Wikipedia nei guai per... JFK

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Federico Ferrero
00martedì 27 dicembre 2005 09:42
L'enciclopedia online Wikipedia (cui jk.it ha contribuito per la parte riguardante la biografia di Lee Oswald) rischia di subire una class action da parte di un ex collaboratore di JFK additato da un utente-scrittore di Wikipedia come un probabile membro del complotto ai danni del Presidente. Da www.libero.it

Che fine farà Wiki?
La celebre enciclopedia online, con il suo sistema di inserzione libera e anonima, rischia di veder scemare la sua affidabilità

Il tramonto di “Wiki”?

La portata rivoluzionaria di Wikipedia, l’enciclopedia libera e gratuita online, che raccoglie circa 2 milioni di articoli che abbracciano le più disparate materie, in centinaia di lingue, è allo stesso tempo causa del suo successo e della sua messa sotto stretta sorveglianza.

Punto di forza, e insieme di debolezza, di Wikipedia è la possibilità per chiunque di partecipare alla stesusa, inviando materiale in (quasi) totale anonimato, modificando, integrando o aggiungendo lemmi all’enciclopedia. E questo sistema potebbe in effetti costar caro a Jimmy Wales, fondatore di “Wiki”: John Seigenthaler, ex assitente del Presendente USA John F. Kennedy, tempo fa bollato da una voce di Wikipedia «come coinvolto nell’omicidio del Presidente», ha ora deciso di lanciare una campagna contro i gestori dell’enciclopedia.

Dalle pagine del sito Wikipedia Class Action, Seigenthaler e molti altri puntano il dito contro gli amministratori della Fondazione Wikimedia, rei a loro dire di essersi “lavati le mani” dei contenuti in essa presenti, limitandosi a raccogliere il materiale senza eseguire reali controlli sulla sua veridicità.

Wikipedia Class Action si propone di raccogliere le lamentele di chi (individui o imprese) si sente o si sia sentito diffamato da articoli maliziosi pubblicati sull’enciclopedia online. Inoltre, invita chiunque trovasse errori o falsità a contattare le “vittime di Wiki”, segnalando loro la possibilità di rivolgersi a Wikipedia Class Action. Una volta che avrà raccolto il corposo fascicolo di segnalazioni e accuse che si prospetta, Wikipedia Class Action promette che imporrà alla fondazione che gestisce Wikipedia, anche attraverso azioni legali, la fine dell’anonimato dei produttori di contenuti, oltre che i risarcimenti pecuniari in favore di chi risulterà vittima di diffamazioni attraverso le voci di Wikipedia.

In effetti, il caso Seigenthaler è solo il più recente - e forse il più clamoroso - dei numerosi casi di presunta diffamazione, capaci di mettere in crisi l’affidabilità di Wikipedia. Nel caso in questione, l’articolo che lo diffamava (da ritenersi infondato in mancanza di prove tangibili) è stato rimosso solo dopo quattro mesi di battaglia da parte dell’ex assistente di JFK.

Certo, Wikipedia non raccoglie solo critiche. Recentemente, uno studio comparativo condotto dalla rivista inglese Nature, ha sottoposto all’analisi di alcuni esperti articoli scientifici tratti dalla stessa Wikipedia e dalla celebre Enciclopedia Britannica (considerata la “regina” della divulgazione del sapere). Ebbene, lo studio ha condotto a risultati sorprendenti, rivelando che il livello di accuratezza ed esattezza dei contenuti di Wikipedia è di poco inferiore a quello della Britannica, che è migliore più che altro in termini di correttezza e coerenza stilistica e strutturale.

È però vero che, se nel caso di personaggi pubblici critiche e interpretazioni anche molto diverse sulla loro persona sono prevedibili (pensiamo solo ai politici nostrani e ai servizi dei vari TG), enormemente più gravi risultano diffamazioni ed insulti, mascherati in forma di lemmi, diretti a screditare l’uomo qualunque, che magari non avrà mai i mezzi per potersi far valere. E, purtroppo, non sarebbe la prima volta per Wiki, che ha sempre rimosso con ritardo gli articoli in questione. Non va trascurato che il sistema stesso su cui è basata Wikipedia prevede che chiunque possa interagire, talvolta anche facendo danno, fornendo false informazioni e dati svianti. Come ogni altra cosa in Rete, anche per Wiki vale certamente la regola del “prendere con le pinze”.

Tutto questo, in ogni caso, non sminuisce la rivoluzionarietà - e anche l’utilità - di avere sempre a disposizione un’enciclopedia completa e gratuita, nella grande maggioranza dei casi molto affidabile.

Ma a questo punto è il caso di chiedersi: qualcuno potrebbe trarre vantaggio da un’eventuale chiusura di Wikipedia? Certamente sì, dato che la stessa esistenza di materiale gratuito in Rete mina le basi del sistema commerciale corrispondente (questo vale anche per case di produzione e discografiche, softwarehouse, editori, ecc.), talvolta pestando i pieni a gente molto potente. Il fatto poi che Wikipedia viva sulle donazioni (proprio attualmente è in corso una raccolta fondi), la mette in posizione di debolezza in eventuali cause giudiziarie.

Che sia dunque il tramonto di Wiki? È improbabile, anche se forse il sistema di Wikipedia, dopo le cause giudiziarie che si profila all’orizzonte, potrebbbe uscirne profondamente cambiato. Ma in meglio o in peggio?



Ancora una volta è l'attentato a JFK a catalizzare l'attenzione riproponendo il problema della serietà dell'informazione.
Diego Verdegiglio
00martedì 27 dicembre 2005 20:09
Mi piacerebbe tanto conoscere lo sprovveduto (uso un eufemismo) che ha messo in giro su Wikipedia questa panzana complottista diffamando un ex collaboratore di JFK. DV
Federico Ferrero
00giovedì 29 dicembre 2005 11:14
Il limite intrinseco di Wikipedia è la sua "apertura", che può essere una ricchezza e una debolezza. Tuttavia non è vero che regni l'anarchia, gli articoli inaffidabili vengono giudicati "non neutrali", la gran parte delle palesi idiozie viene riconosciuta ed espunta, i testi protetti da diritto d'autore difesi... Insomma, un controllo sulla serietà c'è, a maglie larghe ma c'è.
I "pesci" più grossi solitamente li trattiene, qualcosa inevitabilmente scappa. Ho verificato navigando un po' a caso, controllando alcuni argomenti "sensibili" alla deformazione indiscriminata.

Sull'omeopatia: "Allo stato attuale, nessuno studio scientifico, pubblicato su riviste di valore riconosciuto ha potuto affermare che l'omeopatia presenti una seppur minima efficacia".

Sulla cosiddetta "fusione fredda": "In generale, comunque, gran parte della comunità scientifica internazionale ha accolto con scetticismo e sfiducia i risultati sperimentali, che hanno suscitato notevoli polemiche. L'argomento principale a discredito della fusione fredda è quello secondo cui nella fusione fredda si producono un numero di particelle nucleari troppo basso per poter giustificare il calore prodotto. Inoltre esistono ancora numerose controversie (di tipo teorico) sulla natura e sui meccanismi della fusione fredda".

Sugli UFO: "La disciplina che si propone di studiare gli UFO è chiamata Ufologia ed è considerata una pseudoscienza".

Sulle missioni lunari: "Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, all'apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d'America, ispirata dalla guerra fredda. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell'Apollo 11. L'ultimo fu Eugene Cernan, che durante la missione Apollo 17 camminò sulla Luna il dicembre 1972".

Sirhan è l'uomo che "spara a Robert F. Kennedy all'Ambassador Hotel di Los Angeles, California".

L' 11 settembre 2001 accadde... "Gli attacchi dell'11 settembre 2001 furono una serie di attacchi suicidi terroristici coordinati contro gli Stati Uniti d'America avvenuti l'11 settembre 2001. Il gruppo terroristico al Qaida viene considerato il mandante dei dirottatori che fece precipitare gli aerei sul World Trade Center di New York, sul Pentagono e su Shanksville, in Pennsylvania".

En passant, su JFK: l'assassinio è trattato più che altro nella versione inglese ed è un articolo sobrio, obiettivo. Liquida in poche righe le "assassination theories".

PS Navigando su Wikipedia ho trovato la pagina dedicata al CICAP, che viene presentato come un'associazione di persone serie e razionali quale è, non come una setta oscurantista. Bene, in testa alla pagina trovate un motto geniale:

"Va bene avere la mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra".
Brillante!

Saluti
FF
Federico Ferrero
00domenica 8 gennaio 2006 10:41
Da Repubblica.it: Wikipedia, Kennedy e lotta alle bufale
Operazione verità sul web: tolleranza zero per le fandonie

Sempre per quanto riguarda Wikipedia, le bufale su JFK e non solo.
Federico Ferrero
00martedì 7 febbraio 2006 23:04
ho cancellato il messaggio di carmelo perché è già segnalato sul sito l'inserimento della biografia di Oswald su jk.it
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