l'angolo dello sfogo

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SHERPA61
00venerdì 8 gennaio 2010 13:30
prego accomodarsi


ecco....a disposizione di chiunque vuole sempre e comunque trovare motivazioni filosofico/scientifiche/fatalistiche/umani/ecc.ecc....a una cosa che si chiama solo PRESUNZIONE,

ciao


fedipos
00venerdì 8 gennaio 2010 14:59
re-angolo
Ciao Mauro,sei un mito. Non mi sono fatto sentire perchè è mancato mio padre e sono andato in liguria. in 14 mesi ho perso :zia,mamma,cognato e papà, alla faccia dei record. In casa ormai giriamo con una mano in quel posto. Così è la vita. Guardiamo al futuro: ho gli accordi giusti per Trebiciano, direi di fissare una data intorno a Pasqua. Dobbiamo trovare altre 3 persone per il mustang, datti una mossa anche te. Un abbraccio.
Miriteo
00venerdì 8 gennaio 2010 15:08
Condoglianze per tutte le sciagure di quest'anno.

Comunque se non altro, sai prenderle in maniera non pesante, o cosi' mi pareva al telefono.

per quanto riguarda il girare con le mani attaccate agli zebedei... beh lo faccio anche io quando ti vedo, ma non per paura della sfiga... ho paura che tu mi venga a toccare!!!

Vecc... appena ti sistemi dai tuoi incasinamenti vari, fammelo sapere che ci troviamo per una ciaspolata
pasca77
00venerdì 8 gennaio 2010 16:11
Re: prego accomodarsi
SHERPA61, 08/01/2010 13.30:



ecco....a disposizione di chiunque vuole sempre e comunque trovare motivazioni filosofico/scientifiche/fatalistiche/umani/ecc.ecc....a una cosa che si chiama solo PRESUNZIONE,

ciao






bella idea sherpa...a presto
pasca77
00venerdì 8 gennaio 2010 16:13
Re: re-angolo
fedipos, 08/01/2010 14.59:

Ciao Mauro,sei un mito. Non mi sono fatto sentire perchè è mancato mio padre e sono andato in liguria. in 14 mesi ho perso :zia,mamma,cognato e papà, alla faccia dei record. In casa ormai giriamo con una mano in quel posto. Così è la vita. Guardiamo al futuro: ho gli accordi giusti per Trebiciano, direi di fissare una data intorno a Pasqua. Dobbiamo trovare altre 3 persone per il mustang, datti una mossa anche te. Un abbraccio.




condoglianze, mi dispiace tanto...spero che questo periodo "sfigato" finisca in fretta e sia seguito da un periodo piu' sereno...a presto
tittus65
00venerdì 8 gennaio 2010 17:04
Re: re-angolo
fedipos, 08/01/2010 14.59:

Ciao Mauro,sei un mito. Non mi sono fatto sentire perchè è mancato mio padre e sono andato in liguria. in 14 mesi ho perso :zia,mamma,cognato e papà, alla faccia dei record. In casa ormai giriamo con una mano in quel posto. Così è la vita. Guardiamo al futuro: ho gli accordi giusti per Trebiciano, direi di fissare una data intorno a Pasqua. Dobbiamo trovare altre 3 persone per il mustang, datti una mossa anche te. Un abbraccio.



Sentite condoglianze anche da parte mia.
Un abbraccio.

tittus
(Ale74)
00venerdì 8 gennaio 2010 17:22
Re: re-angolo
fedipos, 08/01/2010 14.59:

Ciao Mauro,sei un mito. Non mi sono fatto sentire perchè è mancato mio padre e sono andato in liguria. in 14 mesi ho perso :zia,mamma,cognato e papà, alla faccia dei record. In casa ormai giriamo con una mano in quel posto. Così è la vita. Guardiamo al futuro: ho gli accordi giusti per Trebiciano, direi di fissare una data intorno a Pasqua. Dobbiamo trovare altre 3 persone per il mustang, datti una mossa anche te. Un abbraccio.




Condoglianze e un forte abbraccio
fedipos
00venerdì 8 gennaio 2010 17:55
ringrazio
Intanto grazie a tutti per il pensiero. Miriteo, dato che ci eravamo sentiti per telefono, ha colto una sfumatura giusta nella mia reazione a questa catena di trapassi. Non è dovuta a insensibilità, ma alla filosofia buddista che cerco di approfondire da oltre 20 anni.Il pensiero chiave di tutto il buddismo è rivolto alla ricerca della consapevolezza dell'impermanenza di tutte le persone, le cose, e dell'universo intero. Sembra una cosa arci-scontata, ma nel mondo occidentale non lo è per niente. Nel momento che si raggiunge,o quanto meno ci si sforza,la consapevolezza che tutto ha una fine e che nulla ci appartiene,il rapporto con la morte cambia completamente, e non è più vista come una fine, ma come un passaggio attraverso la non consistenza del tutto. Scusate la disgressione ma era giusto dare un chiarimento sul pensiero manifestato.
desio71
00venerdì 8 gennaio 2010 19:18
Re: ringrazio
fedipos, 08/01/2010 17.55:


Il pensiero chiave di tutto il buddismo è rivolto alla ricerca della consapevolezza dell'impermanenza di tutte le persone, le cose, e dell'universo intero. Sembra una cosa arci-scontata, ma nel mondo occidentale non lo è per niente. Nel momento che si raggiunge,o quanto meno ci si sforza,la consapevolezza che tutto ha una fine e che nulla ci appartiene,il rapporto con la morte cambia completamente, e non è più vista come una fine, ma come un passaggio attraverso la non consistenza del tutto.



Magra e comprensibile autoconsolazione per chi rimane.



fedipos
00venerdì 8 gennaio 2010 20:04
magra consolazione
Non so se è una magra consolazione, certamente il sottoscritto è molto handicappato non essendo ancora riuscito a venire fuori, dopo 20 anni, dal circolo vizioso del mondo occidentale, quanto meno ci provo e guardo con invidia questi geni dell'intelligenza che riescono, con quattro parole, a risolvere i problemi dell'umana esistenza. Come sono insignificante!
SHERPA61
00venerdì 8 gennaio 2010 20:19
le stelle piccole fanno il firmamento unico.
quelle che pochi vedono

RIC54
00sabato 9 gennaio 2010 02:05
Prima di tutto , le mie condoglianze a Filippo , per questa serie di circostanze tristi.

E , seconda cosa , ho sentito bene ?
Trebiciano ?

Riccardo
Miriteo
00sabato 9 gennaio 2010 08:48
Re: ringrazio
fedipos, 08/01/2010 17.55:

Intanto grazie a tutti per il pensiero. Miriteo, dato che ci eravamo sentiti per telefono, ha colto una sfumatura giusta nella mia reazione a questa catena di trapassi. Non è dovuta a insensibilità, ma alla filosofia buddista che cerco di approfondire da oltre 20 anni.Il pensiero chiave di tutto il buddismo è rivolto alla ricerca della consapevolezza dell'impermanenza di tutte le persone, le cose, e dell'universo intero. Sembra una cosa arci-scontata, ma nel mondo occidentale non lo è per niente. Nel momento che si raggiunge,o quanto meno ci si sforza,la consapevolezza che tutto ha una fine e che nulla ci appartiene,il rapporto con la morte cambia completamente, e non è più vista come una fine, ma come un passaggio attraverso la non consistenza del tutto. Scusate la disgressione ma era giusto dare un chiarimento sul pensiero manifestato.





Filippo, grazie per la precisazione.
Rileggendo il post, posso esser sembrato insensibile ad un sacco di persone, ma come hai precisato ci eravamo gia' sentiti per tel e mi avevi gia' spiegato quello che hai poi scritto. Logicamente un pensiero mio e della Roby è stato subito per te per Cri e Luca non appena abbiamo messo giu' il telefono
muress
00sabato 9 gennaio 2010 10:32
Re: re-angolo
fedipos, 08/01/2010 14.59:

Ciao Mauro,sei un mito. Non mi sono fatto sentire perchè è mancato mio padre e sono andato in liguria. in 14 mesi ho perso :zia,mamma,cognato e papà, alla faccia dei record. In casa ormai giriamo con una mano in quel posto. Così è la vita. Guardiamo al futuro: ho gli accordi giusti per Trebiciano, direi di fissare una data intorno a Pasqua. Dobbiamo trovare altre 3 persone per il mustang, datti una mossa anche te. Un abbraccio.




Sentite condoglianze anche da parte mia.
marcodegl
00sabato 9 gennaio 2010 16:11
Re: ringrazio
fedipos, 08/01/2010 17.55:

Intanto grazie a tutti per il pensiero. Miriteo, dato che ci eravamo sentiti per telefono, ha colto una sfumatura giusta nella mia reazione a questa catena di trapassi. Non è dovuta a insensibilità, ma alla filosofia buddista che cerco di approfondire da oltre 20 anni.Il pensiero chiave di tutto il buddismo è rivolto alla ricerca della consapevolezza dell'impermanenza di tutte le persone, le cose, e dell'universo intero. Sembra una cosa arci-scontata, ma nel mondo occidentale non lo è per niente. Nel momento che si raggiunge,o quanto meno ci si sforza,la consapevolezza che tutto ha una fine e che nulla ci appartiene,il rapporto con la morte cambia completamente, e non è più vista come una fine, ma come un passaggio attraverso la non consistenza del tutto. Scusate la disgressione ma era giusto dare un chiarimento sul pensiero manifestato.




Guarda, nonostante il mio interesse per le filosofie orientali, la vicinanza ai concetti del Buddismo (e di tante altre scuole di pensiero) riguardo all'impermanenza, quando una persona a me vicina viene a mancare, ci ricasco sempre nella mia occidentalità e di solito piango come un vitellino.

Un conto è la testa e una altro la pancia...

Un caro abbraccio, Marco
desio71
00sabato 9 gennaio 2010 17:42
Re: Re: ringrazio
marcodegl, 09/01/2010 16.11:




...quando una persona a me vicina viene a mancare, ci ricasco sempre nella mia occidentalità e di solito piango come un vitellino.




Ma non diciamo cavolate,altro che occidentalità,quando muore un nostro caro piangiamo perche sappiamo benissimo che non ci si rivedrà mai più perl'eternità e l'unica occasione era questa vita,poi il buddismo può tranquillamente vivere nella sua stessa assurdità che tanto la fine è la stessa anche per loro.

fedipos
00sabato 9 gennaio 2010 20:36
altra constatazione interessante
Con tre parole, lo scienza di turno ha liquidato 2500 anni di cultura tibetana. Mi sento ancora più insignificante di prima.Anzi, adesso mi sento anche scemo, e non oso pensare cosa faranno nella tomba Fosco Maraini e Giuseppe Tucci.
desio71
00sabato 9 gennaio 2010 20:56
Re: altra constatazione interessante
fedipos, 09/01/2010 20.36:

.. e non oso pensare cosa faranno nella tomba Fosco Maraini e Giuseppe Tucci.



Non possono dire pensare fare proprio nulla visto che sono tornati ad essere il nulla.


arteriolupin
00sabato 9 gennaio 2010 21:21
Per Desio:

rispetto il tuo pensiero (e ci mancherebbe).

Mi permetto, però, esporti un piccolo dubbio:
io non posso dimostrare, con i miei scarsi mezzi di essere umano, l'esistenza di un Essere superiore o Supremo (che per praticità chiameremo Dio, ma potresti anche chiamare sig. Rossi o Pisellino, fa nulla).

Tu, così sicuro, come fai a dimostrarmi la non esistenza dell'inconoscibile?

In quale modo mi garantisci la non esistenza dell'Aldilà???

Se tutto ciò che è sovrumano, per definizione, non è conoscibile dall'essere umano, non è più conveniente restare nell'agnosticismo (come faccio io che, non potendo dimostrare esistenza o non esistenza di ciò che è sovrumano, mi astengo dal giudizio)??

Non ti sembra che la tua negazione dei postulati cari a varie religioni, così decisa e recisa, al di là del modo a volte fastidioso, è espressa per postulati altrettanto fideistici di quelli delle succitate religioni?

Ti rendi conto che a presentarlo così il tuo ateismo è fondamentalmente una religione, perché si basa su una serie di assunti indimostrabili, tanto quanto le religioni?

Tutto questo pistolotto, con tutto il dovuto rispetto, per chiederti altrettanta cortesia e rispetto verso chi ha espresso opinioni differenti dalle tue e che tu hai trattato in un modo un po' rude e crudo, poco adatto a disquisizioni filosofiche, da sala da the più che da gazzarra forumistica.

Buone Montagne
desio71
00sabato 9 gennaio 2010 22:19
Re:
arteriolupin, 09/01/2010 21.21:

Per Desio:

rispetto il tuo pensiero (e ci mancherebbe).

Mi permetto, però, esporti un piccolo dubbio:
io non posso dimostrare, con i miei scarsi mezzi di essere umano, l'esistenza di un Essere superiore o Supremo (che per praticità chiameremo Dio, ma potresti anche chiamare sig. Rossi o Pisellino, fa nulla).

Tu, così sicuro, come fai a dimostrarmi la non esistenza dell'inconoscibile?

In quale modo mi garantisci la non esistenza dell'Aldilà???

Se tutto ciò che è sovrumano, per definizione, non è conoscibile dall'essere umano, non è più conveniente restare nell'agnosticismo (come faccio io che, non potendo dimostrare esistenza o non esistenza di ciò che è sovrumano, mi astengo dal giudizio)??

Non ti sembra che la tua negazione dei postulati cari a varie religioni, così decisa e recisa, al di là del modo a volte fastidioso, è espressa per postulati altrettanto fideistici di quelli delle succitate religioni?

Ti rendi conto che a presentarlo così il tuo ateismo è fondamentalmente una religione, perché si basa su una serie di assunti indimostrabili, tanto quanto le religioni?

Tutto questo pistolotto, con tutto il dovuto rispetto, per chiederti altrettanta cortesia e rispetto verso chi ha espresso opinioni differenti dalle tue e che tu hai trattato in un modo un po' rude e crudo, poco adatto a disquisizioni filosofiche, da sala da the più che da gazzarra forumistica.

Buone Montagne



Una sola risposta: SCIENZA

Nessun bisogno di disquisizioni filosofiche indimostrate e indimostrabili.

Quindi inutile illudere falsamente persone che soffrono per la perdita dei loro cari.

arteriolupin
00sabato 9 gennaio 2010 22:25
Mi rendo conto che la Scienza è la tua religione, e la rispetto.

Quali sono - se ci sono - i limiti della scena secondo te?

E quale scienza può darmi risposte plausibili su ciò che è ascientifico?

scusa, il dubbio è il mio pane...

Se mi dai la dimostrazione, mi avrai fugato un dubbio e passerò al prossimo.

Altrimenti continuerò a ritenere il tuo concetto di "scienza" semplicemente parareligioso (con toìutto il rispetto dovuto alla scienza, ovviamente, visto che di scienza, conoscenza e trasmissione delle stesse mi nutro).

desio71
00domenica 10 gennaio 2010 20:35
Re:
arteriolupin, 09/01/2010 22.25:

Mi rendo conto che la Scienza è la tua religione,




Ferma tutto,la scienza non è religione anzi è l'antitesi.


Per scienza si intende un complesso organico di conoscenze ottenuto con un processo sistematico di acquisizione delle stesse allo scopo di giungere ad una descrizione precisa della realtà fattuale delle cose e delle leggi in base alle quali avvengono i fenomeni.

Le regole che governano tale processo di acquisizione di conoscenze sono generalmente conosciute come metodo scientifico. In ambito moderno, gli elementi chiave del metodo scientifico sono l'osservazione sperimentale di un evento (naturale o sociale), la formulazione di un'ipotesi generale sotto cui questo evento si verifichi, e la possibilità di controllo dell'ipotesi mediante osservazioni successive.
by Wikipedia

Ho sfruttato la definizione di Wikipedia molto chiara e scorrevole più di quello che avrei potuto fare io.

L'unico limite della Scienza èil fattore economico.Se le migliaia di miliardi spesi per cavolate fossero investiti nella scienza saremmo 100 anni più avanti.
arteriolupin
00domenica 10 gennaio 2010 20:56
Avrei preferito una definizione TUA della scienza (mi sarebbe piaciuta sicuramente più di quella dell'enciclopedia), ma va bene così.

Sono d'accordo su una cosa: che i soldi per la ricerca sono mal spesi e se non si spendessero soldi per cazzate saremo almeno 100 anni più avanti.

Allora, magari, avremmo ulteriori margini per dibattere una questione annosa e spinosa come il rapporto tra scienza, consocenza e inconoscibile.

Comunque, al religione non è l'antitesi di nulla. E' solo la spiegazione che l'uomo tenta di dare in un modo becessariamente poco razionale (quindi per postulati e assiomi) a quanto non riesce a spiegare.

Non mi risulta che la scienza possa spiegare tutto... Però continua a cercare... E, dal mio punto di vista di grande angostico, resto dell'idea che il bello della ricerca non sta necessariamente nell'arrivare per forza a tutte le conclusioni, ma, semplicement,e nella ricerca stessa.

Spero di poter continuare la discussione, iniziata da questioni "parareligiose" e trasferitasi su un piano differnente, in un altro luogo, magari come piacevole in tervallo tra un discorso sulle montagne e l'altro.


marcodegl
00lunedì 11 gennaio 2010 11:37
Re: Re:
desio71, 09/01/2010 22.19:



Una sola risposta: SCIENZA

Nessun bisogno di disquisizioni filosofiche indimostrate e indimostrabili.

Quindi inutile illudere falsamente persone che soffrono per la perdita dei loro cari.





La scienza ha un grosso limite: fatte le debite eccezioni per scienziati un po' più "illuminati" nega l'esistenza di quello che non conosce, quindi, probabilmente, nega l' 80-90 % di quello che esiste, ce ne sono molti esempi eclatanti nel corso della sua storia.

Questo, oltre agli errori in buona o mala fede, che fanno parte di ogni percorso umano e costellano anche la ricerca scientifica. Ma la negazione di quello che non è (ancora stato) dimostrato è un vizio di fondo che penalizza enormemente quello che la scienza ritiene vero o falso, credibile o incredibile, possibile o impossibile.

Chiarisco che dico tutto questo senza esprimere nessun giudizio negativo per quello di buono che viene ed è venuto dalla ricerca scientifica, però con questo vizio di fondo, non potrò mai essere convinto che la scienza è la Verità, posso al massimo sostenere che la Scienza (e qui metto la "S" maiuscola volutamente) conosce una parte di quello che esiste SEeO.
tittus65
00lunedì 11 gennaio 2010 12:12
Re: Re: Re:
Accidenti, questo si che è un discorso che porta lontano... [SM=g27993]

Dato che è stata citata Wikipedia, dalla stessa fonte penso sia opportuno riportare anche questo:



Obiettivi della scienza

Nonostante vi sia su di essa una forte aspettativa, il suo obiettivo non è rispondere a tutte le domande, ma solo a quelle pertinenti alla realtà fisica. Inoltre, non è possibile delegarle tutti i problemi, così diventa importante la scelta su quali interrogativi debba rispondere.

La scienza non è in grado di dimostrare, né produrre, verità assolute e indiscusse. Piuttosto verifica coerentemente al meglio le ipotesi sui diversi aspetti del mondo fisico, e quando necessario si rimette in discussione, rivedendo le sue teorie alla luce di nuovi dati e osservazioni.

Non ha la presunzione di descrivere in termini assoluti come la natura è in questo momento, può solo trarre delle conclusioni in base all'osservazione della natura. Per esempio, lo sviluppo della meccanica quantistica agli inizi del XX secolo mostra che l'osservazione non è indipendente dagli eventi, e la scoperta della dualità onda-particella ha modificato l'idea tradizionale sull'"obiettività" della scienza.

La scienza, tuttavia, non è una sorgente di giudizi di valori soggettivi, e può avere senza dubbio un ruolo importante in materia di etica, indicando alla politica le probabili conseguenze di certe scelte.

Si può riassumere dicendo che la scienza moderna ha come scopo di rispondere a "come" i fenomeni osservati si svolgono, lasciando il "perché" a questioni filosofiche e/o religiose. Ogni teoria scientifica sviluppa un modello che permette la rappresentazione matematica del fenomeno, al fine di potere fare delle previsioni. Esistono inoltre casi in cui lo sviluppo di un modello in un certo ramo della scienza può facilitare lo sviluppo di altri modelli in altri rami della scienza senza che questi siano necessariamente legati.

Lo scopo ultimo della scienza è la comprensione e la modellizzazione della natura al fine di potere prevedere e possibilmente intervenire sullo sviluppo di uno o più fenomeni.



E' la Scienza stessa ad ammettere di non poter avere nè tutte le risposte nè dare vertà assolute (vedi "principio di indeterminazione" e relative conseguenze).

Essa è in "solo" grado di osservare, misurare e produrre modelli dei fenomeni fisici, che con diversi gradi di approssimazione (e, conseguentemente, di complessità) consentono di descrivere matematicamente questi fenomeni (e, comunque, scusate se è poco).

E non tutto quello che è osservabile e misurabile oggi lo era 100 anni fa, e chissà cosa lo sarà fra 100 anni.

Magari, se fossimo effettivamente avanti 100 anni, adesso avremmo un telefono per parlare con i defunti (prefisso 666 per l'inferno, 999 per il paradiso [SM=g27987]) , chi può saperlo....

Ciao,
tittus


marcodegl
00lunedì 11 gennaio 2010 12:32
Re: Re: Re: Re:
tittus65, 11/01/2010 12.12:

Accidenti, questo si che è un discorso che porta lontano... [SM=g27993]

Dato che è stata citata Wikipedia, dalla stessa fonte penso sia opportuno riportare anche questo:



Obiettivi della scienza

Nonostante vi sia su di essa una forte aspettativa, il suo obiettivo non è rispondere a tutte le domande, ma solo a quelle pertinenti alla realtà fisica. Inoltre, non è possibile delegarle tutti i problemi, così diventa importante la scelta su quali interrogativi debba rispondere.

La scienza non è in grado di dimostrare, né produrre, verità assolute e indiscusse. Piuttosto verifica coerentemente al meglio le ipotesi sui diversi aspetti del mondo fisico, e quando necessario si rimette in discussione, rivedendo le sue teorie alla luce di nuovi dati e osservazioni.

Non ha la presunzione di descrivere in termini assoluti come la natura è in questo momento, può solo trarre delle conclusioni in base all'osservazione della natura. Per esempio, lo sviluppo della meccanica quantistica agli inizi del XX secolo mostra che l'osservazione non è indipendente dagli eventi, e la scoperta della dualità onda-particella ha modificato l'idea tradizionale sull'"obiettività" della scienza.

La scienza, tuttavia, non è una sorgente di giudizi di valori soggettivi, e può avere senza dubbio un ruolo importante in materia di etica, indicando alla politica le probabili conseguenze di certe scelte.

Si può riassumere dicendo che la scienza moderna ha come scopo di rispondere a "come" i fenomeni osservati si svolgono, lasciando il "perché" a questioni filosofiche e/o religiose. Ogni teoria scientifica sviluppa un modello che permette la rappresentazione matematica del fenomeno, al fine di potere fare delle previsioni. Esistono inoltre casi in cui lo sviluppo di un modello in un certo ramo della scienza può facilitare lo sviluppo di altri modelli in altri rami della scienza senza che questi siano necessariamente legati.

Lo scopo ultimo della scienza è la comprensione e la modellizzazione della natura al fine di potere prevedere e possibilmente intervenire sullo sviluppo di uno o più fenomeni.



E' la Scienza stessa ad ammettere di non poter avere nè tutte le risposte nè dare vertà assolute (vedi "principio di indeterminazione" e relative conseguenze).

Essa è in "solo" grado di osservare, misurare e produrre modelli dei fenomeni fisici, che con diversi gradi di approssimazione (e, conseguentemente, di complessità) consentono di descrivere matematicamente questi fenomeni (e, comunque, scusate se è poco).

E non tutto quello che è osservabile e misurabile oggi lo era 100 anni fa, e chissà cosa lo sarà fra 100 anni.

Magari, se fossimo effettivamente avanti 100 anni, adesso avremmo un telefono per parlare con i defunti (prefisso 666 per l'inferno, 999 per il paradiso [SM=g27987]) , chi può saperlo....

Ciao,
tittus






Sono d'accordissimo (vedi Scienza con la "S" maiuscola), e qui è scritto anche meglio [SM=g27987]

ma probabilmente non tutti condividono le stesse idee...
tittus65
00lunedì 11 gennaio 2010 13:11
Re: Re: Re: Re: Re:
marcodegl, 11/01/2010 12.32:


...
ma probabilmente non tutti condividono le stesse idee...
...




Ed è giusto che sia così, altrimenti non ci sarebbero mai discussioni. [SM=g27988]
E quindi neanche divertimento, crescita personale, ecc...
Solo noia.

Ciao,
tittus
BRUNOZOE
00lunedì 11 gennaio 2010 13:28
...........l'unica certezza e' che non esistono certezze.......


Io dubito sempre(...per non dire di peggio....) di quelli che hanno la Verita' assoluta o,peggio ancora,di quelli che credono ciecamente e aprioristicamente a un qualsiasi dogma o fede,sia esso religiosa o scientifica,precludendosi quindi a qualsiasi possibilita' di confronto,dialogo, con relativa eventualita' di confutazione.

La scienza non avra' mai la Verita' assoluta(e non pretende neanche di averla...) ma,essendo una delle tante "evoluzioni" del prodotto della mente umana,avra' solo delle "

verita' relative",cioe' valide fintanto che non saranno poi confutate dalla teoria successiva....

Questo vale anche per qualsiasi delle attivita' del "prodotto mente" dell'uomo,dalla filosofia alle scienze sociali,fino alle religioni....

Soprattutto in campo filosofico e religioso,esisteranno tante mezze verita' e ,da parte mia,un atteggiamento agnostico e' l'unico modo di approcciarsi a tematiche che vanno al di fuori di qualsiasi possibilita' di conoscenza del genere umano.





(Ale74)
00lunedì 11 gennaio 2010 13:58
La vita oltre l amorte fa parte delle + svariate religioni e credere che dopo la morte c'è altro fa parte della fede.

Se Filippo è convinto di quello che ha detto, perchè così recita la religione che ha deciso di abbracciare così è per lui quindi cerchiamo di rispettare questo suo credo.
SHERPA61
00lunedì 11 gennaio 2010 15:00
io più che credere in assoluto nella scienza, ho naturalmente un approccio scientifico verso le cose.
detto questo, mi riusulta impossibile credere a dei dogmi, men che meno religiosi.
ovviamente la scienza non da le spiegazioni a tutto; non si spiegherbbe altrimenti il fatto che certi uomini arrivino a 8000 metri senza ossigeno mentre altri gia a 2.500 soffrano da cani...e non basta l'allenamento., a 8000 metri sei al 25% di pressione atmosferica, peggio di un malato terminale di enfisema.....figurarsi fare dell'esercizio fisico.
ma anche nel mio piccolo non si spiega come viaggi da sempre con l'ematocrito attorno al 51/54%...!!....(per inciso Pantani fu squalificato col 51%) ...dovrebbe venirmi un ictus al giorno...!!...eppure....

ecco....la scienza ha un miliardo di limiti.....che cercano però di essere esplosi con prove ripetibili e quindi inconfutabili.
la religione è altra cosa, altimenti non potrebbero esistere scienziati che credono...com'è.!
io più che essere conscio del mio profono agnosticismo, sono consapevole della fortuna che ha chi crede...in qualcosa.

anche io .."credevo"....una volta.....non in dio....ma "credervo"

ciao
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