giochiamo al complotto

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carmelo pugliatti
00martedì 14 dicembre 2004 02:27
Giochiamo al complotto.Dimentichiamo per un momento le schiaccianti prove a carico di Oswald ed ipotizziamo i possibili mandanti di una cospirazone omicida.Cominciamo dall inizio: Perchè uccidere JFK? 1-ipotesi eliminazione di un Presidente troppo progressista da parte di settori dell Estabilishment: da scartare.Kennedy non era affatto progressista.Era un MODERATO,molto più "a destra" del suo successore Lyndon Johnson (non a caso JFK è uno degli eroi dei "neocon").Kennedy proponeva imponenti tagli alle tasse per rilanciare l economia,era molto prudente nel campo dei diritti civili,aveva promosso una poderosa politica di riarmo.2- ipotesi Stone,Kennedy assassinato perchè non voleva intervenire in Viet-Nam :da scartare.Nel 1963 nessuno poteva prevedere che la situazione nel sud est asiatico sarebbe precipitata tanto rapidamente da richiedere l intervento diretto degli Stati Uniti.Inoltre,per quanto personalmente ritenga (e con me Robert Dallek) che con ogni probabilità nel 65 Kennedy non avrebbe scelto l opzione dell invio di truppe,non c è nessuna prova in questo senso.La famosa direttiva per il ritiro del personale Americano entro la fine del 1965 presupponeva quantomeno una situazione invariata rispetto al 1963,non un catastrofico peggioramento.3-ipotesi eliminazione da parte del KGB o di agenti Castristi:Da scartare.Uccidere il leader della potenza rivale non è mai stata politica nè dell Unione Sovietica nè degli Stati Uniti.In questo senso vi era un tacito accordo,anche perchè una simile operazione avrebbe potuto innescare scenari apocalittici.Quanto a Castro,non avrebbe mai corso un rischio pazzesco come quello,con l altissima probabilità di farsi beccare e giustificare un invasione di Cuba.Inoltre l Unione Sovietica non gli avrebbe mai permesso una simile cosa.4-Pista mafiosa.JFK eliminato dalla mafia,o da una parte di essa,per mettere a tacere Robert Kennedy,l implacabile ministro della giustiza,e nel contempo vendicare lo "sgarro" del sostegno dei padrini per le Presidenziali del 1960 ripagato con le inchieste di Bobby.Questa era l ipotesi che nei miei anni da complottista ritenevo più valida;oggi non ci credo più.In primo luogo storicamente la mafia Americana non colpisce mai in "alto".Non uccide giudici,governatori,capi della polizia,figurarsi un Presidente.Poi.se fosse stata la Mafia in quarantuno anni qualcosa sarebbe saltata fuori(delazioni, confessioni,indiscrezioni),così come è saltato fuori tutto su tutto il resto.5- l ipotesi "Shakespeariana",ossia Lyndon B. Johnson fa uccidere John F.Kennedy per prenderne il posto.Morto l odiato "snob" Bostoniano Johnson potrà realizzare la sua legislazione sociale progressista entrando nella storia come il più grande Presidente dopo Roosvelt.Da scartare:Una simile cosa richiederebbe un certo grado di follia,e non vi sono prove che LBJ fosse pazzo (anzi,fu un uomo dotato di solido buon senso).Chi è disposto a compiere un simile delitto,con tutti i rischi enormi che la cosa comporta,poi non rinuncia a ripresentarsi alle elezioni (come fece Johnson nel 1968,dando un esempio di quel buon senso di cui si parlava sopra).Vi sono poi abbondanti prove che il 22 novembre 1963,a Dallas LBJ inizialmente temesse che l attentato fosse rivolto anche nei suoi confronti.
carmelo pugliatti
00martedì 14 dicembre 2004 02:30
Opps, mi rendo conto di aver aperto una nuova discussione.In realtà volevo postare il mio intervento nel topic "intervista al prof F. Bruno". Chiedo scusa a Ferrero.
Stefano F.
00martedì 14 dicembre 2004 09:50
Ottima sintesi, Carmelo.
S.

Ps
Una volta o l’altra si dovrà parlare-magari in altra sede- del bel complotto della stragrande stampa italiana sull’ultima elezione presidenziale USA che dava per certa la vittoria dello sfidante. Oppure era semplicemente incompetenza delle vicende americane? Allora, non capisco perché non trovo la tua firma nell’editoriale esteri per Il Corriere della Sera. [SM=g27817] J
clorammina
00martedì 14 dicembre 2004 09:54
Ciao Carmelo (e un saluto anche a tutti gli altri, oggi abbiamo sconfinato [SM=g27815] ),
Hai dimenticato un particolare nella tua "cui prodest" parade: la motivazione economico-finanziaria.
Ok, JFK non era uno stinco di santo, ma aveva previsto (ed iniziato a realizzare) il graduale svincolo dell'emissione di banconote (i dollari) dalla zecca controllata dalla Federal Reserve (che, ancora più sensibilmente della nostra Bankitalia, non è statale!), riducendo così in maniera sensibile l'indebitamento annuo del Popolo Americano nei confronti di un ente privato.
A sostegno di questa tesi, sicuramente una delle più plausibili (visto che pecunia non olet [SM=g27826] ) vanno gli studi, compiuti in materia di criminalità economica, di Marco Saba (tra le sue ultime fatiche, ha tradotto, per i tipi di Nuovi Mondi Media, il libro Soldi) e va, soprattutto, la rinuncia alla convertibilità dollaro-USA (cardine del sistema dollarocentrico "coniato" a Bretton Woods nel 1944) da parte di Dicky Tricky Nixon... Proprio uno che in materia di sporchi affari non se ne intendeva...
Vabbè, anche per oggi ho timbrato il cartellino [SM=g27817].
Non me ne voglia caro DV se abbiamo invaso il Suo spazio, cmq Federico, se credi sia necessario, sposta pure questo thread nelle sedi che ritieni più opportune.
Grazie e saluti
Simone Colzani

PS Ho volutamente glissato sulle affermazioni del fisico israeliano Mordechai Vanunu, che per la sua "diserzione" dalla patria si è fatto 18 anni di carcere. Tuttavia, se qualcuno è interessato, può cercare su Google e ne troverà di belle...

[Modificato da clorammina 14/12/2004 11.17]

carmelo pugliatti
00martedì 14 dicembre 2004 18:48
Re:

Scritto da: clorammina 14/12/2004 9.54
Ciao Carmelo (e un saluto anche a tutti gli altri, oggi abbiamo sconfinato [SM=g27815] ),
Hai dimenticato un particolare nella tua "cui prodest" parade: la motivazione economico-finanziaria.
Ok, JFK non era uno stinco di santo, ma aveva previsto (ed iniziato a realizzare) il graduale svincolo dell'emissione di banconote (i dollari) dalla zecca controllata dalla Federal Reserve (che, ancora più sensibilmente della nostra Bankitalia, non è statale!), riducendo così in maniera sensibile l'indebitamento annuo del Popolo Americano nei confronti di un ente privato.
14/12/2004 11.17]


Bravissimo,questo si che è un movente di tutto rispetto,e mi pare poco indagato.Se Stone lo avesse messo al centro del suo JFK avrebbe realizzato un opera ben più originale.Tuttavia non mi sembra esistessero elementi per presupporre che LBJ,Roosveltiano di ferro, non avrebbe seguito la stessa strada di Kennedy ,nè che Kennedy avrebbe effettivamente proseguito su quella strada.Inoltre molti programmi di JFK si arenavano al congresso (dominato dalle lobby),mentre LBJ era imbattibile nel muoversi nella palude parlamentare.Non dimentichiamo poi che quì stiamo parlando dell uccisione del Presidente degli Stati Uniti.In America il Presidente è una figura quasi sacrale,ed a maggior ragione lo era nel 1963,un epoca non ancora toccata dal cinismo post Viet-nam e post Watergate.Nel 63 il Presidente era una sorta di venerabile Re taumaturgo che guidava il mondo libero difendendolo dalla "forze del male (la cosa può far sorridere,ma allora era così)Un atto come quello di attentare alla vita del Presidente,atto peraltro storicamente avulso dalla tradizione politica Americana,difficilmente sarebbe stato preso,anche in situazioni estreme.
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