«Il giunco è appassito sul lago
e nessun uccello canta più»
John Keats, La Belle Dame Sans Merci
Il WWF ha presentato in questi giorni a Nairobi il documento Bird Species and Climate Change: The Global Status Report, che analizza l'impatto dei cambiamenti climatici sulle popolazioni di uccelli del nostro pianeta.
Gli uccelli sono molto sensibili alle variazioni climatiche, dal momento che già ora hanno anticipato in media di circa una settimana il periodo di deposizione delle uova, a causa dell'inizio anticipato della primavera.
Durante la storia del nostro pianeta gli uccelli, come tutte le altre specie viventi, si sono sempre adattati ai mutamenti climatici perchè questi in genere erano abbastanza lenti, dal momento che evoluzione procede per lente mutazioni casuali e non è "programmata".
Se i fattori climatici variano troppo in fretta, le specie si possono trovare impreparate (se non ci sono mutazioni vantaggiose a portata di mano) e quindi potrebbero soffrirne fino all' estinzione (qualcosa di simile deve essere accaduto con i dinosauri).
Secondo il rapporto, con una velocità di riscaldamento del pianeta di 1 °C per secolo, solo il 50% delle specie potrebbero adattarsi. Poichè per il prossimo futuro si prevede un riscaldamento almeno di 0,2 °C per decennio (cioè 2 °C al secolo) la situazione potrebbe diventare davvero nera.
Il grafico qui a sopra (adattato dall'originale a p. 14 del rapporto WWF) mostra le tristi previsioni per 55 specie di uccelli australiani. All'aumentare della temperatura dovremmo assistere ad un vero e proprio "avicidio": con 2°C di aumento (che le ONG considerano un po' la linea del Piave da non superare) la sopravvivenza si situa tra il 20% e il 60% per la maggior parte delle specie.
Gli uccelli di collina e di montagna sono quelli che soffriranno di più, dal momento che vedranno restringersi maggiormente il loro habitat e avranno ben pochi luoghi "più in alto" in cui migrare ...
Il grafico qui a destra (adattato dall'originale a p. 32) riguarda invece le anatre del nordamerica. L'aumento di temperatura farà prosciugare molti degli stagni in cui abitualmente vivono, togliendo loro l'acqua "da sotto le zampe". La scomparsa delle anatre potrebbe avvenire con un aumento di 4 °C (cerchi pieni), che si potrebbero però ridurre a 2,5 nel caso in cui le precipitazioni si riducessero anche solo del 10%. Un aumento delle piogge potrebbe migliorare solo lievemente la situazione.
Rachel Carson nel 1962 inaugurò il movimento ambientalista in America scrivendo "Primavera silenziosa" (sua è la citazione di Keats all'inizio della pagina); dopo più di quarant'anni questi studi le danno aihmè ragione oltre quanto lei stessa potesse imamginare
N.d.R Brutte previsioni che fanno riflettere su cosa ci si potrà aspettare in futuro, ma almeno in questo caso, le catture di uccelli dal loro habitat naturale non sono menzionate come causa di declino.