Il plettro conta eccome!! Prova a fare dellos trumming su un'acustica con un plettro da 3mm e senti che grattugia ne esce fuori!!
Allo stesso modo, per me ogni contesto ha il suo plettro, differente per forma, materiali, dimensioni...
Se per esempio voglio "strafare" con cose ultra-tecniche, la mia personale preferenza va al jazzIII o allo stubby da 3mm, entrambi by Jim Dunlop. Che però non userei mai per farci del blues, dove invece prediligo dei normali Fender heavy. A meno che non si tratti di ritmiche, dove sono ancora troppo duri, e allora mi sposto su dei medium, preferibilmente sempre tipo Fender. Certo che se la ritmica è invece un funky a note singole (quelle pulite con un po' di compressore), allora magari non guasta neanche il plettro più duro... E come la mettiamo allora con lo sweep? E col jazz? Dipende: se devo fare cose molto veloci e "liquide", alla Diorio, mi torna in auge il plettrino... purché non ci siano di mezzo però troppi accordi, nel qual caso è troppo piccolo e duro per tenere il passo...
Ho sempre una tasca piena di plettri di ogni foggia, e nei luoghi chiave della mia vita ne ho altrettanta scorta... Certo che comunque ci va di lusso: costando poco, è facile permettersi la libidine di sperimentare, provare, maledire, ritentare, assuefarsi, rigettare, riappacificarsi, scegliere, non scegliere...