ancora tu ma non dovevamo vederci più

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
dott. geol. IO
00mercoledì 19 dicembre 2007 12:28
Cronache Calciopoli.
Le nuove intercettazioni mostrano come l'ex d.g. della Juventus continuasse a esercitare potere nel mondo del pallone
Ordini e consigli, così funzionava il Moggi 2
Da squalificato suggeriva gli allenatori a Spinelli e cercava di screditare Petrucci

NAPOLI — L'elenco è lungo: Roberto Bettega, Antonio Giraudo, Alessio Secco, Urbano Cairo, Aldo Spinelli, Innocenzo Mazzini, Gennaro Mazzei, Nello De Nicola, William Punghellini, Carlo Tavecchio, Giorgio Perinetti, Giovanni Lombardi Stronati. E anche se può sembrarlo, non è un elenco sconclusionato, perché non si tratta di nomi presi a caso dal mondo del pallone ma degli interlocutori ai quali Luciano Moggi ha certamente dispensato consigli, suggerimenti e in qualche caso pure ordini negli ultimi dodici mesi, quando cioè era ufficialmente fuori — stando almeno ai provvedimenti della giustizia sportiva — dal calcio italiano. Va detto che non sempre i consigli e i suggerimenti sono stati poi ascoltati (gli ordini invece sì), ma non è questo che interessa ai magistrati. Perché di materiale giudiziario stiamo parlando. Un fascicolone di quattrocento pagine in cui i carabinieri hanno trascritto una buona parte dell'attività telefonica di Moggi dalla fine dello scorso anno, e che poi hanno spedito ai pm napoletani Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci che ora, sull'uomo da loro considerato il capo della cupola pallonara, hanno aperto un'inchiesta bis. Dal materiale contenuto nell'informativa del reparto operativo di Roma emerge non solo che a Moggi continuavano a rivolgersi dirigenti e manager sportivi per essere illuminati su come gestire al meglio le loro attività, ma che lui stesso si muoveva seguendo strategie di potere difficili da spiegare se lo si volesse considerare davvero un ex. Moggi poteva contare su un poliziotto che da Roma si spostava a Napoli per andare a informarsi sull'inchiesta di Narducci e Beatrice e poi riferire. Moggi aveva giornalisti amici incaricati di scrivergli finte lettere che lui poteva poi utilizzare nella sua rubrica su Libero, e in una è chiaro l'intento di screditare i due carabinieri che conducono le indagini nei suoi confronti. Moggi suggeriva a presidenti e direttori sportivi quali allenatori prendere e quali non prendere. Moggi catechizzava i suoi coimputati (come l'ex designatore arbitrale Gennaro Mazzei) nell'inchiesta di Napoli relativa al campionato 2004-2005, sulle strategie difensive da adottare. Moggi si attivava per garantire a squadre di suoi amici (come la Nuorese) arbitraggi non sfavorevoli. Moggi spiegava a una new entry nell'ambiente calcistico come il proprietario del Siena Giovanni Lombardi Stronati cosa dire in conferenza stampa e a un presidente più scafato come Aldo Spinelli in cerca di un sostituto per la panchina del Livorno che allenatori come Cosmi e Cavasin non doveva prenderli (il primo perché «lavora poco», il secondo perché «non è all'altezza»). Moggi cercava di screditare Gianni Petrucci ricorrendo a una sua vicenda privata, e cerca la collaborazione di un carabiniere per tirare fuori la storia di un tragico incidente stradale in cui fu coinvolto il figlio del presidente del Coni. Forse è la cosa più squallida. Ma gli è andata buca.

Fulvio Bufi

dott. geol. IO
00mercoledì 19 dicembre 2007 12:32
e poi...
inoltre la figc dopo aver condannato il caro moggi si è dimeticata (guarda un pò) di comunicarlo a uefa e fifa
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com