autocolonna militare e profughi

-luf-
00domenica 29 maggio 2022 22:00
ciao a tutti,
pensando che questa piccola ricerca possa interessare altre persone, rispondo pubblicamente ad una richiesta rivoltami tempo fa dall'amico Domingo (Dingo107).
La foto oggetto di localizzazione fa parte di una raccolta più ampia di immagini scattate dal reparto cinematografico del Regio Esercito (ten. Luigi Marzocchi) e mostra una colonna di autocarri diretti al fronte, che incrocia carri di profughi, genericamente indicati nelle zone di Treviso.
Delle foto, numerate dal n.1300 al n.1305 e dal n.5105 al n.5107, se ne ritrovano copie in diversi musei ed archivi, spesso con didascalie molto vaghe e mai risolutive. Le stesse scene sono state riprese anche con filmati, spezzoni dei quali si ritrovano in lungometraggi dell'Istituto Luce.
L'università di Udine, che coordina un gruppo di lavoro per il restauro del lungometraggio "Dall'Astico al Piave", mi ha cortesemente indicato il luogo delle riprese e degli scatti di cui sopra, che risulta essere il quartiere di San Giuseppe a Treviso. Sulla base di questa indicazione e delle informazioni ricavabili direttamente dalle immagini di tutte le fotografie del lotto e di altre del FAST-Foto Archivio Storico Trevigiano, ho creato una immagine di sintesi (con base la foto n.1302) che ci mostra l'assetto effettivo della misteriosa chiesa che si intravvede seminascosta dagli alberi e che ha stimolato le numerose discussioni anche in alcuni social.
E' da dire che nulla ad oggi è rimasto come allora e il paesaggio urbano appare completamente stravolto sia negli edifici religiosi sul lato destro della strada, sia nelle case in linea visibili sulla sinistra: come risulta dalle schede diocesane riguardanti la chiesa di S.Giuseppe a Treviso, il campanile, che nel 1918 aveva forma di torre merlata inglobata nella chiesa nella sua parte absidale, venne abbattuto e ricostruito nel 1926 in posizione vicina, ma staccata dalla chiesa ed aveva forme slanciate con tamburo e cuspide altissima; negli anni '60 il campanile venne nuovamente modificato, riducendolo in altezza e portandolo all'assetto attuale.
La vecchia chiesa venne conservata durante la costruzione del nuovo edificio ecclesiastico, che ebbe un iter lungo e travagliato a causa del secondo conflitto mondiale e della mancanza di fondi. Alcune immagini che allego, disponibili online nelle raccolte del FAST-Foto Archivio Storico Trevigiano, ci mostrano la vecchia chiesa ancora interposta tra il nuovo campanile e la nuova chiesa. Successivamente il vecchio edificio venne demolito.
La colonna di autocarri militari stava percorrendo la strada noalese in direzione Treviso. Come già detto la foto n.1302 (ma anche le altre) si ritrova con didascalie diverse e sempre (forse volutamente) approssimative anche in altre raccolte. Singolare la versione presente nell'AFBP-Archivio Fotostorico Bianchin Paolino (cfr allegato), dove addirittura ad una didascalia che sembra dettagliatissima ("15 giugno 1918 - Gli Arditi del XXVII Reparto d'Assalto da Albaredo si dirigono verso il Montello") corrisponde sì la solita immagine, ma visibilmente modificata in particolare nel campanile che risulta sparito: forse autocensura? O forse semplicemente rendere irriconoscibile una immagine, per poterla utilizzare come generico commento visivo nella narrazione dello spostamento del XXVII Reparto d'Assalto, effettivamente avvenuto in quei giorni da Albaredo verso il Montello ...
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