Re: Re:
Scritto da: °°Bellatrix°° 09/08/2006 20.21
ma a cosa serve contare i passi?
capisco meglio quelle macchinette che indicano quante calorie hai bruciato, ma i passi...
Il contapassi (pedometro)
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Per chi non vuole dotarsi dei costosi GPS, il contapassi (pedometro) è uno strumento che può essere utile per tutti quei podisti che sono soliti cambiare percorso di allenamento (per esempio in campagna), correndo spesso a sensazione. L'evoluzione della tecnologia ha consentito di superare i due ostacoli principali al suo utilizzo:
a) la maneggevolezza
b) la precisione.
Anche se sul primo punti molti sorvolerebbero, i runner più esigenti vogliono uno strumento leggero e non ingombrante. Attualmente è possibile utilizzare strumenti non più grandi di un accendino e pesanti qualche decina di grammi.
La precisione resta quindi il punto su cui discutere per valutare il possibile impiego del contapassi. È ovvio che il contapassi è tarato sul passo del soggetto, misurato come media di un certo numero di passi (si cammina o si corre per dieci passi, si misura la distanza percorsa e si divide per dieci). I contapassi più sofisticati hanno diversi tipi di misurazione: camminata, corsa, camminata + corsa (in genere la meno attendibile).
Quando usarlo - Ogni runner dovrebbe avere percorsi di allenamento misurati con cura (rotella metrica o almeno bicicletta supertarata). Non sempre però è possibile allenarsi sui percorsi abituali. Sia per motivi di varietà sia per motivi di necessità (per esempio la sgambata domenicale non misurata correttamente dagli organizzatori), si deve avere un meccanismo di misurazione del percorso per poter valutare correttamente la propria prestazione. Molti atleti hanno una spiccata sensibilità al ritmo e sono in grado di valutare la distanza percorsa semplicemente dal tempo impiegato: "sento" di essere andato a 4'30"/km, ho impiegato 45' quindi ho percorso 10 km. Questo genere di atleta è molto raro. Almeno l'80% dei runner non è in grado di stimare bene la distanza in base al tempo impiegato, soprattutto quando non si è in gara e il percorso non è perfettamente scorrevole. Ecco che allora il contapassi diventa molto utile.
E se il passo è sbagliato? - È chiaro che se si imposta male il passo si otterranno dati inesatti. Per esempio se si imposta 70 cm e il passo è 74 cm (di media, ovviamente), si commette un errore si oltre il 5%, cioè 500 m su 10 km. Decisamente inaccettabile. Un tale errore non dipende dal fatto che il passo dell'atleta cambia. Anzi a una certa velocità la nostra falcata è di una costanza impressionante. Il problema è che non sappiamo se percorreremo il tratto a 4'/km o a 4'20" o a 5'/km perché accompagniamo un amico che va più lento di noi. Né è possibile tarare il passo ogni volta che si decide di variare velocità (anche perché a priori non è detto che si sappia a che velocità andare).
La tabella di compensazione - Innanzitutto si deve tener presente che se si va più forte la falcata si allunga, ma diventa anche più frequente, per cui un aumento del 25% di velocità (per esempio da 12 km/h a 15 km/h) si traduce in un aumento di falcata decisamente minore (e quindi l'eventuale errore è minore). Però l'errore rimarrebbe probabilmente per i più inaccettabile. Per fortuna ci viene in aiuto la tabella di compensazione. Si tratta di una tabella dove per le varie velocità è riportato un passo ideale (per definizione 100 a 4'/km).
TABELLA DI COMPENSAZIONE PER IL PEDOMETRO
Vi consigliamo di tarare il pedometro alla velocità più comune dei vostri allenamenti (di solito il lento).
La tabella serve per ricavare la distanza esatta quando andate a una velocità differente da quella per la quale avete tarato lo strumento. Vediamo come si usa la tabella.
Supponiamo che avete tarato lo strumento a 4'30"/km. L'ideale è usarlo a tale velocità. Si supponga invece di essere andati a 4'10"/km (per esempio durante una gara: attenzione è solo una supposizione; so di essere andato più forte di 4'30" e stimo un 4'10" , che può anche essere sbagliato. La tabella serve per far convergere gli errori).
Se lo strumento indica una distanza X, essa vale per un ritmo di 4'30". Per trovare la reale distanza Y, visto che siete andati (circa) a 4'10"/km, si usa la tabella nel seguente modo (1.09 corrisponde al 4'30"/km e 1.03 a 4'10"/km):
Y = X * (1.09/1.03)
Se X=10 km, la reale distanza Y sarà 10.582 m
Tabella di compensazione
6' 1.4
5'50" 1.36
5'40" 1.33
5'30" 1.29
5'20" 1.26
5'10" 1.22
5' 1.19
4'50" 1.15
4'40" 1.12
4'30" 1.09
4'20" 1.06
4'10" 1.03
4' 1
3'50" 0.97
3'40" 0.94
3'30" 0.9