Re: Re:
Caro Adriano,
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
Per i trinitari la risposta è semplice, essendo Dio il creatore, la creazione su può attribuire a tutte e tre le persone che sono Dio, infatti nella bibbia leggiamo che il Padre crea, il figlio anche e lo Spirito Santo anche:
Lo Spirito:
Salmo 104:30 Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra.
sbagliatissimo, qui si parla del ruach che Dio infonde agli esseri umani per la loro stessa vita e in tal senso ruach e neshamah sono pressocchè sinonimi,
leggi il testo ebraico di Giobbe 27:3!!!, in sostanza l' alito della vita.
Non si parla di uno Spirito "Terza persona di una trinità immanente" creatore, mi capisci?
sei in grave errore..
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
Giobbe 26:13 Con il suo Spirito ha abbellito i cieli, la sua mano ha trafitto il serpente tortuoso.
Giobbe 33:4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita,
Genesi 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
per Giobbe 33:4 vale lo stesso discorso di sopra, negli altri due passi è Dio che opera, agisce per mezzo del suo spirito, non c' è uno Spirito Terza Persona di una trinità immanente, mi dispiace...
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
Il padre:
" 11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono»." (Ap 4:11 NRV)
bene, questo passo descrive l' azione originale della Creazione di Dio, del "solo vero Dio", cioè del Padre, mentre per il Cristo preesistente, come vedremo, si parla di creazione mediata, 1 Cor. 8:6 docet...
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
Salmo 102:25-28:
"25 Io dico: «Mio Dio, non mi rapire alla metà dei miei giorni. I tuoi anni si protraggono per generazione e generazione. 26 All' inizio tu fondasti la terra e opera delle tue mani furono i cieli. 27 Essi periranno, ma tu rimarrai; tutti loro si logoreranno come una veste, come un abito tu li muterai ed essi saranno mutati. 28 Ma tu sei sempre lo stesso e i tuoi anni non verranno mai meno.
Il Figlio:
Ebrei 1:10-12 10
"del Figlio invece... E ancora: «Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani. 11 Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, 12 e come un mantello li avvolgerai e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine».
vediamo bene col testo greco
Ebrei 1:10 “kai,
Su kat' archas, kurie, ten gen ethemeliosas,
kai erga ton cheiron sou eisin hoi ouranoi”,
alla lettera: “E: “Tu da principio Signore la terra fondasti e opera delle tue mani sono i cieli”.
Che significa? Perchè questa affermazione da parte dell' autore della lettera agli Ebrei?
Qui l' autore cita il Salmo 102:25 e lo applica a Cristo, cosi chè l' apostolo dichiara di Cristo ciò che il salmista dichiara di Geova.
Leggendo pero' attentamente tutto il contenuto del primo capitolo di Ebrei, si può valutare in maniera precisa ogni menzione che si fa di Geova e di Gesù, iniziando dal versetto 2, dove viene detto che Dio, “alla fine dei giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose, e per mezzo del quale ha anche fatto i mondi (o “sistemi di cose”)”.
Quindi, essi furono fatti da Dio “per mezzo di suo Figlio”.
Questa cooperazione continua anche nei versetti 3 e 5. Il versetto 9 separa nuovamente il Padre e il Figlio, poi segue la citazione contenuta nel versetto 10, mentre i successivi versetti 11 e 12 adducono un' ulteriore citazione del Salmo 102:26-27, applicata al glorificato Gesù.
Quindi, come visto, fu espressamente “per mezzo” del Figlio che furono creati “i mondi”. Il Figlio fu il tramite, l' agente del Padre nell' opera. Egli può quindi essere inteso come colui a cui ci si rivolge nel versetto 10. E' logico che, in questo contesto, Ebrei 1:10-12 non possa insegnare che Gesù è il creatore dato che, nelle parole iniziali della lettera, viene affermato chiaramente che Dio fece tutte le cose attraverso suo Figlio. In realtà il passo è utilizzato dall' autore per dimostrare la dottrina secondo la quale il Messia altri non è che la preesistente sapienza di Proverbi 8:22-31, attraverso la quale, secondo l' autore della lettera agli Ebrei, Dio “fece i mondi”. Non c' è quindi nulla di strano, in questo preciso contesto (ripeto: in questo contesto!), riferirsi ai “cieli e alla terra” come “l' opera della mani di Cristo”, ma ciò nel senso della sua opera svolta quale tramite, agente mediatore degli atti creativi di Geova.
Qual' è la relazione del Logos con la creazione che appartiene esclusivamente a Dio (Rivelazione/Apocalisse 3:14)? Qual' è stato esattamente il ruolo del Logos nella creazione di Dio?
Semplice: Geova è Colui che compì gli atti creativi, il Logos è il costruttore e formatore di ciò che Dio portò all' esistenza. In sostanza, Geova ha dato al Logos, al “monogenes theos” (Gv. 1:18), l' onore straordinario di operare con Lui, non “nel creare i mondi”, ma nel formare e ideare le cose che Egli chiamava all' esistenza. In tutto il corpus neotestamentario, il Logos non è MAI l' agente attivo della Creazione, bensì il tramite!
Questa è la relazione Logos/ ktiseos tou theou (Creazione di Dio). Gesù fu ovviamente coinvolto nell' opera di Geova in qualità di 'amon, “artefice” (Proverbi 8:30). Un parallelo può essere rappresentato dall' opera svolta da Mosè per condurre gli israeliti fuori dall' Egitto. Egli fu l' agente, colui che li condusse fisicamente fuori (Esodo 32:7 ; 33:1), ma altri passi mostrano chiaramente che fu Geova Dio a far uscire gli israeliti dall' Egitto (Esodo 20:2, Deuteronomio 5:6).
Dovremmo dire quindi, sulla base di questi testi, che Mosè è Geova, dato che entrambi sono descritti come coloro che conducono gli israeliti fuori dal paese d' Egitto? Ovviamente no. Mosè compì la volontà di Geova, ma nella realtà fu Geova ad attuare tutta l' operazione. Lo stesso discorso vale per Gesù in quanto Salvatore del genere umano. Come spiega in maniera eccellente Atti 3:19-22, egli è il più grande Mosè, vale a dire, egli è l' “agente” della vita (eterna), ma l' ideatore del provvedimento di riscatto, colui che mandò Gesù sulla terra ed lo fece risorgere dai morti in modo da poter dispensare la vita eterna agli uomini fedeli e ubbidienti (Gv. 3:16-17, 36 ; Ebrei 5:9), è Geova (si confrontino 1 Gv. 5:11, Romani 6:23 e Giuda 25)!
Ebrei 1:11 “autoi apolountai, su de diameneis;
kai pantes hos himation palaiothesontai,
Ebrei 1:12 kai hosei peribolaion helixeis autous,
hos himation kai allagesontai;
su de ho autos ei
kai ta ete sou ouk ekleipsousin”,
alla lettera: “Essi periranno, tu invece permani, e tutti come veste invecchieranno, e come mantello avvolgerai loro, come veste anche saranno cambiati. Tu invece lo stesso sei e gli anni di te non verranno meno”.
L' autore prosegue con l' applicazione del Salmo 102:26-27 al Cristo. Fermo restando quanto specificato sopra, qui si vuole sottolineare l' immortalità di Gesù (la sua imperiturità) dopo la sua risurrezione ad opera di Dio (confronta Romani 6:9 e Galati 1:1). Gesù rimarrà continuamente non come la creazione che venne all' esistenza per mezzo di lui che, se lasciata senza Geova che ha il potere di “farla stare per sempre” (Salmo 148:1-6), certamente perirà. Il Figlio di Dio ora vive per i secoli dei secoli e i suoi anni non finiranno mai (Ebrei 1:12, Rivelazione/Apocalisse 1:18, si confronti Ebrei 7:16, 25). Quando era sulla terra, Gesù era inferiore agli angeli (Ebrei 2:9), ma dopo la risurrezione dai morti , è stato elevato a una posizione superiore (Filippesi 2:9) essendo diventato migliore degli angeli, in quanto ha ereditato un nome più eccellente del loro (Ebrei 1:4). Egli è anche migliore perchè ora è immortale e quindi simile al suo Padre celeste, come viene detto nel Salmo 102:25-27, che quindi è applicabile anche a Cristo.
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
Atti 3:15 CEI "e avete ucciso l'autore della vita. Ma Dio l'ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni."
qui viene usato il titolo prettamente cristologico di archegos, che significa "capo".
Come dice la nota in calce della cattolicissima e trinitaria Bibbia di Gerusalemme, "
autore della vita, ossia il capo che guida alla vita, che comunica loro questa vita che gli appartiene".
Ora, collega il tutto con Gv. 5:26 ; 6:33 a capirai il senso di archegos attribuito al Cristo...
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
1 Giovanni 1:2 poiché la vita si è manifestata e noi l'abbiamo veduta e ne diamo testimonianza e vi annunziamo questa vita eterna che era presso il Padre e che si è manifestata a noi"
idem come sopra, Gv. specifica in 1 Gv. 4:9-10 che la vita, ergo la vita eterna Dio ce l' ha data per mezzo di Cristo...
Adriano.Carlotti, 28/11/2013 10:38:
NRV Colossesi 1:16 "poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui."
mediatore della creazione di Dio.
Ciao.