intervista ai Rappresaglia!

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MARVIN the CROW
00sabato 6 dicembre 2003 01:16
siccome i Rappresaglia sono il mio gruppo preferito[SM=x297421] , ho deciso di postare questa intervista rilasciata dopo l'uscita del loro ultimo lavoro.[SM=x297412]

[domanda] quando e come si sono formati i Rappresaglia?
[risposta] MAURIZIO: una notte d’inverno nel 1982, davanti a un fuoco acceso nel cortile interno del Virus, Franz (all’epoca voce e basso) e io formammo una band hardcore: i Rappresaglia, appunto. Alla batteria chiamammo Gigo degli Impact, conosciuto nei frequenti periodi di rovina nell’ambito del punk bolognese.

MARVIN the CROW
00sabato 6 dicembre 2003 01:18

[domanda] parlatemi della scena hardcore/punk degli anni ’80, e della vostra esperienza nello spazio autogestito del Virus.

[risposta] STEFANO: nel 1982 ero fra il pubblico. Era un momento magico e molto creativo. Gruppi, fanzine, occupazioni, autoproduzioni. Tutti contribuivano in qualche modo. Era quello che si diceva una scena nel vero senso del termine. Nel 1982 chi si vestiva con il chiodo, le creeper, cerniere e capelli dritti era un alieno. Gli sbirri ti fermavano ogni 100 metri, i tamarri cercavano di pestarti e tutti gli altri ti scansavano. Era normale, quindi, pensare a fare tutto da soli, fra punk. Prima ancora di una scelta ideologica si trattava di una scena di sopravvivenza.
MAURIZIO: il Virus fu la realizzazione di un sogno. Un posto dove vivere, suonare, divertirsi e organizzarsi: un punto focale per i punk italiani. In modo particolare ricordo la partecipazione senza riserve, devastante, dei ragazzi sotto al palco. Il Virus fu il trampolino di lancio per molte giovani band che difficilmente avrebbero trovato altrove la possibilità di suonare, non essendo l’hardcore un genre di facile ascolto. Per le band più importanti fu certamente nota d’orgoglio includerlo nei propri tour come tappa principale. Ho partecipato e vissuto all’interno del Virus pur non condividendo molti degli atteggiamenti assunti dagli elementi più politicizzati e intransigenti che avevano potere decisivo sull’organizzazione. Il destino del Virus era sicuramente già segnato, ma credo che la mancanza di elasticità mentale e l’impeto per alcune scelte politiche, forse troppo azzardate, abbiano portato alla fine anticipata di questo sogno.




MARVIN the CROW
00sabato 6 dicembre 2003 01:19
[domanda] parlatemi del vostro nuovo cd “sopravvissuti”

[risposta] STEFANO: mi riesce un po’ difficile parlare di un nostro lavoro. Non riesco ad essere obiettivo. Siamo soddisfatti di come è venuto, sia per come suona, sia per i pezzi. Perché “sopravvissuti”? dopo 21 anni… ma non è solo per quello. Il riferimento, oltre che alla storia del gruppo, è soprattutto riguardo a noi come persone. Il tempo passa e sono sempre più i compromessi e i rospi che si è costretti, volenti o nolenti, a mandare giù. Cerchiamo di mantenerli al minimo, ma viviamo in questa società: dobbiamo pagare l’affitto, fare la spesa… cerchiamo di limitare i danni.
MAURIZIO: il titolo, ovviamente ironico, fa riferimento sia al fatto che dopo 20 anni siamo uno dei pochi gruppi ancora attivi, sia all’essere sopravvissuti, in modo letterale, a quell’ideologia autodistruttiva che faceva parte del primo periodo punk. “sopravvissuti” contiene 13 brani di potente punk rock’n roll tra cui la cover di Gary Glitter “I’m the leader of the gang”, rigorosamente in stile Rappresaglia. La qualita e la varietà dei brani lo fa assomigliare più a una raccolta di singoli che a un album vero e proprio. L’intento è quello di offrire un prodotto vario che rappresenti le molteplici sfaccettature del punk, dalle sue origini fino alle sue ultime evoluzioni.



MARVIN the CROW
00sabato 6 dicembre 2003 01:20
[domanda] rispetto a 20 anni fa, che cosa è cambiato nel punk rock, nei kids, e nell’attenzione che i media dedicano a questo genere?

[risposta] STEFANO: il punk ’77 e il primo HC erano shockanti. Ti facevano rimanere senza fiato. Erano “pura, sfacciata onestà”, non si trattava semplicemente di cantare delle belle canzoncine per i propri amici o vedersi un concerto con un po’ di birra in pancia, ma voleva dire vivere, gridare, urlare al mondo: un energia disperata. Nel ’77 prima, e nell’82 poi, è stato qualcosa di completamente nuovo ed eccitante. Per quanto riguarda i media, l’unica, poca attenzione verso il punk era versi “i” punk: se andava bene parlavano solo del lato curioso e modaiolo, ma la maggior parte delle volte l’interesse era solo per l’aspetto sociale.
MAURIZIO: ora resta ben poco di quella carica dissacrante e provocatoria che ha portato il punk alla fine degli anni 70 a essere fautore di una vera e propria rivoluzione musicale. Chi suonava o ascoltava punk viveva questo fenomeno in tutti i suoi aspetti: era una scelta di vita. Oggi per i ragazzi che si avvicinano a questo genere le cose sono più facili, per lo spazio che viene dato dai media e per la maggiore elasticità delle grosse etichette discografiche, insomma si può dire che è un genere ormai addomesticato. Le giovani band hanno stumentazioni da spavento e grande talento, peccato che spesso emerga solo il lato spensierato di questa musica che con il vecchio punk ha ben poco a che vedere.



MARVIN the CROW
00sabato 6 dicembre 2003 01:21
[SM=x297523] [SM=x297422] [SM=x297416] [SM=x297520]
Beatrixxx
00lunedì 8 dicembre 2003 02:37
ok!!!![SM=x297424] [SM=x297424]
grazie x aver creato il topic!!! molto interessante!!!
e ti ho creato anche la cartella dei Rappresaglia, visto????[SM=x297525] [SM=x297414] [SM=x297523]
Beatrixxx
00lunedì 8 dicembre 2003 02:39
Re:

Scritto da: MARVIN the CROW 06/12/2003 1.19


Il tempo passa e sono sempre più i compromessi e i rospi che si è costretti, volenti o nolenti, a mandare giù. Cerchiamo di mantenerli al minimo, ma viviamo in questa società: dobbiamo pagare l’affitto, fare la spesa… cerchiamo di limitare i danni.







purtroppo è vero!!!!![SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433]



Beatrixxx
00lunedì 8 dicembre 2003 02:41
Re:

Scritto da: MARVIN the CROW 06/12/2003 1.16
s

[domanda] quando e come si sono formati i Rappresaglia?
[risposta] MAURIZIO: una notte d’inverno nel 1982, davanti a un fuoco acceso nel cortile interno del Virus




il virus......[SM=x297531] [SM=x297426] [SM=x297531]


egopunk
00lunedì 8 dicembre 2003 12:44
VIRUSSSSSSSSS!!!!!![SM=x297426] [SM=x297427] [SM=x297426] [SM=x297427] [SM=x297454] [SM=x297446] [SM=x297454] nn tornerà +!!![SM=x297431] [SM=x297431] [SM=x297431] sigh...
MARVIN the CROW
00martedì 16 dicembre 2003 09:29
Re: Re:

Scritto da: Beatrixxx 08/12/2003 2.39



purtroppo è vero!!!!![SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433] [SM=x297433]






è x questo ke mi piacciono i Rappresaglia, sono dei realisti! non raccontano ca[SM=x297445] ate!!(qua mi autocensuro da solo, prima che lo faccia qualcun altro!)[SM=x297414]




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