Ma questo è il buddismo ortodosso. Poi c'è la forma di buddismo popolare e quello delle star di Hollywood, che niente ha che vedere col buddismo originale. Il buddismo popolare spesso nei riti e nelle suprstizioni è molto simile al cristianesimo nominale.
Il buddismo e similari religioni, sono simili con il cattolicesimo romano non solo riguardo a riti, ma anche nella sostanza filosofica, pongo alcuni esempi.
1)L'inferno è il sostituto della credenza del ciclo delle rinascite, mediante cui l'io viene annichilito al servilismo della violenza ingiustificata, cioè oltre quello che potrebbe sopportare una persona venendo perciò strumentalizzata da tale estremismo, e quindi privata della sua dignità, dignità che una condanna a morte fine a se stessa invece preserva.
2) Il concetto di paradiso cattolico proprio come nel nirvana buddista, è il risultato opposto dell'inferno delle rinascite, poichè anche qui abbiamo una strumentalizzazione dell'essere cosciente venendo privato di parte della sua coscienza, così che come santo vive beato perchè privato dalle sue emozioni, non provando perciò dolore per tutte le ingiustizie e sofferenze che devono patire senza ragione gli esseri umani suoi fratelli terreni.
In sostanza inferno e paradiso sono il rovescio di una medesima medaglia di oggettività.
3)L'uomo si pone come dio nel tempio terreno naturale o spirituale di Dio, che nel buddismo viene insegnato come di io individuale, che diventa in senso sostanziale uno con Dio, proprio come nel concetto della trinità cattolica, anche se non limitato nel numero delle persone che possono annullarsi diventando uno con Dio, e quindi Dio stesso., ecc..
Morale? I sacerdoti possono insegnare anche in modo inconsapevole da persone pacifiche i semi che danno corpo all'uomo edenico e il suo peccato, peccato allora in se stesso innocuo, ma potenzialmente nocivo.
Del resto non è l'idea di peccato a far male, ma la teoria applicata di questo.
Del resto anche chi sacrifica sull'altare dell'idolatria religiosa o carnale sessuale, da un punto di vista formale risulta innocuo e innocente rispetto all'aver ucciso tutti quei valori che costituiscono una immagine individuale di Dio.
In realtà egli un sacrificio l'ha compiuto, anche se il sangue al momento non si vede.
Riporto alcune immagini di mitologia tibetana disegnati sulle montagne del Tibet.Le due ultime immagini sono il risultato di un docente delle religioni e di un noto demonologo.
Quella che esce dalla bocca del toro come spirito è una anima umana.
Riguardo il tridente della donna, senza i due gambi laterali, questa è una spilla che si ritrova in altri ambiti, ma che come spilla la si trova pure sull'abito papale.