a proposito di donne...

A proposito di donne….

È da tempo che imperversano nel forum, anche tra i post piu’ strampalati ed inconcludenti scritti da chi, in quanto a sensibilità, sta davanti solo ad un lucchetto arrugginito o al marciapiede di una stazione abbandonata, vaghi accenni, sterili allusioni e provocazioni, peraltro mai raccolte e ne accolte, se non per una difesa poco appassionata ne appassionante della categoria, su un argomento interessante e, a mio parere, intrigante: le donne.
Le donne nel forum, le donne nella società civile, le donne impegnate in politica e nelle istituzioni…ma soprattutto, ed è l’aspetto su cui vorrei focalizzare ed impiantare comuni riflessioni, le donne di Carfizzi. Non un trattato sulla condizione femminile del paese, ma una riflessione sulle nostre donne…perdinci, non fraintendetemi..il nostre vorrei lo intendeste non come aggettivo possessivo..ma come un affettuoso termine per il senso di appartenenza profondo ad una comunità.

Credo che ognuno di noi, e mi rivolgo a chi come me, anonimo abbondantemente sopra gli anta, ad un certo punto, stanco di correre, in un anonimo hotel basso-padano e con in mente l’ultimo saluto datogli dall’altrettanto anonima voce metallica proveniente dall’apparecchio dell’ultima uscita autostradale – arrivederci – (spero mai piu’), si accorge di avere un po’ di tempo per chiudere gli occhi e guardare nello specchietto retrovisore della mente, non tanto per far bilanci - e che caspita non siamo ancora decrepiti –

Sono a Carfizzi di un po’ di anni fa..

…. avete mai fatto caso: le femmine dei nostri ricordi sono sempre state…madri, sorelle, zie, mogli…mai donne…
Continuate ad acchi chiusi… le vedrete frugali, volare, rasiando i muri, come se i vicoli non fossero già abbastanza stretti o nascosti, con le mani al petto a stringere una magliettina leggera, sempre quella, anche nei giorni piu’ freddi dell’anno, con negli occhi il timore di essere scorte…ma poi chissà da chi o perché ...Le vedrete antiche figlie al lavoro da sempre e con una sola missione: la rinuncia, la rinuncia a tutto e anche al poco.. di lì a poco le vedrete mogli senza età, , con il loro italiano buffo e cantilenante, in difesa, a volte, dell’indifendibile, in attesa, sempre, di chi è fuori.
Le vedrete dolcissime madri o già vedove, e comunque sempre lì, a dispensarvi uno dei pochi sorrisi pieni…pochi sì…pochi perché….perchè abituate a sorridere poco, come se un sorriso pieno potesse dare adito ad interpretazioni diverse.
Le vedrete con l’unico cappottino, corto e rigorosamente scuro..scuro certo, da usare nelle poche occasioni, ai funerali ad interpretare il ruolo a cui pareva fossero destinate: la sofferenza. Le vedrete guardarsi intorno prima di accennare un sorriso con la vicina.

Tutte le altre cose le vedrete da soli…se chiudete gli occhi(è importante) e andrete con la mente al passato..

Vedrete però tante altre cose. Vedrete i loro occhi chiari, la loro forza, la loro determinazione, la loro sensualità.

E se provassimo a tirar loro fuori qualcosa?

Se tirassimo fuori l’allegria che c’e’ in loro senza farle sentire in colpa.
Se approfittassimo di loro una ennesima volta per tirargli fuori le capacità. Che ne dite?

Invece di star lì e discutere di abusivi…

Allora, e mi rivolgo soprattutto alle figlie, alle donne di oggi, ….portiamole fuori. Portiamole al Bar, portiamole in giro con noi.

Lancio una idea (e mi rivolgo…perché no..alle amministratrici): perché non pensiamo ad un progetto sociale per loro? Con un po’ di fantasia...

Sarà una piccola cosa. Ma è delle piccole cose che ha bisogno Carfizzi, non dei grandi mega progetti.

Un saluto a tutti

Caro Garias,
hai toccato un tasto dolente di Carfizzi, la situazione della donna. Non è un ritorno ai movimenti femministi ma il problema c’è, ma non è molto sentito, soprattutto da chi donna non è! Ma noi donne lo sentiamo molto, molto. Ma non facciamo niente!!!!!
Da qualche anno ci stiamo illudendo e sciacquando la bocca con la giunta rosa, anche il servizio di Osvaldo Bevilacqua l’ha citata, ma la situazione non è migliorata molto. Certo quello che descrivi tu Garias, è Carfizzi di qualche decennio fa, i cappotti saranno meno corti o meno lunghi e non per un’occasione sola e triste, ma non siamo fuori dalla zona grigia della condizione femminile a Carfizzi.
Questo forum ce lo prova, ci dimostra che le donne partecipanti sono poche, troppo poche, e la maggior parte scrive in incognito ! Io stessa non faccio eccezione, ma sono qui e dico la mia. Qualcun’altra già c’era ed altre ne stanno arrivando spero. Coraggio, donne di Carfizzi, non siamo da buttare via, possiamo migliorare noi stesse e Carfizzi.
Garias, che progetto sociale avevi in mente?

Vi voglio bene tutti
……….

Ciao amico mio, sono contento di vedere che sei sempre tra noi, bello il tuo post, la sensibilità non è di tutti e tu sei una piacevole testimonianza.....