favoletta

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scout62
00mercoledì 7 ottobre 2009 14:12
Una volta, su di un'isola a due miglia dalla costa, sorgeva un tempio. Aveva mille campane, grandi, piccole, modellate dai migliori artigiani del mondo. Quando soffiava il vento o infuriava la tempesta, tutte le campane del tempio suonavano a distesa, all'unisono, producendo una sinfonia che mandava in estasi il cuore degli acoltatori.
Ma con il passare dei secoli l'isola sprofondò nel mare e, con essa, il tempio e le campane. Un'antiva leggenda narrava che le campane continuavano però a suonare, senza sosta, e che chiunque ascoltasse attentamente poteva udirle. ispirato da questa leggenda, un giovane percorse migliaia di chilometri, deciso a udire quelle campane. Per giorni sedette sulla spiaggia, di fronte al posto dove una volta sorgeva il tempio, e ascoltò, ascoltò con tutto il cuore, ma ciò che riusciva a sentire era il rumore delle onde che si frangevano sulla spiaggia.
Perseverò molte settimane. Quando si perdeva d'animo, si recava ad ascoltare i sapienti del villaggio che parlavano con devozione della leggenda delle campane del tempio e quelli che le avevano udite dimostravano che la leggenda era vera. E il suo cuore s'infiammava nell'ascoltare le loro parole...soltanto per scoraggiarsi di nuovo quando settimane di ulteriori tentativi non davano alcun risultato. Alla fine decise di rinunciarci. Sarebbe ritornato a casa riconoscendo il proprio fallimento. Era l'ultimo giorno. Come al solito, si sdraiò sulla sabbia, con lo sguardo rivolto verso il cielo, ascoltando il fragore del mare. e non oppose resistenza a quel rumore. Invece, si abbandonò a esso e trovò che era piacevole, rasserenante. Ben presto si perse in quel rumore al punto da non essere quasi più cosciente di sè, tanto profondo era il silenzio che quel suono produceva nel suo cuore. E nella profondità di quel silenzio sentì il tintinnio di una campanella seguito da un'altra e un'altra ancora...ed ecco che ognuna delle mille campane del tempio suonava a distesa in un glorioso unisono, e il suo cuore fu rapito dalla meraviglia e dalla felicità.

P.S.: se non è chiaro la morale del raccontino vi aggiorno a nuova data.
blak widow
00giovedì 8 ottobre 2009 12:53
sai perche dopo fatto il bagno va l aqua nel orechio e non ci senti piu ?
scout62
00lunedì 12 ottobre 2009 17:42
và bene visto che nessuno ci tenta vi dico io la morale,....ognuno ascolta ciò che gli è più comodo,non ci poniamo in fase di ascolto verso gli altri con il cuore ma siamo freddi e razionali e sentiamo solo quello che vogliamo(o che ci fa comodo)anche ad oltranza,quando succede qualcosa dovremmo avere l'umiltà di cogliere la parte di buono che c'è negli altri e cercare con una correzione fraterna di riportarli verso la ragione.come diceva s.PAOLO ognuno ha dei carismi che non sono uguali a nessuno ma che messi assieme in una comunità devono portare benessere e non competizione.Nessuno e ribadisco nessuno ha l'onere morale di sentirsi superiore ad altri sotto qualunque aspetto ma invece abbiamo il dovere di tirare fuori dagli altri quello che di buono hanno.


p.s.fate i bravi perchè siamo un grande gruppo e dobbiamo farci invidiare dagli altri per la nostra gioia e il nostro essere
blak widow
00lunedì 12 ottobre 2009 18:49
lo siamo sempre stato e lo saremo sempre
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