DX rulez
00venerdì 22 settembre 2006 23:59
Un mite pomeriggio di fine estate accompagnato da una piacevole brezza facevano da cornice alla passeggiata di Denny con la sua figliola, Milena, un periodo adatto per portare la bambina a vedere il mare, quella enorme distesa di acqua che si infrangeva sugli scogli producendo un suono soave, rilassante.
Purtroppo però i pensieri di Denny erano altrove, troppi impegni per la testa, troppi problemi, troppa riservatezza per parlarne con qualcuno, per sfogarsi, e l’unico modo per staccare un po’ era stare con la bambina, la cosa più importante per un padre.
La Star Glaciale, così era noto il ragazzo nell’ambito della lotta, stava attraversando un periodo di transizione, i primi entusiasmi si stavano smorzando ed il lato felice e spensierato della sua vita diventava sempre più piatto, forse a causa del suo carattere, troppo solitario ed introverso, un tipo taciturno, come lo definivano a scuola.
Tra un pensiero e l’altro i due si erano seduti sugli scogli, proprio a pochi passi dalle calde acque dell’oceano, ed il silenzio la faceva da padrone, uno spettacolo del genere non andava interrotto da niente e nessuno ma, come al solito, la fortuna è birichina ed anche questa volta ha tirato un colpo basso a Denny ed alla piccola Milena, infatti sopra di loro erano comparse delle enormi nuvole nere, che non presagivano nulla di buono.
Un lampo, infatti, illuminò il cielo di Los Angeles in quell’istante, proprio mentre i due saltellavano sugli scogli frastagliati per arrivare in cima alla scogliera, per poi ritornare sul lungomare ed incamminarsi verso casa.
Proprio sull’ultimo scoglio però la bambina fermò il padre, aveva trovato qualcosa per terra.
Era un bigliettino, sembrava fosse stato messo li di proposito, infatti sembrava esser stato appena scritto.
“Il silenzio a volte vale più di mille parole, ma mille parole spiegano un attimo di silenzio?”
Così recitava il bigliettino, ma l’uomo non ci fece particolarmente caso e se lo infilò in tasca per poi proseguire con la bambina verso casa, ormai le prime gocce d’acqua cadevano dal cielo e bagnavano il viso dei due mentre il lungomare prima gremito di passanti, si era svuotato improvvisamente.
La strada era ancora lunga e dopo qualche minuto Denny ripensò al biglietto trovato, coincidenza o cos’altro? Questa era una bella domanda che però sarebbe rimasta senza risposta, almeno per quei momenti.
Una frase tanto casuale quanto azzeccata, infatti esprimeva al meglio l’essenza di Denny, il suo carattere, infatti era solito tacere invece di parlare a vanvera, preferiva usare poche parole ma in maniera giusta magari sembrando un poco di buono piuttosto che essere logorroico, assillante.
Strano.
I pensieri vagavano senza limiti nella mente della Star Glaciale, tante ipotesi si formulavano e smentivano da sole, l’unica ipotesi plausibile era la seguente: Sarà stato il fato, per chissà quale incognito motivo.
Il tempo passava e la pioggia continuava a sprazzi, infatti si alternavano attimi di scaricate con attimi di sole.
All’orizzonte sul lungomare apparve un chiosco, di dimensioni ridotte che si presentava comunque grazioso, ed a questa visione la bambina volle subito un gelato, infatti nonostante la pioggia faceva ancora un gran caldo.
Entrati nel chiosco la bambina scelse i gusti del suo gelato, e dopo alcuni convenevoli con la signora, ormai di età avanzata, i due si accomodarono su una panchina asciutta a pochi metri dall’entrata del chioschetto, per ammirare l’orizzonte.
Le schiarite e la pioggia si alternavano e Denny guardava divertito le nuvole, amava gli elementi ed amava tutto ciò che la terra potesse offrire.
Pian piano però le nuvole prendevano sempre una forma più definita, sembravano quasi delle lettere che si avvicinavano per formare un periodo, una cosa paradossale da vedere.
“Se sei confuso non ragioni, se non ragioni non puoi trovare risposte, se non puoi trovare risposte rimani confuso?”
Il ragazzo era sbigottito mentre ”leggeva” queste parole nelle nuvole, non era certo di quel che stesse leggendo, cercava conferme e chiese alla figlia:
“Milena, ma nelle nuvole vedi scritto qualcosa?”
La figlioletta rimase perplessa, non capiva di cosa il padre stesse parlando e manco egli stesso capiva cosa stesse accadendo.
Si stropicciò gli occhi, e fissò di nuovo il cielo.
Questa volta non c’era nulla.
Oggi era la seconda volta che accadeva qualcosa di particolare che avesse a che fare con la sua vita, anche se non c’era risposta alcuna.
Strano.
Due frasi, due significati, una sola persona in comune: Lui.
“Papà, papà!”
“Eh, dimmi?”
“Son dieci minuti che fissi il cielo, ti stavo dicendo che ho finito il gelato, possiamo tornare a casa se vuoi!”
Denny annuì alla bambina ed entrambi si alzarono, ma una mano toccò la sua spalla fermandolo…
**********************************************************
Altrove in quel preciso istante…
“Ahahahah.” Una risata sinistra rimbomba in una piccola grotta oscura, dove si notano soltanto delle labbra di una persona dalla carnagione biancastra, e due sonagli che penzolano da un cappello viola, come un cappello da giullare.
D: “Chi sei? Dove mi trovo? Perché non riesco a muovermi?”
?: “Ahahah, Denny, tu pensi davvero che tutto ciò sia un caso? Tu pensi davvero che tutto ciò che ti accade sia perché Tu hai deciso di farlo accadere? Ahahah.”
D: “Dimmi chi diavolo sei! Cosa vuoi da me?”
?: “Denny, hai mai pensato perché sei spesso confuso sulle tue scelte? Io ho la risposta.”
D: “Ma t..”
?: “Shhh, io sono te, tu sei me, siamo la stessa cosa Denny, io ho la risposta, io sono la risposta. Io sono la tua coscienza, la tua parte interiore, il tuo ego, la parte controversa della tua esistenza.
Il silenzio, la confusione, sono virtù che ti accompagneranno per il resto dei tuoi giorni, ed io sarò qui per supportarti, o no? Ahahah, io posso cambiare forma, sono frutto della tua immaginazione, ma ricorda, ciò che sembro non importa, l’importante è ciò che sono. Ricorda Denny, io e te siamo la stessa persona, mantieni il tuo silenzio, mantieni il tuo mistero.
**********************************************************
…ed una voce parlò:
“Il mistero è una Sua creatura, il mistero è una Tua caratteristica, siate una cosa sola. Mantieni il mistero intorno a te, ti potrà tornare utile.”
Denny si girò di scatto ma alle sue spalle non c’era nessuno, al suo fianco solo la piccola Milena.
M: “Papà, ma che succede?”
D: “Niente figliola, qualcosa che riguarda papà ed il foglietto che mi hai raccolto da terra poco tempo fa.”
M: “Foglietto?”
D: “Si, quello sulla scogliera.”
M: “Papà, oggi non siamo andati su nessuna scogliera.”
D: “Ma che dici, questo foglie…”
Denny infilò la mano in tasca dove ci doveva essere il foglietto raccolto poco prima dalla figlia, ma all’interno non trovò nulla. Le controllò tutte, ma non trovò nulla.
Era forse tutto frutto dell’immaginazione di Denny?
“Benvenuto nel nostro mondo, Ahahah”
Denny si voltò nuovamente ma, alle sue spalle, solo il vuoto.