W I LAVORATORI!!

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Pertinax
00martedì 1 maggio 2007 19:40
Festa del 1° maggio
Chiuso per Festa!

1° maggio 1886: scade l’ultimatum dettato dalla Federation Trade and Labor Unions e vengono proclamati i primi scioperi a oltranza per chiedere di sancire contrattualmente l’orario lavorativo di otto ore.
In dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400mila lavoratori incrociano le braccia.

A Chicago scoppiano disordini, la polizia spara sui dimostranti, che manifestano contro i licenziamenti punitivi, e uccide quattro scioperanti. Nella manifestazione di protesta scoppia una bomba e ci sono altri morti.
Risulta facile condannare a morte otto esponenti anarchici come capro espiatorio dell’attentato.

Disordini si verificano anche a Milwaukee dove periscono nove operai polacchi.
Sulle organizzazioni sindacali si abbatte una feroce ondata repressiva, con sedi devastate e dirigenti arrestati.

1° maggio 1947: a Portella della Ginestra, nel Palermitano, circa 2000 contadini siciliani, donne, uomini, bambini, anziani si riuniscono per manifestare.
Dopo secoli di sottomissione a un potere feudale, finalmente stanno riuscendo a conquistare il diritto alla proprietà della terra, per far fruttare i latifondi incolti.

Le recenti vittorie elettorali danno ragione ai lavoratori, ma i latifondisti reazionari armano la banda di Salvatore Giuliano.
Dalle colline che dominano la piana di Portella, aprono il fuoco le mitragliatrici degli uomini di Giuliano: il bilancio è di 11 morti e più di 50 feriti.

L’ambiguità del ministro dell’interno Mario Scelba esclude in partenza la pista della strage politica.

Come per gli anarchici statunitensi, torna comodo accusare soltanto Giuliano, senza indagare eventuali collusioni mafiose e manovre occulte dei latifondisti.

Quelle citate sono due pagine insanguinate nella storia del 1° maggio, Giornata dei Lavoratori.

Proprio la vicenda dei “martiri di Chicago” portò a considerare il 1° maggio una giornata nella quale il lavoro si ferma e i lavoratori manifestano per i propri diritti: “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”.

La prima celebrazione della Festa del Lavoro si ebbe nel 1890, in Italia nel ‘91, però con scontri, morti e feriti.

A distanza di un secolo, nel 1990, la situazione risulta radicalmente cambiata e anche il Presidente della Repubblica prende parte alla celebrazione di Milano.

E’ da ricordare che durante il ventennio fascista la Festa del Lavoro venne abolita, in quanto manifestazione operaia, quindi politicamente rossa.
Ciò spiega perché specialmente nel dopoguerra, per reazione, il 1° maggio risultava caricato di connotazioni di sinistra e tensioni politiche.

Oggi il lavoratore non si identifica più unicamente con l’operaio e il contadino, il senso di parte sociale della Festa del Lavoro resta, ma da alcuni anni le organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, si impegnano perché il Primo Maggio sia giornata di Festa, caratterizzata da imponenti concerti Rock nelle maggiori piazze d’Italia.

E volendo si può festeggiare anche in mongolfiera, oppure assaporando cibi e bevande deliziose!

Insomma, come già auspicava lo storico e senatore Ettore Ciccotti nel 1903: “Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l’interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de’ sensi.”



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