a proposito di VELINE

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Epicureo.d.Lisera
00venerdì 19 agosto 2005 02:55
Ieri x l'ennesima volta sono aandato a seguire i "Blue Stuff", gruppo storico di blues napoletano (sono napoletani e CANTANO il blues in dialetto napoletano, i disagi non dei negri nelle piantagioni, ma del popolo partenopeo...). Non so se vi ricordate il gruppo di Joe Sarnataro (ovvero Edoardo Bennato in veste di bluesman): sono loro. Addirittura sono andato a Trasacco x vederli... Li seguo da un po', sia x la mia passione x il blues (il mio primo concerto, lo dico sempre, fu Ray Charles, quando avevo 3 mesi, tra le braccia di mia madre), sia xché dietro i "piccoli racconti" di Mario Insenga (il leader carismatico del gruppo) ci trovo un non so che di saggezza "popolare".
I loro brani, apparentemente "semplici", "leggeri", "minimalisti", in realtà spesso si tingono di sottile ironia, mettono alla luce lo stato di rassegnazione dell'italiano medio (e a volte addirittura di "bonaria" indifferenza...). Mario è una vita che suona blues. Lui è ingegnere meccanico e più di qualche anno fa' lavorava in una azienda appunto come ingegnere, poi ha lasciato tutto per la vita del musicista di blues, che un giorno è a Isola Liri e il giorno dopo è a Messina. E' una scelta e, visto l'entusiasmo con cui il gruppo si concede ogni volta al pubblico senza sconto alcuno, direi che è una scelta felice (anche se non priva di sacrifici, in primis economici, ma anche affettivi, visto che loro 4 sono perennemente in tournée...).
Per loro è dura perché hanno scelto la via più difficile in un'epoca in cui quasi più nessuno pensa che possa essere minimamente "interessante" un concerto di blues, perché a "Lucignolo bella vita" ti insegnano che le serate "cool" le trovi nei locali chic della "Milano da bere" o nelle discoteche della riviera romagnola... E le canzoni "cool" sono quelle delle pubblicità della TIM, della Omnitel, che poi sono anche quelle che ti scarichi come suoneria del telefonino... "Vieni con me, ti porterò lontano perché la vita è così bella e lo sai... e vedrai...": me lo devo scrivere questo testo... è poesia x le mie orecchie. Oggi incontri una ragazza che alla prima nota di una canzoncina stile latino-americano inizia a ballare come fosse in trance e ti dice "io il latino-americano ce l'ho nel sangue!". Che?! Il latino-americano?! Se dall'altra parte dell'oceano ci vedono ballare questa roba si mettono a ridere come i pazzi! E Tito Puente si sta rivoltando nella tomba!!! Quello che ascoltiamo noi è il latinoamericano inventato (come dice Mario, che la pensa esattamente come me) da Maurio Costanzo, dalla televisione... Ci stanno livellando l' c'ruèlla! Ci stanno condizionando a tal punto che ormai sembra che ci si possa divertire solo in un determinato modo... che certi tipi di svago sono "IN" e tutto il resto è "OUT", anzi il resto non esiste proprio...
Studio Aperto è formato da 2 blocchi: 1) la cronaca nera con pietosi casi umani e giornalisti che intervistano i parenti (in lacrime) della vittima di turno, 2) Teatrino con le "belle" del momento (Arcuri, Flachi, veline, letterine...) con servizi sulle loro vacanze ("Sono un tipo solare, mi piace stare in mezzo alla gente. E' per questo che ho accettato l'invito di Flavio [n.d.r. Briatore] x una crociera sul suo yacth" oppure "Mi piacciono le Mauritius perché qui si può stare in pace con se stessi") o interviste sulla carriera ("La televisione mi ha un po' stancato... quest'inverno farò teatro...", "Non nascondo che il cinema mi tenta..."). Mai un servizio su qualcosa che sia lontanamente "culturale"... nemmeno quando si parla di musica o di cinema. Mollica? Un mercenario che parla bene di tutti. Ovvero di tutti quelli che interessano a lui/loro. Film interessante di un giovane regista... "E' prodotto dalla RAI? - No - E allora chi se ne frega!". Studio Aperto: "Finalmente nelle sale il nuovo film di Costantino!". Ah! Mo sci'! Me lo vado a vedere! Corro!
Musica: "impazza la suoneria della rana! La hit dell'estate!"... mai un servizio su Umbria Jazz. Solo da poco tempo so che esiste un festival in una minuscola località calabrese (Roccella Ionica se non erro) che è alla venticinquesima edizione ed è quasi al livello di Umbria Jazz, con artisti internazionali tipo Wayne Shorter, Noa... Non se ne è mai parlato... Meglio parlare del Billionaire di Briatore, dei vip che pagano somme astronomiche per assistere al piano bar di Umberto Smaila che suona la tastiera in "play back" con i floppy disk....
Quest'anno al Liri Blues hanno suonato gli Animals, Taj Mahal, Roy Rogers....?! E CHI SE NE FREGA!!
"Senti, ma tu che ascolti?! Che musica ti piace?" "Guarda, ti dirò... io ascolto un po' di tutto..." "Tipo?" "Mah... un po' di tutto... che ne so... DJ Francesco, Paolo Meneguzzi, Gigi D'Alessio..." [o Pierluigi D'Alessio, come lo chiama Mario... che non perde occasione per invocare un intervento di San Gennaro al fine di arginare l'intero movimento dei neomelodici napoletani, di cui Pierluigi D'Alessio è il leader indiscusso].
Al festival di Trasacco si annunciava una jam session prima del concerto dei Blue Stuff. Interessante! Vale a dire che TEORICAMENTE se tu volevi andavi a suonare insieme ad altri musicisti x la strada improvvisando dei brani. In realtà il tutto si è risolto in uno squallido teatrino nel quale figuravano uno a uno tutti gli allievi della scuola di musica del tizio che organizzava il fstival. Le lodi ai musicisti si sprecavano, come a dire che il loro maestro li aveva ben preparati.... Dunque compliementi al maestro! Ragazzini di 11 anni che portavano l'accompagnamento della "Canzone del sole" e di "Io vagabondo" (inutile dire che questa roba è lontana anni luce dal blues, che è un genere anch'esso molto semplice, veramente alla portata di tutti: anch'io lo suono e l'ho sempre suonato). Poveri ragazzi! Loro non c'entravano niente! Non avevano nessuna colpa! Venivano strumentalizzati e basta.... E intanto il maestro: "Sosteniamo il blues!". E' così che vuoi sostenerlo?!
Dopo due ore in cui ho visto sfilare tutti gli allievi della scuola, stranamente il maestro ha detto che non c'era più tempo x le jam sessions.... In pratica sono stato tutto il tempo a sorbirmi la pubblicità della sua scuola di musica.... Soldi, sempre e solo soldi! E' possibile che realtà positive come Roccella Ionica (proprio in questi giorni Pierpaolo e Gianpaolo vanno giù in calabria sia per i concerti che per frequentare i seminari) siano rare come l'acqua nel deserto?!
Mario dei Blue Stuff a fine concerto di solito esclama "Lunga vita al blues! Anche perché altrimenti noi non campiamo!". Io credo che la risposta all'imbarbarimento culturale di questi anni sta proprio nel prendere il coraggio di guadagnarsi la "libertà" seguendo fino in fondo le proprie autentiche passioni...
Leggevo poco fa' (e di qui l'impulso di scrivere il mio messaggio sul forum...) "Isola del Liri ospiterà sabato 20 agosto 2005 alle ore 21.00 in piazza De’ Boncompagni, la finale regionale del concorso “Miss Muretto 2005..."
... x favore no!!! Non prendiamo sta piega!!!
Epicureo.d.Lisera
00venerdì 19 agosto 2005 03:26
Allora mi raccomando!
Tutti a vedere il concorso di bellezza! Io non me lo perderò di certo!
Semioticus
00venerdì 19 agosto 2005 06:05
E' tardi!
Caro Alessandro,
condivido parola per parola quello che scrivi. La preoccupazione per i ragazzi e per quello che ne va di noi mi rende nervoso (politicamente). Sarebbe facile mettere insieme altri esempi dello 'spettacolo' a cui siamo costretti ad assistere, ma preferisco fermarmi a quanto tu dici. Il tuo amore per la musica è chiaro, come è chiaro il fatto che molta strada è stata ormai fatta nella direzione di un'offerta culturale che solletica solo gli istinti bassi del pubblico. Addirittura, per tutti noi è difficile godere della buona musica, perché non siamo stati aiutati a conoscerla adeguatamente.
Solo ieri Pierpaolo mi ha indirizzato verso Kind of Blue di Miles Davis, che ascolto e ascolto e cerco di comprendere nei suoi tratti innovativi per la storia della Musica del Novecento. Dopo quell'album ne metterò altri da comprendere, per creare quelle file di continuità che aiutano a comprendere quanto è accaduto nell'arco di un decennio e in una determinata società nel campo delle arti. Parlando del Novecento in quinta quest'anno sicuramente dirò qualcosa in più sulla Musica. Quell'opera è del 1959. Vorrei mettere accanto a quella data altre date significative, per disegnare assieme ai ragazzi uno sfondo culturale in cui più facilmente possano riconoscersi.
Bisogna parlare ai ragazzi, dentro e fuori della scuola. E' già tardi!
Epicureo.d.Lisera
00venerdì 19 agosto 2005 11:07
ovviamente....
Daccordissimo, la musica è un territorio che i giovani considerano "vicino" per istinto. Secondo me è uno dei punti fermi da cui è più semplice "partire", per poi "allargarsi" a discutere su altri contesti, come la politica, l'economia... (mentre scrivo ho in mente "Sotto viale Augusto che c' sta?!" dei Blue Stuff, dove loro denunciano gli sperperi della Prima Repubblica, suggerendo il fatto che cambiano le repubbliche, ma è solo un modo di "mischiare le carte"...).
OVVIAMENTE il mio invito ad assistere alla sfilata era del tutto ironico... :-)
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