blackout italiano

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micty
00domenica 28 settembre 2003 18:45
ok stavo davanti al pc e si spegne per 15 ore

cosa è successo? cade "un albero" e la rete nazionale salta? è come dire cade un server su internet fine delle comunicazioni, è successo alla costa est statunitense e la commissione ancora non ha detto ninete, qua in italia altro che costa l'intero paese[SM=g27826]

la prima cosa che hanno detto è colpa della francia può essere vera ma è stata smentita, escludiamo l'albero perchè mi sembra di sentire parlare pinocchio col naso lungo 500km

cosa succede dopo che è tornata, le fazioni politiche si prendono di petto come al solito, interessante è ciò che ha detto la destra ossia "ci vogliono più centrali(a carbone)" già noi abbiamo firmato un trattato nel quale c'impegnavamo ad avere entro il 2005 o 2006 (non ricordo) 1/3 dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, evidentemente mancando al trattato non avremmo sanzioni di alcun genere, perderemo la faccia come al solito

il tg dice che praticamente noi disponiamo di 55.000megawatt di energia, 6.000 dei quali importiamo il resto è prodotto da noi, la nazione italiana. Dov'é il resto di questa energia????????

possibili cause di un black out:
1-ci vuole un esperto che conosca il sistema di distribuzione elettrico nazionale ossia qualcuno che sappia dove colpire in caso che questo sia un atto a sfondo politico ecologico etc
Perciò quale sia il motivo di tale azione qualcuno che lavora o ha lavorato all'enel è responsabile di questo casino.

2-rete elettrica nazionale è da rifare, quella attuale non sostiene i possibili incidenti futuri di piccola o grande gravità.

Non ci sono altre cause possibili, dare la colpa a un albero per me è inverosimile, il gioco del domino? lo conosco e funziona cosi la rete nostra? io ho una centrale di smistamento qua vicino casa è integra ma senza energia, anche la centrale che la produce ha smesso di erogarla???la centrale sta un 150km da qui, ho chiesto via internet a gente che sta lì e incredibile gli è mancata la corrente!!! "dentro alla una centrale di produzione elettrica hanno detto non c'è più corrente!" [SM=g27828] fa ridere ma non è possibile, come dire gli arabi sono restati senza petrolio dai siamo oggettivi vogliono darci menzogne per verità

voi cosa pensate sia successo

byez
Supremo Anziano
00lunedì 29 settembre 2003 00:01
Aspetto di esaminare meglio i resoconti della vicenda, anche se una mezza idea già l'avrei...

P.S. x micty: l'avatar non si visualizza poichè risiede su uno spazio web che non consente il remote linking...
micty
00lunedì 29 settembre 2003 01:20
anche io aspetto ma non ci scometterei su quello che dicono, te che idea ti sei fatto

ok sposterò avatar
micty
00lunedì 29 settembre 2003 16:01
il supremo non si sbilancia[SM=g27828] ora è uscito il fulmine e l'albero, chissà alla fine che tirano fuori dal cilindro[SM=g27833] [SM=g27832]
Supremo Anziano
00lunedì 29 settembre 2003 18:08
Non mi sbilancio perchè, come hai accennato anche tu, le vulgate sono molteplici, ed ognuno dei responsabili tirati in ballo scarica su qualcun altro... [SM=g27829]
micty
00martedì 30 settembre 2003 06:16
piccola curiosità

-14 agosto giovedì: un esteso blackout mette in ginocchio gran parte degli Usa settentrionali e del Canada. Per ore restano al buio circa 50 milioni di persone nella regione dei Grandi Laghi, a New York, Detroit, Pittsburgh, Toronto e Ottawa. I due Paesi si palleggiano le responsabilità, le autorità ancora cercano di capire le cause.

-28 agosto giovedì: Londra va in tilt. Il blackout dura in tutto 34 minuti, ma la città precipita nel caos anche perchè l'interruzione avviene nell'ora di punta, alle 18:00 del pomeriggio: i semafori si bloccano e migliaia di passeggeri restano intrappolati negli ascensori e in metropolitane; si fermano anche i treni per un raggio di decine di km attorno alla capitale. All'origine del blackout un probabile guasto tecnico di entità minima.

-23 settembre martedì: un blackout lascia per quattro ore al buio 4 milioni di persone a Copenaghen e nella Svezia meridionale. La responsabilità sembra sia da addebitare a una tempesta che aveva colpito la regione al confine tra i due Paesi.

-28 settembre 2003 domenica: Il blackout italiano è solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti analoghi accaduti nel corso dell'estate.


[SM=g27833] in usa e regno unito lo stesso giorno giovedì distante 2 settimane e tra regno unito e italia lo stesso giorno numerico il 28 [SM=g27833]
Supremo Anziano
00martedì 30 settembre 2003 06:46
Ricorrenze quasi cabalistiche... [SM=g27829]
micty
00martedì 30 settembre 2003 15:45
già supremo, da quando ho sentito che faranno al posto delle torri gemelle un grattacielo alto quanto l'anno dell'indipendenza americana, penso che le coincidenze non c'entrano[SM=x192891]
CRASH-3
00mercoledì 1 ottobre 2003 20:48
Alcuni perché di un black out anomalo
Gianni Naggi – da «Liberazione» del 29 settembre 2003

Un black out come quello vissuto in Italia sabato notte passerà senz’altro alla storia. Mentre molti da mesi chiedono nuove centrali, magari nucleari, per far fronte all’aumentata domanda di energia elettrica sopravvenuta con l’estate calda e la corsa ai condizionatori, tutto si è spento nel momento di minore carico possibile: in un sabato notte di fine settembre, quando le attività produttive sono quasi tutte ferme, i condizionatori non servono più, ma nemmeno gli impianti di riscaldamento.
Infatti bastavano 21000 MW di potenza a fronte dei 53.000 richiesti questa estate.
Per chiedere nuove centrali, in queste condizioni, bisogna proprio essere in malafede o degli sprovveduti. Ma allora cos’è successo? Chissà se lo si saprà mai con esattezza. Poiché gli unici a parlare sono francesi e svizzeri, dove sembra essere iniziato il nostro guaio, diventa facile dire: «vedete siamo costretti ad importare dall’estero, per questo succede, perché non siamo autosufficienti». Ma se così fosse, i nostri guai sarebbero iniziati al di sopra della nostra capacità produttiva, e invece no. Come mai? Perché in proporzione noi importiamo di più quando abbiamo bisogno di minore energia, certo, perché quando si riduce la domanda, per prime spegniamo le nostre centrali. Se mediamente importiamo il 16% di energia, sabato notte ne importavamo quasi il 30%, ma questo è normale che avvenga? Di chi è la responsabilità?
Il Gestore della Rete (GRTN) ha ricevuto molti compiti da quando è stata avviata la privatizzazione, di cui i principali sono: gestire la rete elettrica di trasmissione nazionale; garantire la sicurezza, l’affidabilità, l’efficienza e il minor costo del servizio; deliberare gli interventi di sviluppo e di manutenzione della rete garantendo la sicurezza e la continuità degli approvvigionamenti; connettere alla rete di trasmissione nazionale i soggetti che ne facciano richiesta, senza compromettere la continuità del servizio, nel rispetto delle regole tecniche e delle condizioni tecnico-economiche di accesso e di interconnessione; gestire i flussi di energia, i relativi dispositivi di interconnessione ed i servizi ausiliari necessari; gestire le linee di interconnessione con i Paesi esteri e assegnare l’import di energia.
Dunque abbiamo trovato il responsabile? Siamo di fronte ad incapacità, o altro?
Se fossimo dei malpensanti ci verrebbe da pensare alla strana coincidenza di questo evento così anomalo proprio mentre attendono l’approvazione decreti importanti riguardanti il settore dell’energia, come quello per il cosiddetto riordino del settore del ministro Marzano e quello, già in vigore, ma in attesa di approvazione e in discussione proprio in questi giorni al Senato.
Non a caso proprio martedì scorso il Gestore della Rete è stato ascoltato dalle Commissioni Industria, Ambiente e Territorio in merito al decreto 239 del 29 agosto. Un piccolissimo decreto, di soli due articoli, ma che sospende tutte le leggi in vigore che ci tutelano dalle emissioni nocive delle centrali fuori norma fino al 31 dicembre 2004.
Ciò che è emerso dall’audizione, è che nel corso degli anni, dal 1999 al 2002 sono state fermate centrali termoelettriche per oltre 11.000 MW per una loro ambientalizzazione, che in alcuni casi si accompagnerebbe anche ad un loro ripotenziamento. Anziché procedere celermente al loro recupero secondo le Direttive Europee (in questo modo accontenteremmo anche coloro che invocano nuove centrali), si sta concedendo di inquinare in nome del fabbisogno energetico.
Le norme a cui il Gestore, sostenuto dal Ministro Marzano, chiede di derogare, sono il DPR 203/88 che limita le emissioni di biossido di zolfo e azoto, particelle sospese; il Decreto 60/02 per ulteriori limiti agli ossidi di azoto, particelle sospese; il DL 152/99 che limita le temperature degli scarichi in mari, canali artificiali, laghi, fiumi, corsi d’acqua. Purtroppo il Gestore si lamenta perché non è ancora stato inserito anche il Decreto 23/4/98 riguardante le temperature delle acque allo scarico nella Laguna di Venezia, e ne chiede l’introduzione.
Ecco cosa c’è in gioco quando l’Italia va in black out mentre è al minimo di potenza richiesta, facciamo male a pensare male?


www.disinformazione.it
CRASH-3
00mercoledì 1 ottobre 2003 20:54
qui di seguito riporto il post che per sbaglio ho postato nella seziome sbagliata!!!

possibile che tutta la nazione sia stata colpita da black-out per colpa di un'albero caduto in svizzera??? (cosa smentita immediatamente dalla stessa svizzera).

possibile che TUTTA l'italia era al buio dando colpa alla francia quando ci sono centrali in italia che producono energia??? (nella mia citta' una centrale è 24 su 24 attiva producendo corrente elettrica per la puglia).

da me alle 3:30 è andata via la corrente tornando dopo le 9:30.

6 ore per sistemare le cose?????????

a me sta cosa puzza un pò!!!!!! dite la vostra......illuminatemi!!!!



IERI SERA SU STRISCIA LA NOTIZIA HANNO RIMANDATO IN ONDA I FILMATI DI RAIUNO E CANALE5 RIGUARDO IL PRESUNTO ALBERO CADUTO IN SVIZZERA......

SU RAIUNO HANNO FATTO VEDERE UN ALBERELLO SPEEZATO IN DUE IN MEZZO ALLA BOSCAGLIA (SINCERAMENTE NN HO VISTO NESSUN TRALICCIO DELL'ALTA TENSIONE CADUTO A TERRA) MENTRE SU CANALE5 NON VI ERA TRACCIA DI ALBERO....A DETTA LORO SI è CARBONIZZATO CON L'IMPATTO DEI CAVI AD ALTA TENSIONE PRENDENDO FUOCO!!!!!!

MA CI PRENDONO PER LE CIAPETTE??????
micty
00mercoledì 1 ottobre 2003 21:13
[SM=g27811]

già ci prendono per cretini[SM=g27826]
CRASH-3
00giovedì 2 ottobre 2003 00:04
[SM=g27829] .....complotto???...........[SM=g27829]
CRASH-3
00giovedì 2 ottobre 2003 13:11
news appena data al tg.....gli alberi caduti in Svizeera, colpevoli del black-out italiano, ora sono diventati due!!!![SM=g27813] Svizzera e Italia si danno battaglia per la colpa!!!! [SM=g27825]

e la francia che era la prima imputata??? SPARITA.......[SM=g27820]
Il Re dei Titani
00venerdì 3 ottobre 2003 15:15
vorrei portare la vostra attenzione su un argomento già trattato...
http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=18177&idd=49
micty
00giovedì 9 ottobre 2003 19:31
Alla fine dando la colpa alla svizzera si tolgo dall'obbligo di ridare a ogni casa, ufficio, negozio 25€
fate voi i conti[SM=g27825]
clorammina
00sabato 1 novembre 2003 21:17
Black out: da Nexus Italia
Ciao a tutti,
Mi chiamo Simone Colzani e sono nuovo di qui. Sperando di farvi cosa gradita, vi posto un articolo comparso sul sito di Nexus, rivista alternativa alla quale collaboro:
http://www.nexusitalia.com/settimana260903.html
Alcuni giorni fa, malgrado la notizia sia passata pressoché inosservata dai grandi media, Copenaghen, parte della Svezia e della Norvegia sono rimaste al buio per ore, senza una plausibile ragione tecnica. Un enorme black-out ha lasciato senza energia elettrica circa tre milioni di persone. Se già mi ero insospettito per le curiose circostanze del black-out avvenuto in Nord America alcune settimane fa, al quale era seguito un meno noto black-out al Vaticano (che ha lasciato al buio per ore la basilica e i monumenti), quando pochi giorni dopo il fatto si è ripetuto a Londra non ho potuto fare a meno di ipotizzare che questi eventi fossero in realtà collegati tra loro, e che dietro vi fosse uno schema preciso, messo in atto da qualcuno che dispone di avanzatissime tecnologie. Sì, mi è venuto da pensare all’intervento di una “fazione” esterna (e con questo termine intendo anche esterna al pianeta), per scopi attualmente ignoti, ma apparentemente dimostrativi. Certo, se dovessero ripetersi altrove queste interruzioni di energia, sarebbe impossibile giustificare questa catena di eventi con le fragili spiegazioni “tecniche” (linee fatiscenti, effetto “cascata”, tempeste di neve, etc.) che abbiamo sentito in questi giorni. L’opinione pubblica, anche quella meno attenta, comprenderebbe immediatamente che i conti non tornano e che sta accadendo qualcosa di strano... e forse lo scopo è proprio questo. Staremo a vedere: se si ripeteranno altrove fatti del genere (che so, in Giappone, o in Russia...), allora avremo la certezza che non si tratta di semplici casualità. Già quest’ultimo black-out ha lasciato molti cittadini svedesi scossi, a domandarsi se ci fosse un nesso con quelli precedenti.

[Modificato da clorammina 01/11/2003 21.18]

clorammina
00sabato 1 novembre 2003 21:21
Black Out 2: HAARP strikes again
Sempre da Nexus e dal medesimo autore (guardatevi le foto!!!)
http://www.nexusitalia.com/settimana161003.html

Black out 2: la vendetta!

Di Tom Bosco

Una notizia rilanciata il giorno 8 ottobre dalla AFP comunica che lunedi 6 vaste zone occidentali della Repubblica Ceca sono rimaste al buio a causa di un grosso black-out, lasciando senza elettricità decine di migliaia di persone per più di mezzora. Malgrado le dimensioni più ridotte rispetto a quello italiano, si è trattato comunque di un evento notevole. Il prossimo a chi toccherà? E soprattutto, siamo soddisfatti delle spiegazioni ufficiali che ci sono state ammannite di recente?
Ho ricevuto diverse testimonianze interessanti in proposito:

"Tre giorni prima del black-out totale abbiamo avuto qui a Mantova un black-out sempre verso le 3 di notte, ma non èstato segnalato da nessun quotidiano locale il giorno dopo. Ho pensato che fosse stata una interruzione per manutenzione.
Altro fatto strano: due giorni prima ero al telefono con una mia amica che abita a Costanza (Romania); in quel momento mi dice che è andata via la luce in tutta la città. Due giorni dopo succede anche nella mia città (Mantova), non so nelle altre, poi dopo qualche giorno ecco il grande black-out.
Altra cosa che mi sembra importante, ho assistito in diretta al black-out di sabato notte alle ore 3.25 in quanto stavo navigando al computer, lo strano è che l'interruzione non è stata rapida ed improvvisa ma è scemata pian piano come quando si sta scaricando una batteria."

"Persone residenti a Rovigo mi hanno riferito che da loro la corrente è mancata verso le 1.15-1.30 circa (erano appena rientrati a casa, e la sveglia elettronica si è bloccata), con qualche brevissimo tentativo di ripristino, per poi subito spegnersi definitivamente fino al mattino. Questo fatto, non so se isolato, smentisce clamorosamente la versione ufficiale di un guasto accidentale verificatosi in Svizzera alle 3.25, e potrebbe invece avvalorare il carattere non casuale del problema verificatosi e la tesi che qualcuno abbia in realtà cominciato ben prima le "prove generali" di black-out."

"Dal punto di vista tecnico mi insospettisce il motivo del fuori servizio a Ginevra... parlano di sovratensione. Se le linee fossero state sovraccariche o ci fosse stato un'apertura dei loro interruttori, non fornendo loro energia in grande quantità, non ci dovrebbe essere stato un "colpo di ariete" tale da mettere fuori servizio per sovratensione quella regione.
La sequenza dicono sia stata: guasto in Svizzera, guasto sulle linee Francesi, caduta del sistema italiano....che sfiga!
Non mi corrisponde... oltretutto un amico che lavorava al PC a quell'ora ha riscontrato un abbassamento di tensione almeno 5-10 minuti prima del collasso."

E c'è anche chi collega i black-out ad esperimenti del sistema HAARP:

"Uno scienziato che desidera mantenere l'anonimato sostiene che il progetto governativo segreto HAARP è stato la causa del recente black-out elettrico nel Nord-Est degli Stati Uniti. Egli ritiene che si possa essere trattato di un test per capire sia in che modo lo HAARP potrebbe essere usato come arma militare, sia in che modo gli Stati Uniti potrebbero far fronte a un attacco terroristico alla rete elettrica.
Egli si è insospettito nel notare che il black-out è iniziato, molto convenientemente, pochi minuti dopo la chiusura di Wall Street, così che i mercati non ne hanno avuto alcun danno, quindi ha scoperto che lo HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project: Progetto di ricerca attiva aurorale ad alta frequenza) era stato attivato in quello stesso pomeriggio. Queste le sue parole:
"Il concetto sul quale si fonda lo HAARP è basato sul lavoro di Nikola Tesla relativo alla ricerca di un metodo per la trasmissione senza cavi di energia elettrica allo scopo di modificare il tempo atmosferico. Si pensa che tale tecnologia sia stata usata da leader mondiali come Stalin per prevenire le piogge o le nebbie indesiderate. Si sa che spesso in concomitanza di tali esperimenti molte persone si sono sentite male in modo misterioso, secondo relazioni condotte su vasta scala.
Lo HAARP© è un riscaldatore della ionosfera (la parte medio-alta dell'atmosfera), capace di concentrare elevate quantità di energia magnetica in regioni assai localizzate e lontane dalla sorgente dell'energia stessa. é assolutamente possibile che i riscaldatori dello HAARP siano stati orientati verso il "collo di bottiglia" della rete elettrica nel momento in cui stava operando vicino al punto massimo della sua capacitˆ. Un improvviso afflusso di energia elettromagnetica potrebbe facilmente indurre un inatteso e forzato aumento nel flusso di elettricità, il quale a sua volta potrebbe indurre un'interruzione critica come quella verificatasi il 14 agosto 2003.
Ora, perchè il governo dovrebbe farci una simile cosa? Innanzi tutto, lo HAARP è finanziato primariamente dall'Agenzia meteorologica dell'aviazione militare (Air Force Weather Agency) e da "altre agenzie", ed è notoriamente destinato a essere usato come strumento bellico. Un black-out sarebbe un modo ideale per testarne possibili applicazioni militari. Sarebbe militarmente assai importante se potessimo far si che un'intera regione rimanga priva di energia elettrica pressochè istantaneamente e senza lanciare neppure una bomba. Ovviamente, ci dovrebbe essere testato in un ambiente controllato in cui gli effetti possano essere analizzati in dettaglio (come il nostro stesso territorio) e in un'area capace di gestire al meglio un black-out su così vasta scala (come gli Stati Uniti del Nord-Est).
Ancora, visti i tempi che viviamo, questo è stato un eccellente test per verificare la risposta a possibili attacchi terroristici circa la sicurezza nazionale. Avendo avuto un black-out che ha coperto un quarto della nazione, ora sappiamo come la gente potrebbe reagire, quali sono i punti deboli e i punti forti dei sistemi che fanno fronte alle emergenze e in quanto tempo saremmo in grado di riportare a piena operatività i nostri sistemi elettrici. Se questo fosse stato un esperimento militare, avrebbe dovuto sicuramente avere molti obiettivi. Credo anche che la possibilitˆ di condurre un simile esperimento sarebbe una grossa tentazione per chiunque abbia il potere di farlo.
Io sono un fisico della ionosfera che ha lavorato con lo HAARP. Mi preoccupo delle implicazioni militari e ambientali sconosciute di questo strumento e dei potenziali abusi che potrebbero derivarne. Non sono un cospiratore e credo sinceramente che lo HAARP sia un utile strumento che bisogna mettere in mani responsabili in modo che non se ne abusi e che il pubblico abbia pieno accesso alle sue capacità e ai suoi dati sperimentali. E' uno strumento pagato con i dollari dei contribuenti e attualmente non è nelle mani di persone che meritano la nostra fiducia."

Bene, non resta che aspettare l'evolversi della situazione. Sono dell'idea che ne vedremo ancora delle belle. Ad ogni modo, sul fronte dell'energia continuano a saltar fuori novità piuttosto interessanti: la STMicroelectronics, il maggior produttore europeo di semiconduttori, ha recentemente dichiarato di aver scoperto nuovi sistemi per realizzare celle solari che produrranno elettricità venti volte meno costosa degli odierni pannelli solari. Si prevede che i primi prototipi delle nuove celle saranno pronti per la fine dell'anno prossimo, per entrare poi in produzione. La ditta franco-italiana ha in programma di usare, al posto del silicio, materiali poco costosi come la plastica per tagliare radicalmente i costi di produzione energetica. In termini economici, nell'arco dei vent'anni di durata tipici di una cella solare, ogni singolo watt prodotto verrebbe a costare 0,20 dollari invece degli attuali 4, risultando competitiva persino con l'elettricità prodotta dai combustibili fossili, che ne costa 0,40. Potrebbe effettivamente essere un'autentica rivoluzione nel settore fotovoltaico.
Ma passiamo a una foto che da qualche settimana sta sconcertando gli scienziati di mezzo mondo:

Scattata casualmente da un quindicenne britannico, che poi l'ha spedita alla NASA per un'analisi, inizialmente sembrava la fortunosa ripresa di una meteora che bruciava nell'atmosfera terrestre. In seguito però è stata esclusa questa spiegazione, dando spazio ad altre ipotesi: detriti spaziali, aerei che scaricavano carburante incendiandolo coi postbruciatori, sino a sospettare che si trattasse di un trucco. Ma dato che lo stesso oggetto è stato ripreso nello stesso momento da un'altra località, a quindici chilometri di distanza, quest'ultima ipotesi è stata rapidamente accantonata. Di cosa effettivamente si tratti, nessuno ancora lo sa per certo.

Nel frattempo, in certe giornate le scie chimiche continuano ad imperversare nei nostri cieli, ma stavolta sono entrato in possesso di una "pistola fumante": una sequenza girata alcuni giorni fa intorno a Torino che, oltre alle scie, ha catturato anche l'aereo. Perchè mai sarebbe una prova incriminante? Perchè l'aereo in questione, oltre a volare ad una quota assolutamente troppo bassa e incompatibile con la formazione di una normale scia di condensazione, mostra chiaramente come l'emissione avvenga lungo l'intero bordo di uscita delle due semiali! In altre parole, come se ci fossero degli ugelli lungo tutta l'apertura alare. In attesa di potervi mostrare delle immagini tratte dalla sequenza in questione, vi offro una spettacolare foto di provenienza statunitense... romantica, vero?

[Modificato da clorammina 01/11/2003 21.22]

micty
00lunedì 3 novembre 2003 03:55
[SM=g27820] HAARP progetto molto interessante di cui ignoravo l'esistenza, grazie dell'info[SM=g27811]

sicuramente c'é qualcosa di strano in questi blackout, possiamo solo ipotizzare cosa possa essere accaduto anche perché la verità non la spiegheranno
micty
00lunedì 3 novembre 2003 03:58
Benvenuto Simone[SM=g27811]
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