l'attesa politica del mercato immobiliare

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jazzRM
00martedì 8 marzo 2011 20:37
Salve a tutti, già da tempo sono iscritto e da quasi un anno leggo il forum, solo che per assoluta mancanza di tempo non ho mai postato.
Sperando che sia la sezione giusta, volevo esporre una mia riflessione, premettendo che sono apartitico (cioè non iscritto a partiti, sindacati ed altre organizzazioni di natura politica).
Sia il sindaco di Roma Alemanno che il presidente del Consiglio Berlusconi, pur in difficoltà e sotto il mirino di avversari politici e di parte di stampa e dell'opinione pubblica, mirano a tirare dritto e a rimanere in carica fino alla scadenza naturale del loro mandato (il 2013 per entrambi) e a ripresentarsi per essere riconfermati.
Ho l'impressione che ci sia un clima di attesa sul mercato immobiliare molto più forte a Roma città che altrove, sia da parte dei compratori che da parte dei venditori (mentre questo non vale per costruttori ed immobiliari); si aspetta la caduta di uno dei due (se non di entrambi). Se entrambi dovessero arrivare fino al 2013 questa attesa durerebbe altri due anni.

Già da tempo ci sono parecchi indizi che la luna di miele tra Caltagirone ed Alemanno sia finita. Caltagirone evidentemente è scontento dell'andazzo dei suoi affari a Roma.
Ad esempio sul quotidiano gratuito Leggo di Caltagirone ci sono state inchieste critiche in più puntate sui campi rom diversi mesi prima del recente rogo. Critiche anche sul Messaggero (che personalmente leggo di rado).
Caltagirone come noto ha una figlia, Azzurra, che è sposata con il leader dell'UDC Pierferdinando Casini. Stesso partito in cui milita anche Roberto Carlino (che sui manifesti elettorali si presentava come 'Uno di Casa').
Secondo me ci sono tre possibilità:
a) Caltagirone-Casini si schierano col centrosinistra
b) cercano di rimanere equidistanti dai due schieramenti con l'UDC in una posizione attendista e in grado di fare l'ago della bilancia (con a Roma un ruolo decisivo)
c) (molto meno probabile) Caltagirone entra direttamente in politica cercando di sostituirsi all'anziano Berlusconi, oppure appoggia un imprenditore che entra in politica designato dal centro destra (o/e dallo stesso Berlusconi)

E' il caso di ricordare che Caltagirone come liquidità (al netto di titoli ed azioni) è l'uomo piu ricco d'Italia, il suo gruppo ha indebitamento con le banche pari a zero.
E possiede i tre più importanti quotidiani di Lazio (Il Messaggero), Campania (Il Mattino) e Veneto (il Gazzettino).
Ritengo che Caltagirone sia in grado di influenzare il risultato delle prossime elezioni comunali a Roma e di avere una certa influenza anche a Napoli e comunque laddove l'UDC ottenga un buon risultato; certamente molto meno al nord Italia

Almeno a livello locale in molte altre regioni l'esito delle prossime elezioni amministrative è molto meno incerto che a Roma o nel Lazio, e quindi l'attesa è minore e comunque non legata a fattori partitici ma prettamente ai cicli del mercato immobiliare.
Infine mi chiedo (e vi chiedo): se Berlusconi dovesse improvvisamente dimettersi (quale che ne sia il motivo) molto prima della scadenza del suo mandato, c'è la possibilità che si crei un clima di panico anche sul mercato immobiliare, specialmente a Roma ?
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