Zeman: "Non siamo l'Inter..."

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Forza Campa!
00mercoledì 27 ottobre 2004 02:40
Zeman: "Non siamo l'Inter..."




Il Lecce, secondo in classifica, con il migliore attacco della serie A aspetta i nerazzurri. Sul processo Juve: "Le richieste di Guariniello mi sembrano giuste".





Non ama il catenaccio, perché gli piace giocare a viso aperto. Che si parli di calcio o che si affronti il tema del processo-doping, Zdenek Zeman punta sempre a gridare la sua verità. Ovviamente in cima ai suoi pensieri c’è soprattutto l’Inter, però il boemo accetta, eccome, di commentare le richieste del p.m. Guariniello al processo di Torino. "Esagerate? Mi sembrano richieste giuste, frutto di convinzioni basate su prove - afferma l'allenatore del Lecce, nella sala-stampa del "Via del Mare" -. I giudici hanno il loro metro di valutazione, anche se la giustizia sportiva è diversa da quella ordinaria: in genere, si dice che quella sportiva sia più lenta, eppure con me è state sempre veloce. Per il doping, non c’è da valutare eventi. Sono sorpreso per il comportamento del mondo sportivo, che, per maturare certezze, deve attendere il giudizio di terzo grado".
Per ogni domanda, si concede una pausa di riflessione: scruta l’interlocutore, quasi voglia far pesare attentamente la risposta da proporre. Preparando la sfida con l’Inter, ammonisce subito i suoi giocatori. "Non dobbiamo commettere l’errore di sentirci l'Inter - fa notare Zeman -. Ci toccherà fare affidamento solo sulle nostre forze, perché prevedo che stavolta non potremo contare sul dodicesimo uomo in campo: ne ho giocate di sfide come questa e so bene che, in certe occasioni, tanta gente va allo stadio per tifare per le grandi squadre". Sorride quando qualcuno lo stuzzica sul confronto con Mancini. "Mancini è lo Zeman dei ricchi? E' un'etichetta di voi giornalisti. Quanto alla similitutidine con Mancini, devo dire che lui, in effetti, non schiera tre attaccanti. Quand’era giocatore gli piaceva proporre buon calcio e ora cerca di fare altrettanto da allenatore. Dispone di 30 giocatori, con i quali si potrebbero comporre due formazioni di serie A: il problema si pone quando, con quei 30 elementi di caratura ed esperienza, devi allestire una squadra".
Sulla marcatura di Adriano, il tecnico boemo non si sbilancia. "Non esiste un marcatore capace, in assoluto, di annullare un attaccante come Adriano. Dite che il Lecce avrà più problemi nell'arginarlo perché si schiera a zona? Non è una questione di marcatura a zona: sia chiaro, Adriano sarà sempre marcato da chi opererà nella zona di competenza".





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