Re: Re: Re:
NewWorldOne, 10/01/2009 13.50:
Un video agghiacciante.
Quello che dice Vittorio sull'arte non è totalmente campato in aria, almeno per certi aspetti: diciamo che una buona metà dei migliori dischi degli ultimi 40 anni sono stati bene o male "condizionati"(o comunque hanno coinciso con...) dalle droghe (un esempio italiano: i Litfiba migliori sono quelli del periodo 1982-1988, da allora in poi c'è il declino artistico; ma la loro fase artisticamente migliore coincide con il periodo più intenso dal punto di vista del consumo di droghe. Poi si diedero una decisa regolata, ma la qualità artistica andò scemando.) Questo vale anche, andando a ritroso, per la musica classica: non è che la maggior parte dei compositori fossero degli stinchi di santo.
Ora la questione è: sono le droghe, la vita sregolata, a produrre arte?
Non credo che questo sia possibile: credo comunque, questo si, che le droghe possano aver aiutato (si fa per dire) a sopportare una vita stressante (tour, trasferte, etc.), e conseguentemente a far rendere di più nei momenti di composizione.
Altro fattore potrebbe essere una semplice coincidenza: non sono le droghe in realtà a favorire e a creare "il periodo artisticamente migliore", ma quasi sempre la fase migliore è fisiologicamente collocata nei primi anni di carriera, quando si è più innovativi, creativi, esplosivi, ma anche più ingenui e sbandati. Coincidenza quindi, tra il drogarsi come moda/vezzo giovanile (fase che termina dopo i primi anni di carriera), e la maggior creatività che generalmente si riscontra negli stessi anni; ma in realtà sono due cose distinte e coincidenti, non concatenate.
Il discorso è molto più complesso di quello che può sembrare: per quanto mi riguarda, rinuncerei volentieri a un capolavoro, se quest'ultimo è scaturito dalla sofferenza di una strage, di una tragedia personale, di un dramma che vede coinvolti innocenti.
Se avessi la macchina del tempo tornerei indietro, impedirei "il fatto", e me ne fregherei del capolavoro mancato: davanti a certe tragedie chissenefrega dell'arte.