film "il verdetto"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Angelo Serafino53
00domenica 28 ottobre 2018 22:27

film "il verdetto "

Bellissimo film

Premio Oscar Emma Thompson

IL VERDETTO HA CONQUISTATO IL CUORE DEL PUBBLICO: È IL FILM PIÙ VISTO IN TANTE GRANDI E PICCOLE PROVINCE ITALIANE

Non era scontato che un film d'autore come quello di Eyre si facesse largo in Italia con numeri da blockbuster.

www.mymovies.it/film/2017/the-children-act-il-verdetto/news/il-filmha-conquistato-il-cuore-del-p...
Angelo Serafino53
00domenica 28 ottobre 2018 22:55
Re:
Angelo Serafino53, 28/10/2018 22.27:


film "il verdetto "

Bellissimo film

Premio Oscar Emma Thompson

IL VERDETTO HA CONQUISTATO IL CUORE DEL PUBBLICO: È IL FILM PIÙ VISTO IN TANTE GRANDI E PICCOLE PROVINCE ITALIANE

Non era scontato che un film d'autore come quello di Eyre si facesse largo in Italia con numeri da blockbuster.

www.mymovies.it/film/2017/the-children-act-il-verdetto/news/il-filmha-conquistato-il-cuore-del-p...




Ho visto il film

Mi arriva il libro "La ballata di Adam Henry" mi è stato detto da un fratello che il libro è più interessante del film da cui è tratto
barnabino
00domenica 28 ottobre 2018 23:17
Ti è piaciuto il film?

Shalom
Angelo Serafino53
00domenica 28 ottobre 2018 23:36
Re:
barnabino, 28/10/2018 23.17:

Ti è piaciuto il film?

Shalom



Proprio così
ho avuto L' invito da un fratello per andare a vederlo, il film lo davano in diverse sale cinematografiche
da noi lo davano in una sala appartenente a una chiesa cattolica
con una fama anti testimoni

e quindi pensavo che lo davano per screditarci , visto che si trattava del solito problema trasfusione di sangue a un minorenne di 17 anni

e quindi si è scelto di vederlo altrove

e invece l'autore Ian McEwan del libro e della storia ha saputo
raccontare senza offendere o creare pregiudizi (secondo me)

il suo libro 21° nella classifica Bestseller

ti consiglio di vederlo (portati dei fazzoletti per asciugarti le lacrime)




(SimonLeBon)
00lunedì 29 ottobre 2018 06:37
Re:
Angelo Serafino53, 28/10/2018 22:27:


film "il verdetto "

Bellissimo film

Premio Oscar Emma Thompson

IL VERDETTO HA CONQUISTATO IL CUORE DEL PUBBLICO: È IL FILM PIÙ VISTO IN TANTE GRANDI E PICCOLE PROVINCE ITALIANE ...



Io non guardo film, ma per questo potrei fare un'eccezione.

Simon
Angelo Serafino53
00lunedì 29 ottobre 2018 08:16
Re: Re:
(SimonLeBon), 29/10/2018 06.37:



Io non guardo film, ma per questo potrei fare un'eccezione.

Simon




Allora non ti dico come finisce

ce da dire molto sulla differenza tra il film e il libro

il fratello sta leggendo il libro, appena finisce me lo passa ,
ho visto che il libro "La ballata di Adam Henry" costa intorno ai 7 euro

ha detto che scriverà all'autore chiedendogli come conosceva tutti quei dettagli su di noi

nel film si cita solo un versetto genesi 9 , ma nel libro se ne citano altre , anche l'accusa sa fare bene il suo mestiere


Dopo il film abbiamo parlato sulla questione del sangue e sulle ragioni che Dio ha riservato il sangue attribuendogli un significato speciale

ho ricordato al fratello questa citazione che io ritengo azzeccata

*** w04 15/6 p. 20 par. 4 Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente ***
A proposito di Genesi 9:4, Adam Clarke, studioso biblico del XIX secolo, scrisse: “Questo comando [dato a Noè] è tuttora osservato scrupolosamente dai cristiani orientali . . . Sotto la legge non si mangiava il sangue, perché la legge additava che esso doveva essere versato per il peccato del mondo; e il sangue non si deve mangiare nemmeno sotto il Vangelo, perché si deve sempre considerare che esso rappresenta il sangue che è stato versato per la remissione dei peccati

ecco perchè la violazione di questa legge , è grave per Dio












EverLastingLife
00lunedì 29 ottobre 2018 10:45

Io non l'ho ancora visto. Da quel che ho capito leggendo svariate recensioni, l'idea che il film costituirebbe il solito facile mezzo per i detrattori per denigrare i tdG o anche solo per criticarli è un abbaglio, in quanto da più parti si dice che il film tratta i tdG con rispetto. Non è presente cioè - sembra - nel film la pretesa di ritrarre i tdG come fanatici, come si evince non solo dalla caratterizzazione del ragazzo, ma anche da quella dei genitori. Ad esempio, l'autore del romanzo Ian McEwan che è anche tra gli sceneggiatori del film afferma:


Noi abbiamo rappresentato il loro punto di vista in modo rispettoso e con sincerità. Emerge il sentimento di empatia: prova ne è la dichiarazione che rende il padre di Adam davanti alla Corte e il modo in cui il ragazzo afferma e professa la sincerità della sua fede e delle sue convinzioni. Non c’è nessuna intenzione derisoria o l’idea di presentarli come dei pazzi, il regista ne ha offerto una rappresentazione il più possibile accurata ed empatica



mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/cultura/2018-10-17/il-dilemma-legge-e-morale-185414.shtml?uuid=AEFciyHG&refr...

Il film cioè riconferma che i testimoni di Geova, contrariamente alle illusioni dei fuoriusciti dissidenti, costituiscono non solo una realtà sociale imprescindibile e nota in tutto il mondo ma un fenomeno che, con la propria fede, costringe a fare i conti con questioni etiche di assoluto rilievo e le relative conseguenze legali. I figli di tdG sono individui "programmati" e incapaci di pensiero autonomo? Sono in grado di spiegare razionalmente ciò che professano? Un minorenne che vive all'interno di questa comunità si limita a reiterare acriticamente le convinzioni apprese dai genitori o mostra di averle accettate e di condividerle con fermezza e consapevolezza? In questo secondo caso è giusto che un magistrato gli imponga una 'terapia salvavita' che viola le sue credenze? E, se quest'ultima è l'unica via d'uscita moralmente accettabile, come popolarmente si ritiene, come mai la Legge tutela invece l'alternativa opposta (ovvero, la facoltà di autodeterminarsi anche fino alle estreme conseguenze?)

Contrariamente ai recenti esperimenti del genere (To Verdener, La ragazza del mondo o il del tutto trascurabile Apostasy) abbiamo inoltre il primo caso di un film hollywoodiano con al centro della trama i tdG e le loro controversie, e quindi che avrà (anzi ha già avuto) un ritorno commerciale non irrilevante, sebbene non sia certo un blockbuster. Anche il cast è di pregio: il doppio premio Oscar Emma Thompson, attrice che non si può che ammirare per la sua professionalità, ha lasciato una interpretazione già oggetto di numerosi e sicuramente ben meritati apprezzamenti, e Tucci, che pure non ha lo spessore del protagonista e infatti ha sempre lavorato da comprimario, sa il fatto suo. Attori che non possono vantare lo stesso seguito e la stesso livello di venerazione di un Brad Pitt o di una Julia Roberts, ma certamente di serie A.

Leggo comunque nelle recensioni molti aspetti poco lusinghieri, ad esempio secondo Everyeye la pellicola è "ordinaria, decorosa ma priva del necessario pathos" e merita una "risicata sufficienza". Secondo Cinematographe "sono i dialoghi a risultare talvolta superficiali, così come alcuni accadimenti non vengono sufficientemente delineati e rischiano di mancare del necessario realismo" e "a tratti pare voler caricarsi eccessivamente di quesiti e questioni che non sempre riesce a dipanare in maniera impeccabile".

Quanto agli snodi narrativi, cito solo un particolare che non può non saltare all'occhio: sul finale si lascia immaginare uno strascico sentimentale fra la Thompson (classe 1959), che vive una realtà coniugale infelice, ed il giovane protagonista di vent'anni. Praticamente nonna e nipote. Ora, non vorrei apparire retrogrado (di questi tempi è facile), ma se ciò fosse verificato, sarebbe proprio una cosa del genere a risultare improbabile e anche discretamente ridicola.

Mi riservo un giudizio completo dopo aver visto il film.

A proposito, ho poi visionato (su Sky) La Ragazza del Mondo. Come sempre in questi casi, anche per diletto personale, mi è venuta voglia di scrivere una recensione completa. Ma al di là del fatto che me ne manca il tempo, l'operina di Danieli ha avuto un riscontro commerciale talmente esiguo da rendere lo sforzo del tutto inutile: quasi nessuno, si può dire, l'ha sentito nominare. Nella recensione avrei probabilmente detto che il film ha una regia dignitosa ed è ben interpretato (anche da Riondino, che peraltro stimo poco come attore) ma la storia è assurda e illogica, i personaggi contraddittori, e, come in To Verdener (e in generale quando si cerca di narrare una vicenda intimamente legata alla professione di fede), lo spettatore ne esce con la sensazione di non aver capito cosa si dovrebbe pensare dei testimoni di Geova.

EverLastingLife
00lunedì 29 ottobre 2018 10:49

Ho spostato la discussione in 'Cristiani testimoni di Geova'. Che c'entrano le traduzioni bibliche?

ELL / MOD
Dante.V
00lunedì 29 ottobre 2018 21:16
Attenzione Spoiler

'La vita è più preziosa della dignità'

Con queste parole il giudice Fiona Maye, interpretata da Emma Thompson, sentenzia una trasfusione coatta quando è chiamata ad arbitrare in un delicato processo per la salvaguardia della vita di un adolescente, Adam Henry, interpretato da Fionn Whitehead, prossimo alla maturità e che per le sue convinzioni religiose rifiuta un trattamento medico che può salvargli la vita.

Ben presto però la stentoreità di quelle parole pronunciate con convinzione si diluisce negli eventi che da li a poco investiranno il giudice. Ogni figura della vicenda gravita attorno ad un fulcro che verrà destabilizzato da perturbamenti dell'essere.

Per Adam sono le conseguenze destabilizzanti dell'aver infranto, per quanto nolente, principi che sino a quel momento lo avevano guidato nelle proprie convinzioni, convinzioni che ora vacillano di fronte a quella che poteva significare la fine della propria esistenza e sulla quale rifletterà profondamente. Per Fiona è la fine di un matrimonio sacrificato sull'altare di un lavoro totalizzante, per il marito Jack, interpretato da Stanley Tucci, è l'alienazione della relazione con sua moglie che anche di fronte ad una aperta denuncia fedifraga non riuscirà a smuovere nè a perturbare come vorrebbe.

A causa di questi eventi le convinzioni che scaturiscono da una scelta strumentale non appaiono poi così scontate, forse è proprio la dignità che rende la vita veramente vissuta e una vita senza dignità risulta vacua, informe e priva di significato. Le emozioni si sovrappongono ai doveri, i singulti dell'anima fanno vacillare le granitiche convinzioni di Fiona, l'indeterminazione e lo smarrimento che s'infrangono sul ragazzo lo rendono privo di riferimenti mandandolo fuori rotta, oltre l'orbita bassa, alla ricerca disperata di un centro di gravità dove riordinare le proprie idee e le proprie convinzioni. Le cerca disperatamente in Fiona, come dice il marito Jack ha perso il suo Geova e quindi lo ricerca in colei che gli ha donato una 'seconda possibilità' strappandolo alla morte. Ed anche Fiona rimane travolta da ciò che potrebbe significare avere un ruolo di questo tipo: si rincorrono diversi stereotipi di relazione: madre-figlio, allievo-maestro, amanti. Nessuno di questi sboccerà, così come è naturalmente lecito aspettarsi, ma nessuno di questi risulterà vano poiché susciteranno un'impatto notevole sulle esistenze dei loro protagonisti.

Ora Adam è maggiorenne e può decidere da sé. E' passato poco tempo ma la malattia, una leucemia particolarmente aggressiva, si fa di nuovo viva a tentare il giovane. Questa volta Adam sceglie di morire. Fiona corre al suo capezzale e riesce a scambiare poche parole prima che il ragazzo mieta il frutto delle sue decisioni.
Fiona avrebbe voluto che Adam abbracciasse tutto ciò che può avere significato nella vita: amore, gioia, passione, entusiasmo... cose che Adam non potrà più fare, ma che a Lei sono ancora possibili.

Il dibattito etico e morale rimane fuori dal tribunale, poiché il tribunale non decide la morale ma semplicemente ciò che è giusto di fronte alla legge, così sentenzia la giudice Maye. Al nostro intelletto e senso etico viene data in pasto la vicenda che non si connota di marcate espressioni manichee ma lascia al nostro giudizio e meditazione la decisione: E' sbagliato voler morire per ciò che si ritiene degno? E' giusto impedire una decisione presa con cognizione di causa? E' corretto istruire i giovani secondo un credo religioso? E' sbagliato permettere l'autodeterminazione anche quando questa porta a spiacevoli conseguenze?
Gli interrogativi si susseguono e alla fine della visione l'impressione generale è che quando perdiamo il nostro centro di gravità permanente, qualunque esso sia, tutto sembra diluirsi in una dissolvenza tetra. Il significato, prima così limpido e cristallino diventa sempre più opaco e incerto, la direzione non più fissata e tracciata così nettamente e si ha la sensazione di perdersi in questi confini non delineati, in questa terra di nessuno, in questo orizzonte instabile.

Solzenicyn diceva: "La linea di quei pochi che sanno scegliere sacrificando se stessi è la luce che illumina il nostro futuro. Impressiona sempre questa peculiarità psicologica dell'essere umano: nel benessere e nella spensieratezza, ha paura anche delle più piccole contrarietà che toccano la periferia della propria esistenza, fa di tutto per non conoscere le sofferenze altrui e le proprie future, rinnega molte cose, perfino ciò che è importante, spirituale, essenziale pur di conservare il proprio benessere. Giunto invece alle ultime rive della miseria dove l'uomo è nudo e privo di tutto quello che sembra rendere bella la vita, ecco che trova improvvisamente in se stesso la risolutezza per fermarsi all'ultimo passo e sacrificare la vita purché siano salvi i principi. Per la prima peculiarità l'umanità non ha saputo mantenere nessuna vetta conquistata, per la seconda si è sollevata da tutti gli abissi”

Forse aveva ragione...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:23.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com