Vuelta 2016 - 20a tappa: Benidorm - Alto de Aitana (Escuadrón Ejército del Aire)

GPM


Km 31.0 - Coll de Rates - 13 km de subida a 3% - categoría 2

Km 62.0 - Alto de Vall de Ebo - 8 km de subida a 5.4% - categoría 2

Km 82.6 - Alto de Tollos - 4.1 km de subida a 5.9% - categoría 2

Km 148.4 - Puerto de Tudons - 7.1 km de subida a 5.3% - categoría 2

Alto de Aitana (Escuadrón del Aire) - 21 km de subida a 5.9% - categoría H



Previsioni meteo


Benidorm : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 27.9°C (percepiti 31°C), vento moderato da ENE (12 Km/h), umidità al 69%
Sagra (Km 47.5) : nubi sparse, 28.7°C (percepiti 31°C), vento moderato da NE (13 Km/h), umidità al 61%
Gorga – rifornimento (Km 95.6) : poco nuvoloso, 27.4°C (percepiti 30°C), vento moderato da ESE (13 Km/h), umidità al 65%
Alcoy – traguardo volante (Km 121): nubi sparse, 27.4°C (percepiti 29°C), vento moderato da ESE (13 Km/h), umidità al 65%
Alto de Aitana (Escuadrón Ejército del Aire): previsioni non disponibili

Ultimi mille metri: salita al 6%, 8% e 9%, rettilineo di 180 metri in salita, curva a destra e rettilineo di 700 metri con curve a sinistra e destra, rettilineo d'arrivo di 120 metri in curva dolce.

Circa 6,5 Km all'arrivo, imbocco strada militare per l'Alto dei Aitana (fine della copertura di Street View)

Se la cronometro di Calp avrà ribaltato la classifica senza però ucciderla, ecco la frazione che derimerà definitivamente la questione “maglia rossa”. È l’estrema occasione per gli scalatori, che arriverà al termine di una frazione impegnativa ma non dura e che potrebbe diventarlo se si considera che siamo al penultimo giorno di una corsa a tappe di tre settimane e le energie sono oramai al lumicino per tutti. I fari oggi saranno puntati sull’interminabile ascesa finale verso il Monte Aitana che, per quanto detto sopra, di là dalle pendenze a questo punto incute timore anche grazie solo ai 21 Km che si dovranno percorrere per arrivare alla base militare dell’Ejército del Aire, l’aeronautica militare spagnola, presso la quale in passato si sono concluse altre tre frazioni della Vuelta, due delle quali conquistate da corridori italiani, Leonardo Piepoli nel 2004 e Damiano Cunego nel 2009, mentre la prima volta ci eravano dovuti accontentare del secondo posto di Gilberto Simoni, che nel 2001 giunse a 15” dal danese Claus Michael Møller. Dunque, porta bene ai nostri atleti quest’ascesa che presenta una pendenza media del 5,9%, dato che sale al 7,9% se si considerano solo gli ultimi 6,5 Km, quelli che si snodano sulla strada militare d’accesso alla base. A rendere più dura la giornata l’Aitana arriverà al termine d’una frazione che si manterrà poco sotto i 200 Km e che in precedenza, pur priva di grandissime salite, proporrà un’altimetria costantemente frastagliata, con quattro colli di seconda categoria da scavalcare tra il 18° e il 148° Km di gara. Lo spazio per cambiare i connotati alla classifica c’è...

Vittoria del francese Latour con l'italiano Felline 3° a 17". Tra i big guadagna Chaves che precede di 46" Quintana, di 48" Froome e di 1'24" Contador. Alla vigilia della passerella di Madrid Quintana leader della classifica con 1'23" su Froome, 4'08" su Chaves e 4'21" su Contador. Primo italiano Formolo, 9° a 13'17"

Questa Vuelta rivaluta il Giro di Nibali, infatti chi se l'aspettava Chaves sul podio? Fare due podi cosi' giovane è notevole.

Ovviamente svaluta il Tour di Fromme, che perde la Vuelta per merito di un quasi-pensionato Contador, sufficente a metterlo in crisi. Froome appena esce dagli schemi perde. E'robotico. Contador è umano. TAnti applausi a contador, poi a Chaves, poi a Quintana che vince grazie a Contador. Se non c'era lui, era ancora secondo