altri non lo sanno, comunque glielo metto per evitare rogne) Ma in questi casi, dipende "da come vengo presa", lo ammetto: o mi scappa la pazienza e reagisco (a volte passo agli insulti pesanti: ma la mia reazione è sempre conseguenza di una forte provocazione e, ripeto, dell'esaperazione (un tempo non immaginavo fosse così problematico tenere un cane in città)o taccio, lascio dire e faccio finta di niente, o tiro dritto (soluzione molto più saggia). [SM=g27987]
ciuteina
00venerdì 22 febbraio 2008 19:43
...Ah, devo specificare che gli insulti sarebbero sempre da evitare, certo. E non sono mai stata io la prima ad iniziare, ma se uno inizia per primo...la mia reazione non si fa attendere. Forse proprio perchè odio litigare: per motivi inesistenti, poi...
Ma so bene che la cosa migliore sarebbe di non prendersela e riderci su, e mai perdere la calma. Non sempre ci riesco, però...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:03.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com