GPM
Km 74.0 - Alto de Hazallanas - 16.3 km de subida a 5.5% - categoría 1
Km 109.5 - Alto del Purche - 8.5 km de subida a 8% - categoría 1
Km 129.4 - Sierra Nevada (Alto Hoya de la Mora) - 19.3 km de subida a 5.6% - categoría H.C.
Meteo
Alcalá la Real : poco nuvoloso, 27.6°C, vento debole da WSW (7-9 Km/h), umidità al 29%
Granada (Km 48.3) : poco nuvoloso, 30.6°C, vento debole da SW (7-9 Km/h), umidità al 26%
Monachil (Km 100.5) : poco nuvoloso, 31°C, vento debole da SW (6-9 Km/h), umidità al 25%
Sierra Nevada: previsioni non disponibili
Presentazione della tappa
Fa un certo effetto definire “tappone” la frazione che terminerà sulla Sierra Neveda essendo lunga poco meno di 130 Km ma sulla carta ne ha la consistenza, così come l’aveva la frazione disputata nel 2015 sui Pirenei tra Andorra La Vella e Cortals d'Encamp, che consentì a Fabio Aru di issarsi al vertice della classifica e che concentrava in 138 Km sette salite, praticamente senza tratti di respiro tra un colle e l’altro. Al confronto questa tappa pare meno “pressante”, soprattutto perché non s’incontreranno difficoltà nei primi 65 Km, ma egualmente potrebbe produrre parecchia selezione se si pensa che oggi si dovranno affrontare 44 Km di salita e superare 2675 metri di dislivello, raggiungendo quote non abituali per la Vuelta. Già la prima delle tre salite in programma è di quelle toste poiché presentano una pendenza media del 9,7% i 7,3 Km dell’Alto de Hazallanas, in vetta al quale s’è conclusa una tappa della Vuelta nel 2013, conquistata dallo statunitense Chris Horner, mentre alla Vuelta a Andalucía del 2015 questo traguardo era stato di Contador. Si scenderà in direzione di Granada percorrendo quella che è la principale strada d’accesso alla Sierra Nevada, verso la quale si ritornerà da Monachil, il centro dal quale si darà l’assalto all’interminabile ascesa finale, lunga quasi 29 Km e spezzata in due da una breve discesina intermedia di 600 metri: la prima parte, che sarà valida come GPM a sé stante, è la più impegnativa (Alto del Purche, 8,5 Km all’8%) mentre la seconda è apparentemente più pedalabile (19,3 Km al 5,6%) ma, a questo punto, interverranno a far accrescere la selezione le continue variazioni di ritmo delle pendenze che propone la parte conclusiva dell’ascesa, che porterà la corsa sino alla “Cima Coppi” della Vuelta, l’Alto Hoya de la Mora (2510 metri), che nella corsa spagnola si chiama Cima Alberto Fernández in ricordo del corridore scomparso in un incidente stradale il 14 dicembre del 1984 e che ricordiamo vincitore delle tappe di Campitello Matese e di Colli di San Fermo al Giro d’Italia dell’anno precedente.
Ultimo chilometro: rettilineo di 350 metri in salite, leggere curve a destra e sinistra, rettilineo di 410 metri in salita, curva a sinistra e rettilineo d'arrivo di 340 metri in salita al 7% circa.
Ultimo km:
Curva a sinistra a 340 metri dall'arrivo
Curva a destra a circa 50-100 metri dall'arrivo
Rettilineo d'arrivo (direzione corsa)
Rettilineo d'arrivo (vista dal traguardo)