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godricgrifondoro
00venerdì 4 dicembre 2009 12:49
ma che individui stanno nascendo
se questi sono umani, io mi vergogno di esserlo.
Sono tre i ragazzini identificati e segnalati alla procura dei minori di Palermo per aver seviziato ed ucciso, impiccandolo alla maniglia di un portone, lo scorso 10 maggio, un cane di razza yorkshire. Il bimbo di 9 anni si era fatto filmare con un cellulare da due adolescenti di 13 e 15 anni
di Fabio Russello
A nove anni ha ucciso, impiccandolo, un cagnolino di razza yorkshire dopo averlo seviziato e poi si è fatto riprendere dagli amici. E' successo lo scorso 10 maggio nella villa comunale di Canicattì, un paese dell'agrigentino, e i carabinieri proprio stamane hanno fatto piena luce sul caso. La macabra bravata è stata infatti ripresa anche dalle telecamere di videosorveglianza di recente installate dal Comune. I carabinieri di Canicattì hanno così identificato i ragazzini che hanno partecipato all'orrendo gesto. I militari dell'Arma dopo avere visionato il filmato delle telecamere installate nella villa del Viale della Vittoria hanno stabilito che il responsabile della morte del cagnolino è un bambino di nove anni il quale dopo avere ucciso la bestia impiccandola con una catena alla maniglia della porta si è appunto fatto filmare con i cellulari da altri ragazzini di età compresa tra i 13 e i 15 anni. Per tutti è scattata la segnalazione alla Procura dei Minori che adotterà le misure del caso anche in considerazione del fatto che si tratta di soggetti non punibili, in quanto minori di 14 anni (03 dicembre 2009no di esserlo.

e non fatico ad immaginare che questi, scusate il termine,stronzi pensavano di farla franca
suinogiallo
00venerdì 4 dicembre 2009 15:16

ma che individui stanno nascendo



Sono purtroppo figli di una società in cui la certezza della pena è diventata la favoletta della buona notte.

Delinqui?
Che problema c'è?
Tanto troverai un giudice o un magistrato che ti dira che sei stato cattivo e ti condannerà a... stare fuori di galera.

Hasta Luego
Athanate
00venerdì 4 dicembre 2009 15:49
Re:
suinogiallo, 04/12/2009 15.16:


ma che individui stanno nascendo



Sono purtroppo figli di una società in cui la certezza della pena è diventata la favoletta della buona notte.

Delinqui?
Che problema c'è?
Tanto troverai un giudice o un magistrato che ti dira che sei stato cattivo e ti condannerà a... stare fuori di galera.

Hasta Luego



temo purtroppo che non mi resti che quotare....
Jack8321
00venerdì 4 dicembre 2009 22:30
Suino il magistrato/giudice applica la legge.
La certezza della pena se è diventata una favoletta non è solo colpa loro.
suinogiallo
00sabato 5 dicembre 2009 12:18
Re:
Jack8321, 04/12/2009 22.30:

Suino il magistrato/giudice applica la legge.
La certezza della pena se è diventata una favoletta non è solo colpa loro.




Il magistrato applica la legge a volte interpretandola e prendendo decisioni che parecchie volte lasciano sconcertati.
Stesso crimine, uno con rito abbreviato prende trent'anni, l'altro con rito normale ne prende 25. Qualcosa non va... non dite?
Uno è nero e uno è bianco?
Ma la legge dice che siamo tutti uguali... se ci sono delle differenze è nella variabile uomo che bisogna cercare.

Hasta Luego
Jack8321
00sabato 5 dicembre 2009 21:13
Re: Re:
suinogiallo, 05/12/2009 12.18:




Il magistrato applica la legge a volte interpretandola e prendendo decisioni che parecchie volte lasciano sconcertati.
Stesso crimine, uno con rito abbreviato prende trent'anni, l'altro con rito normale ne prende 25. Qualcosa non va... non dite?
Uno è nero e uno è bianco?
Ma la legge dice che siamo tutti uguali... se ci sono delle differenze è nella variabile uomo che bisogna cercare.

Hasta Luego



Si chiamano aggravanti e attenuanti.
Ripeto non sì può dare la colpa dello sfascio della giustizia alla sola magistratura, che ha le sue belle colpe fra magistrati che dimenticano di scrivere le sentenze e quelli che non lavorano, ma anche delle pecche legislative, per esempio se sei incensurato e vieni condannato per un reato ad alto allarme sociale vieni comunque messo fuori, qui la colpa è della legge non della interpretazione.

lalla03
00domenica 6 dicembre 2009 17:50
Conoscevo la storia. In altri forum, dedicati agli animali, ho già avuto modo di dire la mia sui mostriciattoli, compreso che la brillante carriera di tutti gli assassini seriali è cominciata seviziando cani e gatti, quindi un genitore con figli che hanno queste "tendenze" farebbe bene a preoccuparsi seriamente.
Premesso che gli individui cattivi con gli animali mi fanno tutti, scusate, schifo, a prescindere dall'età, ho notato che non solo i ragazzini ma anche parecchi adulti hanno le idee poco chiare circa la punibilità dei minorenni. Non tutti sanno che dai 14 anni si diventa penalmente perseguibili e, in caso di reato grave, anche per i minori sono previste pene detentive; inoltre, alle spalle di un minore deviato, quale che sia la sua età, c'è comunque un adulto responsabile, che rischia di pagare le malefatte del figlio anche con la sottrazione della patria potestà, oltre che con pesanti pene pecuniarie e perfino detentive.
Da parte mia, visto che molte cazzate i ragazzini le combinano per fare i fighi su You Tube e che parecchi genitori-amici-zuzzurelloni sui figli hanno perso qualsiasi controllo, vieterei severamente (pena multe salate a mammina e paparino!)ai minorenni l'uso e il possesso dei cellulari con videocamera, registratore e possibilità di connessione web: fino ai 18 anni, telefoni che servano solo a telefonare!
Losille Pendragon
00lunedì 7 dicembre 2009 03:01
Quoto totalmente Lalla.
suinogiallo
00lunedì 7 dicembre 2009 21:22

per esempio se sei incensurato e vieni condannato per un reato ad alto allarme sociale vieni comunque messo fuori, qui la colpa è della legge non della interpretazione.



Se si applicanbo le attenuanti e tutti i cavilli.
Delitto di Erba. Erano incensurati, e stanno dentro. E' stato deciso di fare cosi.
Stupri di non mi ricordo dove, erano incensurati e stanno fuori. E' stato deciso di fare cosi.


compreso che la brillante carriera di tutti gli assassini seriali è cominciata seviziando cani e gatti, quindi un genitore con figli che hanno queste "tendenze" farebbe bene a preoccuparsi seriamente



Non facciamo di tutta l'erba un fascio, altrimenti diamo ragione a chi dice che se guardi gli anime, leggi i manga, o giochi a videogames violenti sei un assassino, stupratore, pedofilo in erba.
Io non credo che sia cosi semplice.


Da parte mia, visto che molte cazzate i ragazzini le combinano per fare i fighi su You Tube e che parecchi genitori-amici-zuzzurelloni sui figli hanno perso qualsiasi controllo, vieterei severamente (pena multe salate a mammina e paparino!)ai minorenni l'uso e il possesso dei cellulari con videocamera, registratore e possibilità di connessione web: fino ai 18 anni, telefoni che servano solo a telefonare



Qui ci rifacciamo a quanto dicevo prima. Le leggi ci sono, vanno applicate e non lasciate a discrezione.
Altrimenti non ci ritroviamo fuori solo seviziatori di cani (che io metterei in un recinto con una catena ed una ciotola d'acqua, modello Pinocchio, a fare la guardia) ma anche altri adolescenti che crescendo con il mito del "tanto non mi fanno nulla" causeranno poi non pochi danni.

Hasta Luego
godricgrifondoro
00lunedì 7 dicembre 2009 23:51
Re:
suinogiallo, 07/12/2009 21.22:





compreso che la brillante carriera di tutti gli assassini seriali è cominciata seviziando cani e gatti, quindi un genitore con figli che hanno queste "tendenze" farebbe bene a preoccuparsi seriamente



Non facciamo di tutta l'erba un fascio, altrimenti diamo ragione a chi dice che se guardi gli anime, leggi i manga, o giochi a videogames violenti sei un assassino, stupratore, pedofilo in erba.
Io non credo che sia cosi semplice.



scusa ma guardare anime e giocare con videogiochi violenti, mi sembra un tantino diverso da torturare e uccidere un essere vivente, poi anche se non arriveranno mai ad uccidere un essere umano, speriamo, non si può certo dire che siano normali.


Jack8321
00martedì 8 dicembre 2009 11:06
Re: Re:
godricgrifondoro, 07/12/2009 23.51:


scusa ma guardare anime e giocare con videogiochi violenti, mi sembra un tantino diverso da torturare e uccidere un essere vivente, poi anche se non arriveranno mai ad uccidere un essere umano, speriamo, non si può certo dire che siano normali.






Per alcuni personaggi non c'è differenza tra gli anime/manga, alcuni fumetti americani e videogiochi violenti tipo carmaggedon/GTA e i gli atti violenti.
Perchè secondo alcuni eminenti personaggi i primi portano ai secondi.
Blue_Smoke_
00martedì 8 dicembre 2009 12:24
Non credo proprio che sia un problema di oggi.
Ho sempre sentito di ragazzini che catturavano i gatti randagi, li torturavano e li ammazzavano nei modi più crudeli.
Mio padre mi raccontava di analoghi giochi sadici con vari animaletti tra i bambini di 40-50 anni fa. Dei miei amici mi hanno detto che quando giocavano nel parco con gli amici, da piccoli, ammazzavano gli uccellini e gli scoiattoli con le fionde. E sto parlando di cose successe in varie parti d'Italia.
Questa è violenza innata, che nei bambini (maschi) è sempre latente, soprattutto quando si riuniscono in bande. Anni fa Golding ha vinto un premio Nobel raccontando questi impulsi e la violenza naturale degli uomini (e dei bambini) ne Il Signore delle Mosche.
Con questo non voglio dire che sia una cosa normale o accettabile, al contrario, provo raccapriccio solo a pensarci, ma per me non è l'espressione del degrado di oggi, che io vedo in altre cose.
Cioè, in questo caso, forse il degrado sta nel fatto che ormai, rispetto a anni fa, c'è una sensibilità maggiore verso gli animali, quindi ci si aspetterebbe che i genitori educassero meglio i figli in questo senso rispetto a prima.
suinogiallo
00martedì 8 dicembre 2009 18:15

scusa ma guardare anime e giocare con videogiochi violenti, mi sembra un tantino diverso da torturare e uccidere un essere vivente, poi anche se non arriveranno mai ad uccidere un essere umano, speriamo, non si può certo dire che siano normali.



Scusa ma non hai capito quello che ho scritto.
Se ti leggi il quote e poi la mia risposta capisci il senso della mia frase che è una risposta a chi dice che la carriera di assassini seriali inizia seviziando cani e gatti. Ovvero una idiozia, esattamente cona l'associazione anime, manga, videogiochi e compagnia belle che è alla base della violenza dilagante di adesso.

Hasta Luego
lalla03
00mercoledì 9 dicembre 2009 14:28
L'idiozia a proposito dei serial killer non l'ho inventata io, ma è un dato di fatto che, leggendo fattacci di "nera" imputabili a quel genere d'individui, salta spesso fuori (vedi i casi Bundy,Chikatilo,cannibale di Milwakee, passati con disinvoltura da cani e gatti a donne e ragazzini). Da piccolina ero un maschiaccio e mi piaceva giocare alla guerra con i miei amichetti. Ovviamente, mi divertiva ferire,ammazzare e prendere prigionieri i nemici, ma sapevo benissimo che era per finta.L'idea di divertirmi torturando animali, che ho sempre amato tantissimo, non m'è mai passata neppure per l'anticamera del cervello. Sono anche convinta che la violenza virtuale, che so, dei videogiochi, possa costituire una valvola di sfogo utile a smaltire senza nuocere a nessuno la nostra aggressività. Ma di fronte a individui che per motivi futili o abbietti maltrattano davvero creature indifese, e non sempre si tratta di animali, basta dare un'occhiata ai capolavori che circolano su You Tube e hanno per protagonisti involontari ragazzi disabili scherniti o addirittura malmenati, non credo possa esserci giustificazione che tenga.
ElenaNJ
00mercoledì 16 dicembre 2009 11:49
Re:
Blue_Smoke_, 08/12/2009 12.24:

Non credo proprio che sia un problema di oggi.
Ho sempre sentito di ragazzini che catturavano i gatti randagi, li torturavano e li ammazzavano nei modi più crudeli.
Mio padre mi raccontava di analoghi giochi sadici con vari animaletti tra i bambini di 40-50 anni fa. Dei miei amici mi hanno detto che quando giocavano nel parco con gli amici, da piccoli, ammazzavano gli uccellini e gli scoiattoli con le fionde. E sto parlando di cose successe in varie parti d'Italia.
Questa è violenza innata, che nei bambini (maschi) è sempre latente, soprattutto quando si riuniscono in bande. Anni fa Golding ha vinto un premio Nobel raccontando questi impulsi e la violenza naturale degli uomini (e dei bambini) ne Il Signore delle Mosche.
Con questo non voglio dire che sia una cosa normale o accettabile, al contrario, provo raccapriccio solo a pensarci, ma per me non è l'espressione del degrado di oggi, che io vedo in altre cose.
Cioè, in questo caso, forse il degrado sta nel fatto che ormai, rispetto a anni fa, c'è una sensibilità maggiore verso gli animali, quindi ci si aspetterebbe che i genitori educassero meglio i figli in questo senso rispetto a prima.



Quoto in toto.
Aggiungo solo che, fosse mio figlio, al bimbo in questione un bel mazziatone non glielo toglierebbe nessuno, e poi dritto a fare volontariato in un canile per minimo tre mesi, senza se e senza ma.
Kagura92
00domenica 20 dicembre 2009 17:05
Re:
Blue_Smoke_, 08/12/2009 12.24:

Non credo proprio che sia un problema di oggi.
Ho sempre sentito di ragazzini che catturavano i gatti randagi, li torturavano e li ammazzavano nei modi più crudeli.
Mio padre mi raccontava di analoghi giochi sadici con vari animaletti tra i bambini di 40-50 anni fa. Dei miei amici mi hanno detto che quando giocavano nel parco con gli amici, da piccoli, ammazzavano gli uccellini e gli scoiattoli con le fionde. E sto parlando di cose successe in varie parti d'Italia.
Questa è violenza innata, che nei bambini (maschi) è sempre latente, soprattutto quando si riuniscono in bande. Anni fa Golding ha vinto un premio Nobel raccontando questi impulsi e la violenza naturale degli uomini (e dei bambini) ne Il Signore delle Mosche.
Con questo non voglio dire che sia una cosa normale o accettabile, al contrario, provo raccapriccio solo a pensarci, ma per me non è l'espressione del degrado di oggi, che io vedo in altre cose.
Cioè, in questo caso, forse il degrado sta nel fatto che ormai, rispetto a anni fa, c'è una sensibilità maggiore verso gli animali, quindi ci si aspetterebbe che i genitori educassero meglio i figli in questo senso rispetto a prima.


Su questo sono d'accordo.
E' anche vero però che l'esibizionismo può giocare un ruolo importante in casi particolari come questo.

EDIT:

Qui ci rifacciamo a quanto dicevo prima. Le leggi ci sono, vanno applicate e non lasciate a discrezione.
Altrimenti non ci ritroviamo fuori solo seviziatori di cani (che io metterei in un recinto con una catena ed una ciotola d'acqua, modello Pinocchio, a fare la guardia) ma anche altri adolescenti che crescendo con il mito del "tanto non mi fanno nulla" causeranno poi non pochi danni.


D'accordo anche su questo. E' una cosa che mi da' da pensare, ultimamente, la facilità con cui queste "piccole" cose vengono lasciate impunite. Mi ricorda vivamente un ragazzino che urlò "sporco negro" a un'altra per strada, con la maestra che anzichè dargi ciò che meritava sorrideva dicendo "suvvia, sono solo ragazzini, non capiscono quel che dicono, col tempo capiranno".
Da come urlava dieci anni dopo non credo.





Princess of the Rose
00domenica 3 gennaio 2010 17:55
Re: Re:
suinogiallo, 05/12/2009 12.18:




Il magistrato applica la legge a volte interpretandola e prendendo decisioni che parecchie volte lasciano sconcertati.
Stesso crimine, uno con rito abbreviato prende trent'anni, l'altro con rito normale ne prende 25. Qualcosa non va... non dite?
Uno è nero e uno è bianco?
Ma la legge dice che siamo tutti uguali... se ci sono delle differenze è nella variabile uomo che bisogna cercare.

Hasta Luego



Ma le leggi non si devono interpretare. Non dovrebbero essere più precise possibili per evitare (come l'esempio che hai fatto) questo tipo di disguidi?

Per quanto riguarda il caso, i bambini che torturano gli animali ci sono sempre stati, e purtroppo credo ci saranno sempre. Oltre a punirli, che altro si potrebbe fare? Per il bimbo di 9 anni, probabilmente non faranno nulla perché, obbiettivamente parlando, non ha la stessa capacità di giudizio degli altri due, più grandi di lui.
I genitori diranno "Eh, ma lui è piccolo, è stato plagiato" e via, caso chiuso. Senza neanche un'ammonizione.


Verelia
00domenica 10 gennaio 2010 10:15
Non credo che sia un fatto degli ultimi anni, sevizie sugli animali come divertimento sono state fatte dalla notte dei tempi da un certo tipo di persone. E' solo che oggi ce ne si stupisce.
Certo questo non vuol dire che è un comportamento "giusto" solo perché comune sia nello spazio che nel tempo. D'altra parte punire legalmente un bambino di nove anni è oltre che impossibile anche ingiusto. Primo probabilmente è stato spinto a quel gesto dagli amici, tutti molto più grandi di lui; secondo qui ancora non si tratta di delinquenti incalliti ma di ragazzini che per chi sa quale problema psicologico covano dentro un gran quantità di rabbia più o meno repressa. Punirli li farebbe solo essere più arrabbiati, mentre sono ancora abbastanza piccoli per essere recuperati senza eccessive difficoltà probabilmente. E' chiaro che atti del genere sono segnali di allarme di un malessere più radicato di cui scoprire la causa e sedarlo all'origine. E probabilmente questo non è neanche diffuso in tutti quanto maggiormente nell'ignoto promotore della macabra iniziativa, uno dei ragazzini probabilmente dei più grandi che ha trascinato gli altri in questo discutibile gioco.
Lerajies
00domenica 7 marzo 2010 13:11

Non credo che sia un fatto degli ultimi anni, sevizie sugli animali come divertimento sono state fatte dalla notte dei tempi da un certo tipo di persone


Basti pensare al Colosseo, non penso ci fosse un limite d'età per entrare..E mi verrebbe da dire anche che è un fatto naturale, mai visto il cucciolo di cane o gatto divertirsi con un malcapitato topo/lucertola?
Ma se è vero che siamo superiori agli animali, ogni tanto dovremmo dimostrarlo, vero che molti bambini che conosco trattano gli animali come giocattoli, ma non si sognerebbero mai di far del male al cagnetto di casa. E credo che siano capacissimi di distinguere tra un peluche che può essere liberamente decapitato e un animale vero.

I bambini in questo caso non vanno puniti, ma rieducati in qualche modo, altrimenti dubito che riuscirebbero a inserirsi nella società in un futuro da adulti..
Haru28
00lunedì 5 aprile 2010 00:15
Re: Re:
suinogiallo, 04/12/2009 15.16:


ma che individui stanno nascendo



Sono purtroppo figli di una società in cui la certezza della pena è diventata la favoletta della buona notte.

Delinqui?
Che problema c'è?
Tanto troverai un giudice o un magistrato che ti dira che sei stato cattivo e ti condannerà a... stare fuori di galera.

Hasta Luego



Vorrei sottolineare che il magistrato non applica pene, è l'accusa. Quindi non condanna proprio a un bel niente.

suinogiallo, 05/12/2009 12.18:




Il magistrato applica la legge a volte interpretandola e prendendo decisioni che parecchie volte lasciano sconcertati.
Stesso crimine, uno con rito abbreviato prende trent'anni, l'altro con rito normale ne prende 25. Qualcosa non va... non dite?
Uno è nero e uno è bianco?
Ma la legge dice che siamo tutti uguali... se ci sono delle differenze è nella variabile uomo che bisogna cercare.

Hasta Luego



Il magistrato non applica la legge, lo sottolineo di nuovo. E comunque sì, è un'assurdità per me, ma se qualcuno decide di fare il rito abbreviato - diminuendo i tempi e quindi facendo risparmiare soldi allo stato - viene "ricompensato" con lo sconto di un terzo della pena.
Come quelli che, facendo il patteggiamento e quindi facendo risparmiare tempo e soldi che servirebbero per dimostrare la loro colpevolezza, hanno sconti sulle pene.
Su queste cose non c'è discrezionalità, è così e basta. C'è casomai nel numero di anni (che possono essere di un range preciso) o nelle aggravanti, credo.
Le leggi vanno cambiate dall'alto, se la legge è così è così e basta, il giudice non può fare di testa sua.
E comunque se il magistrato richiede le misure cautelari ma il GIP (credo che la figura sia questa, ma non ci giurerei) non le firma, il PM si attacca.

Ci tengo perchè sono stanca di sentir parlare di cose del genere a casaccio, dato che i magistrati e chi lavora con loro si fanno un mazzo tanto e sono anche presi a calci.
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