barby94
00domenica 28 febbraio 2010 18:12
Han camminava con passo spedito attraverso la foresta,era vicino alla metà e voleva arrivarci il prima possibile.
Il suo compagno camminava dietro a lui:era un novellino ancora non conosceva bene il mestiere dello spionaggio e il fatto di essere stato affiancato a un novellino lo infastidiva e quindi prima arrivava alla base prima si sarebbe sbarazzato di quel peso morto.
Uno schiocco:basta per far capire ad Han quello che succede. Silenzio,il suo collega cade a terra prono una freccia conficcata nel petto:non era stato abbastanza veloce da schivare l’attacco. Han non ne rimase per niente emozionato sapeva chi era stato e con disinvoltura disse “-Galaxy ti dispiacerebbe uscire allo scoperto e parlare?-
Una ragazza apparve dal nulla:bellissima,ma quello sguardo truce la faceva sembrare meno carina di quello che era,da quello che si ricordava Han non l’aveva mai vista sorridere,in mano teneva un arco e in spalla una faretra.
-Ti chiedo scusa Han,ma volevo vedere se la nuova recluta era abbastanza abile.-
Lui sorrise era fatta così:chi non le piaceva era spacciato.
-Suppongo che non abbia superato il test.-
-Infatti,ma parliamo d’altro:hai recuperato quei documenti dalla città di Elteria?”-
-Certo,ho svolto il piano alla perfezione,non c’è nessun pericolo.-
La faccia di Galaxy si fece ad un tratto livida e i suoi occhi sembrarono diventare per un attimo color cremisi.
-Lo sai che lei è scappata la scorsa notte?-
Han rimase senza parole scappare dalla base della fondazione era praticamente impossibile,nessuno da quando era stata creata,i loro prigionieri rimanevano in quelle celle per sempre.
-Come è potuto accadere? –
-Non lo so nemmeno io,mi hanno incaricata per ritrovarla prima che possa dire a qualcuno quello che ha visto e se questo dovesse accadere sarebbero guai seri.
-Sai già dove trovarla?-
-Ne ho una vaga idea...Flame ha detto che ti vuole vedere per affidarti un’altra missione.-
-Ma sono appena tornato!-
-Non ti lamentare con me io sono solo il messaggero,ma fossi in te non mi lamenterei così tanto…Potrebbe ripensarci sul tuo conto e allora non vorrei essere nei tuoi panni...-
-Ho capito...allora io vado,ci pensi tu al corpo?-
-Non ti preoccupare.-
e andò verso est da dove era arrivata lasciando così Han solo immerso nei suoi pensieri.
Si mise a guardare il cadavere del suo compagno,aveva passato con lui un brevissimo lasso di tempo.
Se non l’avesse ucciso Galaxy l’avrei fatto io,una palla al piede.
Si voltò e s’incamminò verso la base della Fondazione.
Galaxy correva agile per la boscaglia i suoi passi non facevano alcun rumore,prima di partire doveva fare una deviazione.
Finalmente apparve la casa al limitare del bosco,era una casetta piccola simile a quella di un contadino,ma con la differenza che non c’era un orto nel cortile ma bensì un campo sfoglio e poco curato.
La ragazza arrivata davanti al cortile si fermò. Sulla veranda c’era un ragazzo: aveva i capelli di un biondo lucente raccolti in una coda,era di bell’aspetto e aveva due occhi blu intenso,era intento a modellare un uccello di creta.
-Galaxy ti serve qualcosa?-Disse il giovane senza voltarsi e continuando il suo lavoro come se niente fosse.
-Ciao Feid…Ero venuta a dirti che sto per partire,perché…-
-Perché lei è scappata-concluse il ragazzo.
-Vedo che sei già stato informato…Ero anche venuta a chiederti qualche consiglio su dove possa essersi diretta.-
-Sicuramente verso ovest,stai attenta però ho in gran brutto presentimento su questa faccenda e lo sai che il mio intuito non sbaglia mai.-
-Non ti preoccupare farò attenzione.-
L’intuito di Feid era infallibile: da quando si conoscevano non si era sbagliato neanche una volta.
-Ah già il capo vuole parlarti.-Disse Galaxy.
I giovane alzò gli occhi e guardò la ragazza.
-Cosa vuole quel vecchio da me?-
Aveva il brutto vizio di chiamare tutte le persone anche i suoi coetanei vecchi,tranne che con Galaxy,fra loro due c’era un legame particolare,non come due persone che avevano passato le stesse sofferenze e che si comprendevano l’un l’altro,ma qualcosa di ancora più profondo:loro riuscivano a capirsi senza nemmeno parlare,erano come due cloni,esattamente uguali,inoltre Feid era l’unico a sapere tutto su Galaxy.
-Non lo so. Comunque la cosa sembra piuttosto urgente faresti meglio a sbrigarti ad andare-.
Il ragazzo si alzò in piedi:era magro anche troppo,portava una camicia bianca,un paio di pantaloni neri e un mantello anch’esso nero.
Sebbene avesse la stessa età di Galaxy sembrava molto più giovane quasi un ragazzino,ma era solo l’impressione:perché era la persona più saggia e più in gamba del pianeta,per questo faceva parte della Fondazione:una persona come lui era fondamentale per la riuscita dei loro piani.
-E’ meglio che mi avvii,anche tu dovresti fare lo stesso.-
La ragazza annuì.-Molto bene allora alla prossima.-
Sparì nel folto della boscaglia.
La stanza dove si riunivano i membri della Fondazione era ampia e con tante sedie quante erano i membri della fondazione. In mezzo alla sala c’era un uomo,ma non era un uomo qualunque,era l’uomo che ha creato la fondazione,l’uomo,molto probabilmente più astuto e diabolico del pianeta.
-Han sei in ritardò.-
Han trasalì al suono di quella voce,sembrava quella di un androide:era fredda senza emozioni,era innaturale.
-Scusa,ho avuto alcuni piccoli contrattempi…-
-Come per esempio la morte del tuo compagno?-
-Si del tipo…-
-Oppure del fatto che hai lasciato in vita un testimone?-
Come faceva a saperlo?Nessuno sapeva del duello con quel ragazzino…eppure…
-Allora,Han non hai niente da dire?-
Han strinse i pugni aveva una gran voglia di tirarli un bel pugno in faccia,ma non poteva farlo.
-Ora,grazie a te,rischiamo di essere scoperti,quindi ora riparerai il danno fatto:Trova quel ragazzino e portamelo qui e uccidi chiunque sappia di quello che ha visto anche se si dovesse trattare del re in persona.-
-Sarà fatto.-
Feid entrò nella camera con una calma innaturale in viso. Scommetto che ha sentito tutto quello che ha detto. Han non sapeva molto su quel tipo dalla faccia sembrava molto giovane, ma non sapeva quanti anni avesse in realtà.
-Flame mi hai fatto chiamare?-
-Si. Volevo affidarti una missione.-
Una missione? Da quel che ne sapeva Han, Feid non era mai andato in missione, era rimasto sempre dietro le linee a osservare lo svolgere dei fatti.
-Sarebbe?-
Lo sguardo del ragazzo non lasciava trapelare nulla, era inespressiva, di una cosa Han era sicuro:Sapeva nascondere alla perfezione le sue reali intenzioni.
-Han dato che il tuo compagno è deceduto. Sarà Feid che ti accompagnerà nella tua missione.-
-Per me va bene-disse Han.