autobiografia di un mezzorco

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Razim
00mercoledì 6 aprile 2005 15:30
autobiografia di Sbrant, il mezzorco scrittore
La storia di Sbrant, il grande mezzorco guerriero

Mia avventura cominciare quando cicogna me portare a villaggio mezzorco di Splanctopleura. Mio nome essere Egisto, ma siccome io vergogna di questo nome io fa credere a altri che mi chiamare Sbrant, e tutti credere me! Io sempre più intelligente di altra gente, eh eh. A me piace tanto gioco degli scacchi, ma penso che essere solo gioco di fortuna perché non è possibile che io con mia intelligenza perdere sempre. Sicuro altri barare, e chi barare con me morire. La cosa a cui più tenere è mia forza sovramezzorchiana. Grazie a lei io può uccidere tutti quelli che non piace a Sbrant, cioè tutti e basta. A Sbrant piacciono molto donne di altre razze, quando io le vedere io sudare molto e mio buono odore va nell’aria e fa cascare ai miei piedi donne di altre razze. In mio villaggio io avevo vita troppo tranquilla che a Sbrant non piacere, era un villaggio dove tutti barare a scacchi, ma un giorno venire uno strano umano coi capelli gialli, suo nome essere Razim. All’inizio lui a Sbrant non piacere ma poi io giocato con lui a scacchi e vinto ho. Lui è stato l’unico in tutta mia vita che non barato con me, e anche l’unico che non ho ucciso dopo partita, sicuro perché lui capire forza di Sbrant e ne avere tanta paura. Cosi io con mia superiore forza e intelligenza sottomesso lui che ora gira con me in cerca delle avventure perché cosi lui dice che Sbrant diventare più forte. Io non avere girato molto fuori mio villaggio, ma so che ogni volta io allontanato gente guardare me male e a me questo dare fastidio, anche piccole e belle donne di altre razze guardare male Sbrant e a me questo dare molto fastidio. Siccome a me questo dare molto fastidio io avere ucciso tante persone e mangiato loro cervello per diventare più intelligente. Io dovere ringraziare Razim di avere detto a me che cervello stare in testa e non nei piedi, prima io mangiare sempre piedi perché credevo che cervello essere li, ma io mi fidare di Razim perché io forte e lui no. Ma Sbrant ancora non capisce perché allora tutti fuori mio villaggio dicevano me che io ragionare con i piedi, ora Sbrant è intelligente e sapere che cervello è in testa e non in piedi. A Sbrant piace tanto suo spadone perché spacca testa meglio di clava se dato con lama girata, “di piatto” dice Razim, anche se ancora io non capire perché. Una altra cosa che io non capire è perché per entrare in case, locande, negozi in strane città non mezzorchiane io dovere sempre passare attraverso fini tronchi di legno che io sempre costretto a rompere, forse perché gente non vuole fare vedere cosa essere dietro, allora Sbrant per loro inventato telo nero che tutti chiamare tenda, ma io inventato e io volere chiamare. Io dire sempre che si chiamare telo nero, poi loro guarda male Sbrant e io uccidere loro. Ogni giorno che passa Sbrant odiare cattive città come brutta Splanctopleura dove non ci essere nemmeno una donna. Io continuare a girare solo perché Razim dice che io diventa più forte e per vedere piccole donne di altre razze che mi fanno sudare.

E questa è la storia del grande Sbrant.

[Modificato da Razim 07/04/2005 12.39]

[Modificato da Razim 08/04/2005 11.54]

orchetto
00giovedì 7 aprile 2005 16:33
Stai attento... di mezz'orco ce ne è solo uno e lo sarà per sempre... ti verrò a cercare...
Razim
00venerdì 8 aprile 2005 11:57
orchetto 07/04/2005 16.33
Stai attento... di mezz'orco ce ne è solo uno e lo sarà per sempre... ti verrò a cercare...

tranquillo, non voglio fare il mezzorco, voglio solo farlo parlare
Razim
00mercoledì 31 agosto 2005 18:04
attento tu
orchetto sei un vanitoso del cazzo!!!
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