battaglia immaginaria

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rocco76
00martedì 27 gennaio 2004 17:58
Leggevo un articolo su RID sulla Difesa di Taiwan. In particolare mi ha colpito la scelta del governo dell'isola di rinunciare all'acquisizione di moderni MBT Abrams non ritenendoli prioritari[SM=x75461] . Anzi il ROCA (Republic of China Army) ha dirottato i fondi per acquisire gli elicotteri Apache AH-64D Longbow. Considerando che un massiccio attacco di forze corazzate della Cina popolare [09] , successivo ad uno sbarco sulla costa centrale, rischierebbe di spezzare le difese dell'isola, i vertici militari di Taiwan reputano di poter fronteggiare la minaccia di colonne corazzate ben organizzate con un mix di elicotteri d'attacco, armi c/c e unità d'artiglieria dotate di proietti intelligenti [SM=x75473] . Vi sembra verosimile un ipotesi del genere, ma soprattutto praticabile? Sarebbe applicabile anche al di fuori di quello specifico scenario? A me sembra quanto meno azzardato.
Buona discussione a tutti.

[Modificato da rocco76 27/01/2004 18.01]

[Modificato da rocco76 27/01/2004 18.02]

mikros
00martedì 27 gennaio 2004 21:56
Mah, per quel poco che so e che sto imparando di arte militare e carrismo, mi sembra proprio azzardato se non assurdo, il piano di difesa di Taiwan. C'è da dire anche che qualora la Cina decidesse di invadere l'isola, lo farebbe con una numero di uomini che da solo rappresenterebbe più della metà degli abitanti di Taiwan, quindi ogni forma di difesa servirebbe solo a rallentare l'invasione. Certo però che per rinunciare da un MBT come l'Abrams ci vuole un bel coraggio. Almeno rifornire una brigata.


30/B
00mercoledì 28 gennaio 2004 12:30
Re:

Scritto da: mikros 27/01/2004 21.56
C'è da dire anche che qualora la Cina decidesse di invadere l'isola, lo farebbe con una numero di uomini che da solo rappresenterebbe più della metà degli abitanti di Taiwan, quindi ogni forma di difesa servirebbe solo a rallentare l'invasione.



Probabilmente è proprio quello che pensano anche a Taiwan.

Personalmente, credo che avrebbero più possibilità di respingere un massiccio attacco corazzato utilizzando imboscate con armi c/c e veloci attacchi dall'aria con elicotteri e aerei.

Istituire una sola brigata di carri per respingere un attacco, servirebbe solo, a mio modo di vedere, a buttare soldi e uomini.

Una situazione simile è raccontata nel romanzo "Fenice Rossa" di Larry Bonds (ex collaboratore di Tom Clancy), in cui è presentato un massiccio attacco corazzato, preceduto da un pesantissimo fuoco di artiglieria, da parte della Korea del Nord sulla Corea del Sud.

Alla fine, il Sud (unito ovviamente agli USA), vince grazie all'aeronautica e alle imboscate di fanteria con armi c/c, ovvimente con grandissime perdite, ma comunque salvando Seul.
@sterix
00sabato 31 gennaio 2004 14:16
... credo semplicemente che prima o poi la Cina invaderà e/o tenterà di invadere Taiwan ed avere degli ABRAMS aiuterebbe non poco gli "isolani".

Claudio
PegasoCp
00venerdì 12 marzo 2004 13:41
in ritardo ma...
Per lo scenario ipotizzato, ritengo anch'io più efficace un contrasto dinamico (o addirittura guerriglia) attuato dalle armi c/c della fanteria e dal supporto aereo.
Servirebbe a far perdere lo slancio all'attaccante e a far guadagnare tempo al difensore nella speranza di una eventuale sensibilizzazione al problema da parte della comunità mondiale (filo-occidentale).

"Fenice Rossa" però lo considero, come l'analogo libro ambientato nel teatro europeo "Uragano Rosso", un po'....di parte.

[Modificato da PegasoCp 12/03/2004 13.44]

30/B
00venerdì 12 marzo 2004 14:53
Re: in ritardo ma...

Scritto da: PegasoCp 12/03/2004 13.41

"Fenice Rossa" però lo considero, come l'analogo libro ambientato nel teatro europeo "Uragano Rosso", un po'....di parte.

[Modificato da PegasoCp 12/03/2004 13.44]





Ovviamente era di parte, un po' come lo sono tutti i libri del genere compresi quelli di Tom Clancy, l'ho citato solo per descrivere la situazione.
Alpino romanista
00mercoledì 7 aprile 2004 12:31
Credo che non prendere gli Abrams si stata una scelta abbastanza azzeccata...
in caso di invasione non possono fare altro che darsi alla macchia aspettando l'intervento USA...
Considerando inoltre la morfologia di terreno, che a giudicare da una cartina è prevalentemetne montagnoso e coperto di foreste, credo che la tattica più giusta sia di eseguire piccoli attacchi "mordi e fuggi", considerate anche le difficoltà dei carri a muoversi dentro una foresta
LucaJJ
00mercoledì 7 aprile 2004 15:18
Re: alpino, non ci siamo

Scritto da: Alpino romanista 07/04/2004 12.31
Credo che non prendere gli Abrams si stata una scelta abbastanza azzeccata...
in caso di invasione non possono fare altro che darsi alla macchia aspettando l'intervento USA...
Considerando inoltre la morfologia di terreno, che a giudicare da una cartina è prevalentemetne montagnoso e coperto di foreste, credo che la tattica più giusta sia di eseguire piccoli attacchi "mordi e fuggi", considerate anche le difficoltà dei carri a muoversi dentro una foresta



Enno' [SM=x75457]

Non rimaniamo, per piacere, alle analisi tipo post-73 o pre 1990-91.

Gli M1 nella foresta ci vanno benissimo, gli alberi li tirano giu' se necessario. Inoltre una brigata di M1 con equipaggi ben addestrati comodamente smontano due divisioni di T69 cinesi senza troppi problemi, secondo te i cinesi quantoi carri potrebbero sbarcare?

Immagino che al decisione di non acquistare M1 sia piu' collegata all'improbabilita' di una invasione cinese che non all'inutilita'.


Alpino romanista
00mercoledì 7 aprile 2004 18:50
Re: Re: alpino, non ci siamo

Scritto da: LucaJJ 07/04/2004 15.18


Enno' [SM=x75457]

Non rimaniamo, per piacere, alle analisi tipo post-73 o pre 1990-91.

Gli M1 nella foresta ci vanno benissimo, gli alberi li tirano giu' se necessario. Inoltre una brigata di M1 con equipaggi ben addestrati comodamente smontano due divisioni di T69 cinesi senza troppi problemi, secondo te i cinesi quantoi carri potrebbero sbarcare?

Immagino che al decisione di non acquistare M1 sia piu' collegata all'improbabilita' di una invasione cinese che non all'inutilita'.




Perfettamente d'accordo...ma:
1) e se invece di T-69 arrivano dei T-80/90 come potrebbe andare a finire? Niente da dire sulla potenza degli M1 ma permettimi in questo caso il beneficio del dubbio...

2) se una qualunque colonna di tank va a a passare per passaggi obbligati tipo canyon, se gli fanno un agguato con elicotteri e missili c/c fabbo la fine del sorcio

Riguardo al discorso dell'invasione cinese pensiamo anche ad una cosa... se arrivano le portaerei americane con un bel blocco aeronavale i cinesi sbarcati se li scordano rinforzi e rifornimenti...
Perfettamente d'accordo sul discorso che un'invasione cinese di Taiwan sarebbe un'operazione persa in partenza

Ricordo sempre che so parecchio di + sugli aerei che sui carri percui sono anche un pò di parte [SM=x75464] [SM=x75464]

E poi dubbio concettuale...ma i Tank non sono considerata più un'arma da offesa che da difesa?
LucaJJ
00giovedì 8 aprile 2004 08:24
carri = versatilita'
Direi che i carri armati sono molto utili sia in difesa che in offesa/controffensiva. Questa e' una delle mancanze di semoventi/veicoli con armi CC. Detto questo e' chiaro che il concetto pluriarma rimane importante per cui i carri da soli chiaremente non bastano.

anche gli aerei a qualcosa servono...[SM=x75476]
kunigunde
00venerdì 30 aprile 2004 22:01
Sbarco a Taiwan: decisamente improbabile
Personalmente penso che la Cina Comunista non si azzarderà mai ad invadere Taiwan, finchè l'isola gode della protezione politico-militare degli USA.
Inanzittutto la superiorità aereonavale americana porterebbe a delle pesantissime perdite alla forza d'invasione in navigazione nel mar della Cina. Inoltre Taiwan ha un poderoso sistema missilistico terra-mare pronto a picchiare duro!!!
Lo stillicidio proseguirebbe anche sulla terraferma, visto che l'aviazione di Taiwan ha un livello di addestramento molto alto e degli ottimi aerei.
Poi gli attaccanti si troverebbero con una catena logistica approssimativa e precaria (l'esercito della Rep.Pop.Cinese è mastodontico sulla carta, ma in un impiego operativo, quanta parte di esso è effettivamente disponibile ed in condizione di muoversi?) ed i carri senza carburante non vanno da nessuna parte!
A quel punto penso che una brigata corazzata di M1 farebbe molto comodo per un deciso contrattacco sulla testa di ponte dello sbarco.
Sugli elicotteri da combattimento continuo a nutrire molte perplessità sulla loro vulnerabilità contro forze dotate di un gran numero di missili spalleggiabili e contemp. di artiglieria antiaerea "tradizionale".[SM=x75462]
Inoltre il costo esercizio di questi velivoli è molto alto, con la limitazione dell'utilizzo ridotto quando le condizioni atmosferiche sono precarie.[SM=x75468]

sempreedovunque
00lunedì 2 maggio 2005 23:18
La difesa di Taiwan
Servirebbe tutto. Credo che un ipotetico progetto di invasione di Taiwan troverebbe illustrissimi precedenti, quali le grandi isole giapponesi della II GM, Le Falkland , la dottrina di difesa dell'Europa Occidentale nei tempi della Guerra Fredda e forse altro ancora.
Credo che la leasson learned sia che a Taiwan restino le due alternative sgradevoli delle piccole potenze che la geopolitica mette accanto alle grandissime nazioni; piegarsi a breve termine o piegarsi a lungo termine. Negli ultimi decenni esiste in verità l'opzione nucleare che se perseguita con convinzione rimane convincente. Ma di nuovo, bisogna riflettere a fondo; quale feroce determinazione sarebbe necessaria per i Taiwanesi per decidere di giocare una partita fino in fondo con la RPC sul filo dell'olocausto nucleare? Qualcuno si ricorda l'alternativa Rossi o Morti del dibattito politico in Europa ( ed in Italia negli anni 70?)
sirbones
00giovedì 23 giugno 2005 15:30
forse può interessare un articolo di Gaiani su analisi difesa:

"Taiwan punta sulle armi strategiche per far fronte alle pressioni di Pechino ammettendo per la prima volta di avere avviato un programma per la realizzazione di missili balistici a breve e medio raggio in grado di colpire il territorio della Cina Popolare."

Articolo completo: cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero3/article_548636732801435285507847036027_67820026...
sempreedovunque
00mercoledì 6 luglio 2005 09:33
Re:

Scritto da: sirbones 23/06/2005 15.30
forse può interessare un articolo di Gaiani su analisi difesa:

"Taiwan punta sulle armi strategiche per far fronte alle pressioni di Pechino ammettendo per la prima volta di avere avviato un programma per la realizzazione di missili balistici a breve e medio raggio in grado di colpire il territorio della Cina Popolare."

Articolo completo: cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero3/article_548636732801435285507847036027_67820026...



Articolo breve ma molto interessante, soprattutto laddove i Taiwanesi accennano a forze missilistiche di portata tale da non minacciare più della fascia costiera antistante. Nella teoria dei giochi che è stata alla base del modello di strategia nucleare della guerra fredda questa autolimitazione ha il significato di una calcolata sottomissione a una gerarchia politico strategica ben riconosciuta.
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