il mio" PICCOLO ALESSIO"

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pedra
00giovedì 26 luglio 2012 18:18
Salve a tutti,
mi chiamo Sandra ho 37 anni e un bimbo di 4 di nome Andrea,e a lui che volevamo regalare un fratellino,ALESSIO nato purtroppo prematuro alla 24° settimana di soli 600 grammi.La mia è stata una gravidanza tranquilla,gli esami perfetti....finchè non è arrivato quel maledetto giorno....è iniziato con delle perdite chiare ma abbondanti finchè in un giro di un ora ho avuto contrazioni continue che non sono riusciti a fermare,dilatazione dell utero ormai completa ed emorragia per distacco marginale di placenta...l inferno!!Ma il mio cucciolo è nato VIVO....intubato e trasportato al reparto T.I.N.
Ho pianto per giorni per quello strappo improvviso dal mio grembo,continuavo a sentirmi incinta...cercavo il mio bimbo dentro di me!!nel frattempo ALESSIO lottava come un leone per sopravvivere...e io e mio marito eravamo li' impotenti.Non riuscivo a pregare ero arrabbiata...ogni giorno era "un giorno di dolore" era come stare sulle montagne russe,ALESSIO peggiorava,si stabilizzava,peggiorava....PICCOLO ERA TROPPO PICCOLO l amore della mamma!ogni volta che mi affacciavo sull incubatrice mi sentivo in colpa di non essermi presa cura del mio bambino...che il suo posto era nel mio grembo....è stato devastante...e poi l emoraggia celebrale...un dolore dopo l altro....come avrebbe vissuto il mio bambino??nonostante tutto ho continuato con i miei progetti su di lui....mettendoci un "SE" anche se i medici ci hanno detto sempre di stare con i piedi per terra e vivere alla giornata....loro sapevano... il 12 luglio, giorno dell anniversario di matrimonio il mio piccolo ALESSIO è volato in cielo...solo allora dopo 26 gioni ho potuto stringerlo tra le braccia e dargli tutte le coccole e i baci che mi erano state negate...vederlo senza respiratore e tubi vari mi ha trasmesso serenità...pareva che dormisse...io e mio marito ce lo siamo portati a casa e tenuto con noi per due giorni...perchè glielo avevamo promesso....
Adesso c è ANDREA che ci dà la forza di andare avanti e il ricordo di ALESSIO che non dimenticheremo MAI!!Loro sono i miei figli ,la mia forza!SANDRA
KETTY
00venerdì 27 luglio 2012 15:14
Cara Sandra, mi chiamo Ketty e come tutto noi anche io ho una bimba speciale volata troppo presto in cielo un anno fa, ogni volta che si leggono storie di altre donne di altre donne tutti i tristi ricordi affiorano nella mente e le lacrime ritornano a farsi vive come il primo giorno. Io ho perso la mia piccola Sofia a 30 settimane la mia non è stata una gravidanza facile e nonostante mi fossi sottoposta anche ad una delicata operazione per cercare di salvarla lei non c'è l'ha fatta, era piccola e bella e la tua frase "sembrava che dormisse" è proprio cos' anche io ricordo la mia piccola serena in braccio a me che dormiva con il suo piccolo visino sereno.
Per mesi ho pianto sofferto e mi sono fatta mille perchè ai quali ancora oggi non so darmi una risposta, ho odiato la vita le persone e a volta anche la fede non mi aiutava, però un giorno quello due piccole linee rosa si sono ricolorate, la mia piccola Sofia mi aveva mandato il regalo più bello che la vita potesse ridarmi, e cosi' oggi posso tenere stretta a me la mia piccola seconda bimba di 3 mesi Aurora Sofia, sai ti dico che sono certa che è stata opera di Sofia perchè proprio l'11 Aprile giorno in cui ho saputo della morte di Sofia ho invece un anno esatto dopo portato a casa stretta a me Aurora, un piccolo batuffolo che assomiglia tantissimo alla sua sorellina.
Tu adesso hai il tuo piccolo in terra da continuare a crescere e non deve sentire tutto il tuo dolore perchè lui non ha colpa se il suo fratellino è volato in cielo, ti dico questo perchè ho appena affrontato un periodo di crisi e rabbia perchè mi mancava Sofia e stavo facendo ricadere su Aurora tutto il mio dolore e mi sono resa conto che non potrei commettere cosa peggiore.
Devi solo darti un pò di tempo e vedrai che non dimenticherai perchè questo non accadrà mai ma con il tempo imparerai a ricordare i momenti belli e felici di quelle settimane passate con il tuo piccolo.
pedra
00venerdì 27 luglio 2012 21:34
Grazie ketty,leggere che molte di voi mamme speciali avete affrontato una nuova gravidanza mi rincuora. io solo a pensarci adesso ho paura,troppo dolore!!è proprio vero mio figlio in terra mi aiuta a distrarmi durante il giorno occupandomi di lui,ma non posso fare a meno di pensare quando lo guardo ad ALESSIO che non c è più,incinta me l immaginavo tutti e due a giocare insieme a condividere la cameretta...ormai quel sogno è svanito per sempre.

Ilaria
00lunedì 30 luglio 2012 09:46
Carissima Sandra, immagino i tuoi 26 giorni all'ospedale, stare vicino al tuo Alessio ed accudire il tuo Andrea, 26 giorni di passione, avevo letto dal cellulare il racconto del tuo amore, ma aspettavo oggi per risponderti, per avere un pc decente, poi ieri mentre stavo leggendo un romanzo "I fratelli Karamazov", ho scoperto un capitolo che non mi aspettavo, in cui sono riuscita a piangere, nonostante mi separassaero dalla mia Linda ormai ben 10 anni, così stamani mattina, ho pensato di condividerlo con te, ultima mammina arrivata e con le altre mamme:

Da “Le donne credenti”, II libro de I fratelli Karamazov


Molte delle donne che si affollavano attorno a lui versavano lacrime di gioia e di commozione, sotto l’impressione del momento; altre cercavano di spingersi avanti anche solo per baciargli il lembo della veste, altre ancora si lamentavano. Egli le benediceva tutte e ad alcune rivolgeva qualche parola...

– Eccone una che viene da lontano! – disse lo starec, indicando una donna non ancora vecchia ma molto magra e smunta, dal viso più che abbronzato addirittura quasi nero. La donna stava in ginocchio e guardava lo starec con gli occhi fissi. C’era in quello sguardo un’espressione esaltata.

– Da lontano, bàtjuska, da lontano, trecento versty da qui... Da lontano, bàtjuska, da lontano... – cantilenava la donna, dondolando pian piano la testa da una parte all’altra e appoggiando una guancia sulla palma della mano. Parlava come se si lamentasse. C’è nel popolo un dolore silenzioso e paziente, esso si ritrae in sé e tace. Ma esiste anche un dolore lacerante; esso erompe una volta in lacrime disperate e da quell’istante si sfoga in lamenti. Specialmente nelle donne. Ma non è meno penoso del dolore silenzioso. I lamenti danno sollievo, sì, ma corrodono e lacerano il cuore ancora di più. Un tale dolore non vuole neanche conforto, si nutre della consapevolezza della propria indistruttibilità. I lamenti non esprimono altro che il bisogno di irritare continuamente la ferita.

– Sei della città? – proseguì lo starec, guardando fissamente la donna.

– Della città, padre, della città; veramente siamo gente di campagna, ma viviamo in città. Sono venuta, padre, per vederti. Abbiamo sentito parlare di te, bàtjuska, ne abbiamo sentito parlare. Ho seppellito un bambino piccoletto, poi sono andata a pregar Dio. In tre monasteri sono stata e mi hanno detto: «Nastàsjuska, va’ anche laggiù», ossia qui da voi, angelo santo. Sono venuta, ieri sono stata alla liturgia notturna, ed ecco che oggi sono qui da voi.

– Perché piangi?

– Piango il mio figlioletto, bàtjuska; aveva quasi tre anni; ancora due mesi e avrebbe avuto tre anni. È per il mio bimbetto, padre, che mi tormento. Era l’ultimo figliuolo che ci era rimasto: quattro ne abbiamo avuti, io e Nikìtuska, ma in casa nostra, padre benamato, i bimbi non campano. I tre primi li ho sotterrati io, ma non li ho pianti troppo, ma quest’ultimo l’ho sotterrato e non lo posso dimenticare. È proprio come se fosse qui davanti a me, e non si allontana. Mi ha disseccato l’anima. Guardo i suoi pannolini, la camiciuola, le scarpette e singhiozzo. Tiro fuori tutto ciò che è rimasto di lui, guardo ogni cosa, e piango. Dico a Nikìtuska, mio marito: «Padrone mio, lasciami andare in pellegrinaggio». Lui è vetturino, non siamo poveri, padre, non siamo poveri: lavoriamo per conto nostro, e sono nostri cavalli e carrozza. Ma a che ci serve ora la roba? Si sarà messo a bere il mio Nikìtuska, senza di me; di certo è così; anche prima, non appena mi voltavo, lui subito si disanimava. Ma adesso non penso neppure più a lui. Già da tre mesi sono lontana da casa. Ho dimenticato, ho dimenticato tutto e non voglio più ricordare nulla; e poi che cosa farei adesso con lui? L’ho finita con lui, l’ho finita, l’ho finita con tutti. E non vorrei neppure più rivedere la mia casa, né la mia roba, non vorrei vedere più nulla!

– Senti, madre – proferì lo starec –, un grande santo dei tempi antichi vide una volta in un tempio una mamma che piangeva come te; anche lei piangeva il suo figlioletto, l’unico che aveva e che il Signore aveva chiamato a sé. «Non sai» le disse quel santo «come questi bambinelli se ne stanno tutti fieri davanti al trono di Dio? Nel regno dei cieli non c’è nessuno più fiero di loro. Tu, o Signore, dicono a Dio, ci hai donato la luce; noi l’abbiamo appena veduta e Tu ce l’hai ripresa. E pregano e chiedono con tanta baldanza che il Signore concede subito loro il grado di angeli. Perciò, disse quel santo, gioisci anche tu, donna, e non piangere perché il tuo piccolo è ora vicino al Signore nella schiera dei Suoi angeli». Ecco cosa disse in tempi antichi quel santo alla donna piangente. Ed egli era un grande santo e non poteva non dirle il vero. Perciò sappi anche tu, o madre, che il tuo bambinello è oggi presso il trono del Signore e gioisce, si rallegra, e prega Dio per te. Non piangere quindi neppur tu, ma gioisci.

La donna lo ascoltava con la guancia appoggiata alla mano e con gli occhi bassi. Sospirò profondamente.

– Anche Nikìtuska, per consolarmi, mi parlava proprio come te. «Non sei ragionevole» mi diceva. «Perché piangi? Il nostro bambinello è vicino al Signore Iddio e canta insieme con gli altri angeli». Mi dice così, ma piange anche lui; lo vedo che piange come me. «Lo so, Nikìtuska», dico io, «dove potrebbe essere se non accanto al Signore Iddio?... ma qui con noi ora non c’è più, Nikìtuska, non è più seduto qui vicino a noi come prima...». Se lo vedessi solo una volta, se potessi rivederlo una volta ancora! Non mi avvicinerei, non gli direi neppure una parola, mi nasconderei in un angolo pur di vederlo un attimo, pur di sentirlo giocare nel cortile e poi venire, come una volta, gridando con la sua vocetta: «Mammina, dove sei?» Potessi solo una volta, una volta sola sentirlo camminare nella stanza con i suoi piedini che facevano toc toc!... Mi ricordo che quasi sempre correva da me gridando e ridendo! Potessi solo sentire i suoi piedini, sentirli, riconoscerli! Ma lui non c’è più, bàtjuska, non c’è più e non lo sentirò mai più! Ecco qui la sua cinturina, ma lui non c’è più e io non potrò mai più né vederlo né sentirlo!

Essa cavò dal seno la piccola cintura di passamano del suo bimbetto e, al solo vederla, fu scossa dai singhiozzi e si coprì il volto con le dita attraverso le quali colarono rivi di lacrime.

– Questa – disse lo starec – questa è l’antica «Rachele che piange i suoi figli e non può consolarsi perché essi non sono più»; tale è la sorte assegnata sulla terra a voi madri. E tu non consolarti, non occorre che tu ti consoli, piangi pure; ma, ogni volta che piangi, ricordati che il tuo bambino è uno degli angeli di Dio, che di là ti guarda e ti vede, gioisce delle tue lacrime e le indica al Signore Iddio. E ancora a lungo durerà questo tuo sublime pianto di madre, ma alla fine si trasformerà in una quieta gioia, e le tue amare lacrime non saranno più che lacrime di dolce tenerezza e di purificazione del cuore che laveranno la tua anima dal peccato. Io pregherò per la pace del tuo bambino: come si chiamava?

– Alekséj, bàtjuska.

– È un bel nome. In ricordo di Alekséj «uomo di Dio?».

– Di lui, bàtjuska, di lui, di Alekséj «uomo di Dio».

– Quale grande santo! Pregherò, madre, pregherò e nella mia preghiera ricorderò la tua afflizione e pregherò anche per la salute di tuo marito. Però tu commetti peccato ad abbandonarlo. Torna da tuo marito e abbi cura di lui. Di lassù il tuo piccolo vedrà che hai abbandonato il suo papà e piangerà per voi; perché vuoi turbare la sua beatitudine? Lui è vivo, vivo, giacché l’anima vive in eterno; non è nella casa, ma è invisibile accanto a voi. Ma come potrà venire nella sua casa, se tu dici che hai preso a odiarla, la tua casa? Da chi dunque andrà, se non troverà insieme il babbo e la mamma? Adesso tu lo sogni e ti tormenti, ma allora egli ti manderà dei sogni tranquilli. Va’ da tuo marito, madre, va’ oggi stesso.

– Andrò, caro, seguirò i tuoi consigli. Mi hai sconvolto il cuore. Nikìtuska, Nikìtuska mio, tu mi aspetti, caro, mi aspetti…


Così ho scoperto che Dostoevskij perse un figlio di tre anni e che probabilmente questa parte del libro era dedicata a lui, metto anche il link, dove ho preso questa parte del libro dove c'è un pezzetto della storia di questa perdita: DOSTOEVSKIJ E LO STAREC AMVROSIJ TI OPTINA

Ti abbraccio forte forte e spero che queste parole consolino un pochino pochino pochino il tuo dolore, il nostro purtroppo è un cammino lungo fatto di lacrime proprio come scrive Dostoevskij ... "E ancora a lungo durerà questo tuo sublime pianto di madre, ma alla fine si trasformerà in una quieta gioia, e le tue amare lacrime non saranno più che lacrime di dolce tenerezza..."
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Ilaria
pedra
00lunedì 30 luglio 2012 14:34
il mio"PICCOLO ALESSIO"
grazie Ilaria
leggendo questo capitolo ho dato ancora sfogo al mio dolore,l unica consolazione e momento in cui sento vicino il mio bambino...piangerlo!!lo sò che un giorno le mie lacrime si trasformeranno in una quiete gioia,ma al momento è cosi che la vivo.
non riesco ancora a pensarlo qui tra noi....ma nella sua bara bianca in cimitero....ed è li' e non solo che il mio lamento corrode l anima..
Grazie tanto perchè leggendo le vostre storie e i lieti eventi mi fate sentire meno sola.
Ilaria
00martedì 31 luglio 2012 11:55
Carissima Sandra, so bene che ora è il tempo delle lacrime, ed è giusto così, perchè il dolore è troppo forte per tenerlo dentro e chiuso nel tuo cuore e lo fa diventare ancora più grande; io pensavo che ogni lacrima che mi usciva era un minuscolo pezzetto di dolore che scivolata via.
La cosa importante è che tu ti faccia coccolare da chi ti ama, state vicini te e il tuo compagno, traete la forza soreggendovi l'uno con l'altra e Andrea vi darà un ulteriore amore aggiunto [SM=g7799] , Alessio é proprio li, in mezzo alla sua famiglia [SM=g7799]
Ti abbraccio fortissimo!
[SM=g9433]
Ilaria

Giovanna
00lunedì 6 agosto 2012 15:07
Carissima Sandra,
ecco che ti arriva anche il mio abbraccio, con un po’ di ritardo (ero all’estero), ma con tanto affetto. Hai ragione, i nostri bimbi sono la nostra forza, quelli che stringiamo nelle nostre braccia e quelli che stringono invece noi tra le loro … e noi siamo forti e orgogliose per il nostro essere mamme, mamme comunque, indipendentemente dall’una o dall’altra circostanza. Perché quel che ci è successo non ci cambia solo la vita esteriore, mettendoci di fronte ad una prova non aspettata e troppo dolorosa all’inizio per essere compresa, ma è l’inizio di un nuovo cammino interiore, di una maturazione che ci fa vedere la vita stessa con occhi diversi, scoprendo anche una forza mai pensata. La tristezza, il dolore riaffiorano, anche dopo tanto tempo, ma il brutto si attenua. Quello che chiami maledetto giorno, e che all’inizio lo era anche per me, non lo vivo più con odio o angoscia…per me sono i giorni di Emma sulla terra, e li ricordo con tutto l’amore che ogni mamma ha per il suo bimbo, con la malinconia di non poterla stringere a me, vedere come sarebbe diventata. Sono passati sei anni e mezzo per me, per te è ancora tutto troppo recente e affronta ogni giorno, ogni passo in avanti come una grande conquista, senza abbatterti per i giorni no che ariveranno e ti faranno di nuovo vacillare. Andrea è un richiamo alla vita, l’impegno a non lasciarsi andare troppo al dolore, che dovrai far uscire e sfogare, senza dimenticare però che alla fine la vita sempre e comunque dovrà vincere perché è anche per i nostri figli che non ci sono più che dobbiamo vivere…e vivere bene. Forse dobbiamo pensare di avere una vita terrena doppia da vivere…anche per loro. Ogni sorriso che riaffiorerà sulle nostre labbra sarà anche per loro e per l’atto d’amore con cui li abbiamo intensamente voluti.
Sono qui per quel che posso e ti mando ancora un abbraccio forte. Mando un bacino lassù al piccolo Alessio e quaggiù uno ad Andrea.
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Giovanna
pedra
00martedì 7 agosto 2012 10:05
qualche notte fà ho sognato di dormire con affianco al mio letto una culla vuota, ma per la stanza sentivo un rumore come lo sbattere di ali o di un aquilone tra il vento....mi ha dato la sensazione che ALESSIO fosse li'.Mi sono svegliata e da quel giorno comincio a sentirmi mamma di cielo....ma come dici tu Giovanna questo pensiero non mi accompagna sempre, sono ancora i momenti tristi,il non poterlo tenere in braccio toccarlo baciarlo che ancora mi logora.....ma è un passo e vado avanti..per i miei figli!
mery75
00lunedì 13 agosto 2012 09:19
Ciao sono la mamma di Giulia, sai è da giorni che volevo scriverti ma sentivo così forte il tuo dolore che non ci riuscivo, sai io ho vissuto un mese con la mia Giulia nel pancione sballottata da un ospedale all'altro e non sapendo neanche se la mia bimba sarebbe riuscita a vivere e poi il giorno della sua nascita siamo state separate e lei messa in terapia intensiva piena di tubicini con le braccine piene di lividi per i tanti prelievi che le hanno dovuto fare e riposta in quella culletta alta dove sonpo riuscita a sfiorarle solo la manina, quindi so benissimo lo strazio che hai provato nel vedere ogni giorno il tuo piccolino, mi spiace vorrei tanto che più nessuna mamma dovesse provare questa pena, lo so è grande il tuo dolore, ma vedrai se per ora questo dolore riempie il tuo cuore di rabbia tanta rabbia, invidia, disperazione e ti colora di nero il tuo futuro pian piano il tuo stesso cuccioletto ti sorreggerà e questo dolore diventerà una dolce malinconia che farà male è vero e d'altronde è così che deve essere perchè i nostri piccoli non sono fisicamente con noi e li amiamo così tanto che non possiamo fare a meno di soffrirne ma si imparerà a convivere con questo dolore nel cuore e ci sarà un strana quiete........quando le altre margheritine me lo dicevano io non ci credevo ero piena di rabbia e disperata e volevo tanto volare ma la mia amata bimba è stata sempre con me e pian piano ho imparato ad ascoltarla, avevo perso la fede e anche senza averne la convinzione completa ogni sera ho iniziato a recitare il rosario chiedendo alla madonnina di darmi forza per affrontare il mio dolore e...............oggi sono mery che piange ancora la sua bimba che ha una grande tristezza nel cuore ma intenta a vivere a ritornare ad essere moglie, donna e mamma la mamma di un bellissimo angelo............forza lo so è dura ma forza.........un caro abbraccio [SM=g9433] e scusami se ho scritto tanto ma sono tutte parole dette col cuore con la speranza che anche se solo per un momento ti diano un pò di conforto...............un bacione [SM=g7430] al tuo piccolino di terra e [SM=g7430] uno grande grande al tuo dolce angioletto da mery con la sua amata Giulia per sempre nel cuore


p.s. lo so la vita ce li ha tolti via ma non dal cuore lì rimaranno per sempre per sempre
pedra
00martedì 14 agosto 2012 00:10
oh cara mery,anch io ho letto tanto i tuoi post e mi sono riconosciuta nello stesso dolore....purtroppo o per fortuna io ho Andrea che mi costringe a distrarmi dalla mia sofferenza...sentendomi dentro come un anima in pena...solo la sera quando tutti dormono riesco a dare sfogo al mio dolore e a stare con il mio Alessio in santa pace.
mi conforta leggere le cose che hai scritto....per me questo è il momento del dolore che ti lascia senza respiro...ma sò che la strada è in salita...ho la mia famiglia che mi sta vicino cosi' come gli amici più cari...e poi tutte voi,dolci mamme di cielo! [SM=g7430]
mery75
00mercoledì 22 agosto 2012 11:43
Cara Sandra leggo l'angolino che hai dedicato al tuo piccolino, mi ricordi tanto me stessa nei primi mesi............e mi spiace.......leggo la tua disperazione...........lo so i giorni in ospedale devono essere stati un agonia.......stare ogni giorno con il cuore sospeso tra dolore paura e la speranza che i nostri piccoli sarebbero stati presto tra le nostre braccia e sentirsi in colpa perchè crediamo che non siamo state forte abbastanza che erano lì posti in quelle piccole cullette con tutti quei fili e soli senza di noi.............per mesi mi sono torturata per questo ma la verità è che i nostri piccoli sanno quanto abbiamo lottato per loro..............questo è il periodo delle mille emozione che son talmente tanti e forti che non si è in grado di gestire..........ogni giorno si aprono gli occhi sperando che il dolore scompaia o quantomeno possa far meno male..............per mesi io ci ho lottato contro poi grazie all'aiuto delle margheritine alle loro storie e a mio marito ho imparato ad affrontarlo e fa tanto male farà sempre male ma si imparerà a gestirlo e a far si che non prenda posto in tutto il cuore perchè lì ci sono custoditi i nostri piccoli.........sai volevo sempre farla finita perchè senza la mia bimba che vita potevo vivere e non pensavo a mio marito l'altro grande amore della mia vita oltre Giulia .......lo davo per scontato che c'era ma poi mi sono detta e se perdo anche lui e poi la mia piccola vorrebbe questo per me e così ogni giorno tra pianti tristezza e bocconi amari che ogni giorno si è costretti ad inghiottire(la gente che ti evita se tu parli del tuo cucciolo, i pancioni, le carrozzine, le frasi tipo "tu lavora lavora che ne stamperai un altro" la visone di quella tombina)ho imparato a convivere col dolore, a vivermi la mia piccola in questo diverso modo e a vivermi il suo papà..........come ho riportato nella poesia dedicata alla mia piccola i nostri cuccioli sono stelle venute non a trafiggere il nostro cuore ma ad illuminarci la vita...........oggi io sono una mery più forte consapevole che nella vita possiamo conoscere quelle brutte bestie (è così che io chiamo la morte e il dolore)e faranno tanto male ma si possono affrontare e anche se non sembra ci possono solo far inciampare ma non cadere.......ci rialzeremo ti rialzerai anche tu vedrai certo con una dolce malinconia nel cuore perchè i nostri cuccioli ci mancheranno sempre e questo non si può cambiare ..............pensa anche al tuo piccolino di terra .......non potrà sostituire l'assenza di ALESSIO ma potrà addolcire la tua vita...........la mia Giulia mi ha reso più forte, mi ha resa libera di vivere finalmente una vita non più piena di vincoli come ero abituata io(non esponevo mai quello che pensavo, non contraddicevo mai nessuno, non mi arrabbiavo mai, non contestavo mai niente perchè mi faceva paura la solitudine e credevo che tutte queste cose mi avrebbero fatto perdere amici e persone care) adesso invece sono me stessa e non ho più paura della solitudine, a volte sto giornate intere a casa da sola e ci sto benissimo tra letture il giardino creato per Giulia..........e poi ho una cara amica a cui voglio un gran bene con cui ci teniamo per mano in questa strada di salita verso chissà quale nuova vita.............forza Sandra..........se hai bisogno di parlare ti posso dare il mio numero di telefono.........senza impegni solo se ne senti il bisogno......io a volte quando scrivevo sentivo il bisogno di parlare in quel momento invece con qualcuno.............sono qui se hai bisogno.............un abbraccio e un grosso bacio al piccolo Alessio da mery per sempre con la sua Giulia nel cuore
pedra
00venerdì 24 agosto 2012 22:55
Cara mary,ti sento vicina più di amiche che conosco da anni ma che in questo momento credono contagioso il mio dolore tanto
da allontanarsi e per questo ti faccio un forte abbraccio.
lo sai che i primi mesi sono i più difficili...io ce la metto tutta a continuare a essere una mamma presente e attenta per il mio bimbo in terra...corro tutto il giorno ma quando mi fermo...vengo investita e travolta dal dolore...dalla disperazione....io non riesco ancora ad accettare quello che ci è successo...la perdita del mio amato bambino.
il mio bambino è nato alla 24° settimana e io non riesco a smettere di contare le settimane di gestazione(domani 34 settimane).Ancora un mese il mio piccolo sarebbe nato...l aver avuto quella brusca interruzione a 6 mesi di gravidanza e poi il calvario di quei 27 giorni con ALESSIO in ospedale e poi la tragica perdita mi ha piegato e poi spezzata....come donna figlia ho affrontato situazioni spiacevoli ma come mamma non c è conforto che mi aiuti in questo momento...un prete mi disse che l unico rimedio è vivere..ma non era questa la vita che avevo immaginato per la mia famiglia!!ti ringrazio ancora per le parole di conforto e mando un bacio a te e alla tua amata GIULIA e come ho già scritto in un altro post mi piace pensare che i bimbi più grandi si prendano cura del mIO ALESSIO che è cosi piccino piccino [SM=g7430]
mery75
00sabato 25 agosto 2012 09:32
Cara Sandra lo so questi sono i giorni della disperazione totale, lo so che le parole per quanto diano conforto non riescono per ora a darti un pò di quiete, sai col tempo non ci si rassegna mai.........però ti assicuro che si impara a convivere con questo grande dolore.........se leggi i miei post ti potrai accorgere quanto è stata dura per me e per quanto le margheritine cercassero di confortarmi io mi sentivo sola e disperata...........purtroppo la perdita dei nostri piccoli ci catapulta in un mondo che mai ci saremmo immagginato.........chi si aspetta che una gravidanza finisca con un gran dolore????..........chi si aspetta che gli amici di sempre ti facciano sentire una lebbrosa un aliena????............e chi è pronta a sentire un gran dolore nel cuore che te lo stringe e te lo taglia e fa tanto male???????.........chi si aspetta di vedere la propria creaturina dentro una tombina?????...............nessuno cara Sandra e purtroppo a noi è spettata questa triste sorte.......prenditi tutto tutto il tempo di cui hai bisogno e sfoga le tue lacrime quando puoi...........io appena mio marito andava al lavoro gridavo gridavo così forte da rimanere senza fiato e così a poco poco facevo uscire la mia disperazione............sai non ci si rassegna alla morte del proprio cucciolo(io ancora oggi se mi capita di sorridere mi viene un groppo alla gola perchè penso:"guarda sto tornando a vivere mentre la mia piccola è nella tombina") però ti assicuro col tempo arriverà una strana quiete nel cuore che ti farà percorrere questa nuova vita diversa da come una se l'era immagginata e con una dolce malinconia nel cuore per l'assenza di un esserino speciale che nessuna cosa e nessuno potranno mai sostituire.........io voglio essere qui solo per darti un pò di forza...oltre alla disperazione ci si sente tanto soli...e almeno questo voglio cercare di non fartelo sentire.....ma tu prenditi tutto il tempo che vuoi e di cui hai bisogno.............te lo ripeto sono qui........un forte abbraccio [SM=g9433]
pedra
00lunedì 27 agosto 2012 21:45
nel pomeriggio sono andata a trovare il mio piccolo al cimitero...mentre percorrevo i viali mi ha preso la solita morsa allo stomaco...non riesco anon chiedermi cosa ci faccio io qui...che non doveva finire cosi...
quando avrò un pò di pace?perchè più passa il tempo e più è un tormento per me...
stasera poi ho incontrato una conoscente che non vedevo da circa tre mesi quindi da quando avevo ancora il pancione ...lo sà quello che mi è accaduto e nonostante tutto ha fatto finta di niente...non mi ha chiesto come stavo, faceva l indifferente ma più volte mi sono accorta che mi guardava la pancia....che odio la gente che fa cosi...mi mette a disagio mi fà sentire una "poverina".io ho bisogno di sfogare ,di parlare del mio piccolo....ma alla fine cosa ne sanno loro di me,ci sono persone che sanno condividere solo il benessere ,il dolore li spaventa.
non l ho ancora scritto ma ho trovato questo sito qualche giorno prima che il mio piccolo volasse in cielo....cercavo delle risposte su quello che mi era successo...sulla prematurità ecc. e mi sono imbattuta in questo prato...ho letto delle storie, ho pianto per ore perchè anche se il mio bimbo era ancora vivo il mio cuore sapeva già che non lo sarebbe stato per sempre..perchè noi mamme certe cose le sentiamo prima...è quindi ho voluto pensare poi che ALESSIO mi avesse voluto indicare la via...perchè trovassi altre mamme come me e la forza di combattere il dolore e riuscirlo a domare...perchè è questo che s impara a fare..no a farlo passare...ma a conviverci.
grazie per il piccolo sfogo!
mery75
00martedì 28 agosto 2012 06:04
Cara Sandra sai qualche tempo fa visto la reazione della maggiorparte delle mie conoscenze io mi sono definita la marchiata, purtroppo la gente reagisce nella maniera che a noi fa più male, qualcuna quando io iniziavo a parlare di Giulia mi diceva dai cambiamo discorso parliamo di cose belle e sai era una grande pugnalata perchè una mamma ha bisogno di parlare del proprio piccolo e noi siamo già state private della loro presenza fisica perchè ulteriormente punite e private di poter parlare dei propri figli come fanno normalmente le mamme di terra, così ci soffrivo in silenzio e mi sentivo scoppiare perchè tutto quello che volevo è far sapere al mondo che io avevo una figlia una bellissima bimba anche se volata in cielo............però poi presa un pò di forza e con l'aiuto della mia psicologa ho lottato perchè la mia bimba non diventasse la cosa successa e da dimenticare così quando iniziavo a parlare della mia bimba e mi cambiavano discorso io chiaramente dicevo :"a me piace parlare della mia bimba, è mia figlia non mi provoca dolore parlare di lei, io sono la mamma di Giulia un bellissimo angioletto"..............mia figlia non è dolore doloroso è solo quello che è successo"..............qualcuna sai a volte se mi vedeva per strada mi diceva :"ah sei uscita???????????come per dire tua figlia è morta e devi stare a casa"..............tutto questo per dirti che purtroppo c'è gente che trova le parole troppo sbagliate per noi aggiungendo dolore sopra un dolore che già fa tanto male........ma dobbiamo essere noi a reagire...............parla del tuo bimbo se è questo che vuoi e se ti evitano quando ne parli diglielo chiaramente che ne hai bisogno che è di tuo figlio che parli e che questo TI fa stare bene e se agli altri può dare fastidio non devi stare zitta tu si tappano le orecchie loro................capitooooooooooooooooo.........oggi io sono riuscita a far si che quando si viene a casa mia si parla della mia Giulia senza più che mi si cambi discorso ............sono riuscita a far si che attraverso di me la mia bimba possa dire io ci sono ....................forza Sandra non ti arrendere............un bacio al piccolo ALESSIO [SM=g7430]
pedra
00martedì 28 agosto 2012 17:19
Cara Mary,l episodio di ieri è niente a confronto a quello che ho sentito dire prima...quando ALESSIO era in vita e anche dopo...essendo un prematuro la gente ha sempre pensato a una bozza di bambino....ma il mio piccolo era completamente formato..era un bimbo in miniatuta con le sue dita affusolate e i capelli...tanti e neri assomigliava ad Andrea.
insomma per la gente un bambino morto alla nascita no è mai esistito immaginiamoci prematuro...un aborto per loro.
una volta volato in cielo ho anche saputo che qualcuno ha osato dire ch e era esagerato aver fatto il funerale con tanto di carro funebre....ti lascio immaginare la rabbia che mi è asplosa...ma come dice mia sorella...beata ignoranza!!ho fatto in modo che tutto ciò mi scivolasse...
e con questo modo diverso di amare il mio bambino...continuando ad essere una mamma di cielo...mi sento di riscattare le idiozie dette da chi poi?da estranei...
a volte quando i pensieri sono meno tristi penso a come ALESSIO mi abbia reso speciale...scegliedomi come sua mamma..riempiedomi il cuore...appena concepito avevo paura di non saperlo amare come amavo il mio primo figlio...e invece questa è una grande lezione dalla vita...perchè lo amo anche non vivendolo fisicamente anche di più [SM=g7542] .
Cara mary grazie ancora de tuo supporto...ho letto tanto i tuoi post...sei una grande mamma, la tua GIULIA sarà fiera di te....hai tanto amore materno da dare e spero che un giorno GIULIA lo possa condividere con altri fratelli... [SM=g7430]
mery75
00lunedì 24 settembre 2012 09:26
Cara Sandra non devi scusarti sono contenta se io per un pochino posso essere il mezzo attraverso il quale esterni il malessere che c'è dentro di te, lo sai leggo sempre i tuoi post e mi viene un groppo alla gola ogni volta perchè dalle tue parole io sento quanta disperazione c'è dentro di te, mi ricordi tanto me stessa quando i primi mesi scrivevo nel forum tutto il mio dolore...........lo so è dura........io ho sempre la visione della mia Giulia che si è spenta davanti i miei occhi e io lì a guardarla senza poter far niente se non gridargli ancora una volta quanto l'amavo..............scrivimi e anche se l'intenzione è per mandarmi un abbraccio e poi finisci per sfogarti fallo te l'ho detto quando vuoi io ci sono per te...........ricorda volevo mettere fine alla mia vita e dolci mamme come noi mi hanno teso la mano e indotta a vivere anche con tutto il peso del dolore.........ci vorrà del tempo, tanto e pian piano saprai convivere con questo dolore...........purtroppo non passerà perchè non sono qui con noi...........ma il tuo piccolino troverà la strada per quietare il tuo dolore vedrai......a me è successo.......forza e un grandissimo abbraccio............un bacino con un cuore pieno d'amore per tutti questi piccoli angeli al piccolo Alessio.......ti abbraccio forza forza
mery75
00martedì 16 ottobre 2012 10:43
A volte non c'è bisogno di tante parole..........voglio solo darti il mio abbraccio...........coraggio sandra........ [SM=g9433]
pedra
00giovedì 18 ottobre 2012 23:59
Grazie Mary,ti penso spesso sai...al coraggio e alla forza che stai tirando fuori nell affrontare questa nuova gravidanza....io adesso mi sento un pò svuotata...dopo tutte le lacrime e i fiumi di parole per tirar fuori il mio dolore....adesso sto un pò cosi...come dicevi tu...con una strana quiete in corpo...ma pur sempre soffocata!!Comincio ad accettare quello che mi è successo è già un inizio...ma il vuoto che mi ha lasciato quel piccolino nn verrà mai colmato e mi manca da morire...ti faccio un abbraccio fortissimo [SM=g9433] e un [SM=g7430] alla tua piccola Giulia
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