deontologia calpestata

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anacrusi
00venerdì 15 agosto 2008 03:52
Quale autorevolezza può essere riconosciuta ad un servizio che copre simili operatori?
Gentile dottoressa Spisni,
le alleghiamo, per sua opportuna conoscenza, testo della lettera che
abbiamo inviato alla presidente dell'ordine del Veneto.
Con i nostri più distinti saluti.
Omero e Giovanna Faggionato
Via lago di Como 110
36100 vicenza
0444927611








Gentile Presidente,

desideriamo qui, esprimere fermamente il nostro sdegno seguito a taluni
atteggiamenti assunti dalla dott.ssa Baglioni a conclusione di un
percorso di affido doloroso, segnato fin dalla sua conclusione, da un
susseguirsi di gesti, affermazioni, scelte, che a noi appaiono uno
schiaffo
a quanto si può leggere in apertura al dettato deontologico da voi
sottoscritto, che le riporto di seguito:

“...Poiché gli assistenti
sociali operano principalmente in favore di soggetti deboli,
il rigore deontologico è indispensabile per salvaguardare l’autonomia
decisionale, le scelte, le opzioni, la crescita di consapevolezza
delle persone...”
Fiorella Cava
Presidente Consiglio Nazionale

I fatti sono avvenuti nel periodo che intercorre da Gennaio del corrente
anno, fino ad oggi, lasciando un intollerabile strascico di
lacerazioni, umiliazioni, cui è oggi nostra intenzione porre fine.

I fatti, in breve sono i seguenti:
Lo scorso mese di gennaio, al rientro dalle vacanze natalizie, dopo mesi
di tira e molla, di affermazioni e di smentite, circa un eventuale
prossimo riavvicinamento con la bimba, la dott.ssa Baglioni, fra il
detto ed il non detto (ma voi sareste disponibili...??) ci propose una
creatura (un bimbo nato prematuramente), affetto fa idrocefalo,
abbandonato dalla madre, e bisognoso di cure urgenti.La nostra
esperienza nel mondo dell'handicap (essendo noi genitori di un ragazzo
portatore di grave handicap) ci rendeva in qualche modo adeguati. Alla
gioia di Giovanna, fece seguito la sua immediata affermazione: inizia a
pensarlo perchè ne ha bisogno!!! Di quella povera creatura fornì nome e
cognome(Davide Nastrino). Dopo due settimane, quando noi avevamo già
proiettato il bimbo nel nostro futuro, e Giovanna aveva già messo mano a
lana e ferri, per confezionare un berrettino, la dott.ssa Baglioni dirà
che si era fatta prendere dall'emotività, che il bimbo era più morto che
vivo, che era in vita grazie al solito accanimento del soliti medici
clericali-obiettori, che lei l'avrebbe lasciato alla sua sorte, che un
medico era stato nominato tutore, e che infine mai l'avrebbe affidato a
noi, in virtù della nostra inadeguatezza, inadeguatezza che peraltro,
non sarebbe venuta meno, nel caso di altri ipotetici abbinamenti.
Eravamo inadeguati-tout-court.
Facciamo un passo indietro. Nel corso del precedente incontro, la
dott.ssa Baglioni confidò a Giovanna (non me ne voglia - cito
testualmente) che la madre della bimba ha un pompiere che gliela spegne.
Abbiamo già commentato la caduta di stile, in altre sedi.
Lo abbiamo segnalato all'ufficio del pubblico tutore dei minori, con il
quale abbiamo avuto un confronto pochi giorni fa. Ad attenderci non
c'era il solo Prof. Strumento, ma un tavolo di lavoro, al completo, cosa
che ci procurò una certa meraviglia. Il Prof. Strumendo, più volte ha
espresso il suo stupore sulla situazione di stallo che ha caratterizzato
e segna tuttora, la vicenda seguita alla chiusura dell'affido. Si chiede
in sintesi: perché, dal momento che è stato riconosciuto il buon operato
svolto da voi, nei cinque anni in cui la bimba è stata accolta
all'interno della vostra famiglia, ci ritroviamo in questa situazione?
Questo è ciò che ci chiediamo anche noi. Noi rileviamo che dal 15 giugno
dello scorso anno, giorno in cui la bimba uscì, dalla nostra casa e ahi
noi dalla nostra vita, siamo stati gettati nel silenzio. Perchè la
dott.ssa Baglioni da mesi, ogni qualvolta ci incontra, scappa e si
nasconde come una liceale, sorpresa nei bagni a fumare?..
Ma veniamo ora al fatto che a nostro modo di vedere è di tale gravità da
gettarci nella costernazione. Il giorno 3 aprile scorso, Omero incontrò
casualmente all'interno di un negozio, del quale siamo clienti abituali,
i nonni della bimba. Quando li avvicinò, per salutarli, fu minacciato
fisicamente dal nonno ed investito di insulti rivolti anche a Giovanna,
non presente, quali scemi, disonesti, ladri di bambini. Chiedemmo subito
a mezzo lettera, delle spiegazioni, alla dott.ssa Baglioni. Ebbene, ad
oggi, non abbiamo avuto un cenno di risposta. Quando ci vede presso i
locali dei servizi, fugge!. Quei sentimenti, espressi dal nonno,
particolarmente, con tanta veemenza, ci risultano incomprensibili. I
nonni della bimba, fino all'ultimo giorno, non hanno fatto che
elogiarci. Per avere una risposta, dovremo attendere la convocazione
presso la Procura della Repubblica presso la quale abbiamo prodotto un
esposto. Naturalmente, non abbiamo posto in essere alcunché nei
confronti dei nonni, nei confronti dei quali semmai, Omero ha tentato un
riavvicinamento, inviando loro uno scritto, trasmesso per conoscenza
alla comunità, all'equipe, ed alla madre della bimba. Omero ha fatto
quel gesto, perché gli sembrava saggio, opportuno.. Non tolleravamo
l'idea di dover convivere per il resto dei nostri giorni con un macigno
che nostro malgrado ci trovavamo addosso. Ora, ciò che noi temiamo, è
che tali sentimenti, abbiano finito per pervadere anche la bimba. Questo
sarebbe veramente un delitto!!!

Omero e Giovanna Faggionato
Via lago di Como 110
36100 Vicenza
0444927611

amorizio
00martedì 19 agosto 2008 21:00
....SONO SCONCERTATA
Con tutto rispetto per voi, per il vostro dolore, ma non vi sembra quanto meno poco opportuno "lanciare" sul web, su un forum al quale tutti....ma proprio tutti, quindi anche persone con la sensibilità pari a quella di una salamandra, una lettera contenente il nome del bambino e di altre persone delle quali non è assolutamente indispensabile che gli utenti del forum conoscano fatti così privati? Ripeto, con tutto rispetto...ma avreste potuto cancellare almeno i nomi del bambino e dei famigliari lasciando il nome della persona che ritenete inadeguata al lavoro che svolge (per non dire che dovrebbe vergognarsi di essere al mondo).Alla signora vorrei dire che un pompiere che "gliela spenga" forse dovrebbe cercarselo lei...e chissà che i neuroni non inizino a far pace tra loro e riprendano a collaborare....
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