coma irreversibile

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EEFF
00domenica 15 aprile 2012 11:55
Il cielo non mi parla
spalle a spalle
io con lo sguardo al chiuso
lui intento ad abbracciare stretto il sole,
un muro di nuvole tra di noi.

Se provassi a scuoterlo
tirando in volo il filo della flebo?
Così è sogno
il mio speziare il vuoto
e il frastagliare i suoni sopra i suoni
l’estendere ricordi d’amarene
e menta nella neve a primavera.

E se uno accanto all’altro
amore
tu dipingessi per noi un altro cielo?

Ha freddo nostro figlio se poi piove,
già gocciolano macchie dal soffitto.

E' troppo
troppo lunga questa notte.
...
EEFF


EEFF
00domenica 15 aprile 2012 15:34
Ho apportato delle correzioni segnalatemi in privato da Ros
che mi ha scritto:

Non mi sono molto chiari questi passaggi:

*Se provassi a scuoterlo
tirando il filo in volo della flebo?
Così è sogno
il mio speziare il vuoto
e il frastagliare i suoni sopra i suoni
l’estendere ricordi d’amarene
e menta nella neve a primavera.
*
*E se uno accanto all’altro
amore
tu dipingessi per noi un altro cielo? *


Questo verso non suona bene e non è un endecasillabo:

*Le macchie sul soffitto già gocciolano*

Così:

*Già gocciolano macchie sul soffitto *

suona meglio (endec. perfetto)*


*Il refuso:*

ed troppo*
troppo lunga questa notte.

Naturalmente aveva ragione sull'endecasillabo e sul refuso.

Non amo spiegare ciò che scrivo ma qui lascio una breve spiegazione.
Quando si è accanto ad una persona in coma è fondamentale "il sonoro" familiare, per cui diventano importanti i brani musicali, i suoni quotidiani e le voci amate.
Non è tanto importante ciò che si dice quanto il timbro, il tono, la familiarità della voce che parla, anche se questa voce in quei momenti rischia di farneticare racconti assurdi, distrutta dal dolore.
Il testo è autobiografico, ho rivissuto negli occhi di u' amica che ha il figlio in coma, il coma in cui era caduto mio figlio in seguito ad un incidente con la moto.
Mio figlio ne è uscito praticamente indenne ed ora sta benissimo, il suo no, le hanno detto che è coma irreversibile.
Grazie Ros

Dimenticavo, è un testo inedito scritto stamattina on line.
Sono sicura che rileggendolo domani e dopo troverò modifiche da apportare.
Forse ho sbagliato a postarlo ma non sapevo che la facoltà di modificare fosse a tempo.
Ciao
Francesca Coppola
00martedì 17 aprile 2012 11:57
Ciao Elena e benvenuta fra noi!
innanzitutto voglio dirti che le eventuali modifiche si possono inserire con la risposta sotto il relativo post.

Puoi pubblicare tutto quello che vuoi.

Il testo è sicuramente modificabile qui e lì e lo farai tu stessa, nel momento in cui uscirai dalla fase "a caldo".

Per dirti qualcosa in più ho bisogno di leggere qualcosa in più.



Un caro saluto [SM=g8320]


Versolibero
00martedì 17 aprile 2012 12:47
Re:
EEFF, 15/04/2012 15.34:

è un testo inedito scritto stamattina on line.
Sono sicura che rileggendolo domani e dopo troverò modifiche da apportare.
Forse ho sbagliato a postarlo ma non sapevo che la facoltà di modificare fosse a tempo.



purtroppo quello di avere un tempo limite molto stretto è l'unica pecca di questo bel sito, ma le care amministratrici già lo sanno; anche a me scoccia aggiungere le versioni successivamente modificate fra i commenti perché mi sembra appesantiscano la lettura.


La tua poesia:

adesso che hai sistemato quei due versi e che l'ho riletta più volte devo dire che ogni verso, ogni parola ha il suo senso...
non mi ero soffermata sul titolo, che invece chiarisce tutto.
Del resto non ho nulla da aggiungere su un'esperienza così dolorosa, si potrebbe pregare, ad essere credenti, ma...
Diversamente si può solo sperare che la voce sia ancora in grado di trasmettere emozioni forse impercettibili e che l'amore sia più forte del dolore.

Ciao Elena [SM=g11405]

Rosanna



Maredinotte
00martedì 17 aprile 2012 22:27
spero di leggere altro di te, perchè il tuo esordio è un buon esordio... e vorrei poter dire di più, ma la tristezza mi riempiela bocca, la tappa.

EEFF
00venerdì 20 aprile 2012 10:51
Francesca Coppola, 17/04/2012 11.57:

Ciao Elena e benvenuta fra noi!
innanzitutto voglio dirti che le eventuali modifiche si possono inserire con la risposta sotto il relativo post.

Puoi pubblicare tutto quello che vuoi.

Il testo è sicuramente modificabile qui e lì e lo farai tu stessa, nel momento in cui uscirai dalla fase "a caldo".

Per dirti qualcosa in più ho bisogno di leggere qualcosa in più.



Un caro saluto [SM=g8320]





Sì, questo del chiudere la possibilità di modifica all'autore è un grosso problema per chi come me ritiene ciò che scrive mai terminato (è il motivo per il quale rifuggo come la peste le pubblicazioni in cartaceo). Sui testi ci ritorno e sistematicamente dopo ogni nuova lettura fatta a distanza di tempo l'una dall'altra e, infatti,ecco che succede: già rivedrei questo testo che ho postato, ritoccandolo qui e là.
Quindi prima di postare di nuovo dovrò essere ben sicura di ciò che andrò a "chiudere fuori di me".
Inserire nei commenti le modifiche non è la stessa cosa.
Non sempre a chi legge un testo interessa andare a leggere anche i commenti.
Nessun problema comunque, vorrà dire che tra voi leggerò e commenterò più che postare.
Grazie Francesca, Ros e Mare per esservi soffermate.
Elena
Versolibero
00domenica 22 aprile 2012 09:59
EEFF, 20/04/2012 10.51:

Quindi prima di postare di nuovo dovrò essere ben sicura di ciò che andrò a "chiudere fuori di me".
Inserire nei commenti le modifiche non è la stessa cosa.
Non sempre a chi legge un testo interessa andare a leggere anche i commenti.
Nessun problema comunque, vorrà dire che tra voi leggerò e commenterò più che postare.



vero, vero, vero, però ora mi hai incuriosito ed io che i commenti li leggo (ma so che la maggior parte degli ospiti si fermano alla lettura della poesia nel post) mi piacerebbe leggere qui l'eventuale seconda versione; è sempre un approfondire anche per il òlettore non superficiale avere un termine di paragone:
della prima posso dire "molto bella", della seconda potrei dire: "meno bella" o "più bella".

Vediamo se ti ho convinto [SM=g8130]

[SM=g8362]

[SM=g8119]


P.S.

Forse la chusa è troppo esplicita?
E, sempre forse, se ci fosse una sola delle due frasi interrogative, arriverebbe con maggiore incisività?


Ciao




EEFF
00domenica 22 aprile 2012 11:21
Re:
Versolibero, 22/04/2012 09.59:



vero, vero, vero, però ora mi hai incuriosito ed io che i commenti li leggo (ma so che la maggior parte degli ospiti si fermano alla lettura della poesia nel post) mi piacerebbe leggere qui l'eventuale seconda versione; è sempre un approfondire anche per il òlettore non superficiale avere un termine di paragone:
della prima posso dire "molto bella", della seconda potrei dire: "meno bella" o "più bella".

Vediamo se ti ho convinto [SM=g8130]

[SM=g8362]

[SM=g8119]


P.S.

Forse la chusa è troppo esplicita?
E, sempre forse, se ci fosse una sola delle due frasi interrogative, arriverebbe con maggiore incisività?


Ciao








Al momento sono in questo stadio e non credo ancora sia l'ultimo:

Il cielo non risponde, m’è di spalle
intento al sole e a indisponenti raggi
che bruciano il mio credo
appeso in volo al filo di una flebo.

E dispero
il mio speziare il vuoto
e il frastagliare i suoni sopra i suoni
l’estendere ricordi d’amarene
e menta nella neve a primavera

E se uno accanto all’altro
amore,
tu dipingessi per noi un altro cielo?

Ha freddo nostro figlio se poi piove,
già gocciola il soffitto
sul suo coma.
E la notte
è troppo lunga
troppo lunga è l’attesa questa notte.
EEFF

Il titolo, il titolo non mi piace assolutamente.
Grazie Ros.
Elena
Versolibero
00sabato 28 aprile 2012 06:58
Forse preferisco la prima, ma se hai la terza versione pronta aspetto per la comparazione.

Il titolo... forse sì... troppo diretto, ne farei soggetto la speranza del risveglio - forse come sottotitolo fra parentesi lascerei solo 'coma' -

Ciao,
Rosanna
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