domandina facile facile

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elisabettastella
00sabato 15 settembre 2007 22:24
Mi sono sempre chiesta se voi grandi artisti quando salite sul palcoscenico vi fate prendere dal panico.
E se la risposta è sì, come lo dominate, cosa fate.

E, perdonami Tani se ti faccio tante domande, ho l'ultima da farti (per stasera ):
c'è sempre feeling con i vostri partners?
.tani.
00sabato 15 settembre 2007 23:45
Eccomi qua Elis,

Comincio col feeling. Sarebbe auspicabile che ci fosse sempre, ma purtroppo non c'è sempre. Qualche volta succede che non si va d'accordo. E se succede non è facile mandare avanti lo spettacolo. Anche perchè c'è tutto il periodo delle prove. E molte volte si creano tensioni. E qualche volta può sopragiungere anche quella brutta cosa che si chiama invidia. Però non è sempre così. Per fortuna prevalgono i casi dell'intesa quando si monta su uno spettacolo insieme. E se c'è l'intesa le cose vanno a meraviglia.

Per la paura del palcoscenico - è una cosa individualissima. C'è chi la sente moltissimo e c'è chi la sente poco. Ma ce l'abbiamo tutti in diverse misure. In genere passati i primi momenti dopo l'entrata passa tutto. A meno che non ci sia qualche aria particolarmate impegnativa che è collocata alla fine dello spettacolo. Lì un po' di ansia ritorna. In genere l'ansia non dura tutto lo spettacolo. Come ho detto - poco prima di entrare in palcoscenico, i primi 5-10 minuti e caso mai poco prima di un'aria impegnativa. Ma siamo abituati e riusciamo a domare la naturale ansia. Che poi ti da anche una carica positiva. Diverso è il caso se non si riesce a vincere la paura del palcoscenico. Se questo avviene non è possibile svolgere il nostro mestiere. Purtroppo ci sono degli artisti bravissimi che devono rinunciare a fare gli artisti per questo motivo (nei casi peggiori) o non riescono a fare molto proprio perchè troppo emotivi.

Io per fortuna non ho grossi problemi con l'ansia da palcoscenico. Quasi non c'è l'ho. Solo quel poco che è necessario per la carica positiva.

Baci
Tatiana
elisabettastella
00domenica 16 settembre 2007 09:42
Grazie Tani, sei così chiara quando descrivi le situazioni, che per un attimo mi sono immaginata sul palcoscenico!
un grande abbraccio

p.s. sappi che arriveranno altre domandine curiose
.tani.
00domenica 16 settembre 2007 22:25
Aspetto le domande.

Tatiana
andrea fasoli
00venerdì 28 settembre 2007 04:44
Re:
.tani., 16/09/2007 22.25:

Aspetto le domande.

Tatiana





Allora quella poca paura da palcoscenico che hai, come la domini ?
O la lasci libera?
Personalmente, ho avuto esperienze negative con i concerti, un po' perchè sentivo il pubblico come un "aggressore".. essendoci tanti parenti, mi sentivo giudicato, e fautore di aspettative eccessive. Mi subentrava la tensione e zac, era fatta.
Poi, è arrivato il musical, che non è stare fermo su un palco a cantare, ma ci si muove e si fa dell'altro oltre a cantare.
E lì un po' mi è passata...
Bisogna combattere e non lasciare mai nemmeno un centimetro alla paura. [SM=g8137] [SM=g8137]
Ma la tensione è FONDAMENTALE per la riuscita della prova artistica.
E dopo, finito di cantare, a me vengono sempre brividi e sbadigli.. [SM=g8151] [SM=g8151]
elisabettastella
00domenica 30 settembre 2007 20:17
D'accordo con Andrea: la tensione è fondamentale, ma ciò per tutte le prove della vita, guai se non provassimo tensione, quando andiamo a fare una prova importante, un concorso, un colloquio di lavoro; i muscoli del nostro corpo devono stare tesi, vengono rilasciate le catecolamine; ed ecco perchè dopo la prova sbadigli e vengono i brividi: tutto il corpo si rilassa.
e dopo un bell'applauso [SM=g8149] prolungato, meglio ancora!
.tani.
00lunedì 1 ottobre 2007 16:12
Elis, e se arrivano fischi??? [SM=g8166] [SM=g8161]

Tatiana
elisabettastella
00lunedì 1 ottobre 2007 18:23
Se arrivano i fischi, ti metti una maschera sorridente e sicura di te; mai mostrare le proprie fragilità in pubblico.
Così il pubblico pensa di avere sbagliato giudizio.
.tani.
00lunedì 1 ottobre 2007 18:36
Re:
elisabettastella, 01/10/2007 18.23:

Se arrivano i fischi, ti metti una maschera sorridente e sicura di te; mai mostrare le proprie fragilità in pubblico.
Così il pubblico pensa di avere sbagliato giudizio.



E brava Elis!!! [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149]

Tatiana


FaLLaDoRMir
00lunedì 1 ottobre 2007 22:15
Re:
elisabettastella, 01/10/2007 18.23:

Se arrivano i fischi, ti metti una maschera sorridente e sicura di te; mai mostrare le proprie fragilità in pubblico.
Così il pubblico pensa di avere sbagliato giudizio.



[SM=g8320] Sofficini Findus,il sorriso che c'è in te!!! [SM=g8320]


.tani.
00lunedì 1 ottobre 2007 22:18
[SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228]

Siete delle biricchine [SM=g8155]

Tatiana
FaLLaDoRMir
00lunedì 1 ottobre 2007 22:35
Tornando seri però una cosa mi sento di dirla.
Tutte le volte che si è davanti a un pubblico si è tesi,sia che si debba cantare che recitare o ballare,la realtà è che finchè si è padroni di ciò che si fa e si è consapevoli d'esserlo tutto fila liscio come l'olio e la tensione la si governa piuttosto bene perchè in realtà è concentrazione,se non lo si è allora sorgono i casini.
Studio canto ma da non molto,conosco i miei difetti quindi mi agito e magari invece di allargare i suoni li stringo per timore di ciò che può venire fuori e mi impantano con le mie stesse mani [SM=g8140]...questo da sola...in coro no,perchè sono più tranquilla non mettendoci proprio la mia faccia [SM=g8204] e quindi me la cavo meglio.Quest'anno mi è capitato di recitare in una pantomima di Mozart,abbiamo provato solo due volte ma non dovendo cantare ma solo stare nei tempi musicali ho avuto anche la lucidità di avere qualche piccola iniziativa sul palco.E' come camminare per un bambino che muove i primi passi.La sicurezza viene pian piano!

.tani.
00lunedì 1 ottobre 2007 22:48
Cara piccolina,

E giustissimo quello che dici. Hai solo 24 anni, studi da poco, vedrai che con l'esperienza imparerai a essere padrona di te stessa e lucida anche quando canti. Può succederti di "impantanarti" comunque anche dopo, ma in genere succede quando il ruolo non è proprio del tutto nelle nostre corde, è un po' fuori da noi. Ma come sai qualche volta bisogna accettare di cantare anche ruoli che non sono proprio nostri. Allora lì dovrai tirare fuori tutte le tue rissorse proprio per non impantanarti. Ma anche questo imparerai col tempo. Però se devi proprio accettare ruoli fuori corda, cerca di accettare dei ruoli che sono solo un po' fuori corda. Purtroppo oggi con tutto l'andazzo delle cose, le agenzie possono anche mollarti se non stai al loro gioco [SM=g8176]. A me volevano offrirmi Turandot come seconda opera in assoluto. Ho rifiutato naturalmente, e il regista che mi voleva come Turandot non mi ha più nemmeno risposto al telefono. A nulla sono valsi i ragionamenti del tutto corretti da parte mia che non potevo affrontare subito Turandot come seconda opera. Dopo l'ho fatta tantissime volta, ma dopo. E con tutta la tranquillità dell'esperienza e della maturità. E senza la tensione negativa, solo con quella positiva.

Un abbraccio
Tatiana
FaLLaDoRMir
00mercoledì 3 ottobre 2007 09:48
E' che se cominciassi a respirare... [SM=g8176] ...invece lo faccio una volta si e 3 no [SM=g8131] [SM=g8127]
Ma dico io................!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! [SM=g8161]
Dicono che se si impara questo il 70%è fatto!Mi sa che a me il Signore del piano di sopra il diaframma mica me l'ha dato [SM=g8140]
Gli farò causa [SM=g8192] [SM=g8166] [SM=g8217]
.tani.
00mercoledì 3 ottobre 2007 17:41
[SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] L'idea di fare causa al Signore di sopra è geniale!
Dai che ce l'hai il diaframma...

Un abbraccio
Tatiana
FaLLaDoRMir
00martedì 9 ottobre 2007 16:55
Sei sicura?Davvero non è una bufala?Chissà dove si è cacciato sto tizio!! [SM=g8127] [SM=g8192] Appena mi viene a tiro gliene canto 4!!!
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