help Primo Amore & Garrone

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
marco83p
00sabato 21 gennaio 2006 12:27
ciao a tutti
sto realizzando una tesi di laurea
su primo amore di matteo garrone
sono alla ricerca di materiali interessanti
(recensioni interviste analisi)

se ne avete vi prego contattatemi! bau

PS sono anche in cerca del suo primo film, terra di mezzo.
nessuno di voi lo possiede?
emi.
00sabato 21 gennaio 2006 12:45
Re:

Scritto da: marco83p 21/01/2006 12.27
ciao a tutti
sto realizzando una tesi di laurea
su primo amore di matteo garrone
sono alla ricerca di materiali interessanti
(recensioni interviste analisi)

se ne avete vi prego contattatemi! bau

PS sono anche in cerca del suo primo film, terra di mezzo.
nessuno di voi lo possiede?



io no; eventualmente hai guardato presso qualche videoteca comunale? A Parma ad esempio, al tempo in cui faevo l'università, ce l'avevano...
:Bacco:
00sabato 21 gennaio 2006 12:46
scusa l'iNIoranza, ma in cosa ti laurei?

cmq, se posso, un film da cui m'aspettavo
tanto e che mi deluse...
marco83p
00sabato 21 gennaio 2006 18:30
grazie per l'attenzione!

dunque: laurea triennale in dams cinema.
(ma anche se è triennale intendo realizzare una tesi degna di rispetto!)

il film lo difendo con tenacia, per svariati motivi, nonostante non penso affatto che si tratti di un capolavoro.

grazie a emi. effettivamente ho scoperto che esiste un VHS di terra di mezzo in una biblioteca vicino a bologna. speriamo bene!

un altro grosso problema è che non riesco a trovare il cacciatore di anoressiche, il libro scritto marco mariolini, protagonista del fatto di cronaca a cui il film si ispira.
:Bacco:
00sabato 21 gennaio 2006 19:12
Re:

Scritto da: marco83p 21/01/2006 18.30
grazie per l'attenzione!

dunque: laurea triennale in dams cinema.
(ma anche se è triennale intendo realizzare una tesi degna di rispetto!)

il film lo difendo con tenacia, per svariati motivi, nonostante non penso affatto che si tratti di un capolavoro.

grazie a emi. effettivamente ho scoperto che esiste un VHS di terra di mezzo in una biblioteca vicino a bologna. speriamo bene!

un altro grosso problema è che non riesco a trovare il cacciatore di anoressiche, il libro scritto marco mariolini, protagonista del fatto di cronaca a cui il film si ispira.



mai letto il libro, non saprei.
Cmq stenterei a rivedere il film... non so, non ce la farei
a rivederlo. Mi è parso quasi ingenuo in certe parti, ora non
lo ricordo bene, ma ho chiara questa situazione.
Se puoi apportare due considerazioni che ridestino
interesse, son ben apprezzate...soprattutto, non so, le
tematiche che affronti nella tua tesi.
emi.
00sabato 21 gennaio 2006 20:23
L'SBN dice che ce n'è una copia, ammessa al prestito, alla Biblioteca della Sala Borsa di Bologna...
marco83p
00sabato 21 gennaio 2006 20:48
Re:

Scritto da: emi. 21/01/2006 20.23
L'SBN dice che ce n'è una copia, ammessa al prestito, alla Biblioteca della Sala Borsa di Bologna...



eh la copia c'è ma è troppo rovinata, quindi non è consentito il prestito.. (a salaborsa è un po' tutto rovinato, eh eh)

però ce n'è una copia a casalecchio.. vedrò di fare un giro da quelle parti! grassie!!

marco83p
00sabato 21 gennaio 2006 21:35
Re: Re:

Scritto da: :Bacco: 21/01/2006 19.12


mai letto il libro, non saprei.
Cmq stenterei a rivedere il film... non so, non ce la farei
a rivederlo. Mi è parso quasi ingenuo in certe parti, ora non
lo ricordo bene, ma ho chiara questa situazione.
Se puoi apportare due considerazioni che ridestino
interesse, son ben apprezzate...soprattutto, non so, le
tematiche che affronti nella tua tesi.



dunque, bella responsabilità mi sono accollato, eh eh!
non so ancora su quali aspetti centrerò l'attenzione della mia tesi...
ora cercherò di buttare lì qualche spunto di riflessione:

0. cosa il film non è: non è un film sull'anoressia. letto sotto quest'ottica non si rivela solo ingenuo, ma anche mendace, grossolano e misogeno. garrone ha utilizzato questo fatto di cronaca per parlare d'altro (vedi dal punto 3 in su)

1. capacità incredibile di dirigere gli attori verso la non-recitazione (come nei migliori film di olmi, nel cinema neorealista gli attori non recitano una parte ma "sono" quella parte), con rilevante "effetto-neorealista" in un film dalla sceneggiatura piuttosto metaforica e simbolica.

2. uso magistrale della macchina da presa che, a dispetto di quanto affermato da numerosi critici, non è fine a se stesso. ogni inquadratura non solo è attentamente studiata per valorizzare il contenuto, ma essa stessa diventa messaggio.
(pensa ad esempio a come progressivamente, durante il film, i due protagonisti "spariscono" dall'inquadratura - parallelamente al loro sottrarsi al mondo reale -: attraverso sfocature, solarizzazioni, uscite di campo e quant'altro)

3. discorso interessante sul senso della ricerca artistica, sulla ricerca del bello, e sull'impossibilità del raggiungimento dello stesso.

4. discorso interessante sui rapporti di potere ed assoggettamento, visto però dall'esterno. chi dei due è il malato? chi decide cosa? di chi è la colpa? chi detiene il potere?

5. discorso metacinematografico sul filmabile, ovvero su quello che il cinema è in grado di mostrare, e soprattutto su ciò che il cinema non potrà mai mostrare.
partendo dagli assunti del noto critico andré bazin, che afferma che il cinema conta per quello che riesce a mostrarci della realtà, possiamo notare che man mano che i personaggi perdono contatto con la realtà la macchina da presa li perde di vista, non "riesce" più a seguire i loro ragionamenti: e questa è l'unica cosa che il cinema ci può mostrare della pazzia. essa, come la morte, non può che essere guardata "da fuori", da lontano.
ma questo è un discorso complesso.. scriverne così in fretta in poche righe può portare solo ad fraintendimenti, o quantomeno ad una sterile confusione.

5. discorso sociale (che si ricollega al punto uno, per il discorso realista); garrone con pochi cenni delinea (come non ho visto fare a nessun altro) un nord est che normalmente viene bistrattato dal cinema (mi vengono in mente giusto due films ambientati in zona: la lingua del santo, ed il bellissimo pane e tulipani). egli mostra con severità la tranquilla deriva delle "province agiate d'italia", rivelandoci il cancro che si nasconde dietro il benessere economico (non parlo dei protagonisti, che vivono di una malattia loro, e che a questo mondo progressivamente si sottraggono, bensì mi riferisco a tutte le comparse, dagli operai che lavorano con vittorio, al proprietario della discoteca, all'"amico" di vittorio)

ho tediato? ho tediato! eh eh
:Bacco:
00domenica 22 gennaio 2006 00:58
no no...non hai tediato affatto...
questi son i post interessanti e il
cinema andrebbe sempre visto,
non guardato, con questo approccio,
nei limiti del possibile.
Il cinema, non l'intrattenimento.

Ma a parte questa digressione da
alternativo dei miei coglioni
(che bonariamente cedrei e affibierei al fratello
A.M.Boy se entrasse negli Ascolti Deplorevoli)
sono sempre incuriosito dagli approcci di
critica, che fate... non è la prima tesi su
film/registi che seguo da esterno e guardone.
Ecco tutto questo mi fa venir voglia di rivederlo,
come prima cosa...soprattutto perchè ero rimasto
più colpito da L'Imbalsamatore, forse più
superficialmente...anche se entrambi non mi hanno
dato l'idea, come affermi, di essere sti gran capolavori:
ma fan parlare di sè.
Sarei poi interessato ad eventuali accostamenti o
paragoni con altri film, se ne farai...ma capisco
che sei agli esordi, quindi non ti sentir sotto pressione!
haahahah niente responsabilità [SM=g27827]:
marco83p
00domenica 22 gennaio 2006 01:33
Re:

Scritto da: :Bacco: 22/01/2006 0.58

sono sempre incuriosito dagli approcci di
critica,
che fate... non è la prima tesi su
film/registi che seguo da esterno e guardone.
Ecco tutto questo mi fa venir voglia di rivederlo,
come prima cosa...soprattutto perchè ero rimasto
più colpito da L'Imbalsamatore, forse più
superficialmente...anche se entrambi non mi hanno
dato l'idea, come affermi, di essere sti gran capolavori:
ma fan parlare di sè.
Sarei poi interessato ad eventuali accostamenti o
paragoni con altri film, se ne farai...ma capisco
che sei agli esordi, quindi non ti sentir sotto pressione!
haahahah niente responsabilità [SM=g27827]:



eh.. in realtà proprio l'approccio di critica è per me un enorme problema: un film valido può solitamente essere preso ed interpretato attraverso mille paradigmi diversi. essendo io alle prime armi come "interpretatore" un grosso problema per me è proprio il decidere da che punto di vista osservare il film, o a quali aspetti del film dar maggiore attenzione.

ACCOSTAMENTI AD ALTRI FILM:
leggendo critiche qua e là per questo film ho notato moltissimi accostamenti al cinema di Fassbinder, che purtroppo ancora non conosco.

da un punto di vista tematico a me è venuto in mente Il portiere di notte, ma si tratta di un accostamento forse un po' forzato.

da un punto di vista di concezione del cinema oserei un accostamento veramente ardito ed azzardato con Ermanno Olmi, per quel che riguarda la magnifica sinergia che entrambi i registi riescono ad instaurare tra il simbolismo ed il realismo, tra una struttura (ossatura) quasi teatrale ed una resa realistica di fatto.
ma l'analogia finisce senz'altro qui.

per quel che riguarda invece lo stile sono ancora in alto, altissimo mare.. anzi se qualcuno di voi ha consigli da dare sono bene accetti!

un accostamento che mi pare si possa fare è con il cinema di Herzog, per quel che riguarda la prova fisica a cui sono sottoposti gli attori. in molti film di Herzog la recitazione viene fisicamente portata in luoghi estremi (ad esempio gli attori devono recitare appesi su una parete di roccia, come in Grido di pietra), che mettono a dura prova la capacità degli attori: in questo modo, mostrando la sofferenza che è del l'uomo, e non solo del personaggio, anche herzog tende ad assalire il confine tra realtà e recitazione).

tornando allo stile.. per certi aspetti (le sfocature, ad esempio) Garrone usa un linguaggio un po' datato, anche se a mio parere lo ricontestualizza, dandogli nuova linfa.

però preferirei evitare di scrivere altre st...zate, eh eh!

ACCOSTAMENTI AD ALTRE ARTI
la presenza di Trevisan come sceneggiatore a mio parere è parecchio rilevante: emerge in primo amore lo stesso umorismo sarcastico, nero presente nei libri di Vitaliano Trevisan (si pensi ad esempio alla grottesca citazione da la febbre dell'oro, quando Sonia si mette a mangiare delle cipolle pensando che siano cosce di pollo.. oppure alla scena dell'acquisto della casa).

AUTOCITAZIONI E RAPPORTO CON LA PRODUZIONE PRECEDENTE
in parte per il carattere autoriale dei suoi lavori, un po' per le tematiche ricorrenti da film a film (soprattutto estate romana, l'imbalsamatore, e primo amore), bisogna rilevare numerosi richiami stilistici e tematici tra l'Imbalsamatore e Primo Amore (le già citate sfocature degli oggetti in primo piano sono uno di essi, oppure la presenza quasi ossessiva di cancelli, griglie e reticolati nei due films).

STOP!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com