vanni-merlin
00giovedì 22 febbraio 2018 00:00
mano a mano che arriva il mattino
appare questa città elettronica
sento che è casa mia
guardo le sedie vuote attorno al tavolo
e capisco che sono solo
non me ne frega niente
basta il monitor per essere nel mondo
ho perso le tracce della notte e dei sogni
sono di memoria debole
è appena per caso che mi accorgo di vivere
mangio bevo e vado al cesso
poi caffè sigarette e social network
sono un animale sociale lo diceva aristotele
sono una bestia pigra e irriverente
non mi chiedo a cosa serve la notte
se al mattino ho qualcosa da bere
io bevo tutto ciò che è alcolico
poi fumo e mi socializzo in rete
incontro gente amica
gente nemica
fa lo stesso basta giocare
mi resta tempo
tanto tempo per fare le cose
cose buie come la notte
cose luccicanti come le monete
che siano lodate le cose
c'è solo una verità elettronica nelle cose
come nelle poesie
ma le poesie non servono a nulla
quando ne scrivo una
è come schiacciarmi un foruncolo
mi fa sentire libero
e poi entro nel club elegante
degli intellettuali da blog
libero di dire cazzate
libero in questa città elettronica
avvolta nel suo soffice velo di particelle
da respirare
da espettorare
da vaffanculare
amen
vanni 2018 febbraio